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Autore: bastille    20/12/2012    3 recensioni
[Raccolta di flashfic - Inazuma Eleven Go!/Chrono Stone - Crack!Pairings]
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.: p e t r i c h o r :. [Einamu/Reiza]
.: q u a l t a g h :. [ShindAka]
.: s æ g l ó p u r :. [RanMasa]
.: i k i g a i :. [Amemiya/Aoi]
.: h o p p í p o l l a :. [KyouKina]
.: a i l u r o p h i l e :. [Fey/Beta]

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Simo.
Genere: Angst, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Fey Rune, Kinako Nanobana, Shindou Takuto, Tsurugi Kyousuke
Note: Missing Moments, Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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wabi-sabi.

- modo di vivere che si concentra nel trovare la bellezza nelle imperfezioni della vita
e nell’accettare pacificamente l’ordine naturale di crescita e declino.

 


.: p e t r i c h o r :.[1]

Sorrise involontariamente quando la porta si aprì.
Inspirò lentamente, beandosi del profumo della terra bagnata dalla pioggia che le inebriava le narici.
Reiza gemette lievemente quando le labbra fredde del ragazzo le sfiorarono il collo, abbandonandosi ad un miscuglio di emozioni così intense e distinte fra loro: felicità, rabbia, eccitazione, amore… odio.
Odiava essere il rimpiazzo, la seconda scelta.
Era invidiosa del modo in cui il suo Einamu guardava Alpha; avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di essere l'oggetto principale delle sue attenzioni. E invece doveva accontentarsi di essere la seconda, ancora una volta.
Sapeva che il legame tra il capitano e il castano era troppo profondo da spezzare, quell'ammirazione malsana da parte di Einamu, che aveva tanto desiderato ricevere, era troppa, ma lei continuava a sperare che un giorno l'attaccante si rendesse conto di essere solo uno dei tanti 'giocattoli' del ragazzo.
Non desiderava altro. Egoista.
A volte pensava che Einamu se ne fosse già accorto, che fosse proprio questo il motivo per cui andava da lei. Una richiesta di aiuto. Bisogno di essere amato.
In realtà, cercava sempre di non soffermarsi su quell'ipotesi, le piaceva credere che anche lui l'amasse. Anzi, sapeva che era così.
Certo, non era lo stesso sentimento che nutriva nei confronti del capitano, ne era consapevole, ma Reiza si era permessa di definirlo comunque amore.
Un amore ancora intorpidito, che aspettava solo di svegliarsi del tutto.
E anche quella volta, senza opporre alcuna resistenza, lasciò che Einamu si impossessasse delle sue labbra e le portasse via un altro frammento di cuore.


 

.: q u a l t a g h :. [2]

Guardò il display del cellulare: mancavano dieci minuti a mezzanotte.
Accelerò il passo, spingendosi tra la folla.
Mancavano solo dieci minuti all'anno nuovo e lui era in giro per la città da solo.
Aveva lasciato la festa a casa di Kirino con la scusa di aver bisogno di una boccata d'aria, ma in realtà nemmeno lui sapeva con esattezza il vero motivo. Forse non esisteva neanche.
Mancavano solo cinque minuti.
Inazuma Cho era uno spettacolo, illuminata da tutte quelle luci.
Tutti aspettavano con ansia lo scoccare della mezzanotte, pronti a festeggiare.
Notando più famiglie insieme, gruppi di ragazzi e anziani, il ragazzo iniziò a pentirsi di aver abbandonato la festa. Insomma, non voleva trascorrere quell'importantissima attesa solo.
Shindou sospirò, fermandosi.
Mancavano solo tre minuti.
Un tonfo.
Una ragazza dai capelli color lavanda era finita a terra. O meglio, lui l'aveva spinta, intento a tornare a casa dell'amico.
Scusandosi, le porse la mano e l'aiutò a rialzarsi.
“Akane? Cosa ci fai qui?” chiese, visibilmente sorpreso.
“S-Shin-sama…” sussurrò, sorridendo e rossa in volto, e gli mostrò la sua fotocamera.
Takuto sorrise, facendo arrossire ancora di più la piccola Yamana.
Mancavano due minuti.
“E come mai Shin-sama è tutto solo?” domandò la viola, interrompendo il silenzio che si era creato.
“Avevo voglia di fare due passi, tutto qua… Ehm, Akane?”
“Mmh?” mormorò, scattando l'nnesima foto.
“Perché non c'eri alla festa di Ranmaru? Pensavo foste amici…”
Il fatto che il suo Shin-sama si fosse accorto della sua assenza e ne sembrasse dispiaciuto la fece sorridere dolcemente, nonostante il dolore procurato dai battiti sempre più veloci e forti del cuore nel petto.
“Non mi piacciono gli ambienti troppo rumorosi…” disse, allargando il suo sorriso.
A quel punto, fu Shindou ad arrossire.
5, 4, 3…
“Akane.”
“Sì, Shin-sama?”
Il castano emise un sospiro.
2, 1…
Urla gioiose, risate, canti risuonarono nell'aria: il nuovo anno era iniziato.
“Buon anno.” mormorò, un po' affranto.
“Auguri, Shin-sama.”
Click.


.: s æ g l ó p u r :. [3]

Si stava perdendo, Masaki.
Era come un navigatore che salpava verso oceani sconosciuti, quelli più azzurri e cristallini. Con la differenza che la sua nave stava affondando e lui non riusciva a chiedere aiuto, paralizzato. O forse non voleva neanche. Masochista.
Un brivido gli percorse la schiena.
“Kariya? Kariya, ci sei?”
Il grigio scosse la testa, arrossendo lievemente.
“S-sì.”
Dannata storia, gli stava facendo venir il mal di testa e pensare enormi cazzate.
“È mezz'ora che hai un'espressione ancora più idiota di quella solita, mi vuoi dire che ti prende?” chiese il ragazzo accanto a lui, sbuffando e chiudendo il libro.
Il difensore posò lo sguardo sul libro, cercando una scusa credibile.
Non poteva di certo dirgli che aveva degli occhi bellissimi, così belli da farlo stare male, che gli piaceva perdersi in quei mari e che… no.
“E guardami quando ti parlo. Possibile che tu sia sempre così insopportabile?! Guardami negli occhi, Masaki.” sbottò il rosa, scandendo bene le ultime parole.
Kariya sospirò, rassegnato, facendo quello che il suo sempai gli aveva ordinato.
Sapeva che, una volta incrociati, non avrebbe più avuto scampo.
“Allora?”
“Ah, fanculo.” mugugnò il grigio, posando le sue labbra su quelle dell’altro.
Un bacio casto e dolce, un semplice sfioramento.
“K-Kariya…”sussurrò Ranmaru, una volta riprese le distanze, rosso in volto.
Ma Kariya non c’era più ormai, si era perso di nuovo in quegli occhi. Si era perso e stavolta per sempre.
 

.: i k i g a i :. [4]

Era in ritardo.
Guardò il grande orologio appeso sulla parete bianca della sua stanza: le sei e un quarto.
Aoi era in ritardo. E se non fosse arrivata? Se non fosse più venuta? Se si fosse dimenticata di lui?
Lui però non si dimenticava mai di lei. D'altronde, come poteva? Anche se avesse voluto, non ce l'avrebbe fatta comunque.
Quando la blu andava a trovarlo lui si sentiva bene, sorrideva più del solito, si imbambolava e arrossiva quando lo faceva lei… si sentiva davvero felice.
Le sensazioni che provava in sua compagnia era difficili –impossibili- da dimenticare; ogni cosa ormai gli ricordava la sua piccola e dolce Aoi.
Il ragazzo dai capelli color arancio spostò lo sguardo fuori dalla finestra, sorridendo leggermente quando i raggi del sole lo colpirono in viso.
Quando sentì la porta aprirsi il suo sorriso si allargò: era arrivata.
Aveva percepito il suo profumo dolciastro e riconosciuto il passo frettoloso e un po' impacciato.
“Amemiya-kun! Sono in ritardo, lo so, mi dispiace tanto. Vedi, è ch-”
La risata di Taiyō la interruppe.
Adorava la sua parlantina quando era nervosa, dimostrazione che era troppo buona per mentire.
“Non ti preoccupare, l'importante è che sei qui.” rispose, sorridendole dolcemente.
La blu arrossì e annuì.
Amemiya ora si sentiva più tranquillo, come se tutto fosse stato al posto giusto.
In fondo, era proprio Aoi il motivo per cui si alzava ogni mattina.

 

.: h o p p í p o l l a :. [5]

“Tsurugi-saaaaaaaaaaaaaaan! Guarda, guarda! Hai visto, Tsurugi-san?!”
Cosa avesse dovuto vedere di così 'eccitante', non l'aveva ancora capito.
Insomma, tutto quello che vedeva il blu era un metro e una mela –completamente fradicio- che saltava nelle pozzanghere, sotto la pioggia.
Nonostante l'esagerata allegria e spensieratezza della ragazza lo irritassero non poco, osservandola meglio, Kyousuke non poté evitare di pensare che, tutto sommato, non fosse poi così male.
Il volto delicato, dai lineamenti infantili e dolci, i capelli lunghi mossi dal vento e alcuni ciuffi appiccicati al viso, gli occhi leggermente socchiusi...
Un urlo.
“Nanobana!” gridò Tsurugi di rimando.
Gettò l'ombrello a terra e si precipitò dalla castana.
Kinako, seduta a terra, stava in silenzio con lo sguardo fisso nel vuoto.
“Te l'vevo detto di stare attenta! Cos'hai fatto stavolta?”
Una risatina fioca risuonò nell'aria.
La ragazza rise sempre più forte, facendo comparire sul volto del ragazzo un'espressione infastidita e curiosa.
“Ts-Tsurugi-san… sei tutto bagnato!” disse, tra una risata e l'altra.
In quel momento, Kyousuke si ricordò che pioveva e che non aveva più l'ombrello.
O meglio, si ricordò che non aveva esitato a bagnarsi, rischiando di ammalarsi, per correre in aiuto dell'attaccante.
Portò lo sguardo altrove e borbottò qualcosa, irritato, arrossendo impercettibilmente.
Kinako rise ancora più forte e il blu si lasciò sfuggire un sorriso.
Quel metro e una mela gli faceva uno strano effetto, non aveva ancora capito se positivo o negativo… era strano. E questo lo irritava.
“Andiamo a casa, Kinako.”
Tsurugi si voltò, ma non riuscì a fare un passo che si sentì tirare debolmente la giacca.
“Ehm… Tsurugi-san? Ecco io… non riesco ad alzarmi.” disse lei, con una smorfia.
Il blu alzò un sopracciglio, non capendo.
“Mi sono fatta male alla caviglia e… Tsurugi-san!”
Non riuscì a terminare la frase che il ragazzo incominciò a camminare.
La stava davvero lasciando lì da sola, al freddo, sotto la pioggia?
“Tsurugi-san…” sussurrò.
Gli occhi le bruciavano, aveva voglia di piangere, ma non uscì nemmeno una lacrima.
Era sola e tremava dal freddo.
Chiuse gli occhi.
Improvvisamente due mani la sollevarono e si ritrovò stretta a qualcosa di morbido e bagnato.
Kyousuke era tornato e l'aveva presa in braccio.
E stavolta aveva anche l'ombrello.

 

.: a i l u r o p h i l e :. [6]

“Miaaaow!”
“Meeeouuu!”

Fey sapeva che era matta, ma non pensava così tanto da miagolare.
Non aveva notato però che, stretto tra le sue delicate e pallide mani, ci fosse un piccolo gattino nero.
Quando lo vide sorrise dolcemente: le piacevano i gatti.
La ragazza si divertiva ad accarezzarlo, a sentirlo miagolare e a imitarlo… sembrava serena.
Era consapevole che fosse una persona, certo, ma non gli era per niente famigliare l'idea di una Beta 'dolce', o semplicemente normale.
Era una sensazione strana che lo innervosiva… era quasi inquietante.
Immagini di lei fredda, spietata, con gli occhi pieni di rabbia e odio, si sovrapponevano a quelle che aveva ora davanti.
La ragazza dai capelli verde si lasciò sfuggire una risatina, facendo rabbrividire lievemente Fey.
“Oh, Fey! Cosa ci fai qui?” chiese, con la sua vocetta stridula.
“Ho visto il…”
“Mr. Fluffy! Si chiama Mr. Fluffy!” sbottò lei, diventando improvvisamente acida.
Rune odiava i suoi sbalzi d’umore. Insopportabili.
Improvvisamente il ragazzo si ritrovò a pensare quanto dovesse essere difficile essere Beta: così lunatica, vittima di se stessa, estremamente fragile… no, non poteva giustificarla.
Dopotutto, lei era cattiva, si era schierata dalla parte sbagliata. Peccato.
Sospirò e si voltò, pronto ad andarsene.
“Hey, dove vai?”
“Non ti deve interessare.” rispose lui, incredibilmente calmo.
“L-lo so, infatti non mi interessa! È solo che… non puoi restare? Mi sento… sola.”
In quel momento, Fey giurò di non aver mai visto uno sguardo più sincero.
Annuì debolmente, scrutandola con attenzione.
“Miaaaaaaaaow! Frrrrrrr! Miaow, miaow!”
“Meeeeeouu meeeou!”

Sorrise.
Beta era davvero umana.

 
 
.
che figata inserire i nomi di tutti i personaggi, waaaaaaaaaaaaaaaaa sgdhsfsdh
ce l’ho fatta, alleluia! sì, ecco, sono consapevole che facciano abbastanza schifo ma… no, insultatemi pure.
diciamo che ascoltare a gogo la balada boa -no, io non ascolto canzoni natalizie come fanno le persone normali in questo periodo- e scoprire gli spoiler di ie chrono stone mi ha fatto male, ma davvero molto.
quei coglioni della level-5 si sono divertiti a farmi fangirlare con gli accenni alla kyoukina e poi hanno riconosciuto la kinako/asurei.
hanno rovinato la mia otp e mi hanno ucciso kinako *piange*
dire che ci sono rimasta di merd- ahem è poco. insomma, non me l’aspettavo proprio.
il bello è che fey e kinako sono la dolcezza, li amo e li shippo pure come mamma e figlio sjgdsdhgfj ~
ma asurei no, non credo riuscirò ad accettarlo insieme a nanobana. io ce la vedo solo tsurugi, ecco. vabbè, continuerò a fregarmene e a shippare le crack!pairings come ho sempre fatto lalalalala ♪ -trasgry-
accetto critiche, consigli… tutto! a questo proposito, evitate di recensire negativamente solo perché c’è una pairing che non vi piace.
se non vi piacciono le coppie non leggete, easy.
ah, un’ultima cosa: durante tutte le vacanze natalizie non ci sarò, quindi non pubblicherò più fino a gennaio -a meno che non mi venga domani un’illuminazione divina(??)- e non potrò nemmeno recensire. sappiate, però, che leggerò e recensirò appena potrò.
mi scuso, dunque, se non risponderò a messaggi privati -o su fb- o non potrò commentare le ff ad oc alle quali partecipo.
bieeeeeen, me ne vado.
buone vacanze a tutti e cercate di sopravvivere domani!♥ -comesonosimpy-
grazie di aver letto, mi fate felicissima♥♥
simo.


 
[1] profumo di pioggia sulla terra asciutta.
[2] la prima persona che si incontra uscendo di casa in un giorno speciale, soprattutto a Capodanno.
[3] perso nel mare.
[4] il motivo per cui ci svegliamo la mattina, o lo scopo della nostra esistenza.
[5] saltare nelle pozzanghere.
[6] amante dei gatti.

  
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