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Autore: kurogane92    07/07/2007    1 recensioni
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blackrystal, assistente amministratrice
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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XXXII capitolo

Fine ^_^

Eccoci arrivati alla conclusione di questa fanfiction, prima che iniziate l'ultimo capitolo vi voglio ringraziare per avermi sopportato per trentadue capitoli. Presto scriverò qualcos'altro, ma credo che mi dedicherò ad altre serie come Naruto o FMA(anche se ho già scritto qualcosa a riguardo ^_^') Spero che non vi siate annoiati troppo durante la storia e che questo capitolo vi piaccia. Ringraziamento speciale per Gufo_Tave che ha recensito la fic.; mi ero dimenticata della domanda che mi avevi fatto nella recensione del 30o capitolo ^_^' comunque la risposta é no, le armature dei cavalieri di platino non derivano dalle costellazioni, ma da tutti gli animali e ne prendono alcune caratteristiche. Quindi l'armatura di Kira non é ugulae ne al cavaliere di bronzo, ne a quello d'acciaio, ne al cavaliere di Asgard. Ora vi lascio all'ultimo capitolo, BUONA LETTURA.

Il mattino dopo che Falco se n'era andato Milo si recò nella tredicesima Casa dove avrebbero dovuto incontrare il nuovo cavaliere.

Quando arrivò nella Casa del Grande Sacerdote si stupì di trovarvi già un Aiolia piuttosto assonnato, seduto su una sedia.

Probabilmente non avrà dormito neanche lui stanotte, deve essere molto preoccupato per Kira, proprio come me”

-Buongiorno Aiolia- disse rivolto all'altro cavaliere

Il cavaliere del leone si voltò a guardarlo

-Buongiorno-

Milo prese una sedia e si sedette accanto ad Aiolia

-Anche tu preoccupato per Kira, Eh?-

-Si- sospirò guardando un punto imprecisato davanti a lui.

Passarono altri interminabili minuti di silenzio che vennero interrotti ad un certo punto dall'arrivo degli altri cavalieri.

Quando furono arrivati tutti fece il suo ingresso nella sala anche il Grande Sacerdote, che si sedette sul suo trono e stette in silenzio, era esattamente tutto come quando Kira era tornata al Grande Tempio, tutti si aspettavano che da un momento all'altro entrasse il nuovo cavaliere e tutti speravano che fosse la loro amica.

Ad un certo punto si sentirono dei passi veloci salire la scalinata che portava alla tredicesima Casa; dieci paia di occhi guardarono intensamente la porta d'accesso e, dopo minuti che sembravano un'eternità, apparve sulla porta una figura mingherlina che, porgendo una pergamena verso l'interno della stanza diceva:

-Scusatemi, cavalieri d'oro, è arrivato un messaggio per voi da parte dei cavalieri di platino.-

-...-

Nessuno parlava, tutti erano rimasti sconvolti, si erano preparati ad accogliere, nel bene o nel male, il nuovo cavaliere e ritrovarsi un semplice messaggero... beh, un po' li aveva lasciati male.

Il messaggero rimaneva lì, protendeva il braccio con il messaggio ai cavalieri, non potendo entrare, così Mu gli si avvicinò e prese la pergamena arrotolata, notò che la carta era scura e che il simbolo del sigillo era molto particolare, sembrava un lupo con qualcosa incrociato sullo sfondo; arrivò davanti al Grande Sacerdote e gli porse il messaggio, questi lo prese e lo lesse in silenzio.

-Ascoltatemi! Il cavaliere di platino è in ritardo, arriverà fra circa un'ora, fino a quando non sarà arrivato non farete ritorno alle vostre Case.-

Nessuno ebbe niente da obiettare e rimasero in silenzio, Aiolia emanava nervosismo da ogni poro, sentiva di stare per scoppiare e così decise di uscire a prendere un po' d'aria.

-Dove stai andando Aiolia?-

Lo fermò il Grande Sacerdote

-Da nessuna parte in particolare, solo a prendere un po' d'aria- e uscì.

Quando fu fuori dalla Casa, il cavaliere del leone si guardò un po' in giro e poi, perso nei suoi pensieri, cominciò a camminare, godendosi la rilassante brezza che gli soffiava sul viso.

Camminando non si accorse di essere entrato nel cimitero dei cavalieri di Atena, quando alzò lo sguardo si ritrovò all'ingresso del luogo in cui venivano seppelliti i cavalieri d'oro e decise di fare una cosa che ormai non faceva più da tanto tempo: andare alla tomba di suo fratello.

Si stava avvicinando alla lapide quando scorse due persone davanti ad essa che parlavano, una era avvolta in un mantello grigio e aveva il cappuccio calato fin sopra il viso, l'altra, invece, portava una maglietta nera e dei jeans strappati, entrambi erano familiari ad Aiolia, ma lui riconobbe solo la figura senza mantello: era Kira!

Il cavaliere del leone stava per chiamarla quando Kira evocò la sua armatura

-Kir...-

Le parole gli morirono in gola, l'armatura che indossava in quel momento era nera! Ricordandosi il precedente incontro, decise che era meglio affrontarla in tanti e cominciò a correre verso la Casa in cui in quel momento si trovavano gli altri cavalieri.

Ehi, ma cosa diavolo sto facendo?Perchè sto scappando?” Si chiese ad un certo punto Aiolia “Devo affrontarla e salvarla da quel demone!” si voltò verso il cavaliere nero per affrontarlo, ma

Che fai? Fuggi!”

una voce nella sua testa gli disse di correre verso la tredicesima Casa e di avvertire gli altri, questa volta le diede ascolto e quando fu nella Casa del Grande Sacerdote, prima di dire agli altri quello che aveva visto pensò:

Ma quella...era la voce di mio fratello?!”

-Ehi Aiolia... Che ti prende?-

gli chiesero i cavalieri notando che il cavaliere era improvvisamente diventato pallido.

Aiolia fece un profondo respiro cercando di calmarsi

-Qua fuori c'è Kira...-

I cavalieri si guardarono fra loro, felici che la loro allieva non fosse stata condannata dai cavalieri di platino,

-Fatemi finire! Kira è qua fuori, ma indossa un'armatura nera!-

Tutte le facce si fecero serie e tese, non si erano certo dimenticati quello che era successo nella dimensione dei Titani, tutti sapevano che in realtà quel demone era Kira, non ci avevano messo molto a capirlo, nonostante Zefiro gli avesse detto che quel demone era scomparso e che Kira era stata presa da un orchetto.

Bastò uno scambio di sguardi fra i cavalieri per decidere di affrontarla insieme,

-Ehilà, salve! Cos'è, un ritrovo di sordomuti?-

Tutti si girarono verso il punto dal quale proveniva la voce e con orrore videro un'armatura nera appoggiata sull'uscio dell'entrata, si prepararono al combattimento

-Maledizione! Shaka, Milo, Aiolia! Perché non vi mettete in posizione? Non è Kira, è il demone!-

Urlò Aldebaran ai suoi compagni che invece erano rimasti fermi e immobili a guardare quell'essere davanti a loro

-E invece è proprio Kira,- disse Shaka -,guardatela meglio-

Gli altri cavalieri si voltarono verso Kira, lei si avvicinò di più e si mise in luce, ammutolirono tutti, tranne Aiolia e Milo che erano ammutoliti appena l'avevano sentita parlare.

Effettivamente non era il demone, Kira sorrideva allegra,

-Bella l'accoglienza!- si guardò intorno, nessuno parlava, probabilmente non si spiegavano come mai ora indossava un'armatura nera, sospirò -Credo di dovervi delle spiegazioni-

/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/

-...e così ho deciso di andare a salutare la tomba del mio maestro, poi ho evocato la mia armatura e non mi sono accorta che c'eri anche tu, Aiolia, così ti ho seguito fino a qui e adesso...eccomi qua.-

Kira terminò il racconto, gli aveva detto tutto, aveva omesso solo le parti con Aiolos descrivendolo, quando necessario, semplicemente come un Saggio dalla sua parte, tutti erano convinti, tranne Aiolia, che sembrava perplesso

-Scusa, Kira, ma c'è una cosa che non mi convince: quando ti ho vista lì al cimitero, non eri da sola, c'era anche un'altra persona-

-Un'altra persona? Nooo, non c'era nessun altro! Probabilmente sarà stato un riflesso!-

-Ah, probabilmente hai ragione-

Kira emise un sospiro di sollievo invisibile

Mi dispiace, Aiolia, ma questo deve rimanere un segreto”

-Comunque sei impressionante con quell'armatura addosso-

Kira si voltò verso Milo e poi si guardò le braccia e le gambe

-Si, sembro proprio un Titano!- constatò- A proposito, dei Titani avete saputo nulla?-

-No, niente di importante, non hanno neanche attaccato da quando ci hai salvati dalla loro dimensione.-

-Uff, devo averli conciati proprio bene!-

Kira rise; poi decise che quell'armatura stava diventando troppo pesante e se la tolse

-Bene! Adesso, se non vi dispiace, dovrei parlare in privato con il Grande Sacerdote.-

I cavalieri si voltarono verso l'emissario della dea Atena, lui gli fece un cenno e loro se ne andarono salutando Kira

-E così gli altri cavalieri di Atena si fanno ancora comandare a bacchetta da te, cavaliere dei gemelli-

Il Grande Sacerdote si irrigidì sul suo seggio, non sapeva che quella ragazzina fosse a conoscenza della sua vera identità, ma poco importava, avrebbe utilizzato su di lei la tecnica che solo un emissario degli dei poteva usare.

Saga si alzò dal proprio trono e si tolse la maschera simbolo di tutti i Grandi Sacerdoti

-Da quanto lo sai?-

-Più o meno da quando sono venuta qui la prima volta, oltre ad aiutare i cavalieri a combattere i Titani avevo l'incarico di sorvegliare il Grande Sacerdote perché forse era in combutta con i Titani...Poi una notte ho avvertito debolmente il cosmo di Shura combatterne un altro che non conoscevo e, il giorno dopo, ho notato un certo cambiamento nello sguardo del cavaliere del capricorno e ho capito tutto.-

Saga rise

-Sei perspicace, Kira, e sei anche forte, purtroppo hai la testa piena di quegli stupidi ideali che aveva anche Aiolos del sagittario, questa è la tua debolezza...e la mia forza-

ILLUSIONE DIABOLICA

Indossando l'armatura dei gemelli Saga lanciò contro Kira il colpo proibito agli altri cavalieri d'oro, il cavaliere del lupo non lo parò subendolo in pieno.

Per la violenza del colpo il pavimento su cui stava Kira si sgretolo provocando un gran polverone.

-Hahaha, neanche un cavaliere di platino è riuscito a parare il mio colpo micidiale, allora ho davvero raggiunto la forza di un dio!-

-Tu dici?-

Saga ammutolì, dal polverone uscì il cavaliere del lupo, illesa,

-E così il mio colpo non ha avuto effetto, eh? Fa niente, sarà per quest'altra volta!-

ILLUSIONE DIABOLICA

-Ancora?-

Chiese Kira al cavaliere che le stava sferrando il colpo, ci fu un altro polverone, ma questa volta Saga non rise, si sentì paralizzato da un cosmo potente e furioso

-C-come è possibile che il mio colpo non abbia avuto effetto su di te?-

Kira uscì dal polverone,

-Perché? Perché il tuo colpo trasforma gli uomini in demoni al tuo servizio, ma con me sei capitato male, perché io sono GIÀ un demone- “Armatura!”

Qualcosa di simile ad un'ombra avvolse Kira e prese poco a poco consistenza fino a diventare un'armatura nera; poi attaccò

BLACK FANG

Saga chiuse gli occhi aspettando la fine, non aveva paura, anzi, una parte di lui gioiva avvertendo la vicinanza della morte, ma quando sentì che questa tardava ad arrivare si azzardò a guardare, davanti a lui c'erano due spade, una così vicina al naso che poteva vederne i minuscoli graffi sulla lama, e l'altra puntata alla gola, poi rivolse lo sguardo a Kira e vide i suoi occhi pieni di rabbia e rancore, allora Saga ebbe paura.

-Uccidimi!-

-No.-

Il cavaliere dei gemelli guardò di nuovo l'altro cavaliere, aveva lo stesso sguardo e gli teneva sempre puntate contro le spade.

-Non ti ucciderò né svelerò agli altri la tua identità, voglio vederti morire per la tua brama di potere, voglio vedere la tua decaduta e voglio vedere la tua sofferenza.-

Kira abbassò le spade e richiamò la sua armatura; poi si voltò e se ne andò

-E così sarò io stesso la causa della mia morte, eh? Bene, dato che tu hai previsto il mio futuro ora ti dirò io qualcosa sul tuo: anche tu sei un demone e come tale prima o poi ucciderai le persone che ti sono più care, allora si che soffrirai HAHAHAHA- zac!

Saga sentì un leggero dolore alla guancia e qualcosa di caldo colargli giù per il viso, guardò Kira e la vide girata verso di lui, un lampo assassino le passò negli occhi, ma poi la vide sorridere

-Io non sono mica come te, uccido solo chi, quando e perché mi pare; e adesso me ne vado nella mia Casa, il viaggio mi ha sfinito-

Kira se ne andò, lasciando Saga da solo, il cavaliere dei gemelli tornò al suo trono e si rimise la maschera da Grande Sacerdote sapendo che da quel momento fino a quando i Titani non fossero più stati una minaccia i suoi movimenti sarebbero stati ancora più limitati di prima.

/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/

I Titani attaccarono due settimane dopo ormai ripresi del tutto dalle ferite causategli circa un mese prima dal demone lupo, erano di nuovo forti come prima, ma ad affrontarli trovarono dieci cavalieri decisi più di prima ad impedirgli di dominare sul mondo, fra di essi un cavaliere di platino.

Kira combatté al fianco degli altri cavalieri costituendo un fronte unito contro i Titani, le loro schiere di soldati alla fine ottennero una grande vittoria e salvarono il mondo e tutti i suoi abitanti.

Durante la guerra la presenza del cavaliere nero fu fondamentale per la vittoria, oltre che per la sua potenza anche per il vigore che infondeva ai soldati e agli altri cavalieri; molti di loro giurarono, e continuano a giurare, di aver visto delle ali dorate aprirsi sulla schiena del cavaliere di platino quando questo si lanciava all'attacco, due enormi, abbaglianti ali dorate.

  
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