Sapeva che non doveva darle retta. Sapeva che stava facendo una grandissima cazzata, lei neanche ci credeva in queste cose.
Eppure,una
strana forza la spingeva verso quella donna,non solo il suo orgoglio
ferito dalla petulante ma dolcissima Ginny. Era come attratta dalle
iridi color pece di quella donna,che raccontavano di una vita passata a viaggiare da città in città,una vita da nomade,una vita da zingara.
Tuttavia,non
appena si sedette di fronte a quella donna,sapeva che qualcosa sarebbe
irrimediabilmente cambiato e maledisse la sua amica e le sue strambe
idee.
Qualche ora prima.
Hermione Granger londinese di 18 anni non si era mai
considerata carina. Soprannominata spesso dalle lingue malevole della
sua scuola 3 S(secchiona,saccente,sfigata) poiché intelligente e
diligente al dovere non pensava a cose futili come la moda o la
bellezza esteriore e,credendo fermamente che la vera bellezza si
trovasse nel cuore non si curava particolarmente. Né tanto magra né
tanto grassa,di statura media e una terza scarsa di seno l’unica cosa
che adorava del suo aspetto fisico erano i propri capelli:boccoli ben
definiti di un delicato castano scuro nel rigido inverno, con riflessi
ramati nell’afosa estate. Tuttavia
quella sera,guardando il suo riflesso nello specchio,con quel vestitino
bianco che risaltava la sua carnagione bronzea e gli dorati allungati
da un filo di eyeliner,pronta per il suo appuntamento con il suo
fidanzato Ronald per festeggiare il loro primo anniversario,si sentì la
ragazza più bella del mondo. Prima di andare a festeggiare aspettava
però la
visita della sua migliore amica Ginny,che l’aveva chiamata con urgenza
per parlarle di una cosa seria. Ginevra Weasley 17 era la sua migliore
amica da quando andavano all’asilo. Con i capelli rosso fuoco e gli
occhi azzurri, poteva essere paragonata ad un fuoco che però non brucia
ma al contrario benefica per il suo carattere piperino e stronzetto ma
allo stesso tempo dolce e generoso. Era grazie a lei se aveva superato
la morte dei suoi genitori a soli 15 anni,lei l’aiutava a non sentirsi
un’emarginata sociale a causa della sua passione per lo studio,lei
ancora a farle conoscere Harold suo fratello. un
mentre pensava che cosa potesse essere ecco che il campanello del suo
monolocale suonava e, trovandosi Susan,dopo averla fatta accomodare
disse:
< Allora che cosa c’è di così importante da disturbarmi nel bel mezzo dei preparativi del giorno più importante per me??>.
< Mi sono messa con Harry!! Non sai come sono felice. Oggipomeriggiosonouscitaconluipervedereun…>.
<
Ginny se non ti calmi non capisco niente. Ora prendi un respiro
profondo e raccontami tutto per filo e per segno,ed intanto usciamo di
qua che forse ti calmi un po’, tanto io ho ancora 2 ore di tempo prima
dell’appuntamento con tuo fratello>.
Uscirono
e andarono per le vie del centro,illuminato dalle luci e dalle ultime
bancarelle estive, mentre Ginny raccontava di come fosse andata al
cinema con Harry, di come durante il film lui ha preso l’iniziativa e
l’aveva abbracciata, di come usciti abbracciati e seduti su una panchina del Hyde Park lui l’avesse baciata e le avesse chiesto di essere la sua ragazza,di come lei con gli occhi offuscati di felicità gli avesse detto di si.
<
Herm è tutta la vita che aspetto questo momento,sono innamorata di lui
da quando avevo 13 anni, e se qualcosa dovesse andare storto? E se
scoprisse che non sono quella che crede? E se col tempo si annoiasse di
me? E se…>.
< Se volete posso aiutarvi io ragazze…>.
Angolo dell'autriceCiao ragazzi. Questa è la mia prima storia su questa bellissima coppia. Ne ho lette a migliaia su di loro, alcune che mi hanno anche fatto piangere, e ho voluto provare a scriverne una io. Volevo fosse una one-shot ma quando mi sono ritrovata a scrivere più di una pagina con solo il prologo mi sono ritrovata a scrivere una long-fic. Spero vi possa piacere e se proprio volete anche un piccolo,minuscolo commentino per farmi sapere cosa ne pensate. Bacione a tutti.
P.s. scusate per l'orribile errore di distrazione di aver confuso Susan con Ginny xD. Chiedo perdono a tutti per la confusione.