First sight, i believed in first sight
No second thoughts in my mind just felt right
Olly Murs,Oh my goodness'


POV. ZAYN
"Il concerto di ieri sera è stato spettacolare,non ho mai visto così tanta gente.E poi i Coldplay, sono i Coldplay,cavoli."
Non lo stavo neanche ascoltando. Anche perchè è da ieri sera che dice la stessa cosa.
Accesi una sigaretta. Volevo solo un pò di relax .
Una chiamata. E' Perrie. No,ti prego pure lei no. Spensi il cellulare e lo rimisi in tasca.
Chiusi gli occhi,per un attimo i rumori sparirono .
Apriì gli occhi e la vidi.
Un metro e 70 di sensualità stava camminando nella mia direzione.
Aveva i capelli lunghi castano ramato con dei ciuffi tendenti al biondo,degli occhi scuri da gatto e delle labbra morbide dipinte di rosso.
Passò davanti a me senza neanche notarmi e continuò a camminare, ciò mi diede l'occasione di osservare il fisico da modella che aveva.
"Amico, hai la bocca aperta." scherzarono i ragazzi,dietro di me.


"Marilyn Molière." disse l'uomo, pronunciando il mio cognome con un francese scadente.
Alzò lo sguardo su di me. " Il suo curriculum signorina, è davvero breve." lo esaminò un' altra volta.
"Ha fatto la modella per un anno,il che può essere d'aiuto per attirare più clienti, e sicuramente la sua conoscenza del francese è un privilegio.."
"..Ma ha lasciato la scuola prima." indicò un punto sul foglio." Posso chiederle il perchè ?"
Ma era un colloquio o un interrogatorio? E poi non penso che per fare la barista ci volesse una laurea.
"Ragioni familiari." risposi brevemente.
Avevo gia indossato il cappotto,ero certa che avrebbe insistito sul perchè e il colloquio sarebbe terminato lì.
"Temo che mi dovrà dire di più a riguardo se vuole essere assunta."
Silenziosamente mi alzai e me ne andai. Non ne avrei mai parlato.


Quando avevo 17 anni mio padre è andato in prigione per frode. Era un importante uomo di finanza,ma evidentemente era tutt'altro che affidabile.
Poco dopo si scoprì che era anche coinvolto nel traffico di stupefacenti.
Fu un anno molto difficile per me e per mia madre. Iniziai a frequentare la scuola sempre di meno,fino ad essere bocciata.
Quando divenni finalmente diciottenne mia madre se ne andò di casa senza dirmi dove o con chi e io decisi di lasciare Parigi,perchè ormai non mi era rimasto nessuno.
Volevo cambiare aria,decisi di trasferirmi a Londra da una mia amica. Trovai lavoro come modella,entrai in contatto con molte persone di grande rilevanza.
Il mondo della moda ti spalanca tante porte,tutte luccicanti dall'esterno ma possono essere ingannevoli;
Dentro la porta in cui entrai io, c'era un burrone.
Le cose peggiorarono. Tutte le persone che avevo conosciuto si rivelarono poco raccomandabili.
Non che avessi mai avuto una buona condotta,ma presto diventai come loro : ogni sera una festa diversa,un ragazzo diverso ma sempre con la stessa voglia di sballarsi.
Persi me stessa e ritrovai una ragazza vuota,dipendente dalle pasticche e dalla droga con una vita sregolata e nessuno che mi dicesse che sbagliavo.
L'anno dopo la mia amica morì per overdose di qualcosa che non ho mai voluto sapere. Mi bastò per spaventarmi cosi tanto da lasciare il mio lavoro e quell'ambiente.
E adesso sono qui,19 anni e in cerca di un lavoro.
Vivo da Manny,l'unico ragazzo per bene che avessi mai conosciuto in quell'ambiente,e l'unico abbastanza ricco da volermi ospitare senza nessuna ricompensa.
Siamo diventati molto amici da quando Lyla è morta.
Siamo usciti da quel giro della droga,è vero.
Ma il passato torna ogni notte e lo noti dalle occhiaie e dalle cicatrici.