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Autore: Moony_911    23/12/2012    1 recensioni
Fin dal primo istante in cui i loro sguardi si incrociarono, era chiaro per tutti che erano come il giorno e la notte anche se i due avrebbero impiegato un po’ di tempo per capire che in realtà stavano uno all'altra come gli elementi di un’equivalenza matematica, e che proprio questo compensarsi a vicenda, a lungo andare, avrebbe rappresentato il punto di forza della loro coppia.
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Thomas e Lucas sono già in pigiama,  comodamente sdraiati sul divano e stanno guardando un po’ di televisione quando il primo ne approfitta per informare il figlio su quanto accadrà nei giorni successivi.
Gli spiega che Chloé aspettava un bambino che adesso non c’è più, che per questo motivo è ricoverata in ospedale e che quando verrà dimessa, il pomeriggio successivo, verrà a stare da loro per qualche giorno per potersi riprendere.
“Questo vuol dire che dovrai aiutarmi a far sì che non si strapazzi troppo, mi aiuterai?” gli chiede serio.
“Si papà, ti aiuterò... posso venire con te domani?” chiede Lucas senza tanti giri di parole.
“Certo che si, ora però a letto, forza!”.
Il pomeriggio successivo i due Rocher vanno in clinica a prendere Chloé che è sorpresa di vedere che sono entrambi lì per lei e la portano a casa.
Appena entra in stanza Lucas le corre incontro stando attento a non essere troppo brusco e l’abbraccia.
Thomas li guarda e non dice niente neanche quando il suo sguardo incrocia quello della ragazza, poi approfittando che il bambino era andato un momento nella sua stanza, le si avvicinò e le disse che poteva sistemarsi in quella che era la sua camera.
“ Sei sicuro? Perché  posso benissimo stare sul divano, davvero!” provò a protestare Chloé.
“Non se ne parla neanche, il dottore ti ha detto che devi riposare!”.
“Ma...”.
“Niente ma, io starò nella camera degli ospiti, tu prenditi la mia stanza e non ti preoccupare” concluse Thomas “intesi?”.
“Intesi...” concluse lei e andò ad abbracciarlo “grazie, davvero...”.
Sciolsero l’abbraccio e Chloé andò a sistemarsi.
Per Thomas fu una notte insonne, passata facendo la spola tra la stanza di Lucas e quella dove dormiva la collega per assicurarsi che entrambi stessero dormendo sereni e alla fine si appisolò sul divano quando oramai era quasi giorno.
 
“Papà??”.
Thomas aprì gli occhi e vide il figlio che ancora in pigiama lo guardava cercando di capire che cosa ci facesse lì.
“Lucas cosa ci fai già in piedi?” chiese sbadigliando.
“Hai dormito qui?”.
“Si tesoro, va tutto bene...” rispose, poi guardò l’orologio e realizzò che erano le sette e dieci passate “tu vai a cambiarti, io ti preparo la colazione...”.
Mentre aspettava che Lucas fosse pronto andò a dare un’occhiata alla collega e si sentì sollevato vedendo che ancora dormiva beatamente e che non aveva avuto incubi di alcun tipo.
Le scrisse un bigliettino che le lasciò sul comodino e uscì.
“Vado a portare Lucas a scuola, facciamo colazione insieme più tardi? Thomas”
Portò il bambino a scuola ed essendo di buon umore decise di fermarsi a comprare dei cornetti caldi in pasticceria così da portarli a Chloé per colazione e mentre cerca le chiavi per aprire il portone del palazzo, viene fermato da Alexandre che gli da addosso e gli chiede insistentemente della ragazza.
“Tu non capisci, mi devi dire dov’è, io ci devo parlare hai capito?!?!” gli urlò dietro Alexandre.
Thomas lo guardò con uno sguardo truce e cercò di trattenere la voglia di riempirlo di botte che sentiva farsi sempre più forte.
“Ascoltami bene perché non ho intenzione di ripetertelo ancora una volta,” gli urlò contro “ Chloé ti ha già detto chiaramente che la devi lasciare in pace, a me non interessa come farai basta che tu lo faccia...”.
Il giudice si allontanò con aria affranta e Thomas sorrise pensando alla faccia che avrebbe fatto se avesse saputo che lei stava passando la convalescenza a casa sua e al momento stava dormendo beata nel suo letto.
Entrò in casa, andò a posare la busta coi cornetti in cucina e andò a sbirciare per  vedere se fosse sveglia e la trovò che si stiracchiava nel letto.
“Buongiorno!!” gli disse Chloé “hai fatto presto...”.
“Si, c’era poca gente in giro...ti va di fare colazione?” chiese sorridendo.
“Si, volentieri...”.
“Allora dammi cinque minuti e non ti muovere, d’accordo?”.
“Ma cosa?!?” chiese lei incuriosita.
“Niente ma, tu aspettami qui e non ti muovere!”.
Corse in cucina, prese un vassoio e ci sistemò il sacchetto con le brioches, due tazze, il cartoccio del latte e quello del succo d’arancia, il bricco con il caffè ancora caldo e si diresse verso la camera.
“Eccomi, colazione a letto per la nostra signorina!” le disse entrando e sorrise vedendo la faccia stupita della ragazza.
“Thomas non dovevi...”.
“Chloé non l’avrei fatto se non mi andava...” le disse lui gentilmente “ lasciati coccolare ogni tanto...”.
Si sedettero sul letto e gustarono la colazione in tutta tranquillità e chiacchierano un pò .
Thomas non le dice dell’incontro che ha avuto con Hoffmann  per non turbarla e passano l’intera mattinata a chiacchiera dove Chloé seppur ancora provata dagli ultimi giorni e dalla perdita appena subita, accenna di tanto in tanto un piccolo sorriso.
  
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