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Autore: micRobs    20/12/2012    4 recensioni
Sebastian/Thad | Long-Fic, AU | Fluff e Feelings a palla
Storia di un ragazzo che scriveva lettere a nessuno. Ma se poi nessuno rispondesse?
Dal primo capitolo. "Il fatto che poi le sue idee da visionaria mi si siano infilate tipo tarlo nel cervello, contribuisce solo a farmi sperare che non si presenti mai più sull’uscio di casa mia. La prossima volta, lei e i biscotti all’anice se ne tornano da dove sono venuti senza troppe cerimonie."
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Sebastian/Thad
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Pairing: Sebastian / Thad
Genere: Sentimentale / Romantico / Generale / Commedia
Avvertimento: AU (probabile OOC conseguente) / Fluff a morire / Angst lieve e di passaggio / Feelings a palla.
Rating: Verde
Capitoli: 4/12
Note d’Autore: Tante e alla fine.
Note di Betaggio: Lei che beta, lei che fa i meravigliosi banner, lei che fa tutto. Questa storia non sarebbe nulla senza Vals.



Capitolo 4.


Sono diventato addirittura un principe adesso; mi sento tanto Aladdin che da povero straccione viene tramutato nel principe Alì dal genio della lampada. Sei tu il mio genio, per caso? Peccato che non posso sentirti cantare “friend like me” – il titolo è appropriato alla nostra situazione, non credi? – sarebbe esilarante, ad ogni modo. Sì, sto ridendo, ma ora smetto, lo giuro.

Tornando seri, appunto, sono sulla buona strada per rientrare nella tua cerchia di confidenti? Sono anch’io uno sconosciuto, devo avere uguali diritti. A dire la verità, sembra proprio di sì; sembra che tu stia accettando il fatto che un Grillo Parlante ti è stato mandato per dispensare consigli. Non so se sono stato utile fino ad ora; mi sembri semplicemente meno ostile nei miei confronti.

Ammetto che hai ragione: se io non avessi aperto la tua lettera e se non mi fossi fatto gli affari tuoi, a quest’ora, non ci sarebbe stata nessuna quarta risposta – caspita, siamo già alla quarta! – e probabilmente non avrei mai conosciuto il carattere tagliente del famoso T. H., il ragazzo che scriveva lettere a nessuno – sembra la locandina di un film. Se fossi, con gli altri, almeno la metà di come sei con me, nessuno oserebbe metterti i piedi in testa; imparerebbero a rispettarti e a darti qualcosa in cambio per l’aiuto che offri loro.

Riguardo allo scoppiare, sì, ti ci vedo a sbottare contro il primo arrivato, magari neanche il colpevole vero e proprio dei tuoi malumori, ma un tipo a caso; potrei essere anche io quel tipo, però almeno io saprò a cosa saranno dovute la serie di imprecazioni, maledizioni e insulti che mi tirerai dietro. Potrei essere ancora qui a farti da mamma chioccia, quando accadrà, chi lo sa? Per come stanno andando le cose – tu che rispondi per gentilezza ed io per poter essere l’ultimo a farlo – temo che andremo avanti ancora per molto con questa corrispondenza.
Quindi puoi decidere quando vuoi, se, come e quando, troncare questa situazione. Io sarò qui e ti risponderò comunque, non tanto per orgoglio, quanto per… compagnia, sì, perché no? In fondo, non sei così antipatico come vuoi far sembrare.

Il principe del tuo genio, il Grillo Parlante del tuo Pinocchio.
S. S.


P. S. Rotto per rotto, posso anche dirti il mio nome: Sebastian.
P. P. S. E Sebastian vuole i suoi biscotti.



Sebastian.
Non è tanto nome da principe, sai? È più… aspetta, chi era Sebastian? Oh, il granchio di Ariel, credo. Anche se mi pare che anche in quel caso fosse una sorta di coscienza dispensatrice di consigli che però venivano brutalmente ignoratida tutti. Sì, sei senza dubbio un granchio, anche se questo farebbe di me una sirenetta (sirenetto?) e quindi propongo di dimenticare tutto e ritornare al Grillo Parlante e a Pinocchio.

Cosa anche abbastanza appropriata, visto che io e Pinocchio siamo in sintonia su troppe cose. No, non dico bugie, ma immagino che continuare a fingere con te di essere in un modo e poi comportarmi in tutt’altro quando sono con gli altri, faccia di me una sorta di bugiardo. Non ho un carattere tagliente, affatto. Sono debole, arrendevole e facilmente… manipolabile? (altra cosa che io e il nasone abbiamo in comune). Per cui non potrei provare a tirare fuori gli artigli quando qualcuno mi fa incazzare: non ho artigli da affilare e non sono neanche certo di saperli usare.

Prima o poi, ripeto, me ne fregherò del libretto di istruzioni ed inizierò a graffiare alla cieca – mi ci vedi davvero? – contro il primo malcapitato. Potresti essere tu, chi lo sa? Ma immagino di aver già sfogato parte della mia frustrazione con te e non mi ha fatto sentire poi tanto meglio: a volte, è necessario urlare il risentimento in faccia alle persone, piuttosto che limitarsi a scriverlo su un foglio. Mettendolo per iscritto si perde molta della foga, dell’irruenza e della furia che ci si metterebbe di persona e, troppo spesso, gridare a pieni polmoni è decisamente più soddisfacente.
Quando accadrà, in ogni caso, potrei avere bisogno di un Grillo Parlante canterino e principesco pronto ad arginare le mie crisi isteriche. Conosci qualcuno disposto a farsi carico di tale onere?

Il sempre meno antipatico
T. H.


P. S. Sai già il mio cognome, non sono certo di volerti dire anche il mio nome, sai?
P. P. S. Un giorno, forse, potrei invitarti a mangiare biscotti all’anice e cantare insieme canzoni di Timon e Pumba: fino ad allora, me li conservo come fossero un tesoro.




Un sirenetto? Sul serio? Io al massimo avrei detto tritone. E non cominciare a dire che sono un precisino con la puzza sotto il naso; me lo dicono già troppo spesso. Non sono un professorino, è solo che quando conosco dei termini più specifici li dico – un po’ come il gobbo dietro le quinte – ma spesso alle persone non va giù che io puntualizzi su qualsiasi cosa. Spero che a te non dia troppo fastidio.

Quindi non vuoi essere un tritone? Un bel fusto col petto scoperto e un tridente tra le mani. No, huh? Peccato, saresti stato ancora più interessante.
E Pinocchio? Davvero ti ci vedi coi vestiti da marmocchio, il cappello ridicolo e il naso prorompente? A proposito di questo, ti immagino con un naso fine ed elegante, non con un obbrobrio spalmato sulla faccia. Mi auguro che tu non abbia un obbrobrio sulla faccia perché mi dispiacerebbe averti offeso, in tal caso.

Comunque, sei sicuro che non sia il viceversa? Sei sicuro che non sia questo il tuo vero essere e che tu sia sotto mentite spoglie quando sei dinanzi agli altri? Sarei molto deluso se non fosse davvero così, perché mi piace parlare con te, mi piace leggere quello che mi scrivi e mi piace scherzare con te, prendermi la briga di fare una battuta di troppo e immaginarti ridere ad essa. Mi piace, quindi mi convinco che è questo il vero Harwood; e mi convinco che sia questo Harwood, quello in grado di tenere testa al sottoscritto, quello che con un po’ di esperienza, nella vita reale, imparerà a graffiare a più non posso chi gli farà del male; o se non altro, a farsi rispettare. Rimarrà magari il buon samaritano che ho scorto in queste lettere, ma imparerà anche a minacciare con gli artigli e a tenersi pronto per difendersi. Sarà questo il vero Harwood e, se lui vorrà, il Grillo canterino sarà qui a seguire tutti i suoi piccoli passi e a frenare tutte le sue crisi isteriche.

Nel frattempo, mi limiterò a conoscerti e a prendere appunti su di te, per avere delle linee guida da seguire così da poter disinnescare la tua bomba ad orologeria.
Istruzioni per il disinnesco di T. H.: primo passo, offrire biscotto all’anice; secondo passo, mettere play ad “Hakuna Matata”; terzo passo, limare gli artigli per evitare di essere attaccati; quarto passo, preparare una tisana rilassante; quinto… Cose così, insomma.
Mi scriverai qualche altro punto fondamentale nella prossima lettera?

Quel granchio di
Sebastian

P. S. Ho voglia di indovinare il tuo nome. Terence? Theodore? Titus?
P. P. S. In un certo senso, non vedo l’ora di assaggiare quei biscotti.





Here we go again (8)
Okay, avevo detto che l’aggiornamento sarebbe saltato, lo so, ma… sopresa! Dunque, in realtà fino a cinque minuti fa non era assolutamente in programma niente di tutto ciò, ma siccome SereILU – sto per mettere i manifesti – ha ricevuto una notizia che a parer mio meritava festeggiamenti, mi ha chiesto espressamente un aggiornamento… ed io ho deciso che l’idea era geniale.
Questo capitolo è delirante, lo so. Io e Vals ci siamo divertite da morire a scriverlo e vi garantisco che il prossimo sarà anche meglio (peggio?). Spero sia stato di vostro gradimento e spero che il modo in cui la situazione si sta evolvendo vi stia appassionando. Io non ragiono quando di parla di questi due perciò, se vi va, lasciatemi un qualsivoglia genere di parere <3

E nulla, il prossimo arriva puntuale mercoledì,

Un bacio,

Robs&Vals
   
 
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