22/12/2012
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Capitolo 1
Avevo solo 10 anni, troppo piccola per capire la vita.
Troppo piccola per avere così tanti problemi.
Ma soprattutto troppo piccola per non avere più una madre.
Quel fottutissimo 21 dicembre mi aveva sconvolto la vita.
Io stavo bene fra le braccia della donna che mi aveva messo al mondo.
Ridevamo, scherzavamo...Eravamo felici.
Mio padre doveva essere con noi quella sera,ma il destino volle che il suo capo lo chiamasse a lavoro, lasciando me e mia madre in casa da sole.
“ahahhaha Dai mamma smettilaa ahahhahah”
“Non smetterò finchè non dirai che sono la mamma più bella e brava del mondo ahahha”
“C-certo hahaha s-sei la mamma più ahahah bella e brava del mondo ahahha”
“Ok ora basta è ora di andare a nanna”
“Ma io non ho sonno”
“Ho detto che è ora di andare a nanna e non si discute signiorina”
“ahahha ok vado ma smettila con questo solletico ahaha non ce la faccio più!”
Ci alzammo dal divano su cui eravamo sdraiate e salimmo le scale fino ad arrivare alla mia camera.
Mia madre mi rimboccò le coperte e poi si sdraiò vicino a me.
Lei aspettava sempre che io mi addormentassi prima di andarsene.
E a me andava bene così.
Mi sentivo protetta.
Un rumore interruppe l'atmosfera silenziosa che si era creata.
“Vado a vedere che cosa è stato, torno subito amore”
Ed è qui il problema.
Lei non è più tornata.
Un urlo di dolore fu l'ultima cosa che uscì dalla sua bocca.
Scesi le scale di corsa.
Mia madre stesa a terra in un mare di sangue.
“Mammaaaaaa!!!”
Urlai con tutta la forza che avevo dentro.
Le lacrime scorrevano.
Io vidi l'uomo che l'aveva uccisa uscire dalla finestra con una pistola in mano.
Non sapevo chi era.
Non lo avevo mai visto.
Eppure i suoi occhi di ghiaccio mi rimasero impressi nella mente.
Non dissi mai alla polizia e nemmeno a mio padre di aver visto l’uomo che l’aveva uccisa.
Forse perché avevo troppa paura.
Oppure semplicemente perché volevo dimenticarmi il volto di quell’uomo…e fingere di non averlo mai visto mi sembra il modo migliore per togliermelo dalla testa.
Così dissi a tutti che io stavo dormendo e che quando sono scesa in salotto non c’era più nessuno a parte il corpo senza vita di mia madre.
Ora ho diciotto anni.
Vivo con mio padre in una piccola città dell’Inghilterra.
La mia vita potrebbe sembrare normale.
Se solo gli occhi di quell’uomo non mi perseguitassero tutte le notti, impedendomi di dormire tranquilla.
Ah! Forse c’è un'altra cosa che non vi ho detto.
Non ho mai avuto un ragazzo.
Ma non perché nessuno mi vuole, anzi molte volte ci hanno provato.
Semplicemente ho il terrore dei maschi.
Sì! Avete capito bene.
Da quando mia madre è morta, sono convinta che gli uomini siano solo un pericolo per me.
Per questo cerco sempre di evitarli.
Non pensate che io sia una di quelle adolescenti che si tagliano, si suicidano o pensano che tutto il mondo ce l’abbia con loro.
Assolutamente No! Io so che da qualche parte c’è un posto dove posso vivere felice e magari con una persona che mi ama al mio fianco.
Devo solo scoprire dove si trova.
E Adesso che ho compiuto diciotto anni…penso che sia arrivato il momento per iniziare una nuova vita.
UNA VITA MIGLIORE.