"What doesn’t kill you makes you stronger
Stand a little taller
Doesn’t mean I’m lonely when I’m alone
What doesn’t kill you makes a fire
Put that thing on ligher
Doesn’t mean I’m over cause you’r gone"
 

"Ti credi un cattivo ragazzo? Ti senti superiore?"
Un dolore lancinante non mi lascia lo stomaco, il respiro diventa affanno, mi poggio una mano sulla pancia mentre sono ancora piegato a terra.
"Bhe ti sbagli di grosso, fai solo schif..."
"FERMO!"
Jackson sta fer sferrarmi l'ultimo calcio quando viene interrotto da qualcuno, è una voce femminile.
"Che cosa vuoi tu, Hope?"
"Smettila Jackson, perché te la prendi tanto con lui? Che cosa ti ha fatto?"
"Chi quel pezzente? L'ho visto mentre ci stava provando con te!"
Apro leggermente la bocca cercando di dire con il poco fiato che mi rimane "Non è vero" ma Jackson, prima che possa finire, mi urla "Stai zitto!", solleva la gamba, sta per tirarmi un altro calcio, ma lei di nuovo lo ferma: "Jackson smettila subito! Non lo vedi come lo hai ridotto?"
Hope si piega su di me, mi mette un braccio dietro la spalla, porta il mio dietro la sua e aiuta ad alzarmi.
Jackson mi guarda con disprezzo e mi dice: "Con te faccio i conti la prossima volta, ringrazia che è arivata lei" poi se ne va, con i suoi amichetti, lasciandoci lì
"Ricordati che ciò che non ti uccide ti fortifica. Tu sei superiore, Jackson è solo un idiota, lascialo stare" dice Hope tamponandomi delicatamente il labbro sanguinante con un fazzoletto imbevuto.
"Un idiota che tira dei bei calci" dico massaggiandomi lo stomaco.
Lei mi sorride dolcemente, come per rassicurarmi.
"Io non... Io non ci stavo provando, volevo solo gli appunti.."
"Zayn non mi devi spiegazioni, io so benissimo che Jackson esagera...." dicendo queste parole sembra quasi che stia guardando nel passato "Non è riuscito ad accettare che la nostra storia è finita e poi quando sta con quei tipi fa sempre il gradasso, se la prende con i più deboli."
"Mi stai dicendo che sono debole?" dico ironicamente abbozzando un sorrisetto.
Anche Hope sorride, ma il suo sorriso non è abbozzato, è uno dei sorrisi più belli che abbia mai visto: "Non sto dicendo questo".
Posa il panno sul tavolo di casa sua mentre io la guardo. Non riesco a fare a meno di osservarla, ogni suo gesto, ogni suo movimento. E' bellissima.
D'un tratto le afferro delicatamente il viso, lo avvicino al mio e la bacio.
Le mie labbra rovinate dai tagli premono sulle sue, fa così male e pure mi sento così bene.
"Hope io sono innamorato di te" dico dopo aver separato le nostre labbra.
"Anche io Zayn, ma..."
"Cosa ma?" rispondo subito quasi spaventato.
"Non possiamo stare insieme"
"Perché!?"
"Jackson ti farebbe del male..."
"Non mi interessa si Jackson. Che venga a picchiarmi, che mi riempa di calci e di pugni, non mi interessa se dopo ci sarai tu a medicarmi e a starmi vicino."
Le brillano gli occhi mentre mi guarda e sorride.
Questa volta è lei che afferra il mio volto e mi bacia: "Come potrei non amarti Zayn? Io l'ho sempre saputo che la tua era una corazza, tu fingi di essere un duro, ma in realtà sei la persona più dolce del mondo. E lo si puoi capire anche solo guardandoti negli occhi, ci si perde del marrone dei tuoi occhi, sono meravigliosi."
E dopo queste parole ci scambiamo un ultimo e inteso bacio.
 

Thanks to you I got a new thing started
Thanks to you I’m not a broken hearted
Thanks to you I’m finally thinking bout me
You know in the end the day to left was just my beginning

"Brutto schifoso, ti avevo detto di starle lontano!"
Jackson si avvicina sempre di più a me.
Una voce e poi il buio.

What doesn’t kill you makes you stronger
Stand a little taller
Doesn’t mean I’m lonely when I’m alone
What doesn’t kill you makes a fire
Put that thing on lighter
Doesn't mean I'm over 'cause you made me suffer

Tre anni dopo

Quel giorno di tre anni fa fu uno dei più terribili della mia vita.
Jackson mi sferrò un pugno ma Hope si mise di mezzo e lo prese lei.
Trauma cranico.
Siamo corsi all'ospedale, lei era svenuta, io ero in lacrime e Jackson, che era voluto venire con noi, la guardava paralizzato, tremava.
Hope è stata quattro mesi in coma, io andavo a trovarla ogni giorno, le raccontavo della scuola, le accarezzavo le mani e poi le baciavo. Jackson mi chiedeva sempre di lei, non aveva il coraggio di andarla a trovare, si sentiva troppo in colpa.
Da quel giorno Jackson e io diventammo amici. Incredibile vero?
Poi un giorno arrivai in ospedale e il medico mi disse che era morta.
Caddi in ginocchio incredulo, scoppiai a piangere come mai prima in vita mia. Non me la fecero vedere neanche un'ultima volta.
Hope era ciò di più bello al mondo.
Ogni mattina arrivavo presto a scuola per vederla entrare in classe, sorridere a tutti e andarsi a sedere.
Quel semplice sorriso migliorava la giornata a tutti.
Lei portava speranza, lei era speranza, proprio come diceva il suo nome.
Nei suoi occhi neri e profondi potevi leggere ciò che pensava.
Mi insegnò tante cose. Mi insegnò che devo essere forte perché ciò che non mi uccide mi fortifica.