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Autore: __EleKtra__    21/12/2012    0 recensioni
Cos'è la bellezza? ma, soprattutto può avere un prezzo?
Perderesti la vita per essere sotto a un riflettore per un istante, un istante di notorietà; un istante è così effimero, come una vita sfumata per qualcosa che bellezza non è.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Le sue gambe lunghe falcavano quello stretto e scivoloso corridoio sul quale tutti gli occhi erano puntati.
Il suo respiro era affannato, il cuore cercava di battere forte, anche se era così affaticato…
Le luci dei riflettori illuminavano ogni solco sul suo corpo, ogni incavo e tensione muscolare.
Cercava di guardare dritto davanti a sé, anche se tutto le sembrava muoversi, anche se tutto sembrava così instabile, barcollante, un po’ come lo era lei.
Il suo volto pareva scavato e i suoi occhi vitrei, quasi assenti, come se in quel corpo ritenuto un “modello” non ci fossero altro che ossa e pelle, ma nessuna anima.
Le dicevano che era bella, le ripetevano che era perfetta. Questo la faceva continuare. Quando ogni mattina guardandosi allo specchio tirava i muscoli intorno alle labbra, cercando di sorridersi, si ripeteva che andava tutto bene, che era una modella, che tutto ciò a cui rinunciava era inutile: il cibo è veleno.
Si sentiva potente a sfilare davanti a così tanta gente con abiti costosissimi. Era così fortunata.
I suoi zigomi sembravano pronunciati, ma in realtà erano semplicemente “nudi”, scarni.
Le persone vestite di tutto punto con un’aria supponente la osservavano indagatorie e sembravano esaminare ogni centimetro del suo corpo.
Indossava un abito firmato, che le cadeva diritto, senza creare pieghe, senza seguire alcuna curva, curva che non esisteva sotto di esso, su quel corpo che non aveva nulla di così differente da un freddo e inanimato manichino.
Eppure era una modella; eppure era l’icona della bellezza; eppure tutti devono essere come lei.
Ai suoi piedi ossuti erano appese delle scarpe con un tacco vertiginoso . Parevano essere così deboli, come quelle ginocchia spigolose e così innaturali, così inumane, a cui erano attaccati.
Il suo stomaco non faceva altro che lamentarsi da mesi e mesi e il mal di testa era insopportabile. Le era capitato spesso di svenire, ma le dicevano che andava tutto bene, le dicevano che era così bella, così magra, così le sembrava che il suo stomaco si fosse ormai arreso al suo volere: non sentiva più la fame.
Braccia sottili e vita quasi inesistente. Eppure era una modella,esile e leggiadra: dobbiamo essere tutti come lei.
Era faticoso, ma quello era il prezzo per la perfezione, il prezzo per essere belle.
Chi non ha mai desiderato di essere una modella? Eppure il suo viso era così inespressivo, apatico, così… vuoto.   non sembrava essere felice.
 Eppure era così bella, bella e infelice.
 
 

  
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