Sabato 22 Dicembre: Ricordi di Natale.
N.d.A.: Questa shot va presa come seguito di “Davvero?” del 20 Dicembre.
Fa parte di un AU in cui Blaine è tornato alla Dalton dopo la 4x07.
Can you love my dark side?
Gli Usignoli escono tutti insieme dalla stanza, come un sol uomo e si dirigono verso il giardino innevato. Sebastian continua a tenersi la testa con il palmo della mano, e aspetta pazientemente che siano usciti tutti dalla sala per cercare un po’ di pace nel silenzio.
Ma sembra che non sia il suo destino, perché sente un fruscio a fianco a sé e subito dopo il divano abbassarsi sotto il peso di un’altra persona. Scopre gli occhi verdi ed è già pronto ad azzannare chiunque sia lì, ma poi vede Blaine e la rabbia sparisce in un secondo.
“Tu invece perché non sei fuori?” chiede, e Smythe rimane spiazzato, perché è la prima volta che girano una sua domanda contro lui stesso.
“Ho mal di testa. Il freddo mi rende nervoso e più stronzo del solito, il più delle volte.” non sa perché è stato sincero, forse si è reso conto che Blaine non è più una minaccia, è solo un cucciolo disperso nonostante alla Dalton si senta a casa.
“Devi rispondere tu ora, alla mia domanda.” ma continua a proteggersi comunque, perché il muro che si è costruito attorno con il tempo non può sparire solo grazie ad un paio di occhi color ambra.
Blaine tira un lungo e profondo sospira, volta lo sguardo e rimane in silenzio, come a sistemare i pensieri.
“Il mio ultimo Natale l’ho passato con Kurt. E adesso sono di nuovo alla Dalton, da solo, perché non risponde alle mie chiamate.” sposta nuovamente i suoi occhi su Sebastian “Sai qual è il mio ricordo di Natale più bello?” chiede ancora e Sebastian fa segno di no con la testa, non azzardandosi a parlare per rovinare quel momento in cui Blaine si sta aprendo, dopo settimane, con qualcuno.
“Il primo duetto che ho fatto con Kurt, è stato proprio a Natale. ‘Baby it’s cold outside’ era la mia canzone preferita in quel periodo.” mentre il più basso continua a raccontare di quanto Kurt fosse perfetto per quella parte, di quanto lo avrebbe voluto al posto dell'altra bionda, Sebastian pensa a cosa risponderà quando anche quella domanda gli si ritorcerà contro. E non ci vuole molto prima che accada, perché Blaine si accorge di non essere ascoltato del tutto, così pone un altro quesito.
“E il tuo, Seb? Qual è il tuo ricordo più bello del periodo natalizio?” sorride, lui che di ricordi felici ne ha. Sebastian fa una smorfia e rimane in silenzio, come a cercare di aggirare l’ostacolo.
“Ti sto chiedendo troppo? Non vuoi esporti così tanto? Hai paura?” Blaine sta usando una tattica, sta sfruttando l’ego immenso e l’orgoglio altrettanto grande di Smythe per trovare un contatto, perché forse lui è l’unico che può aiutarlo con il suo cinismo e il suo sarcasmo.
E il piano funziona, perché Sebastian lo fissa intensamente e poi risponde, finalmente.
“Avevo dieci anni e mia sorella, che ne aveva cinque, mi fece un disegno per Natale. C’era tutta la mia famiglia e vivevamo ancora in Francia. Aveva anche disegnato la Tour Eiffel per rimarcare il concetto, anche se non era molto chiaro cosa realmente fosse. E’ stato il regalo migliore di sempre.” sorride, e poi guarda Blaine che lo sta fissando da quando ha iniziato a parlare.
“Grazie, Seb. Per avermelo raccontato.” e la gratitudine di Blaine la si legge nei suoi occhi, che si sono illuminati giusto un po’. Sebastian è spiazzato, perché di solito la gente non lo ringrazia e non sa come deve comportarsi. Così sorride di nuovo e poi se ne esce con una frase che, normalmente, non avrebbe pronunciato nemmeno sotto tortura.
“Se hai bisogno, Blainey, io sono qui. A meno che non stia scopando, mettiamolo in chiaro.”
La fiera dell’OOC continua! #ridiamo per non piangere
Come ho fatto a scrivere una pseudo-Seblaine che è anche piena di pseudo-angst?
Cioè, gli Warblers mi ripudieranno ç-ç
Tatiana, che va a nascondersi in un angolino.