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Autore: _Arale_    23/12/2012    2 recensioni
È iniziato tutto quel freddo giorno di Dicembre, mentre bevevo la mia cioccolata calda, seduta sul divano, coperta fino al collo. In televisione stavano dando la mia serie preferita, era l'ultima puntata e non volevo assolutamente perdermela. Ero così presa dal programma che non mi accorsi del campanello che suonava. Quando me ne resi conto, la puntata era già quasi alla fine. Mi dissi che ormai quel tizio (o tizia..) era lì fuori da quasi venti minuti, quindi anche se avesse aspettato un po' di più non sarebbe cambiato granché. Il campanello smise di suonare quando mi decisi ad alzarmi dal divano. Non so perché lo feci, ma andai comunque ad aprire la porta. Trovai all'ingresso un enorme mazzo di fiori. Lo portai in casa e mi accorsi che c'era attaccato un biglietto bianco, fatta eccezione per una macchia d'inchiostro nell'angolo in alto a destra.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Pov Jane
Mi svegliai, invasa da uno strano calore. Mi misi a sedere, cercando di non fare troppo rumore: Mike stava ancora dormendo. Guardai l'ora: le 8.30. Iniziai a pensare a tutto ciò che era successo la sera precedente. Io e Mike avevamo fatto l'amore. Lui era incredibilmente rilassato e io ero persa di lui. Le sue mani mi accerezzavano di continuo, ovunque e continuava a sussurrarmi quanto io fossi bella. I suoi capelli erano intrecciati nelle mie mani. L'avevamo fatto con dolcezza, con rabbia, con amore e con desiderio. 
La luce flebile del mattino inase la camera, eravamo in inverno ormai eppure era come se il sole stesse splendendo per noi. Mike era così fottutamente stupendo. Le coperte gli lasciavano scoperta la schiena, le sue braccia avvolgevano il cuscino e la sua faccia rilassata faceva pensare che stesse facendo un bel sogno. Rimasi a guardarlo per un po', poi andai a farmi una doccia calda. 
Aprii l'acqua e lasciai che mi scorresse sulle spalle, il seno, la pancia.. Mi immersi in quel paradiso. liberando la mente da tutti i pensieri. Uscii e cercai un asciugamano, ma non lo trovai da nessuna parte. Mi alzai, cercando qualcosa con cui asciugarmi e trovai Mike,nudo, davanti alla porta.
Mi sorrisi e io diventai rossa per l'imbarazzo..
"St..stavo..cercando un asciugamano..." 
Entrò e si avvicinò lentamente a me, il mio cuore cominciò a battere fortissimo, Mike si fermò a pochi centimetri da me poi si chinò piano piano. Stavo impazzendo. Si girò verso il mobiletto sotto al lavandino e tirò fuori un asciugamano non troppo grande. Poi si rialzò e me lo porse. Ero diventata rossissima e stavo tremando.
"Gr..grazie.."
"Di niente, Piccola" Mi fece un sorriso apparentemente innocente, poi mi prese per i fianchi e mi tirò a sè. Ero bagnata dalla testa ai piedi ma mi abbracciò comunque, molto forte. Sentii qualcosa muoversi nel zona bassa di Mike e sorrisi divertita. Lui mi guardò maliziosamente e mi disse "è l'effetto mattutino" Poi mi strizzò l'occhio e dopo avermi dato un piccolo bacio uscì dal bagno.

Rimasi immobile per qualche secondo cercando di imprimere il più possibile il sapore di Mike sulle mie labbra. Mi asciugai, poi mi accorsi che il cambio ce lo avevo in camera, così mi avvolsi l'asciugamano intorno al corpo. Era un po' stretto e corto, mi copriva giusto le parti intime ma mi faceva sembrare il seno più grosso di quel che era. Mi raccolsi i capelli in uno chignon e uscii dal bagno. Entrai in camera e mi accovacciai sulla mia borsa, presi un paio di mutande e il vestito per stare in casa, poi mi vestii. Mike non era lì, sentii dei rumori provenire dalla cucina e capii che stava preparando la colazione. 
Mi andai ad asciugare i capelli, che diventarono mossi e gonfi. Sembravo un cazzo di leone. 
Scesi di sotto e andai ad abbracciare Mike, dandogli il buongiorno che si meritava.
"Buongiorno tesoruccio" Cinguettai, poi gli stampai un bacio su una guancia dovendo stare sulle punte dei piedi.
Lui sorrise soddisfatto, poi mi mostrò la colazione.
"Tu vuoi farmi ingrassare, non ho più dubbi." Caffè e latte con brioches alla nutella tostate leggermente, spremuta d'arancia e una fetta di torta al cioccolato grande come una casa. Il mio stomaco reclamò ciò che gli spettava di diritto. 
"Non ho intenzione di farti ingrassare, voglio che tu sia bene però." 
"Sei un angelo!" E mi buttai sulla colazione, mischiando tutto. Si ok, in fatto di cibo sono un disastro, mangio di tutto. 
Mike stava ridendo divertito, guardandomi soddisfatto. 
"Ti piace?" 
"Shi!" 
Ripulii tutto per bene, poi mi alzai e posai tutto nel lavandino della cucina. 
"Piccolina, senti, io devo andare a comprare delle cose. Vuoi venire con me?"
"Assolutamente sì! Però poi mi porti a fare shopping!" 
"è un ricatto?" 
"Qualcosa del genere.." Gli sorrisi.
"Io ti porto volentieri..Ma mi fai scegliere qualcosa da comprarti." 
"Oddio.." Iniziai a ridere, arrossendo.
"Ok!" Esordii. Gli saltai in braccio e iniziai a baciarlo. Lui mi teneva dal sedere e ricambiava ogni mio singolo bacio. Ci sorridemmo, avvolti da un vortice di felicità. Non ero mai stata così bene in vita mia.

Andammo di sopra, per prepararci. Impiegammo mezz'ora solo per vestirci, visto che lui mi rubò i pantaloni e io gli rubai la maglietta. Lo minacciai dicendogli che sarei andata in giro in mutande se non mi avesse ridato i pantaloni e lui ricambiò dicendo che se ne sarebbe uscito senza maglietta. Guardai i suoi pettorali e mi sentii trafitta da una forte gelosia. Era mio, non avevo intenzione di condivedere tutta quella bellezza con gli altri. 
Gli rilancia la maglietta, sbuffando. Ma lui continuava a tenersi i miei pantaloni. 
"Hai intenzione di ridarmeli?"
"mmmh..nhaaa..." 
Scoppiai a ridere poi mi sedetti sul letto, decisa a restare lì seduta finché non mi avesse ridato i pantaloni.
Lo vidi avvicinarsi a me in modo sensuale
"Facciamo le preziose?" 
Non gli risposi. Appoggiò le braccia al letto bloccandomi. Poi si avvicinò lentamente, fino a che non mi baciò, facendomi completamente sdraiare e adagiando il suo corpo contro al mio. Si tirò su e mi guardò poi mi diede i pantaloni dandomi la possibilità di vestirmi. Mi baciò di nuovo "Ti aspetto giù Piccola".
Lo guardai uscire dalla camera, poi mi vestii.

  
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