ORE 8.15, Lunedì
- MAMMAAAAA!! Perché diavolo non mi hai svegliata!!!! Arriverò in ritardo il mio primo giorno di scuola!!!
- Io ci ho provato a svegliarti ma tu ogni volta mi hai detto “adesso mi sveglio”…
“Sbrighiamoci a cambiarsi…… OUCH!!! Maledetto spigolo!!”
- Ma dove l’ho messa la cartella… ero sicura di averla appoggi… ah eccola qui!
- Chibiusa sbrigati la colazione è pronta!
- No mamma non mangio altrimenti rischio davvero di arrivare in ritardo! Ciao a oggi!
Salve!! Come inizio non è dei migliori, però… Il mio nome è Chibiusa Tsukino, ho 15 anni e mi sono trasferita da poco in questa città e… da quanto avrete capito oggi è il mio primo giorno di scuola. Quella con cui ho parlato fino a qualche minuto fa è mio madre, Usagi, una vera e propria pasticciona anche se papà dice che io ho preso da lei… Mah…
Comunque mio padre si chiama Mamoru Chiba ed è semplicemente il papà più fantastico del mondo. Al momento si trova fuori per lavoro.
Adesso sto correndo a tutta birra per la strada che mi porterà alla nuova scuola. Spero di non arrivare tardi altrimenti sarò subito classificata come una “RITARDATARIA” dai prof e ci tengo almeno qui a fare buona impressione.
Finalmente intravedo la mia scuola: un imponente edificio con un enorme giardino e un campo da calcio e in cima al palazzo un maestoso orologio che segna le 8.25...
L’unica mia speranza è quella di poter conoscere qualche nuova amica e chissà… Anche trovarmi un ragazzo. Nella città in cui abitavo prima ero molto popolare nella scuola perché un sacco di ragazzi mi venivano dietro, infatti mi reputo una bella ragazza… Però a differenza della vecchia scuola qui è obbligatorio portare una divisa scolastica. Devo dire che, modestamente, mi sta veramente bene ed è costituita da una gonna blu un po’ sopra il ginocchio ed una canottiera banca a maniche corte provvista di cravattina sempre blu. Da quando ero piccola sono abituata a portare i lunghi capelli rosa in due codini che in questo momento svolazzano a destra e a sinistra.
L’ultimo incrocio e poi sono arrivata… Il semaforo per i pedoni è rosso ma passerò lo stesso tanto non si vedono macchine all’orizzonte. Accellero il passo a improvvisamente mi sento prendere per il braccio, tirata indietro e la mia schiena va dolcemente addosso a qualcuno.
- Ma che cavolo…
Non finisco la frase che una macchina mi sfreccia davanti e il conducente mi guarda torvo prima di voltare a sinistra. Mi volto per vedere il viso del mio salvatore e il mio sguardo si perde negli occhi profondissimi di un ragazzo un po’ più alto di me che mi guarda inizialmente preoccupato ma poi comincia a sorridermi.
- Per fortuna che ti ho visto appena in tempo. Va tutto bene?
-Ora che ci sei tu si…
- Come scusa?
-No, niente…
Ma che cavolo mi metto a dire!! Però che bella voce… E che bel ragazzo!! I suoi capelli sono fluenti e semplicemente stupendi… E che dentatura perfetta!!! Dalla divisa che indossa deve essere della mia scuola bene!!
Al pensiero di poterlo vedere ancora arrossisco e abbasso lo sguardo mormorando un “grazie”.
- Piacere il mio nome è Helios… Non ti ho mai visto da queste parti, sei nuova vero?
- Ehm, si… Mi chiamo Chibiusa… Chibiusa Tsukino!
La folla di gente che era ferma cominciò a muoversi segno che il verde era appena.
- Ché è stato un vero piacere conoscerti Chibiusa. Spero con tutto il cuore di incontrarti ancora in giro. Ciao!
Detto questo si voltò e cominciò ad incamminarsi verso l’atrio della scuola.
Dopo qualche minuto passato ad osservarlo allontanarsi e dandomi della stupida mentalmente, decisi di ritornare sul pianeta Terra e incamminarmi verso la scuola, sperando di incontrare molto presto quel ragazzo.