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Autore: xedwardslips    20/12/2012    6 recensioni
Hope era appena uscita dalla crisi per la rottura con Harry Styles. Era rimasta sette mesi a piangere in camera sua senza vedere luce del sole se non per andare a scuola, ma poco le importava della scuola.
[...]
Sabato sera, cinema con gli amici. Un amico di troppo, una persona che non avrebbe voluto vedere mai e poi mai.
Più tardi a casa di Hope, il gioco della bottiglia. E se per sbaglio, Hope dovesse baciare Harry?
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Non provo più niente per te, Hope» Harry sputò quelle parole nella faccia di quella ragazza con così tanta cattiveria che ebbe quasi paura di ricevere uno schiaffo da parte del ragazzo.
Hope rimase scioccata a quelle parole. Non poteva essere così. Hope non poteva essere lasciata da Harry. Aveva sofferto così tanto per stare con quel ragazzo riccio che le aveva rubato il cuore e adesso la stava lasciando così, di punto in bianco.
«Fino a l'altro giorno mi dicevi ti amo» rispose la ragazza, sforzandosi di mantenere un tono calmo, ma la sua voce era spezzata e da un momento all'altro sarebbe scoppiata a piangere.
Non ci poteva credere, il suo ragazzo non provava più niente per lei, lui che fino al giorno prima le aveva detto che niente e nessuno li avrebbe separati e adesso diceva questo. Che grande stronzo.
Il suo cuore si era ridotto in mille pezzi ,sentiva un nodo esattamente alla bocca dello stomaco e aveva un gran mal di testa.
Lui che le aveva fatto provare tutte quelle sensazioni che mai aveva provato, lui che l'aveva amata in un modo tutto suo e proprio lui la stava lasciando, era da non credere.
«Si cambia nella vita» disse il ragazzo ,dopo un momento di pausa, con un tono arrogante.
Ma stava soffrendo anche lui. Era stato costretto dai genitori a lasciare Hope in quel modo. Si doveva trasferire in Canada e non sarebbe più tornato a Londra, mai. Si stava pentendo delle parole che aveva urlato a gran voce in quel pomeriggio che aveva preso la piega sbagliata. In quel momento odiava se stesso quasi quanto odiasse i suoi genitori. Sì, perché li odiava, per colpa loro doveva lasciare la ragazza che amava per sempre e la stava lasciando nel peggiore dei modi, fingendo di non essere mai stato innamorato di lei e Hope ci stava credendo.
«E comunque non ho mai provato nulla per te, nemmeno attrazione fisica» Questa fu senza dubbio la goccia che fece traboccare il vaso, ormai in bilico sopra un filo davvero sottile.
«Sai cosa ti dico? Ho sprecato dieci mesi della mia vita standoti dietro come un cane e in questo momento me ne sto pentendo. Tu che mi dicevi che mi amavi più di qualsiasi cosa, tu che mi facevi sentire importante anche quando il mondo mi sputava addosso, tu che ci sei sempre stato, anche quando gli altri non c'erano. Tu che mi hai fatto innamorare di te...Mi fai schifo» La ragazza non si trattenne e una lacrima cadde nella sua guancia. Il ragazzo a quelle parole, morì letteralmente. Non riusciva a continuare in questa situazione, la stava facendo soffrire troppo.
«Non sai quanto sia difficile mentre tu piangi. Mi complichi la vita»
«Se vuoi, mi metto a ridere e vado a dire a tutto il mondo che sei un pezzo di merda e che mi hai preso per il culo per tutto il tempo. No, aspetta hai preso per il culo tutti. A partire da...Oh sì, tua sorella, che ogni giorno veniva a dirmi che non facevi altro che pensare a me e io mi sentivo mancare ogni volta che nominava il tuo nome.»
«Non conosci la recitazione? Beh, in tutti questi mesi sono stato un attore»
«Molto bravo direi» commentò sarcastica Hope. «E dimmi un po'...Quale era il premio? Spezzarmi il cuore?» continuò singhiozzando. «Vuoi sapere la verità? Beh, ci sei riuscito. Non voglio più vederti.»
«Beh, non succederà.» disse Harry abbassando lo sguardo verso le sue converse bianche ormai bagnate. Urlavano così tanto che non si accorsero che stava piovendo e che erano tutti bagnati.
«Che cosa?» gracchiò lei, ancora più irritata. «Mi trasferisco in Canada. Bene, ora devo andare, è stato bello conoscerti» Detto questo, il ragazzo le diede le spalle e camminò per circa un metro, poi si girò. Lei era ancora lì, con gli occhi gonfi e arrossati in preda agli spasmi dovuti al pianto. Anche da quella distanza si poteva vedere nel suo sguardo trasparire odio. Non lo avrebbe mai perdonato e di questo Harry ne era certo.


Aveva appena finito le valigie e singhiozzava ancora. Piangeva ricordandosi tutte quelle parole che aveva sputato in faccia alla sua ragazza, o meglio ex-ragazza e ogni volta si diceva di essere uno stronzo e dava un pugno al muro. Non ci credeva ancora a quello che avesse fatto. Aveva lasciato la ragazza più bella del mondo. Hope non era molto alta, aveva i capelli biondi cenere che le incorniciavano il volto perfettamente. I suoi occhi, oh i suoi occhi erano i più belli che Harry avesse mai visto. Erano di una strana sfumatura di grigio che alla luce del sole diventavano quasi verdi.
«Su, tesoro, se sei pronto andia...» Sua madre fece irruzione nella sua stanza e lo trovò seduto nel bordo del letto a piangere. Era la prima volta che lo vedeva così ed era..era...era strano. «Tesoro, che succede?»
«Adesso sarete anche contenti. Ho rotto con Hope e ho spezzato il suo cuore e voi avete spezzato il mio.»
«Era l'unica cosa da fare»
«Questo è quello che pensate voi. Sarei potuto rimanere qui, insomma ho quasi 18 anni posso vivere da solo»
«E' un rischio che non potevamo farti correre»
«O chiedere a Hope di venire con noi, avrebbe accettato senza dubbi»
«Perché mai avrebbe dovuto abbandonare la sua famiglia per venire con noi
«Ti ricordo che lei non ha una famiglia»


Erano passati esattamente sette mesi da quella sera.
In sette mesi Hope aveva visto soltanto la scuola ogni mattina e poi sempre e solo casa sua. Non usciva, non mangiava, non studiava. Niente di niente. 
Aveva tinto i capelli di castano scuro e tutti le dicevano di essere diversa, ma lei non si vedeva diversa, era sempre la stessa ragazzina di sedici anni che soffriva.
Soffriva, soffriva e basta. Sì perché dopo sette mesi pensava ogni istante ad Harry, a quanto fosse bello il suo sorriso, alle fossette che si facevano vedere quando sorrideva, ai suoi occhi, in cui si perdeva ogni volta che li incontrava, ai suoi capelli che amava accarezzare, a quanto fosse sexy la sua voce, a come la faceva stare bene anche solo con un abbraccio, a come l'aveva amata, a come le provocava sensazioni ed emozioni che mai si sarebbe sognata di provare. E pensava anche a quanto l’avesse odiato e quanto lo odiasse, avendola illusa.
Certo, era lei la stupida che era caduta nel suo tranello e aveva creduto a tutte le sue balle che, a quanto pare, ogni giorno raccontava a tutti.

Stava guardando la televisione o meglio, cercava di guardare la televisione ma la sua concentrazione non era delle migliori. Aveva uno strano pensiero in testa, voleva andare al cinema. Non era normale la sua voglia, ma decise di soddisfarla.
Compose il nome di Anne, la sua migliore amica e gli fece fare tre squilli, poi rispose.
«Ciao splendore»
«Ehi Anne»
«Che succede?»
«Ho una strana voglia di andare al cinema»
«Oh allora, andiamo. Chiamo i ragazzi e ti richiamo così ti prepari. Stai vicino al telefono che ti richiamo fra poco»
«Grazie Anne che ascolti tutte le mie richieste strane»
«Tranquilla e poi avevo bisogno di distrarmi un po’, ho studiato fino a mezz’ora fa»
«Povera. Beh, allora a dopo»
E Hope chiuse la chiamata, buttandosi a peso nel divano.
Poco più di dieci minuti dopo, il telefono di Hope squillò, la ragazza rispose e le due amiche si accordarono per andare al cinema assieme ad altre amiche dopo circa un’oretta.

Hope ed Anne stavano facendo i biglietti per entrare a vedere un film assieme ad altre amiche quando si imbatterono in cinque ragazzi. Ma quali ragazzi, sembravano dei greci da quanto erano belli. Hope li esaminò uno per uno. Il primo, dalla pelle ambrata, capelli corvini alzati in un ciuffo color giallo canarino. Il secondo, classico biondo con gli occhi azzurri. Il terzo, capelli e occhi marroni. Il quarto, era Harry. Il quinto, capelli marroni e occhi azzurri...Un attimo, quello era davvero Harry.
Il suo cuore perse un battito quando lo vide lì, che rideva, tranquillo come non mai, con gente che a Londra non c’era mai stata. Diamine, si era fatto ancora più bello di quanto già non fosse.
Sicuramente non l’aveva notata e si avvicinava alle ragazze con sguardo malizioso.
Non aveva mai visto quello sguardo su Harry, i suoi sguardi erano sempre stati dolci, ma mai maliziosi, mai.
Il riccio si avvicinò ad Anne e le diede due baci sulle guance. «Anne che bello rivederti» aggiunse con la sua solita voce grossa ma dannatamente sexy.
«Harry, da quanto tempo» Rispose lei, fingendo un sorriso. Le era sempre stato antipatico Harry e l’aveva odiato quando mi aveva lasciato. Solito di una migliore amica.
«Cosa dovete vedere tu e le tue amiche?» Anne disse il nome del film e Harry sorrise. «Anche noi. Beh, allora andiamo assieme e magari io e i ragazzi, facciamo amicizia con le tue amiche» Poi le strizzò l’occhio. «Ah, loro sono Zayn» e indicò il primo ragazzo. «Niall, Liam e Louis

Finito il film, stavamo camminando per andare a casa di Anne per finire la serata con i ragazzi.
Faceva strano vedere il suo ex-ragazzo che non l’aveva riconosciuta e che ci prova con tre ragazze contemporaneamente. Strano soprattutto quando lei stava dietro con la sua migliore amica e cercava di rimanere calma. Sì, insomma era ancora e sempre innamorata di Harry.
Poi era completamente cambiato, non era più lo stesso. Sembra che il Canada lo avesse reso un ragazzo più stronzo e lui non lo era mai stato.
Poi si avvicinò a Hope e le allungò la mano. «Piacere Harry» disse sorridendo, facendo uscire le sue solite fossette, che la ragazza amava da morire.
«Davvero pensi che io non sappia il tuo nome» le scappò. Subito si mise una mano sopra la bocca e lui sgranò gli occhi, mordendosi il labbro inferiore.
«Hope? Non ti avevo riconosciuto. Sei cambiata tantissimo. Ti avevo lasciato con i capelli biondi e adesso sono marroni»
«So benissimo come sono i miei capelli» sbottò lei infastidita.

Dopo quella mini discussione, Hope ed Harry durante la serata non si sono parlati più, ma il riccio le ha solo lanciato occhiate parecchie volte. E quando gli occhi di lei incontravano i suoi,  Hope abbassava lo sguardo. Le aveva sempre fatto questo effetto, aveva paura di perdercisi dentro.
«Che ne dite di giocare al gioco della bottiglia?» propose Liam giocherellando con la bottiglia della coca-cola ormai vuota.
Tutti accettammo e ci mettemmo in cerchio sopra il pavimento.
Niall girò la bottiglia e cominciò a compiere delle rotazioni finché il tappo non si fermò davanti ad Anne che sorrise.
«Allora, devi toglierti la maglia» disse Zayn ghignando, ricevendo un’occhiata da Anne.
Anne si levò la maglia ma sotto ne aveva un’altra e alzò il terzo a Zayn che le mise il broncio, deluso.
Si sentì una grossa risata, poi Niall fece rigirare la bottiglia. Si fermò su Harry. «Allora» cominciò Zayn, cercando una cosa da far fare ad Harry, poi sorrise malizioso. «Bacio a...» Fece girare la bottiglia mentre Harry si alzò in piedi, uscendo dal cerchio.
Hope pregò di non uscire. Girò davvero tanto e, ovviamente, sfortuna sempre dalla sua parte, si fermò di fronte ad Hope «Oh oh» dissero tutti.
Si alzò con un’insicurezza pazzesca e si avvicinò lentamente al riccio che sbiancò, mentre la ragazza arrossiva. «Bacio sulle labbra» disse Zayn ridendo.
Il mondo crollò addosso ai due ragazzi al suono di quelle parole e si avvicinarono ancora di più.
Erano distanti davvero poco e Hope sentiva il respiro di Harry nel suo viso ma non aveva il coraggio di guardarlo negli occhi.
Harry le alzò il volto col pollice e nel preciso momento in cui i loro occhi si incontrarono, tutto svanì.
C’erano soltanto solo che si scrutavano, con lo sguardo si dicevano cose che con la voce non avrebbero mai potuto dire.
Poi Harry spostò la sua mano nella guancia della ragazza e poggiò dolcemente le labbra su quelle di Hope che rispose al bacio appoggiando la sua piccola mano sul petto di Harry.

A fine serata tutti se ne andarono e rimasero Harry, Hope ed Anne.
«Beh, io vado» dissero nello stesso momento Harry e Hope per poi ridere.
«Oh bene, allora buona notte» rispose Anne ridendo e accompagnandoli alla porta.
I due camminavano talmente vicini che si sfioravano quasi le braccia.
Poi quando attraversarono il parco Harry accelerò di poco il passo e andò davanti ad Hope che quasi gli andò addosso.
«Dimmi che non hai provato niente e me ne farò una ragione» disse il ragazzo. Il cuore della ragazza prese a battere all’impazzata, Dio se aveva provato qualcosa.
Era come se tutto fosse ritornato a sette mesi prima, senza litigio, né partenza.
«Vuoi che ti dica una bugia?» rispose lei, ricordandosi che quando il ragazzo faceva una domanda ‘importante’ preferiva che gli rispondessero con una bugia. Lui sorrise «Assolutamente una bugia»
La ragazza prese un respiro poi ammise «Non ho provato proprio nulla e tu?» Il ragazzo sorrise, rassicurato. «Niente di niente» «Quindi che si fa adesso?» disse la ragazza torturandosi le mani.
Il ragazzo sorrise malizioso e la tirò a se. «Si passa ai fatti» Poi la baciò, la ragazza mise le mani intorno al collo di lui e quando lui picchiettò la lingua nelle labbra, lei le schiuse leggermente, lasciando libero accesso alle loro lingue, che dopo sette mesi si incontrarono di nuovo.
«Non sai quanto tu mi sia mancata» ammise il ragazzo quando si staccarono. «Tu no» rispose la ragazza, ridacchiando.
«Ah no? Te lo faccio vedere io» La fece cadere a terra e si avvicinò a lei, cominciando a farle il sollettico.
Hope cominciò a ridere, non riuscendo a trattenersi. «Ti prego basta, non ce la faccio più» disse lei ridendo ancora.
«Ti lascio solo se mi dici che ti sono mancato»
«E va bene,mi sei mancato. Ma solo perché me lo hai chiesto.»
«Sì sì» disse lui avvolgendola in un abbraccio.
Si sdraiarono sotto un albero e il ragazzo era appoggiato al petto della ragazza, mentre lei le accarezzava
«Perché sei tornato?» Lui alzò la testa così che i loro sguardi si potessero incontrare di nuovo. «Sono tornato per te»

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ed eccomi qui, di nuovo c:
bene, ecco questa cagata che avevo in testa da una settimana
e solo oggi sono riuscita a pubblicare :(
comunque, volevo dedicarla a chiara *la saluta con la mano* ciauz:*
okay, basta ahaha beh, che dire? che ne dite di lasciarvmi una recensione?
ve ne sarei molto grata. cwc
bene, ora evaporo, adios.<3
#elisa

   
 
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