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Autore: MrsBlack4    20/12/2012    2 recensioni
La passione di Rodolphus e Bellatrix accompagnata dalle mie strofe preferite de "La pioggia nel pineto" di D'annunzio.
Genere: Erotico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Rodolphus Lestrange | Coppie: Rodolphus/Bellatrix
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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La pioggia nel pineto

 

La scuola è finita, il matrimonio è sempre più vicino, l’Oscuro Signore ci ha concesso un incontro. Ogni tassello nelle nostre vite sta andando al posto giusto.
Mi hai convinto ad esercitarci e adesso siamo in questo bosco deserto da innumerevoli ore. Era notte quando siamo arrivati, adesso è quasi l’alba. L’aria è frizzante, il cielo terso e l’erba scura è inumidita dalla rugiada.
 I tuoi occhi brillano mentre schivi gli incantesimi che ti lancio. Chissà come ti infurieresti se sapessi che il più delle volte ti manco volutamente, chissà cosa mi urleresti se sapessi che controllo la potenza di ogni fattura. Adesso i tuoi occhi brillano anche di più: è il tuo turno di scagliare incantesimi. Sei altera, sicura e spavalda come se qualcuno ti suggerisse esattamente cosa devi fare. Le Arti Oscure, come fossero il tuo amante, ti sussurrano all’orecchio come devi muoverti.

Combattiamo senza tregua, come piace a te. Un’altra occhiata al cielo e mi accorgo che non è più limpido, ha perso la sua purezza, sembra stia diventando più scuro. Sei riuscita a corromperlo, sta diventando come te, sei nel tuo elemento. Sei bella mentre combatti libera e selvaggia, con i capelli al vento e più il cielo si scurisce, più acquisti forza.

Ad un tratto, la mia bacchetta vola e il temporale esplode. Hai vinto su di me, la pioggia ha vinto su tutto.

Raccolgo la mia bacchetta e mi siedo sul terreno bagnato, tu mi raggiungi e io ti tiro verso di me con una forza che ti lascia basita, con un ardore che ti lascia sorpresa, con una forza di volontà che ti lascia esterrefatta.

Ti bacio senza lasciarti il tempo di replicare.


Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.

Mi punisci mordendomi le labbra, mi ricompensi baciandomi con una passione maggiore.

Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove sui pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti.

La pioggia continua a scendere sempre più impetuosa e i nostri movimenti diventano convulsi: ci stringiamo morbosamente, ci assaggiamo famelici e ci scrutiamo ansiosi.

Piove su le tue ciglia nere
sì che par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pesca
intatta,
tra le palpebre gli occhi
son come polle tra l'erbe,
i denti negli alveoli
son come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta,
or congiunti or disciolti
( e il verde vigor rude
ci allaccia i melleoli
c'intrica i ginocchi)
chi sa dove, chi sa dove!

I tuoi occhi dalle palpebre pesanti si socchiudono assaporando il piacere. La tua bocca si dischiude rivelando l’estasi. Ci appropriamo di ogni anfratto dell’altro, scorriamo a vicenda ogni centimetro di pelle. Sento qualcosa che esplode dentro di me, mi sento divorato dalle fiamme, soggiogato dalla sensualità. Avverto un pizzicorio alle dite e sono invaso da qualcosa di indescrivibilmente appagante. Mi sento vivo. Ormai, per me, la pioggia sarà vita. E tu eri, sei e resterai vita.


E piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggeri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m'illuse, che oggi t'illude.

I nostri abiti leggeri sono stati inzuppati irrimediabilmente da questo temporale estivo. I tuoi lunghi capelli neri continuano a gocciolare sulla mia guancia. Sembra che tutto si sia calmato, il momento è passato. Ritornerai ad essere  ruvida ed improponibile. Aspetterò che torni il momento, aspetterò che torni la pioggia, aspetterò che torni la vita.

 

 

Angolo autrice: Ho ritrovato l’ispirazione grazie a questa bellissima poesia di D’Annunzio. Come l’altra volta, ho scritto di getto, euforica e determinata. Inizio ad adorarli sul serio questi due personaggi! Forse perché trovo molto di me in Bellatrix..
Questa volta il punto di vista è esclusivamente di Rodolphus, la scelta è stata naturale, dettata dall’impulso e pensandoci non avrei potuto fare diversamente.
Spero che questo mio omaggio a D’annunzio vi sia piaciuto:) Trovo il suo stile assolutamente perfetto per Rodolphus e Bellatrix!
MrsBlack

  
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