Ciao a tutti! Questa è la mia prima fanfiction a capitoli... è dovuta all'unione delle mie fissazioni per HP e ALIAS... in qualche modo... spero vi piaccia... e soprattutto spero che vi vada di lasciare un commentino anche per dirmi che non vi piace...ah, il rating sale col corso dei capitoli, ovviamente... intanto ne approfitto per ringraziare Lady_bird e babilapotter che hanno commentato november rain... un bacio!!!

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La notte era buia, più buia del solito, a Grimmauld  Place.  I fantasmi del passato sembravano gravare docilmente su ognuno degli abitanti, senza dare spazio a pensieri che potessero essere minimamente gaii.
Harry Potter, il ragazzo che un tempo era stato il bambino sopravvissuto, camminava in tondo nel grosso salone, lasciandosi invadere dalla tremenda sensazione di impotenza che da troppo tempo cercava di riaffiorire.
L'estate era passata, settembre era già arrivato, e il gelo di quella notte sembrava entrargli nelle ossa.
Silente, ormai, non era più in vita da oltre tre mesi, e sembrava assurdo tuttora, pensare che non avrebbe rivisto il suo sguardo su di sè quando i piatti si sarebbero riempiti di cibo, alla prima cena del suo ultimo anno ad Hogwarts.
Molte, troppe cose erano successe in quei tre mesi. Innanzitutto, aveva annunciato all'Ordine che non sarebbe tornato ad Hogwarts per recuperare gli Horcrux mancanti e, nonostante qualche lamentela della signora Weasley , l'intero rodine si era trovato d'accordo. Harry, Ron ed Hermione si erano dunque preparati ad affrotnare un lungo viaggio che li avrebbe tenuti lontani da casa per molto tempo. Lupin e Tonks avevano deciso il loro itinerario, basandosi sugli appunti rimasti nello studio di Silente, mentre il coniugi Weasley cercavano di farli sentire a casa il più possibile fino al giorno della partenza.
Poi, l'imprevisto.
Il 15 Luglio, le porte del Ministero della Magia si erano spalancate sulla figura di un giovane dai capelli biondi, sudicio, ricoperto di sangue, che era crolleto a terra, svenuto, subito dopo. Un esame più accurato aveva dimostrato che il ragazzo fosse Draco Malfoy. L'assassiono di Silente. O quasi.
Il ragazzo si era costituito, csì pareva, perchè il Signore Oscuro era venuto a conoscenza del suo tradiemnto, del suo inadempimento del compito a lui assegnato, e aveva preso provvedimenti. Era stato torturato con le maledizioni che non perdonano, era stato percosso fisicamente, dal momento in cui era fuggito da Hogwarts, al momento in cui fuggì dalla tana di Voldemort.
Fece piena confessione. In un processo a cui assistettero probabilmente tutti i maghi esistenti al mondo, egli confessò di avere ricevuto l'ordine di uccidere il Preside di Hogwarts, e di avere tentato di farlo. Un analisi dei suoi pensieri aveva però portato alla luce la verità dei fatti; egli non avrebbe mai potuto uccidere un altro essere umano. Il processo terminò, a sorpresa, con una scarcerazione immediata del giovane, basata sulle convinzioni che egli potesse redimersi, se ne avesse avuta la posibilità, e che certamente, dopo i numerosi abusi subiti, egli non sarebbe mai tornato dalla parte di Voldemort.
"Inoltre, in questi tempi sin troppo bui la speranza nell'essere umano è l'unica cosa che ci rimane" aveva detto il giudice "e sono sicuro che questo è ciò che avrebbe vluto Albus Silente."
Harry era rimasto sconvolto dalla notizia. Non riteneva possibile che il complice dell'assassino di Silente fosse lasciato libero di  andare in giro senza alcun controllo.
Da allora le cose erano cambiate parecchio.I memrbi dell'Ordine si erano mostrati sin troppo interessati a tutti i gossip riguardanti la vita di Malfoy,  che tutti i giornali di maghi sputavano fuori continuamente,  e la ragione era venuta fuori solamente due giorni prima. Era stata organizzata una rionione, con lo scopo di parlare della missione di Harry, Ron ed Hermione.
"Come ben sapete tutti, questo è un periodo di grossi cambiamenti" era stato Lupin il primo a parlare. "Se da una parte ci spinge la voglia di agire in prima persona,  senza pensare alle conseguenze, spinti solo dalla voglia di vendicare il nostro amico Albus,  dall'altra è importante riflettere esattamente su ogni mossa, prima che venga presa."
"Certo" l'interruppe Ron. "Lo sappiamo perfettamente, è per questo che abbiamo aspettato così tanto prima di partire, no?" I membri più anziani dell'Ordine  si scambiarono sguardi imbarazzato, che non sfuggirono ai tre ragazzi.
"Si può sapere cosa diavolo sta succedendo'" sbottò Harry.
"Non partirete più, Harry. Draco Marlfoy tornerà ad Hogwarts, e come ben sapete egli ha sicuramente molte più informazioni di ciò che sembra. Il vostro compito è quello di cavargliele di bocca, stringendo amicizia con lui. Questo vuol dire ch enon partirete, ma che tornerete ad Hogwarts anche quest'anno."
A nulla erano servite i mille tentativi di far cambiare idea ai membri dell'Ordine, la decisione era ormai stata presa.
Ed eccolo lì ora, quel ragazzino dai capelli neri e gli occhi di smeraldo, a guardare la notte, la notte più buia di tutte le notti, aspettando di scoprire cosa sarebbe stato del suo futuro.

Continua...