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Autore: stillateardrop    22/12/2012    1 recensioni
Cosa succede se una giovane promessa del ballo, felicemente fidanzata con un ballerino di hip hop più grande di lei, mentre è in sala prove incontra un paio di occhi curiosi color smeraldo che la tormentano per giorni interi? E se la ragazza che meno le stava simpatica diventasse come una sorella per lei?
Bree ha 18 anni e ha una vita monotona e piatta, finchè non arriva quel maledetto paio di occhi verdi che diventano un'ossessione.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Axel

Era sdraiata su un fianco, sprofondata nel sonno, i lunghi capelli castani sparsi disordinatamente sul cuscino, la bocca che formava un lieve sorriso, le palpebre con qualche residuo di eyeliner della sera prima, le mani appoggiate appena sotto il mento, chiuse a mo' di preghiera,  la coperta spinta in fondo al letto, le gambe piegate e il respiro regolare che era l'unico rumore che si sentiva nella stanza.
Io ero seduto su una sedia bianca, i gomiti appoggiati alle ginocchia e le mani che tenevano su il mento, ad osservare Bree con gli occhi di un ragazzo innamorato. Sembravo un adolescente alla prima cotta, quando in realtà di anni ne avevo 23 e mia mamma mi aveva preso per una specie di pedofilo quando le avevo presentato Bree, che di anni ne aveva 18. Non vivevamo insieme, ma i genitori di Bree erano fuori città e avevo deciso di stare con lei in quel lasso di tempo.
L'avevo conosciuta 3 anni prima, quando lei era ancora minorenne e io avevo cambiato scuola di danza. Bree era una giovane promessa dell'hip hop, della danza moderna, e se la cavava anche in danza classica. Tutti i ballerini dello Studio Three se la coccolavano e la mandavano a concorsi su concorsi, faceva esibizioni su esibizioni, e io che ero un semplice ballerino di hip hop la seguivo ovunque, come un'ombra.
Ci eravamo fidanzati dopo 3 mesi di amicizia, ed era iniziato un periodo da sogno. Avevo aiutato Bree con la maturità, fatta un anno prima dei suoi coetanei perchè aveva iniziato la scuola un anno prima, ci eravamo gasati quando Bree aveva vinto un viaggio a New York di due settimane per lavorare con una crew del posto, avevamo vissuto talmente tanti bei momenti che non li ricordavo tutti.
Bree si alzò, si mise a sedere e si stroppicciò gli occhi, riportandomi alla realtà.
«Buongiorno amore.» sorrise, e mi si avvicinò per darmi un bacio. Le sorrisi di rimando e aprii l'armadio per cercare qualcosa da mettermi, dato che ero ancora in pigiama.
«Oggi hai lezione?» la vidi annuire con la coda dell'occhio. Si tirò su e prese i suoi vestiti, che si infilò noncurante della mia presenza. Almeno lei non era una di quelle ragazze che anche dopo la prima volta si imbarazzavano a farsi vedere in intimo e ti cacciavano fuori per interminabili ore passate a contare le piastrelle, nell'attesa di poter accedere al bagno.
Quando ebbe finito anche di sistemarsi i capelli, la salutai e mi appoggiai alla finestra, per darle l'ultimo saluto. Ma ero davvero così penosamente innamorato?

Bree

Ero arrivata alla Studio Three con la solita ora e mezza di anticipo. Amavo prendermi un po' di tempo per ballare da sola, a sala vuota, con il solo suono delle scarpe da ginnastica che sfregavano il parquet. Salutai velocemente Anne, la proprietaria che era alla segreteria come tutte le mattine, e poi corsi in spogliatoio. Mi misi le scarpe e mi risistemai i capelli, che si erano disfatti. Corsi in sala e chiusi dietro di me la porta. Iniziai come al solito a riscaldarmi, poi mossi incerta qualche passo, per poi iniziare a girare, dei passi inventati sul momento, mentre volavo via con la mente.
La danza mi faceva sempre quell'effetto, mi trasportava su un altro mondo. Feci un'ultima giravolta su me stessa, per poi bloccarmi appena vidi qualcosa di estraneo al solito quadro della stanza. La porta, che non avevo chiuso bene, faceva intravedere un paio di occhi verdi. I nostri sguardi si incatenarono per qualche minuto. Io incapace di ribattere, l'estraneo dubbioso su cosa fare. Quegli occhi erano stupendi. Di un verde smeraldo intenso, con all'interno sfumature dorate lievi.
Vidi sbattere le palpebre e l'osservatore sparì, correndo. Spalancai la porta e lo cercai con lo sguardo, ma non vidi nessuno. Chi mai poteva essere interessato alle mie coreografie? Tutti sapevano benissimo come ballavo e ormai non si nascondevano. Se volevano assistere ad un mio allenamento erano ben accetti. E perchè l'osservatore si era nascosto? Di lui sapevo solo il colore degli occhi, ma la cosa che mi inquietava era che volevo scoprire a tutti i costi chi mi avesse attratta così tanto.
Uscii dalla palestra, con il fiatone e i capelli scompigliati, che legai in uno chignon scomposto. Mi affrettai a correre nello spogliatoio, dove le mie compagne del gruppo di hip hop erano già sedute a chiaccherare. Sulla panca a destra, stravaccata con i piedi appoggiati su un borsone, c'era Gwen; capelli biondo chiaro, occhi azzurri, pelle estremamente chiara, e fisico estremamente perfetto. Gwen era estremamente perfetta. L'avevo conosciuta l'anno prima, e sapevo perfettamente che aveva un carattere freddo e scontroso, ma quando si scioglieva diventava pungente, acuta, simpatica, dall'umorismo sottile.
Sulla panca a sinistra, era seduta Zoe, i lunghi capelli color miele sciolti in morbide onde che le cadevano scomposti sulle spalle, gli occhi verde chiaro che guizzavano da una parte all'altra della stanza, la bocca dischiusa in un'enorme risata. Potevo considerare Zoe una specie di sorella. Non avevamo un rapporto strettissimo, ma ci conoscevamo da talmente tanti anni che ormai sapevamo tutto l'una dell'altra. Zoe aveva una voce perfetta, angelica, aveva un canale su Youtube dove postava delle cover meravigliose; mi sorprendeva che nessuno l'avesse contatta per un contratto, ma a lei non interessava. Le importava solo del ballo.
In fondo, davanti allo specchio che era appeso alla parete dello spogliatoio, c'era Ophelia, per tutti Phee. Era nel corso più indietro con il programma ed era passato al nostro,l'avanzato, e in effetti ballava splendidamente. Era alta, con i lunghi capelli corvini e mossi che le arrivavano al seno, la bocca sempre circondata da una linea rossa e riempita da un rossetto del medesimo colore. Gli occhi marroni erano profondi, liquidi, catturavano lo sguardo di chiunque la guardasse. Zoe, sempre estroversa e aperta ad ogni tipo di conoscenza, sorprendentemente non era riuscita a scalfire la sua corazza. Ophelia era chiusa in se stessa, entrava in spogliatoio con quel suo sguardo misterioso e l'atmosfera ombrosa, si vestiva, sbandierandoci il suo fisico asciutto e perfetto, peggio di Gwen, faceva una tirata di 2 ore per la lezione, poi usciva, si metteva giacca e Ugg e poi usciva via senza aver detto una parola.
Zoe mi notò e sorrise.
«Ciao bella! Come stai?» si alzò e mi venne ad abbracciare forte. Respirai il suo profumo intenso, mentre anche Gwen si alzava.
«Bene Zoe, tu?» la ragazza rise, mentre Gwen si avvicinò.
«Ride ogni tre secondi, come sempre. Ciao Bree.» mi abbracciò e mi diede un bacio sulla guancia, mentre vidi Ophelia fissarci, gli occhi castani fissi su me e Gwen. Appena l'osservai, lei arrossì e si voltò, risistemandosi il trucco.
Guardammo l'ora e ci dirigemmo verso la palestra. Dovevo capire cosa aveva Ophelia di diverso.


Mentre uscivamo dallo spogliatoio dopo la lezione, accaldate e con il viso in fiamme, Anne si precipitò a cercarci. Arrivò trafelata quasi in scivolata, e si bloccò solo grazie all'attrito del pavimento.
«Ragazze! Cercavo proprio voi! Domani sera c'è una festa al Guinness, e ci hanno chiesto se ci andate per un esibizione. Potreste portare la vostra coreografia, se non è un disturbo.»
Annuimmo, mentre Ophelia ci fissava, interdetta. Non sapeva se accettare o meno, ma poi si limitò ad annuire. Odiavo le feste, ma già vedevo gli occhi di Gwen e Zoe brillare; adoravano vestirmi per i party, diventavo la loro Barbie da acconciare e truccare.
Ophelia accelerò il passo e si precipitò in segreteria per chiedere dettagli per il party, mentre Gwen e Zoe si voltarono sorridendo.
«No. No. Non mi vestirete per una festa! Rinunciateci!» ridacchiarono, consapevoli che tra qualche ora sarei già stata pronta a farmi coccolare da loro.



Eccoci qua!
Siamo sempre noi, Luca e Desireè, ma oggi abbiamo un'intrusa, Rebecca! *fa ciao con la manina*
Ok, come annunciato questa è una long fatta in collaborazione con lei, ovvero becklovesmalik qui su efp e @ziamsduet su twitter per chi non la conoscesse. <3
Abbiamo sempre adorato le sue long quando ci chiedeva pareri, quindi abbiamo iniziato questa 'avventura' insieme. Quindi, questa è una long scritta a 6 mani, ogni paragrafo spesso è scritto da una persona diversa, e diciamo che questo essendo il prologo l'abbiamo scritto tutti insieme, per riuscire a dare una visione generale della storia.
Passando al capitolo, essendo un prologo abbiamo deciso di presentare i personaggi, principali e secondari, ma vi avviso che ne manca ancora uno (secondario) e degli altri personaggi di minore importanza.
I principali oviamente sono:
Bree, Gwen, Zoe, Ophelia. Poi c'è l'estraneo dagli occhi verdi e quello che sarà il ragazzo di Ophelia, che vedrete nel banner sotto!
I secondari sono:
Axel, Zoe, Gwen e un ragazzo che non è ancora entrato in scena, Cody.
Alcuni fatti su cui la storia è incentrata sono già accaduti, come l'incontro di Bree con Occhi Verdi e l'annuncio della festa al Guinness, che riserverà molte sorprese.
Non vi anticipiamo nient'altro, vi lasciamo solo due banner con i personaggi;

Da sinistra; Bree, Harry, Niall, Ophelia

Da sinistra; Axel, Cody, Zoe, Gwen
Pensiamo di aver detto tutto! I nostri recapiti:
twitter; reby-@ziamsduet|luca-@xjawyskebab
ask;reby-becklovesmalik|luca-xjawyskebab
Graaaazie di essere arrivati fino a qui!
Luca, Des, Reby

  
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