Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-gi-oh
Segui la storia  |       
Autore: Yuki Delleran    08/07/2007    6 recensioni
Come sarebbe stata la vita del giovane principe Athem se al suo fianco ci fosse stato un piccolo schiavo? Il suo ruolo come Faraone sarebbe cambiato? E come sarà la vita di Yugi alla corte d'Egitto? La storia di un'amicizia nata durante l'infanzia che a poco a poco si approfondisce diventando il legame più importante.
Soggetto: masayachan
Sviluppo e stesura: Yuki Delleran
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Atemu, Yuugi Mouto
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
DISCLAIMER: tutti i personaggi appartengono a © Kazuki Takahashi.


The Pharaoh & the Slave 10
THE PHARAOH & THE SLAVE

di Yuki Delleran




10
PERICOLI IN AGGUATO


Se Yugi si era vagamente illuso che il suo incarico di scriba reale potesse in qualche modo essergli d’aiuto per stare vicino ad Athem, le sue speranze finirono presto in fumo. Infatti si vide improvvisamente piombare sulle spalle una quantità pressoché infinita di impegni. Era suo compito tenere un registro di tutte le merci in entrata e in uscita dal palazzo, fossero esse derrate alimentari, beni d’uso comune o preziosi. Un’attività continua poiché continuo era il traffico con l’esterno e nella quale era affiancato dagli altri scribi di corte. Inoltre era stato incaricato di sovrintendere alla stesura del poema che narrava della battaglia in Siria e che veniva progressivamente scolpito sulle pareti di diversi templi nel complicato sistema del geroglifico monumentale. Si trattava di un testo particolarmente pomposo e dallo stile epico da cui Yugi avrebbe volentieri eliminato la maggior parte dei passaggi in cui si celebrava una falsa gloria per il Faraone narrando fatti che non erano avvenuti. Ogni volta gli tornava in mente l’espressione affranta di Athem mentre gli raccontava gli orrori della battaglia, ma il racconto non poteva essere toccato poiché rispettava in pieno la tradizione ed era necessario in un momento di instabilità come quello. Sempre per seguire la tradizione, parola che al piccolo schiavo era ormai venuta in odio, Athem aveva dato il via ai lavori di costruzione della propria tomba nella Valle dei Re e in virtù del nuovo incarico, a Yugi era stata affidata la cura degli scritti, delle incisioni e dei grandiosi affreschi che ne avrebbero adornato le pareti.
Per questi motivi era più il tempo che il ragazzino era costretto a trascorrere lontano che quello che passava a palazzo, a anche quando vi si trovava il Faraone era costantemente impegnato con incontri ufficiali, celebrazioni religiose o qualche altra improrogabile occupazione che non prevedeva la sua presenza. Non poteva negare il salto di qualità che aveva compiuto nella scala sociale, da piccolo e praticamente inutile schiavo all’ambita carica di scriba reale, ma allo stesso tempo provava un’acuta nostalgia per il passato, quando poteva vedere Athem tutti i giorni. Da quando era partito per quell’orribile guerra, entrambe le loro vite erano state stravolte. L’unica persona che riusciva a frequentare con una certa assiduità era Mana, con la quale aveva stretto un rapporto di fiducia reciproca che si era presto trasformato in una salda amicizia. Evidentemente anche la ragazza sentiva la mancanza di Athem.
Quel giorno stava andando a riporre l’ennesimo papiro contabile quando udì delle voci provenire dall’interno della sala dell’archivio e si fermò istintivamente riconoscendo quella di Aknadin. Nonostante fossero passati anni, quell’uomo gli incuteva ancora timore.
«Quello che voglio dire e che al nostro Paese serve una guida forte, in grado di condurlo oltre questo momento di incertezza. Qualcuno consapevole dei propri doveri e in grado di imporre la propria volontà nel momento del bisogno. Qualcuno come te. »
«Io? Ma cosa…»
Quando riconobbe la seconda voce, Yugi rabbrividì. Si trattava indubbiamente di Seth. Cosa significavano quelle frasi? Un’idea terribile si affacciò alla sua mente, ma la scacciò sperando ardentemente di aver frainteso.
«Ascoltami bene, ragazzo. » continuò Aknadin. «Mio nipote non ha i requisiti per essere Faraone, l’ha dimostrato in più di un’occasione. E’ troppo emotivo e gli manca il pugno di ferro. E’ solo un ragazzino sentimentale a cui manca la determinazione e il coraggio di schiacciare i nemici. Quella del sovrano eletto è solo una messinscena. Quel sovrano puoi essere solo tu. Non sarà difficile rovesciare questo debole governo…»
«Sei impazzito, maestro Aknadin! » esclamò Seth alterato. «Il mio posto è accanto al trono non sul trono! Abbiamo già un Faraone e non è affatto un debole! Questi discorsi potrebbero renderti colpevole di alto tradimento! »
«Ora la pensi così, ma sono sicuro che presto cambierai idea. »
Quelle parole suonavano come una velata minaccia e Yugi decise di aver sentito abbastanza. Era terribile! Aknadin e Seth stavano ordendo una cospirazione per deporre Athem, forse addirittura per ucciderlo. La storia insegnava che quello era il metodo più rapido e sicuro per eliminare un sovrano poco gradito. Disgustato e terrorizzato alla sola idea, lasciò perdere il papiro da archiviare e si precipitò verso la sala del trono. Se Athem era impegnato in un qualunque tipo di incarico ufficiale, si trovava sicuramente lì. All’ingresso venne bloccato dal capo della servitù Aton.
«Ora non puoi entrare. » lo liquidò. «Il Faraone è a colloquio con i sacerdoti del tempio di Amon-Ra. »
«E’ importante! » insisté Yugi agitato. «Non immagini quanto! Devo parlare subito in privato con sua altezza! »
Aton si limitò a guardarlo storto.
«Niente è più importante della ristrutturazione della sacra casa della divinità. Sono sicuro che non morirà nessuno anche se aspetti qualche ora. »
«Io invece non ne sono sicuro per niente. » pensò Yugi amaramente mentre era costretto suo malgrado ad allontanarsi. Era abbastanza certo che nessuno si sarebbe azzardato a fare del male al re mentre si trovava in compagnia dei sacerdoti, ma questo non lo tranquillizzava per niente.
«Grande Horus, protettore di tutti i Faraoni, ti prego, abbi cura di lui! » pensò mentre tornava nella sua stanza.
Ora ne aveva una propria e vi si rifugiò in attesa che terminasse il colloquio. Non sarebbe andato da nessuna parte finché non fosse riuscito a parlare con Athem. Per ingannare il tempo prese a ripulire lo stilo, i pennelli e l’astuccio dove teneva l’inchiostro in pasta che portava sempre con sé, ma lavorò distrattamente rischiando più di una volta di rovesciarsi addosso l’acqua sporca. Si era fatta sera ed era ormai giunto al limite della sopportazione, quando Aton in persona si affacciò oltre la tenda che copriva l’ingresso della sua stanza.
«Il Faraone vuole vederti, Yugi. » disse tentando di mostrarsi piuttosto seccato per l’accaduto. «Fila subito da lui! »
Yugi tentò di trattenere un sorriso. Aton era sempre stato un enigma per lui: orgoglioso all’inverosimile, sarebbe morto prima di ammettere che qualcosa di quello che succedeva nella dimora reale sfuggiva al suo controllo, eppure a volte era capace di inattese gentilezze.
«Grazie, Aton! » esclamò. «Grazie mille! »

Athem non si trovava nella sala delle udienze dove aveva concesso il colloquio ai sacerdoti, ma si era ritirato nelle proprie stanze personali. Come le altre poche volte che vi era stato, Yugi rimase incantato dalla ricchezza di quegli ambienti dove tutto sembrava ricoperto d’oro, d’argento e di gemme. Nell’aria si diffondeva l’aroma speziato del Kyphi, l’essenza che solitamente veniva offerta agli dei e bruciata nei templi. I bracieri scoppiettanti illuminavano gli affreschi alle pareti, raffiguranti divinità, scene di caccia e di festa. Erano i più raffinati che avesse mai visto, ma ora non aveva il tempo di fermarsi ad ammirarli.
«Yugi! » lo chiamò la voce di Athem direttamente dalla camera da letto. «Non starai aspettando che qualcuno ti annunci, spero! Ho congedato tutti i servitori così possiamo starcene un po’ in pace. »
Yugi entrò nella grande stanza e subito si inginocchiò.
«Ti rendo onore, Luce d’Egitto. » disse.
«Alzati, niente formalità! » esclamò Athem. «Non ti vedo da troppo tempo. Come stai? La ferita è guarita completamente, vero? Ti è rimasta la cicatrice? »
Era lo stesso Athem di un tempo e Yugi quasi si commosse. Quando si azzardò ad alzare la testa, vide che indossava solo il gonnellino di lino candido e si stava sfilando i numerosi monili d’oro. Tolse anche la tira con l’Occhio di Udjat e si ravvivò i capelli scuri mesciati di biondo, poi tornò a rivolgere la propria attenzione al piccolo schiavo.
«Sei pallido. Va tutto bene? »
«Io sto bene, altezza. » rispose Yugi facendosi coraggio. «Il motivo per cui dovevo vederti subito è che sono venuto a conoscenza di un fatto molto grave. »
Subito l’espressione di Athem si fece seria.
«Dimmi pure, ti ascolto. »
«Ho sentito delle persone a te molto vicine parlare chiaramente di una cospirazione per toglierti il trono. »
L’aveva detto tutto d’un fiato per il timore di perdere il coraggio a metà frase e vide Athem impallidire.
«Sei proprio certo di quello che stai dicendo? » chiese. «Si tratta effettivamente di accuse molto gravi, alto tradimento. »
«Potrei ripeterti il loro discorso parola per parola, altezza. »
«Allora dimmi chi è stato. »
Yugi tentennò. Come sempre aveva timore di parlare contro Aknadin e dopo la guerra in Siria, Seth si era guadagnato la stima del Faraone. Sarebbe stato difficile accusarli, ma era anche vero che l’incolumità di Athem era al di sopra di tutto.
«Parla, Yugi! » lo esortò il sovrano.
«Come vuoi. Si tratta del maestro Aknadin e del maestro Seth. Il maestro Aknadin sosteneva che il maestro Seth sarebbe stato un sovrano migliore e che non sarebbe stato difficile rovesciare questo governo. Temo che vogliano farti del male! »
La reazione di Athem spiazzò Yugi e trasformò la sua ansia in fastidio. Il ragazzo infatti sorrise con leggerezza e si lasciò andare a un gesto noncurante.
«Per un attimo mi hai fatto spaventare, sai? » disse.
Yugi era confuso, non capiva il significato di quella risposta e si sentiva preso in giro. Athem non era mai stato il tipo da sottovalutare un pericolo.
«Infatti dovresti esserlo! Io lo sono! » esclamò prima di rendersi conto che quel tono non si addiceva a delle parole rivolte al sovrano. «Voglio dire… sono molto preoccupato per l’incolumità della tua maestà. »
«Non ne hai motivo, te l’assicuro. Non mi sono mai fidato di mio zio, per questo ho incaricato Seth di sorvegliarlo. »
«Ma… anche il maestro Seth…»
«Sono sicuro che se Aknadin dovesse muoversi in modo concreto, Seth mi avvertirebbe subito. » lo interruppe Athem. «Mi fido ciecamente di lui e so che la mia fiducia è ben riposta. »
Inspiegabilmente indispettito da quelle parole, Yugi, si inchinò bruscamente.
«In questo caso la mia preoccupazione è sicuramente superflua. » disse. « Con il tuo permesso ti auguro che Nut vegli sui tuoi sogni e mi ritiro, altezza. »
Mentre si voltava vide di sfuggita l’espressione incerta di Athem. Il ragazzo sollevò leggermente una mano come per tentare di fermarlo, ma subito la lasciò ricadere lungo il fianco.
«Hai il mio permesso. » disse con voce piatta che aveva perso tutta la vivacità di poco prima.
Yugi uscì a grandi passi dall’appartamento reale senza voltarsi. Solo quando raggiunse il corridoio esterno, si appoggiò a una parete e si coprì il volto sospirando. Perché doveva essere così? Era preoccupato da morire eppure non era riuscito a trattenersi dal rispondere male ad Athem. Non avrebbe dovuto e non solo perché non poteva permetterselo. Aveva perso le staffe perché si era sentito messo in ridicolo a favore di Seth. Seth che poteva stare al fianco del Faraone. Seth che godeva della sua fiducia incondizionata. Sospirò di nuovo trattenendo a stento un singhiozzo e rivolse l’ennesima preghiera al cielo.
«Divino Horus, tu sai cosa provo davvero. Ti prego, proteggilo. »


CONTINUA...



NOTICINA DI YUKI:
Ciao a tutti! Sono appena tornata da un weekend in cui mi sono divertita un sacco, quindi come degno coronamento, ho pensato di postare il nuovo capitolo. Eccolo qui! Spero vi sia piaciuto!
Akemichan: In realtà sono una persona piuttosto aperta quindi è difficile che mi offenda per delle critiche sensate, anzi se possono servire a migliorare, ben vengano! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, in effetti Athem che vuole risovere sempre tutto è un classico! E' un po' una sua fissa! ^_^ Ah, ah! Wilbur docet! Sì, è vero, soprattutto se consideri che lui e Lynda Robinson sono stati una gran fonte di ispirazione! La nuova fic che sto scrivendo è su Fullmetal Alchemist e sono arrivata a un punto che ho cacciato il protagonista e quindi me stessa in un tale casino che non so se ne usciremo mai! Ci vorrà ancora un bel po' prima che riesca a pubblicarla...
egittofona: Io AMO Fullmetal e AMO Ed (tesoroooooo!!! ^///^) La mia nuova incasinatissima fic si ispira a Bluebird's Illusion collocandosi però dopo la fine della serie. Dopo aver visto l'ultima puntata su mtv, dovevo scrivere qualcosa su di loro, DOVEVO! Però, come dicevo prima, siccome si tratta di una storia piuttosto lunga e complicata, ci vorrà un bel po' prima che la finica e la pubblichi (non mi va di postare una storia non finita, con il rischio di lasciarla a metà). Porta pazienza che prima o poi arriverà! Sono contenta che l'"accorciamento" dei tempi ti faccia piacere e che il capitolo ti sia piaciuto! Povero Yugino, dici? Mmmm... ti avviso già che dovrà patire ancora un po'. Ad essere sincera ho tutti e 4 i romanzi egiziani di Wilbur Smith (posso menarmela un po'? Mi sono fatta autografare "Alle fonti del Nilo" a Torino!!), ma per il momento ho letto solo "Il dio del fiume". L'altro romanzo di isiprazione è "Il respiro di Amon" di Lynda Robinson.
Carlos Olivera: Che meraviglia! Dopo gli esami ci si sente rinascere, vero? Non te la prendere troppo con Mahad, saprà farsi perdonare, fidati! Ehm, non per smontarti troppo, ma mi sa che più che intrighi politici, nei prossimi capitoli troverai intrighi sentimentali, ma i "simpaticoni" sono sempre in agguato!
masayachan: Sì, ho anticipato un po' i tempi per non tirare troppo le cose alla lunga. Non preoccuparti, per disegnare ci vuole del tempo e bisogna essere ispirati quindi vai pure con calma. Nessuno ti corre dietro!
chibymiky: Bakura tornerà più avanti, tranquilla, e le estimatrici di AthemxYugi avranno anche di che ringraziarlo! La scena del combattimento l'ho saltata volutamente perchè avrei dovuto riscrivere quella dell'anime, quindi ho pensato di mettere uno stacco con il cambio di punto di vista, comunque sono contenta che ti sia piaciuto!
sesshoyue: Il combattimento l'ho saltato volutamente per non riscrivere la scena dell'anime. Bhè, in questo momento ancora non si parla proprio di guerra, non si sanno esattamente le intenzioni di Bakura a parte il fatto che prova rancore per il Faraone, quindi la vita continua a scorrere più o meno normalmente. Tranquilla, non mi offendo per obiezioni, domande o critiche utili. ^_^
Hikary90: Grazie per i complimenti, mi fanno tantissimo piacere! Sì, Yugi deve essere forte, soprattutto da qui in poi, perchè lo tormenterò ancora un po'... Sono perfida!
lunachan62: Lunuccia! Non ti preoccupare per la recensione. Spero che adesso si sia risolto il problema, non ti sento da un bel po'... Spero vada tutto bene! Alla prossima, ragazzi!
Bacio!
YUKI-CHAN



Next -> "Un cuore ferito"
(Continuando a sostenerlo, Seth gli sfiorò la guancia con la mano libera.
Athem si appoggiò completamente a lui.
«Credo che seguirò il tuo consiglio. » disse con un sospiro. «Accompagnami nei miei appartamenti.»)
   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-gi-oh / Vai alla pagina dell'autore: Yuki Delleran