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Autore: Silvia_sic    22/12/2012    9 recensioni
“[...] -Ho preso una decisione e non ho intenzione di cambiare idea.- disse secco.
-Certo. L'azienda è sua e può fare quello che vuole, non sarò io a farle cambiare idea. Ma... la conosco troppo bene, Tony, e sono sicura che è stato qualcosa a farle prendere questa scelta. È vero?- domandò, guardandolo negli occhi scuri come le tenebre.
Tony si ammutolì e distolse lo sguardo da quello di lei, credendo che quegli occhi cerulei potessero leggergli dentro. Si sistemò meglio nella vasca, sollevando leggermente il petto sopra il pelo dell'acqua e Pepper notò immediatamente la lucina blu che si sprigionava dal suo torace.
La donna si inumidì le labbra con la lingua, deglutendo faticosamente, incerta se porre una domanda o meno. Alla fine prese coraggio.
-Cos'era quella luce?- Tony la guardò negli occhi, insicuro nel rispondere, ma d'altra parte cosa poteva pretendere? Era sicuro che prima o poi l'avrebbe scoperto. Fece uscire dall'acqua la parte superiore del torace, manifestando il reattore arc al centro del suo petto. -È quel qualcosa che mi ha fatto prendere quella decisione...- ammise amaramente.”
Remake del primo film di Iron Man con qualche sostanziale cambiamento che porterà Tony a prendere importanti decisioni.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James 'Rhodey' Rhodes, Obadiah Stane, Tony Stark, Virginia 'Pepper' Potts
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7

 

Le prime luci del giorno entrarono fievoli dalla vetrata, rischiarando la stanza, le candide lenzuola e i loro corpi stretti in un dolce abbraccio.

 

Tony con un po' di fatica aprì gli occhi, sveglio dopo quella notte che mai avrebbe scordato, si inebriò del profumo delicato e al contempo penetrante della ragazza, che stringeva tra le braccia. Un profumo che aveva uno strano effetto su di lui, gli entrava nelle vene e veloce pulsava all'interno del suo corpo, arrivando infine alla testa e stordendolo come mai aveva provato; dopotutto lei era così: unica e rara.

 

Disteso di fianco col torace che ritmicamente ad ogni respiro premeva lievemente contro la schiena liscia e delicata di Pepper, che ancora dormiva placidamente, inspirò a fondo il suo particolare profumo con il viso immerso nei setosi capelli ambrati, provando ancora una volta quel brivido di piacere nell'averla accanto.

 

Un braccio stirato sotto il capo della ragazza e l'altro a cingerle i fianchi per poi stringere la sua mano, intrecciando le dita con quelle sottili e affusolate di lei, entrambi coperti dal leggero lenzuolo; Tony si distanziò leggermente da Pepper, alzando il capo per controllare lo stadio del sorgere del sole, era ancora presto il cielo presentava ancora qualche sfumatura violacea tipica dell'aurora.

 

Pepper, per l'allontanamento del corpo caldo di Tony, si girò accoccolandosi a lui nel tentativo di ricerca di un po' di tepore. L'uomo trattenne il respiro senza fare alcuna mossa, temendo di averla svegliata, ma subito si rincuorò quando la vide con le palpebre abbassate, che nascondevano i suoi meravigliosi occhi azzurri.

 

Abbandonò la testa sul cuscino, osservandola affascinato. Era bellissima, quasi irreale come una ninfa delle foreste incantate, irraggiungibile a qualunque essere esistente tranne a lui. Dopo anni passati insieme come conoscenti, erano riusciti a superare quella barriera inscindibile che li divideva, lasciando che i loro sentimenti venissero rilevati per quello che realmente erano.

 

Le accarezzò la schiena, percorrendola teneramente con la mano per tutta la sua lunghezza. Si fermò a pensare che mai aveva tenuto ad una donna così tanto come a Pepper, era la prima volta che faceva effettivamente l'Amore. Tutto era diverso, speciale, unico e grazie a lei aveva scoperto quel nuovo sentimento a lui estraneo che tutti chiamavano Amore.

 

A occhi esterni quella situazione risultava del tutto plausibile; il mondo lo conosceva come playboy e il pensiero che prima o poi avrebbe portato a letto anche la personale assistente era assodato. Ma qualcosa c'era che il mondo non sapeva: Tony si era sempre pentito di essersi divertito futilmente con quelle donnicciole, tanto da non calcolare la loro presenza già al mattino seguente. Era sempre stato un errore, ogni donna che si ritrovava tra le lenzuola era un errore. Istinto animale, semplice divertimento o addirittura sport? Neanche lui era in grado di dargli una vera e propria valutazione.

 

Con lo sguardo percorse i lineamenti delicati del suo viso, soffermandosi poi sulle labbra sottili leggermente socchiuse. Di una cosa fu assolutamente certo in quel momento: lei non era stato un errore.

 

Sorrise, mentre con delicatezza le scostava una ciocca di capelli dal volto, ridusse la distanza dei loro visi per poi lasciarle un leggero bacio all'angolo della bocca.

 

Con molta cautela scese dal materasso, cercando in giro per la stanza i suoi boxer, ma dopo un paio di minuti di agognata ricerca ancora non li trovò. Si grattò la testa confuso, osservando tutti gli indumenti gettati sul pavimento per foga dei loro desideri.

 

Dove diavolo sono finiti? Devono per forza essere qui!” pensò, ripercorrendo mentalmente com'era andata la nottata. Si guardò attorno ancora una volta, quando intravide un indumento ad un angolo della stanza. Si avvicinò, raccogliendoli. Li aveva trovati! Velocemente infilò i boxer neri, quando si accorse della distanza dal letto, era veramente eccessiva; rise scuotendo il capo per poi uscire dalla camera e donandogli un ultimo sguardo prima di socchiudere la porta.

 

********************************************************************************

 

Un brivido di freddo le percorse la schiena interamente, svegliandola da quel meraviglioso momento di tranquillità della sua mente. Aprì gli occhi sbattendo le palpebre più volte per mettere a fuoco le immagini davanti a sé, ma subito le richiuse, stiracchiandosi un po' e sorridendo. Aveva fatto un sogno meraviglioso, un sogno che da anni desiderava.

 

Si appoggiò di nuovo sul fianco, stringendosi le braccia al petto, riaprì gli occhi con la testa adagiata sul morbido cuscino. Mise a fuoco l'immagine davanti a sé, non credendo ai suoi occhi: sul comodino stanziava un singolare bicchiere con del latte... “Come nel mio sogno...” pensò inizialmente, poi realizzò che quello che aveva passato non era stata solamente una fantasia.

 

Solo allora si accorse del suo corpo nudo arrotolato tra le candide lenzuola, si tirò su col busto per osservare meglio la stanza. A terra giacevano degli indumenti, e cosa più importante non erano solamente i suoi. Le idee si fecero più nitide nella sua mente, ricordando alla perfezione ogni singolo minuto, anzi ogni singolo secondo passato tra le braccia di Tony.

 

Tony... Appunto. Lui dov'era? Il timore di esser stata usata attraversò i suoi pensieri. Non poteva essere successo realmente, non dopo quello che si erano detti, i veri sentimenti che lei provava e le parole che le aveva sussurrato lui all'orecchio facendo l'amore... Tutto quello non poteva essere solamente finzione.

 

Con il busto avvolto dal lenzuolo si passò le mani tra i capelli, cercando di mantenere la calma e non impazzire, le venne quasi da piangere e non riusciva a spiegarsi il perchè. Forse per paura di trovare un Tony del tutto indifferente a quello che era successo tra loro quella notte, l'amore che provava lei era sincero, ma che dire di lui? Erano veri i sentimenti che le aveva confessato o era semplicemente stato un bravo attore?

 

Il rumore della porta che si apriva, la destò dai suoi pensieri. Sollevò i suoi meravigliosi occhi cerulei puntandoli incredula verso l'uomo, che cercava di aprire la porta, mantenendo in equilibrio tra le mani un vassoio ricolmo.

 

Tony cercava di fare più silenzio possibile, quando si accorse di esser osservato. -Buongiorno!- affermò con un sorriso, entrando definitivamente nella stanza con grande vassoio in mano, indossando solamente quei semplici boxer scuri e una maglietta che celava la lucina incastonata nel suo torace. -Ho portato la colazione!- enunciò, avvicinandosi al letto.

 

Tony appoggiò il portavivande ai piedi del materasso poi si avvicinò a Pepper, che lo fissava senza dire una parola con il cuore che batteva all'impazzata. Si guardarono per qualche secondo negli occhi. -Ehy! Che succede?- chiese lui, notando la strana reazione della donna. -Pepper, tutto bene?- ridomandò, passandogli il dorso di una mano sulla guancia.

 

Lei senza proferir parola, si sporse verso di lui, cingendogli il collo con entrambe le braccia e baciandolo sulle labbra. Inizialmente Tony fu colto alla sprovvista da tale azione, poi però rispose al bacio con egual passione.

 

-Ti prego, dimmi che è tutto vero...- gli disse all'orecchio, continuando ad abbracciarlo. Tony non capì tale richiesta, si distanziò leggermente dall'abbraccio per permettere ai loro occhi di incontrarsi.

 

-Pepper...- cominciò con un tono che rivelava il suo più completo smarrimento.

 

-Lo so che è una richiesta assurda,- lo interruppe lei, chiudendo gli occhi e scuotendo leggermente la testa. -ma ho davvero bisogno di sentirtelo dire.- affermò con uno sguardo di supplica.

 

Tony sorrise, avvicinando le labbra a quelle di Pepper, tanto da sentire il suo fievole respiro sulla pelle. -È tutto vero.- enunciò sfiorandole le morbide labbra, che subito dopo fece sue in un altro dolce bacio.

 

Le venne spontaneo sorridere, mentre le loro bocche si sfioravano e accarezzavano. Ogni contatto era unico e sembrava mai provato, Pepper immerse le dita nei morbidi capelli di Tony, che la afferrò per i fianchi, avvicinandola a sé e rompendo anche la distanza dei loro corpi.

 

Pepper però fu assalita proprio in quel momento da una valanga di preoccupazioni, mentre lui la sovrastava col proprio corpo. -Tony, dobbiamo parlare...-

 

-Mi dispiace, signorina Potts, ma sono momentaneamente impegnato con una bella ragazza...- rispose lui, continuando a baciarle il collo.

 

-Allora mi vedo costretta a buttar fuori di casa questa bella ragazza.- rispose lei di rimando, sorridendo per l'immediata interruzione dei baci di Tony, che la guardò negli occhi con espressione attonita.

 

-È un ricatto?-

 

-Credo di trovarmi nelle giuste posizioni per imporre le mie richieste.- affermò con sguardo malizioso, mordendosi il labbro inferiore.

 

-Devo ricordarti che ti trovi sotto di me, avvolta da un leggerissimo lenzuolo bianco... non credo che tu ti trova nelle “giuste posizioni” per un ricatto.- si guardarono negli occhi senza aggiungere altro, bastò uno sguardo perchè Tony capisse le preoccupazioni della donna. -Che succede?- domandò, tirandosi su col busto e porgendole la mano per aiutarla a mettersi seduta.

 

-Cosa dobbiamo fare? Cioè... tu sei appena tornato... tutto quello che è successo... la produzione di armi chiusa... la stampa... noi due...- cominciò ad elencare alcuni brandelli dei suoi pensieri e tormenti. -Non so se sia giusto quello che sta succedendo...- ammise un po' affranta.

 

Tony le strinse la mano, cercando in qualche modo di rassicurarla. -Lo so. È una situazione strana anche per me... Sono vivo per miracolo e dopo tutto quello che ho passato sono sicuro solamente di una cosa: non voglio sprecare la mia vita. Ho già bruciato abbastanza anni e adesso è ora di mettere la testa a posto... Il primo passo per questo cammino sei tu, o meglio: noi.- Lei lo ascoltò attentamente, era forse la prima volta che lo sentiva fare un discorso serio. -Se quello che ti preoccupa è cosa scriverà la stampa su di noi... bhè manteniamo il segreto, nessuno verrà a saperlo e tu rimarrai solamente la mia fidata assistente.-

 

-Davvero?-

 

-Certo! Gireremo il nostro copione e nessuno sospetterà nulla, finché non sarai pronta.- Lei sorrise, riconoscente. -Ora che ne dici di far colazione? Ho portato tutto fin qui!- affermò accennando il vassoio colmo sacchettini di carta.

 

-Non ho mai fatto colazione a letto...- dichiarò lei, alzando le spalle, mentre Tony la guardò con fare incredulo.

 

-Cosa? Vorrai scherzare, vero? Com'è possibile? Che vita hai vissuto senza aver mai fatto colazione a letto?-

 

-Lavorando per un certo signor Stark. Lo conosci?- disse, sorridendogli.

 

-Ne ho sentito parlare...- scherzò lui. -Comunque è meglio che rimedi immediatamente!- esclamò, avvicinando il vassoio.

 

-Ma quanta roba hai preso?- chiese lei, notando solo in quel momento l'abbondanza di cibo.

 

-Un po' di tutto. Ho fatto arrivare tutto dalla pasticceria/caffetteria in centro. Ho optato per una colazione all'italiana. Dunque abbiamo...- cominciò ispezionando il contenuto dei sacchetti. -Qui brioches, poi ciambelle glassate, biscotti vari, alcune fette di torta, naturalmente anche caffè e succo.-

 

-Cose in grande stile.-

 

-Cose alla Tony Stark! Non sottovalutarmi!-

 

-Questo mai, signor Stark...- rispose lei, provocandolo. Lui la guardò, sentendo un'irrefrenabile voglia crescergli dentro. Prese uno dei sacchettini, cercando di placare il suo desiderio, afferrò una brioche.

 

-Brioche alla crema. Fresca e appena fatta!- disse, cominciando a descrivere il croissant.

 

-Potresti darti al commercio di pasticceria.-

 

-Dici? Sono abbastanza convincente?-

 

-Intanto hai convinto me.- affermò con un sorriso.

 

-Ora dobbiamo testare.- disse, spezzando un piccolo pezzetto di cornetto e avvicinandolo alla bocca della ragazza, che lo mangiò sfiorando con le labbra le dita dell'uomo.

 

Tony strinse i denti, cercando di sembrare il più naturale possibile, poi senza aggiungere parola ripose la brioche nel sacchetto, si alzò dal letto e prese tra le mani il vassoio appoggiato al materasso.

 

Sotto lo sguardo incuriosito di Pepper, Tony mise il vassoio sulla cassettiera alla parete, avvicinandosi poi alla donna.

 

-Niente più colazione a letto?- domandò lei confusa.

 

-Certo che no. La mia colazione sarai tu...- disse per poi sporgersi verso di lei, dandole il primo passionale bacio di una lunga serie.

 

********************************************************************************

 

Entrò nel suo ufficio, sbattendo violentemente la porta alle sue spalle. Si sedette alla scrivania, passandosi una mano sulla testa calva e avviò il video che gli era arrivato un paio di mesi prima.

 

Osservò attentamente la ripresa che mostrava Tony circondato da due soldati con il mitra sotto braccio e in parte un altro uomo col viso coperto che leggeva da un foglio. Pose una particolare attenzione al torace del giovane Stark: era bendato e molto probabilmente quel video risaliva ad un tempo precedente dall'innesto del reattore arc con quella sua particolare lucina azzurra. Se non fosse stato per il colonnello Rhodes forse non sarebbe mai venuto a sapere dell'esistenza di quel corpo estraneo creato da Tony. Aveva notato lo strano atteggiamento del ragazzo e subito aveva capito che lui era a conoscenza di tutto. Il commercio di armi a fronte nemico gli sarebbe costata una lunga condanna dietro le sbarre, ma per fortuna il suo nome non era mai stato menzionato.

 

Nonostante la sfrontatezza della compagnia dei Dieci Anelli, che aveva ritenuto l'uccisione di Tony un prezzo troppo caro da compensare, il nome di Obadiah Stane era stato tenuto all'oscuro al suo giovane socio d'affari, che era riuscito a scappare con qualche mezzo a lui estraneo.

 

Fissò per un paio di secondi il fermo immagine del video dove Tony guardava dritto in camera. Quel ragazzo era un problema, era sempre stato un problema.

 

La società Stark Enterprises un tempo apparteneva a Howard Stark e Obadiah Stane, nel momento in cui il socio d'affari Stane aveva ritenuto necessario impadronirsi dell'intero patrimonio, organizzò un incidente per togliere di mezzo l'uomo che dava nome all'intera azienda. Venne effettuato questo crudele e spietato piano e con la morte del geniale Stark nella sua mente si era già visto direttore dell'intera impresa, ma subito i suoi piani vennero bruciati come carta sul fuoco.

 

Il testamento di Howard non aveva lasciato la sua parte di azienda a Stane, bensì al figlio ventenne Anthony. Un giovane ribelle, ma al contempo geniale, che prese in mano le redini lasciate dal padre con una tale maestria che la fama dell'azienda venne riconosciuta dall'intero globo.

 

Obadiah fece passare degli anni prima di cercare di togliere di mezzo il ricco ereditiere e quando finalmente era riuscito ad accordarsi con la compagnia dei Dieci Anelli per toglierlo definitivamente di mezzo, quest'ultimo si era salvato tornando più combattivo e determinato di prima.

 

Era effettivamente un grosso problema. Col suo ritorno aveva chiuso la divisione fabbricazioni armi della Stark International. Stane sbatté un pugno sulla scrivania cercando di smorzare la rabbia, si alzò dirigendosi verso il piano bar e servendosi uno scotch.

 

Sorseggiò lentamente il contenuto del bicchiere, riflettendo. Come aveva fatto Tony a creare quel mini reattore arc, se anche il prototipo che c'era nell'azienda era solamente una scadente riproduzione non funzionante? Ma cosa più importante: come aveva fatto a scappare e farsi rintracciare nel deserto? Aveva sicuramente utilizzato qualche mezzo speciale. Dalla breve chiamata effettuata con il capo della compagnia nemica aveva dedotto qualche discorso su un uomo gigante di ferro, ma il poco tempo e la differenza della lingua non gli avevano permesso di capire perfettamente tutte le frettolose spiegazioni. Così aveva promesso l'immediata spedizione per Gulmira del missile Jerico in cambio di una dettagliata analisi dell'accaduto.

 

Doveva sapere com'era fuggito. Non poteva commettere altri errori. Quel ragazzo doveva sparire.

 

Il telefono squillò nel silenzio della stanza, Obadiah si avvicinò alla scrivania e avviò la chiamata.

 

-Ehy, Obi!- lo salutò la voce di Tony, sul viso di Stane si accese un macabro sorriso.

 

-Tony! Come stai? Dopo ieri pomeriggio non ti ho più visto, dov'eri finito?-

 

-Mi ero stufato di tutta quella gentaglia, sono tornato a casa. Senti... per i prossimi giorni ho deciso di non farmi vedere in giro, non voglio dare nell'occhio e poi ho qualche lavoretto da mettere a punto, perciò dovresti prendere le mie veci alle riunioni.-

 

-Certo, nessun problema...-

 

-Perfetto! D'altronde lo hai fatto per tre mesi, qualche giorno in più non porterà al fallimento!- Obadiah rise, mascherando abilmente tutti i suoi reali pensieri.

 

-Ascoltami un momento, Tony. Per quella decisione che hai preso ieri...-

 

-No, niente da fare. Non cambio idea.- disse, interrompendolo sul nascere. -La Stark Industries non produrrà più armi, è una questione chiusa.-

 

-Ma è la maggior fonte di guadagno dell'azienda! Cosa produrremmo per compensare le perdite?-

 

-Obi, non siamo in fallimento. Si tratta solamente di una piccola parte, più avanti troveremo qualche altra fonte da sfruttare.- affermò senza alcuna intenzione di cambiare opinione.

 

-E quali allora?-

 

-Bhè possiamo investirlo su la produzione di energia sostenibile... energia pulita... Come avrebbe voluto papà.-

 

Obadiah si umettò le labbra, stando qualche secondo in silenzio. -Ok, Tony. Vedremo più avanti il da farsi. Intanto pensa a rimetterti, ok?-

 

-Certo! Ci vediamo Obi!- salutò il giovane Stark, chiudendo la telefonata.

 

Stane ripose il telefono sulla scrivania e nello stesso tempo avviò il programma spedizioni sul computer e con un clic confermò l'invio del missile Jerico per Gulmira.

 

-Ora attendiamo di scoprire come hai fatto a scappare...- disse tra sé e sé, ghignando soddisfatto.

 

Continua...

 

 

 

 

 

NdA: Ciao a tutti!

Siamo tutti vivi!!! :D Voi penserete al 21 dicembre e a quella stupida profezia Maya, ma io mi riferisco alla fine della scuolaaaaa!!!! Euforia portami via! Finalmente le vacanze! Non ne potevo davvero più! Pensate che oggi ho affrontato un compito di fisica -.-” è stato avventuroso, ma ce l'ho fatta! Ma ora smettiamola di parlare di me e parliamo di qualcosa di più interessante come questo capitoletto con “la mattina dopo” xD Ok... devo ammettere che se un uomo mi porta la colazione a letto sono letteralmente sua u.u a prescindere! Se poi è uno come Tony..... eeeeee andiamoooo! Come dire di no!?

E come poteva mancare la parte con lo spietato Obi? Giuro, che scrivendo questa ficcy lo trovo ancora + perfido e cattivo! u.u Povero Tony!

Ora sta solo a voi il giudizio per questa svolta :) Spero vi sia piaciuta xD

*Watch the clock* e già... è ancora sabato xD stavolta ho postato in anticipo xk vado a festeggiare le vacanze e tornerò sicuramente tardi xD in più dmn mattina sveglia presto x andare a giocare *che Thor mi aiuti ç.ç* perciò la pubblicazione si sarebbe spostata al pomeriggio u.u

Cmq AVVISO IMPORTANTE!!!! La prossima domenica la pubblicazione SALTA! Per poi riprendere il 6 gennaio, xk la prossima settimana ho intenzione di pubblicare una ficcy a capitoli giornalieri a clima natalizio su Tony e Pepper xD Spero la leggiate ^.^

Un ultima cosa!!! Mi scuso se non sono riuscita a rispondere alle recensioni singolarmente, non trovavo tempo, ma giuro che cn le vacanze recupero ;) cmq ringrazio di cuore coloro che continuano a seguirmi lasciandomi dei commenti: MelaChan, nicolettasole, Fipsi, _M4R3TT4_ e Tittili :)

Quindi... ora vi saluto e con il prossimo capitolo ci vediamo nel 2013 xD

Bacioniiii

Sic

   
 
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