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Autore: screaming_underneath    22/12/2012    12 recensioni
[2a classificata al contest indetto da postergirl84 "Profumo di Natale"]
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C’è sempre stato un albero di Natale in casa Lahote.
Lo sa persino adesso che lei se ne è andata e suo padre il regalo lo stringe in mano.
- "C’è sempre stato un albero di Natale, in un angolo del soggiorno dei Black". Le dice Jacob una mattina di dicembre, col suo dono stretto al petto. C’è un bigliettino incollato sopra, e la scritta “Per mamma” un po’ sbilenca, tutto l’amore di un figlio di nove anni.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Paul Lahote, Rachel Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga, Eclipse
- Questa storia fa parte della serie 'Battlefields'
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Sempre

 


C’è sempre stato un albero di Natale in casa Lahote.
Grosso, stracarico di addobbi un po’ pacchiani, preciso lo stile di sua madre – vedi? Intonate col mio maglione, Paulie caro!
E a Paulie caro piaceva. Forse un po’... troppo, ma insomma. Natale uguale abete uguale doni sotto di esso, no?
E fin quando c’erano i regali , c’era ancora una famiglia.
 
C’è sempre stato, l’Albero.
Lo sa persino adesso, otto anni compiuti; e a Babbo Natale non crede da un pezzo.
Lo sa persino adesso che lei se ne è andata e suo padre il regalo lo stringe in mano, cercando con gli occhi luci colorate che non risplenderanno più.
 
 
 

C’è sempre stato un albero di Natale, in un angolo del soggiorno dei Black.
Piccolo, non tanto appariscente, con angioletti appesi; e fronde sotto cui posare biscotti per il Babbo. Rachel e sua madre lo imballavano con cura ogni anno, per tirarlo fuori alla Vigilia delle feste, cantando Jingle Bells a squarciagola.
 
C’è sempre stato, l’Albero. Le dice Jacob una mattina di dicembre, col suo dono stretto al petto.
C’è un bigliettino incollato sopra, e la scritta “Per mamma” un po’ sbilenca, tutto l’amore di un figlio di nove anni.
C’è un regalo che non può essere dato, da poggiare sotto un albero di Natale che non può essere addobbato.

 
 
 

 

C’è sempre una gran confusione dai Lahote, quando Rachel è in casa.
Soprattutto quando decide di trascinare un abete mastodontico nel minuscolo salotto di Paul.
«Tu ed io facciamo l’Albero!» Esclama quella mattina, lanciandogli una pallina da uno scatolone polveroso. Ha un cipiglio serio, ma si vede che è contenta.
Talmente contenta che quando lui stringe i pugni, sbriciolando l’addobbo in mille pezzi, quasi le si ferma il cuore. «C-che c’è? Cose da lupo?»  
«Cose da Paul.» È un ringhio, il suo. Un lamento.
(noi non facciamo l’albero, figliolo)
Lo scatolone cade a terra, con un tintinnare di vetri.
(scusa, mamma)
«Allora sono cose di Rachel. ‘Fanculo all’albero, ti amo.»





Angolo di Vì 
Ci sono tante cose da dire, su questa tripla drabble, ma quella più importante di tutte è che è tutto l'opposto di quello che avevo pensato all'inizio.
Volevo una drabble singola, mi è venuta fuori tripla.
Doveva essere un momento felice, invece è venuto fuori un ammasso di Natali uno più deprimente dell'altro.
Doveva essere Jake a parlare, invece alla fine sono stati Paul e Rachel.
Non doveva essere qui, la dedica di compleanno per la Santa Moglia Ania, e invece l'unica cosa che riesco a dirti, amica mia, è che da grandissima paracula che sono, non essendo riuscita a terminare quello che volevo, ti offro questa cosina qui *tende Paul e Rachel impacchettati*, persino con tre giorni di ritardo - e che vergogna. Però stragiuro e prometto che arriva anche l'altra Cosa, se riuscirò mai a terminarla in tempo utile prima del tuo sessasentesimo o settantesimo compleanno!
 
La madre e il padre di Paul hanno divorziato quando lui aveva otto anni; Paul e suo papà si sono trasferiti da Tacoma alla riserva di LaPush. Di questa cosa, se avete voglia, potrete leggere qui.
Per Rachel, Rebecca e Jacob le cose sono ben peggiori, non so se ricordate. La loro, di mamma, è morta in un incidente quando Jake aveva nove anni, e le gemelle se non sbaglio tredici.

E' un Natale un po' deprimente, questo che vi auguro, e un buon compleanno Ania! forse anche peggiore, con questa storia. Purtroppo per voi tutti, il Natale a me mi ispira più che altro giramenti di palle e depressione, stile Grinch. Scusate.
Cercherò di rifarmi distribuendo caramelle ai bambini in giro per la città.
...
No.
Mi sa di no.

Questa storia ha partecipato al contest "Profumo di Natale" di postergirl84, classificandosi seconda <3 Un grazie davvero speciale alla giudiciA per tutto il lavoro che ha fatto e per la pazienza che, al di fuori del contest, ha con me, le mie storiacce e compagnia bella. Grazie, carissima.

E, Ania, tesoro mio: questo non è un vero e proprio regalo di compleanno, diciamo che ne è una piccola parte.
Volevo dedicarti HA, ma siccome il destino mi è avverso, per il momento spero potrai accettare il mio Paul come contentino iniziale. 
Mille auguri ancora (in ritardo), e mille e millemila di questi giorni. 
- Una MogliA VerdA
   
 
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