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Autore: Marsars    22/12/2012    2 recensioni
"Sono passati anni e non l’ho più visto da quel maledetto giorno.
Solo adesso mi rendo conto del grande errore che ho commesso.
Ci ho sofferto troppo..non dovevo perderci tutto quel tempo,non ne valeva la pena.
La notte pensavo sempre a quanto sarebbe stato bello, anche per un solo secondo, sfiorare le sue labbra,avere un suo piccolo abbraccio,niente di più.
Sono passati cinque mesi dalla mia separazione con Bruno..
E solo adesso capisco di aver preso la decisione più giusta.
Essere amati profondamente da qualcuno ci rende forti,amare profondamente ci rende coraggiosi."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: PWP
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Sprofondai la testa sul cuscino,cercando di dormire.
Evidentemente era impossibile.
Pensavo e ripensavo alle parole che mia madre aveva pronunciato.
Non ci potevo credere.
Io,Vanessa Hearly,stavo per perdere tutto:Le poche amicizie che avevo fatto,la conoscenza perfetta di Honolulu,non mi sarebbe più stata utile.
Ma la cosa che mi faceva più male sapete cos’era?
Lasciare Bruno.
Lasciare tutto alle spalle,iniziare una vita nuova,da sola,in chissà quale altra città con chissà quale altre persone.
Amavo Bruno e il solo pensiero di dovermi allontanare da lui, mi rendeva triste.
Guardai l’orologio.
Erano le 10 e mezza del mattino.
Non ero riuscita a dormire.. o forse si.. ma per pochi minuti.
Mi alzai e mi vestii di corsa.
Volevo uscire,andare a fare un giro in bicicletta per distrarmi da tutto e da tutti..
Avvertii i miei genitori ed iniziai a pedalare sulla mia bellisima Shadow .
Mi sentii libera: sentivo l’adrenalina salire.
Pedalavo a più non posso,forse stavo andando troppo veloce,era vero,ma non mi importava. Stavo troppo bene.. Mi sentivo leggiadra come una farfalla.
Capace di volare e di dimenticare tutto in un istante.
Ma.. ad un certo punto mi ritrovai un’auto di fronte;così frenai.
Riuscii a fermarmi in tempo ma caddì sopra di essa (l’impatto era stato forte.)
Subito migliaia di ragazzi si precipitarono su di me per controllare che stessi bene.
Mi sentii prendere in braccio e..
..: Grazie per essersi fermato. Ci penso io,è la mia ragazza.
Era Bruno,mi abbracciava.
Subito mi sistemai e mi rimisi in piedi.
Mi fecero mille domande su come stavo e mi dissero che dovevo stare più attenta.
Sinceramente, in quel momento, non me ne fregava un emerito cavolo.
Avrei voluto chiudermi dentro una bolla di plastica trasparente,così avrei potuto vedere il mondo senza sentire le lamentele di tutti.
Mi sedetti su una panchina,seguita da Bruno.
Rimasi in silenzio mentre lui mi faceva la predica dicendomi che dovevo stare attenta e molte altre cose che non riuscii a comprendere perchè non lo ascoltavo.
Mi sentivo a pezzi e odiavo Bruno in quel momento.
Bruno: Ma mi ascolti?
Io: Mi hai scocciata! Non mi importa niente di quello che mi stai dicendo io non ti ascolterò mai e poi mai! Lo vuoi capire si o no?!
Rimase in silenzio.
Avevo fatto una cavolata..
"Perchè mi comporto così?!" pensai.
Gli occhi iniziarono a farsi pesanti.
Cercavo lo sguardo di Bruno,ma le lacrime impedivano che la mia ricerca terminasse a buon fine.
Mi stropicciai ,con la manica del maglione, gli occhi.
Io: Scusami, ti prego. Perdonami.. Io.. non sono in me oggi..
Bruno: Che è successo?
Io: Niente... niente di importante..
Non volevo dirgli niente,avevo paura.
Bruno: Ti conosco! Ti sei forse fatta male? E’ per la predica che ti ho fatto? Se è per quello ti chiedo scusa..
Io: No,no! Sto bene.. Non è niente..
Lui: Non ci credo! Ti prego dimmi cos’hai!
Io:Bru-bruno.. Ieri sera..quando mi hai accompagnato a casa.. mia madre mi ha parlato di alcune problematiche sul lavoro..
Lui:Non avete soldi.Non è così? Bhè,no problem. Lo sai bene:la mia famiglia è.. insomma.. benestante e sono sicuro che..
Iniziai a piangere.
Dovevo per forza rifergli tutto,ma come?
Lui: Cucciola,non piangere. Non è grave.. Mica ti devi trasferire!
Scoppiai a piangere,questa volta più forte.
Lui: Va-vanessa.. Cosa succede?
Io:I miei hanno detto che forse ci trasferiremo!
Lui: Co-cosa? Non possono farlo! No! Non adesso!
Io:Io non voglio lasciare questa città, non voglio lasciarti.. Bruno aiutami ti prego! Ti prego Bruno!*singhiozzo*
Mi abbracciò.
Lui: Shh, calmati. Si sistemerà tutto. Ti amo e noi non ci lasceremo,non lo faremo!
Io:Ma-ma come faccio se poi.. i miei.. Bruno io non posso vivere senza di te!
Mi strinze forte e poi ci avviammo verso casa mia.,non potevo certo rimanere a lungo in strada in quelle condizioni.
Entrai in casa,dove mia madre mi aspettava.
Fortunatamente non si accorse di niente.
Mamma:Tu.. devi essere il miglior amico di mia figlia,giusto? Ti chiami Bruno?
Lui:Si,piacere di conoscerla..
Io: Avete trovato un lavoro?
Mamma:Tesoro.. lo sai bene.. non è facile trovarne uno in quest’ultimo periodo.. Dovresti prepararti.. Non credo che ce la faremo prima dello scadere del tempo..
Bruno mi guardò ed io corsi in camera mia.
Mi distesi sul letto a piangere,come sempre facevo quando mi sentivo triste o arrabbiata con qualcuno.
Bruno mi si avvicinò, mi strinze in un abbraccio caloroso e mi sussurò:
Ti ricordi la promessa che ti ho fatto? Non ti lascerò mai.
Continua.
  
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