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Autore: ehimonchele    20/12/2012    2 recensioni
[Molti mi dicono "Voglio morire". No, tu non vuoi morire... vuoi essere salvata, io lo so.]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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AUTOLESIONISMO.
Già, autolesionismo, è di questo che vi voglio parlare.



Arriva quel momento in cui non ce la fai più, vorresti mandare tutti a fanculo, scappare via, andartene e lasciarti tutto alle spalle.
C'è solo un problema.
Hai paura.
Sei frustrata, e l'unica cosa che riesci a fare è entrare in bagno, prendere quella maledettissima lametta e sfogarti.
E così fai tutte le volte che reprimi la tua rabbia e vuoi tirar fuori tutto quello che hai dentro.
Rinchiudi tutto questo in un pezzo di metallo e nel sangue che ti cola per il corpo.
La prima cosa che fai?
Controllare che non ci sia nessuno in casa o che nessuno ti possa sentire.
Sbaglio, o questo è uno dei tuoi primi pensieri quando decidi di farti ulterior male? Perchè è questo che fai, ti fai solo del male con le tue stesse mani anche se ti fa sentire sollevata.
Dopo di che?
Prendi quella fottutissima lametta affilata e l'avvicini a quel polso che ormai è stanco di subire e ti balzano in mente tutti quei ricordi che per tanto tempo ti hanno ucciso all'interno e lo fanno anche il quel preciso istante.

Tuo padre che ti sbatte al muro con forza e trattiene le tue mani sopra la tua testa. Inizia a baciarti il collo con foga, ti strappa la maglietta di dosso e sul letto ti fa sua.
Immaginavi la tua prima volta molto più romantica, con un ragazzo della tua età... il ragazzo che ami.
"Sei grassa", "fai schifo", "mai nessuno si innamorerà di te", "spostati cicciona", "sei solo una palla di lardo".
Quante volte ti sei sentita dire tutte queste cose, quante? Molte.
Ti hanno preso a pugni, tirato schiaffi e calci, hai provato cosa significa essere umiliati e tutto questo solo così... per gioco.
Ogni giorno sei vittima di bullismo, ti sommergi di trucco per riuscire a coprire i lividi che non solo la violenza, ma anche i ricordi ti provocano.
I tuoi genitori continuano a litigare di la in cucina, dicono di volersi morti a vicenda, di non essere più felici insieme e che tu sei solo un errore.
Non solo lo dicono, no... lo gridano.
Nonostante la musica a tutto volume che hai nelle orecchie, riesci a sentire le loro voci, le senti nel cuore che si spezza in mille pezzi e una lacrima ti attraversa il viso.
Gli idoli.
Gli idoli sono quelle persone che ti fanno sentire bene, che ti aiutano nei momenti del bisogno, che con le loro voci, i loro film o i loro libri ti fanno vivere.
Ma quando sono proprio queste persone che ti buttano giu, che ti fanno sentire insicura e vuota, allora in quel momento cosa fai?
"frocio", "sei solo un finocchio", "fai schifo, ti piace il cazzo", "sei malato".
Sono frasi conosciute per te? Forse.
Minacce di morte, insulti, auguri alquanto brutti. Lacrime, solo lacrime.

E mentre pensi a quanto male hai subito la lametta è ormai pressata sulla tua pelle, e una goccia di sangue sta scendendo lungo il tuo braccio.
Vuoi dimenticare il dolore di tutti i ricordi, così cerchi di sovrastarlo con quello che provoca la lametta nella tua pelle.
Quella vocina nella tua testa ti dice "Smettila, fermati di farti del male, puoi superare questo dolore anche senza quella fottutissima lametta" e per scacciarla via scosti leggermente la testa mentre il tuo viso è già pieno di lacrime. Ma in fondo sai, che è soltanto la verità.
Allontani la lametta dal polso, cerchi di pulire tutto senza lasciare tracce e mentre le lacrime giaciono ancora sul tuo viso metti il polso sotto l'acqua e aspetti che quel sangue amaro finisca di scivolare via da quel taglio che cercherai in ogni modo di nascondere.
"Oggi vieni in piscina?" - "No, scusami, ma non posso, vengono parenti a casa."
"Cosa sono quei graffi sul polso?" - "Oh nulla, il gatto. Certe volte fa il cattivo."
"Ma non hai caldo sempre a maniche lunghe?" - "No, ma va. Ci sono abituata."
E così via, con una carrellata di bugie, una dopo l'altra.
Molti mi parlano anche di suicidio.
Sfogarti, giusto? Lo fai per questo?
Anche io ho bisogno di sfogarmi. Spesso, spessissimo.
No, non sono un'autolesionista; ma non nego che qualche volta io ci abbia pensato.
Volete sapere cosa mi ha spinto a posare quella lametta e scacciare quel pensiero dalla mia mente?
TUTTO QUELLO CHE POTRO' AVERE NEL FUTURO, I MIEI SOGNI.
Lo so, ora mi direte che non avrete nulla, che la vostra vita fa schifo, che non ne vale la pena e che se moriste non importerebbe a nessuno.
Anche io pensavo fosse così prima, poi ci ho riflettuto.
Pensateci.
Molti di voi sognano di andare a vivere a New York, Londra, Los Angeles... fuori dall'Italia.
Se moriste potrete andare a vivere nella città dei vostri sogni? No.
Molti sognano il grande amore, quello indimenticabile e inseparabile.
Se moriste troverete mai quella persona che vi ama per quello che siete? No.
Molti sognano di diventare una persona importante e fare quello che più amano: cantare, ballare, recitare...
Se moriste potrete mai realizzare questo vostro sogno? No.
Molti sognano di metter su famiglia.
Se moriste avrete mai la possibilità di far parte di quella meravigliosa cosa che è la famiglia? No.
Molti sognano di andare al concerto del proprio idolo, piangere sotto quel palco, bearsi della loro voce e sentirsi più viva che mai.
Se moriste potrete mai strillare, piangere, sorridere, impazzire sotto quel palco? No.
Molti, compresa me, vorrebbero abbracciare il proprio idolo e stare, anche se per pochi secondi fra le braccia delle uniche persone che mi fanno stare meglio.
Se moriste potrete mai bearvi di stare fra quelle braccia? No.
Riflettete, prendetevi il tempo di cui avete bisogno.
Per voi non sarà mai possibile tutto questo se non ci sarete più.
Molti mi dicono "Voglio morire".
No, tu non vuoi morire... vuoi essere salvata, io lo so.
E solo tu stessa puoi salvarti.
Io credo in te, credo in quello che sei, ce la puoi fare.
CREDI IN TE E IN QUELLO CHE VUOI DIVENTARE.



Spero che le parole che ho scritto qui sopra possano essere d'aiuto per tutte quelle persone che si trovano spesso in questa situazione.
Rifletteteci, sul serio.
Un bacio,

Ciuffo.

  
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