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Autore: 365feelings    23/12/2012    4 recensioni
Il Natale e la vecchia generazione, prima e durante l'ascesa di Voldemort: headcanons e missing moments.
Potete trovare: Emmeline/Fabian, Frank/Alice, Malandrini, Sirius/Dorcas, famiglia Black.
Fanfiction partecipante all'iniziativa del Collection of Starlight Addobba l'albero con il COS!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Marlene McKinnon, Mary MacDonald | Coppie: Dorcas/Sirius
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Autrice: KumaCla
Titolo: Di Natale e coscienze pulite
Personaggi: Emmeline/Fabian, Franck/Alice, Arthur/Molly, Gideon, Sirius, James, Remus, Peter, Marlene, Mary, Dorcas
Raiting: verde
Avvertimenti: prequel, het, missing moments, flash fic
Genere: sentimentale, fluff
Note: scritta con il set del 10 dicembre, partecipa a questa splendida iniziativa del CoS. «Una coscienza pulita è un Natale perenne» è di B. Franklin. Le riflessioni su Dorcas si rifanno alla mia personale versione della ragazza, che ho iniziato a tratteggiare in The last of the english roses e Ritratto di famiglia; in cui vediamo una versione femminile di Sirius - di famiglia ricca, rapporti familiari difficili - con l’unica differenza che è una Natababbana. In questa flash fic Dorcas non ha ancora rivelato il travagliato rapporto con la madre, ma è ambientata nel 1975, il primo che passa con gli altri (quindi dopo il capito quattro di Ritratto di famiglia). Emmeline invece è una Purosangue agiata ma non ricca come i Potter. Dato che James proviene da una famosa e importante famiglia di Purosangue, ho immaginato che sua madre si servisse comunque degli elfi domestici come tutti gli aristocratici (trattandoli però meglio).
È il primo tentativo di riunire la generazione dei Malandrini in una sola stoaria (per di più una flash fic), quindi è un po’ un esperimento e, come tutti i miei esperimenti, farà un po’ schifo - ma mi sono divertita. Inoltre è il primo capitolo di una raccolta sul Natale abientata tra gli anni di Hogwarts e l'inizio della prima guerra magica (ma non credo sarà in ordine cronologico).
 
 



 
Natale 1975 - Villa Potter


 
 
Nell’ampio salone dalla tappezzeria rossa le voci dei ragazzi si levano alte e argentine, intrecciandosi tra loro. L’aria sa di famiglia e le luci rivestono ogni superficie di una calda patina dorata. Dorea Potter fa sentire tutti a casa con il suo sorriso gentile e lo sguardo severo di una madre sempre attenta che il figlio non rovini l’arredamento e, in questo caso, gli addobbi natalizi - il Natale è improvvisamente scoppiato nell’aria rallegrando tutti.
James sta chiacchierando animatamente, forse di Quiddich o forse di Lily; le facce di Remus e Peter fanno propendere per la seconda. Sirius si è distaccato dal gruppo e sta intrattenendo Gideon e Marlene. A loro si uniscono Franck e Alice, entrambi sorridenti, con una luce particolare negli occhi - quella dell’amore, quella che illumina anche Arthur. Molly insiste per dare una mano a sistemare la tavola e lo fa con tanta veemenza che gli elfi di Dorea Potter e Dorea stessa alla fine cedono, assegnandole parte dei lavori. Fabian ghigna vedendo la sorella, indaffarata, cercare ovunque la sua bacchetta senza trovarla: «eppure era qui un attimo fa, che fine avrà mai fatto, forse è caduta a terra».
Emmeline si avvicina al ragazzo, è così silenziosa e pacata che lui neanche se ne accorge e quando se la ritrova al fianco sobbalza.
«Qualcosa da nascondere, Fabian?» gli chiede.
«Io? Assolutamente no» risponde scuotendo la zazzera rossa.
La giovane sorride, un sorriso affettato. È così elegante e raffinata, così a modo e composta. Lo è sempre stata, da che il Mago ricordi, anche quando era piccola.
Il profilo aristocratico, i lineamenti delicati: Emmeline assomiglia a un dipinto tracciato con pennello sottile su una tela delicata e incorniciato da una folta chioma castana. E ha una serietà che lo ha sempre sconcertato, nel suo sguardo ha sempre letto una maturità superiore alla sua giovane età - non per nulla è una Corvonero.
Una campanella risuona nei corridoi di villa Potter, annunciando l’arrivo degli ultimi due invitati: Mary fa il suo ingresso nel salone seguita da Dorcas.
Sono in ritardo di una quindicina di minuti perché Mary è passata a prendere l’amica, che non sapeva dove abitasse James.
Il gruppo le accoglie festoso, riempendole di domande, auguri e aneddoti.
Emmeline osserva la compostezza di Dorcas: tutti sono rimasti sorpresi dallo sfarzo di villa Potter la prima volta che vi hanno messo piede, perfino lei che è una Purosangue e vive in una certa agiatezza. Ma non la sua amica. Dorcas non si è lasciata andare alle esclamazioni come Mary due anni prima o alla curiosità di Fabian e Gideon. Salutati i compagni, Dorcas, impeccabile nel suo vestito di pizzo nero (tanto da destare l’irritazione di Marlene) ha raggiunto, invece, Dorea e l’ha ringraziata per l’ospitalità con grande raffinatezza.
«Chi guardi» chiede «La Meadowes? È molto carina» commenta Fabian.
Emmeline annuisce e le sopracciglia si aggrottano - sta riflettendo su qualcosa, lui lo sa. Legge la ragazza, la conosce così a fondo come lei con i suoi libri.
«Non pensi che ci debba ancora dire qualcosa?» domanda pensierosa, mettendolo al corrente dei suoi dubbi.
«Perché non glielo chiedi, è una tua amica».
«E tu invece» dice rivolgendo l’attenzione al ragazzo «Tu non devi dirmi niente?»
«Che sei bellissima?» domanda retorico avvicinandosi alle sue labbra, ma lei fugge il contatto e ride allegra.
«Una coscienza pulita è un Natale perenne» lo rimprovera ad un soffio dalla sua bocca, con la bacchetta di Molly mano.
   
 
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