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Autore: Cardy    23/12/2012    1 recensioni
Piccola raccolta ScoziaXNordIrlanda Dedicata alla mia David-Ast, derivata da un momento di pazzia e dall'ispirazione che mi dà la role che ho con lei in cui compaiono questi due dolcissimi bambini, anche se in versione ragazzi normali!
Genere: Dark, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Altri
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Role's Fic'
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Jingle bells, jingle bells,
Jingle all the way!

 

 

Bene, ormai c'era poco da fare. Tutti gli anni era quella storia, la casa diventava un casino tremendo, si festeggiava con troppo alcool, non che gli dispiacesse, lui amava bere, ma alle volte le persone esageravano, com Arthur l'anno precendete. Inghilterra aveva deciso di deliziare tutti con uno streap tease di cui lui avrebbe fatto proprio a meno, per fortuna Francis quella volta era intervenuto, bloccando suo fratello prima che si privasse dei pantaloni.

Ma quell'anno aveva preso la decisione di non farsi vedere alla festa, preferiva starsene in camera a leggere, almeno avrebbe evitato di dovere stare attento alla miriade di vischio attaccati sopra la porta!

Non che fossero un vero problema, ma l'anno precedente aveva dovuto baciarsi con Bielorussia, sinceramente quella ragazza non gli piaceva proprio per nulla, avrebbe preferito il fratello. Comunque quell'anno ci sarebbe stato un bel bicchiere di thè caldo ed un libro a fargli compagnia mentre dalla stanza di sotto si iniziavano a sentire le prime risate sguaiate ed i primi strilli indignati. Sospirò, scuotendo la testa.

Certo che alcune nazioni erano assurde, forse lui era uno di esse. Non era normalissimo preferire restare in camera a leggere piuttosto che festeggiare, soprattutto per uno che a San Patrizio si riduceva in uno stato pietoso, tanto che doveva strisciare sui gomiti per tornarsene a casa ed infilarsi a letto. Però per lui il natale era diverso, lui credeva ancora che a natale fosse meglio stare solo in famiglia, magari con la persona che si ama.

Un nuovo sospiro gli scappò dalle labbra. Si, certo! Alba era sicuramente al pian terreno a festeggiare, se lo immaginava con un boccale di whisckey in mano ad intonare canzoncine dalla dubbia moralità. Gli fosse passato per una volta... ok, magari anche lui aveva qualche colpa, lui lo aveva sempre e solo rifiutato. Non si piangeva sul latte versato.

Chiuse il libro, alzandosi dalla poltrona per aprire la porta, il vociare divenne estremamente più forte, decisamente avevano iniziato presto ad alzare il gomito. Scese le scale, dopo essersi dato dell'imbecille, sorridendo nonostante tutto quando vide Spagna, Prussia e Francia sul tavolo, intenti a quello che sembrava un can can molto, molto mal fermo, Arthur era collassato sul divano, Alfred e Matthew non si vedevano, probabilmente l'americano aveva deciso che c'erano modi migliori di festeggiare con il proprio fratello. Passò lo sguardo su tutti i presenti, inarcando un sopraciglio. David non era lì? Si guardò intorno, fino a che uno sbuffo di fumo non comparve dalla finestra del balcone aperta.

Si avvicinò, trovando il rosso appoggiato alla ringhiera di pietra, intento a guardare il cielo, o forse la neve che stava iniziando a cadere. Lo fissò per un secondo. Era bello, c'era poco da fare, ma era una bellezza che derivava da tutti quei piccoli difetti che formavano il viso di Scotland, i tratti affilati, i canini più appuntiti del dovuto, tutto quello non faceva che farlo sembrare più desiderabile, più affascinante.

David sembrava un ragazzo pericoloso e quindi erano in tanti quelli che gli sbavavano dietro, come se non lo sapesse, però sapeva anche un altra cosa, l'aveva sempre saputa e nonostante tutto continuava a chiedersi il perchè.

David amava lui, Colin, Irland del nord, ancora tra le mani di Inghilterra, quello che sembrava non avere mai un parere proprio se prima non si confidava con Arthur. Scozia però conosceva la verità, altrimenti non avrebbe perso il proprio tempo dietro di lui. In fondo era cresciuto con Alba, non con England, era più di Alba che di England. Gli scozzese non erano stati degli invasori, ma semplicemente i propietari di una terra che finalmente tornavano ad occuparla. Ed in fondo, sotto sotto, lui era uguale al rosso, anche se non lo ammetteva.

Stessa sete di libertà, stesso bisogno di sentirsi fieri e stesso bramoso desiderio.
Desiderio di stare accanto a quel condottiero dai capelli di fiamma, di farsi abbracciare, di donarsi, cosa che però cercava di non mostrare mai.

-”Fa freddo.”-

Il rosso sobbalzò al suono della sua voce, voltandosi nella sua direzione ed inarcando un sopraciglio.

-”Tu non eri in camera?”-

-”Nessun ubriacone è venuto a bussare, sono scese a controllare.”-

L'altro ridacchiò, tornando a guardare il cielo.

-”Nevica.”-

-”ho visto.”-

-”è bella la neve.”-

annuì, appoggiandosi vicino a lui, alzando il viso verso i fiocchi che cadevano. Non parlarono, di voci bastavano quelle all'interno, non servivano anche le loro, però c'era una cosa che voleva fare. A natale si è tutti più buoni, no?

-”David?”-

-”Mh?”-

-”Siamo sotto al vischio.”-

Il rosso lo fissò perplesso.

-”No, non è vero. Qui non c'è.”-

Alzò gli occhi al cielo, esasperato. Certo che era cretino quando voleva! Allungò una mano, portandola dietro alla nuca del rosso, attirandoselo contro e baciandolo castamente per un attimo, prima di chiedere l'accesso alla sua bocca che gli venne concesso dopo un attimo di stupore. Quando le braccia di David se lo spinsero addosso non fece alcuna resistenza, legando le proprie intorno al collo dell'altro, continuando quel bacio che sembrava volergli strappare tutto, ogni cosa.

Si staccò solamente quando i polmoni gli fecero notare che l'apnea non era il loro sport, sorridendo al rosso.

-”Buon natale, Dave.”-

-”Buon natale, Col.”-

Le labbra tornarono ad unirsi dopo quell'augurio, Dio, avrebbe potuto morirci su quelle labbra, non c'era nessuno che glielo impedisse.

O almeno... quasi nessuno!

Si sa, quando in corso c'è una festa piena di gente esagitata, con la mania di rompere le palle a tutti, trovare un attimo di tranquillità. Specialmente se in giro c'è America, decisamente soddisfatto e pronto ad infastidire Russia!

Quando la palla di neve colpì David sulla nuca, l'altro emise un versetto costernato.

-”Attenzione!”-

-”Di solito si dice prima di lanciare la palla di neve, America.”-

Poi ci fu un attimo di silenzio, mentre lui cercava di ripulire i capelli del rosso, impegnato a lanciare inculti sulla demenza del biondino in giardino.

-”Oh, ho capito! Stavi cercando di scartare il regalo! Continuate pure, noi guardiamo!”-

Ecco, quello non lo avrebbe dovuto dire, perchè lui avrebbe davvero continuato, ma fu costretto ad appoggiarsi al cornicione e guardare l'uomo che amava correre dietro ad un esagitato Eroe che gli gridava che in realtà non ci avrebbe combinato niente perchè era impotente!

Glielo avrebbe dato più tardi il suo regalo... forse.

 

Note:Buon natale in anticipo a tutti!*o*

  
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