Un anno fa ti sei spenta. Ti hanno spenta, quando il tuo cuore, il tuo respiro ti hanno abbandonata, la tua mente si è spenta, e nessuna macchina poteva più tenerti tra noi.
Ti hanno lasciato due giorni, nella speranza di un miracolo, ma dal come a volte non si esce, non con la testa aperta, non con ore in cui i medici non se ne sono neanche accorti, non con il trasporto su ruote invece che in elicottero.
Ma due giorni non sono stato altro che un attesa di speranza inutile per noi, che abbiamo passato momenti a incrociare le dita, a sperare l'impossibile, a pregare qualunque cosa perchè tutto tornasse come prima. E niente di tutto ciò è avvenuto, e tu te ne sei andata, troppo presto, inaspettata, come la macchina saltata fuori dall'incrocio, passata col rosso che ti ha portata via da noi. E quel bastardo gira ancora. Per la prima volta in vita mia ho capito il potere dell'odio, il senso dell'odio e della vera voglia di vendetta.
Noi siamo qui oggi a dirti che sei sempre con noi, con me a ridere alla gara di skate, a prendere in giro chi cadeva e chi non aveva il coraggio di partecipare, e con loro a quel concerto. L'ultimo.
Ti hanno staccato la spina. Diciassette anni tagliati con un colpo netto di mannaia. Non ti dimenticheremo.


R.I.P.




In tua memoria