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Autore: AliF    23/12/2012    3 recensioni
-Comunque, Seccatura, mi dispiaceva lasciarti da sola in questa notte tanto magica e bella, che deve essere condivisa con qualcuno e quindi..-
[ShikaTem]
[Storia partecipante all’iniziativa “I’m dreaming of a Black Christmas” indetta dal forum The Black Parade]
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Shikamaru Nara, Temari | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Di notti magiche e telefonate

[~Buon Natale]









Giorno #23
Prompt: A Christmas Call

 

























Temari sedeva su una panchina, da sola, nella piazza deserta. Tutti erano già a casa insieme alle famiglie, per festeggiare il tanto atteso Natale. Poteva immaginarli lì, riuniti davanti all’albero pieno di luci colorate e palline sgargianti, con i bambini seduti sulle ginocchia, intenti a scartare i regali, o magari a scrutare fuori dalla finestra, cercando un noto omino rosso svolazzare nel cielo su una slitta.  
Temari no, sedeva su una panchina, da sola, nella piazza deserta di un paese sconosciuto, aspettando di festeggiare il Natale, lontana giorni di cammino da casa sua, la bella Suna, vicino ai suoi due fratelli. Lontana giorni di cammino da Konoha, accanto all’uomo che amava.
Una folata di vento si alzò e investì la giovane, sferzandole il viso. Il freddo era pungente quella notte, ma lei non aveva voglia di tornare nella stanza d’albergo. Le piaceva rimanere lì fuori, avvolta nel silenzio, ad osservare i fiocchi di neve cadere lenti, volteggiando nell’aria prima di trovare riposo a terra. Uno spettacolo bellissimo e raro ai suoi occhi acquamarina. Occhi adesso persi a osservare il cielo blu scuro, illuminato dalla Luna, attraversato da una stella cadente. Temari espresse un desiderio, uno dei tanti che non si sarebbe mai avverato forse, o forse sì.
Poi lo sentì. Il suo cellulare, perso dentro la borsa, vibrava piano. Lei lo prese, guardò il numero e se lo portò all’orecchio.
-Che vuoi?- rispose secca.
-E’ un piacere anche per me sentirti Seccatura- ribattè la voce annoiata di Shikamaru –Come stai?-
-Sto bene-
-Non ne dubito, al freddo e al gelo in un buco di paese da sola. Bel modo di festeggiare il Natale-
In tutta risposta ottenne un ringhio.
-Stai firmando la tua condanna a morte, Cry-baby. Si chiama “lavoro” quello che mi ha costretto qui. Non poltrisco io, nemmeno alla Vigilia-
-Comunque, Seccatura, mi dispiaceva lasciarti da sola in questa notte tanto magica e bella, che deve essere condivisa con qualcuno e quindi..-
Dei passi ovattati nella notte.
Temari alzò di scatto la testa, trovandosi di fronte uno Shikamaru con le guance e il naso arrossati dal freddo, avvolto in un piumone e nella sciarpa beige e il cellulare attaccato all’orecchio. Lo richiuse, sollevando leggermente gli angoli della bocca, in quello che doveva essere l’imitazione di un sorriso.
-E quindi sono venuto fin qui a cercarti-
-Dovevi rimanere a festeggiare il Natale con i tuoi- borbottò lei, riponendo il cellulare nella borsa.
-Volevo festeggiarlo con te-
Temari ghignò, perfida –Non diciamo cazzate. Chi ti ha consigliato di venir qui?-
Lui si grattò la testa, a disagio –Li vuoi elencati in ordine alfabetico o a caso? Comunque direi mio padre, che a sua volta stava per lasciar sola mia madre in una sera di Natale e fu salvato da suo padre che stava per commettere lo stesso errore… Beh, hai capito l’antifona-
-Deve essere scritto nei geni dei Nara commettere sbagli con le proprie donne-
-Può darsi. Choji, che mi ha detto, guardandomi tristemente, che di donne non capisco nulla, Ino, che mi ha spedito qui a calci, Tsunade…-
-Addirittura il tuo capo?-
-Vuole ancora una mente brillante come la mia al lavoro- concluse, finendo di contare sulle dita. Poi la guardò, godendosi la vista di quegli occhi che tanto amava –Non è stata proprio quella che si può definire una mia scelta o una mia idea, ma sono felice di essere qui con te. Buon Natale-
Temari gli si avvicinò, appoggiando la fronte contro la sua spalla e nascondendo un sorriso –Sei uno stupido e le tua chiamata non era per niente natalizia e non ha portato alcuna gioia, anzi, mi ha fatto incazzare ancora di più. Ma, alla fine, sono felice che tu sia qui. Buon Natale-
Il sorriso di Shikamaru si allargò ancora un po’, mentre gli occhi osservavano quel cielo blu scuro.
E l’abbraccio si fece più stretto.















Note.



La storia è stata scritta per il giorno 23 del Terzo Nero Calendario dell'Avvento, un'iniziativa indetta dal forum più nero che esista e che potrete trovare qui e su Facebook qui.

Perdonatemi per la storia che è venuta fuori. Sono andata nell'OOC più terribile, la trama fa schifo e il risultato è qualosa che mi uccide. Ma non mi è venuto in mente altro di meglio, anche perchè sono stati giorni abbastanza duri per me e mi è mancato il tempo per far tutto. Questo è il meglio del peggio.
Comunque. Siccome la storia è basata sul prompt "Christmas Call" ho dovuto mettere AU come avvertimento, perchè nel mondo dei ninja non credo esistano ancora i cellulari.
Buon Natale a tutti.
Alice.




   
 
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