Capitolo Tre.
…That Proves
it…
La mattina
dopo Colin si sveglio presto. Aveva dormito poco e
male.
Era l’idea di
averlo rivisto a fargli quel effetto.
Aveva
capito che Jared faceva ancora parte del suo mondo;
vi era rientrato per meno di cinque minuti e lo avrebbe condizionato per le
prossime settimane.
Era questo
che intendeva quando l’aveva lasciato.
Una parte
di lui, quella che era nata in Marocco quando l’aveva
conosciuto, continuava a dirgli che l’essere dipendente da Jared era la cosa migliore che potesse capitargli. L’altra
invece, quella che conosceva da 29 anni, non faceva altro che ripetergli di
correre il più lontano possibile.
Frugò nella
sua valigia per cercare qualcosa di decente da indossare e diede uno sguardo a
Lily, addormentata tra le coperte.
Quel
pomeriggio avrebbe dovuto andare a prendere James, e sicuramente non se la sarebbe portata dietro.
Da quando Jimmy era nato era uscito con tantissime persone, ma
l’unica che era venuta con lui quando doveva passare
del tempo con suo figlio era stato Jared. Anche Jimmy sembrava adorarlo.
Lasciò sul
comodino accanto a Lilian i soldi per un taxi e un
bigliettino su cui c’era scritto che l’avrebbe richiamata. Dubitava che in
realtà l’avrebbe fatto. [NdA:
Che stronzo, poveraccia è__é]
Dopo avere
fatto l’ennesima intervista andò da Kim.
Il
giornalista gli aveva fatto le stesse identiche domande, e Colin
aveva risposto con frasi fatte e sorrisi di circostanza. Si chiese se quelle risposte
interessassero ancora a qualcuno.
Si sorprese quando non trovò la tata alla porta, ma Kim stessa.
Perfetto,
la giornata non faceva altro che peggiorare.
-Jimmy è
pronto?- chiese senza nemmeno salutarla. Non c’e ne era il bisogno, e
sicuramente se lui lo avesse fatto lei lo avrebbe mandato al diavolo, considerandola
una presa per il culo.
-Jess lo
sta finendo di preparare- disse lei sedendosi sul divano e accavallando le
gambe.
Jess era
la ragazza che si occupava di James quando Kim non c’era, o più
semplicemente era troppo ubriaca o fatta per badare a suo figlio. A Colin piaceva, gli sembrava dolce e riservata.
-Allora-
cominciò la donna con un mezzo sorriso –Ho sentito di te e Jared…-
Nonostante
si fossero lasciati da quasi sei mesi era riuscito a evitare di parlarne con
lei; ma il loro era un ambiente in cui i segreti non rimangono tali per molto
tempo.
Colin
non rispose e vide il sorriso di Kim diventare più
grande. Sapeva di avere toccato il tasto giusto per ferirlo.
-Sai, alla
fine lo sapevamo tutti che non sarebbe durata; anche se, stronzi
uguali, magari eravate fatti per stare insieme-
Colin
sentì le mani prudere, ma si impose di stare calmo. Prendere a pugni la madre
di suo figlio non era la cosa più consigliabile da fare.
-L’ho
visto un mese fa ad un party… Era con suo fratello e i suoi amichetti del cazzo. Appena mi ha riconosciuto se ne è andato con la coda
tra le gambe… Dio, che tristezza che mi fa, doveva essere proprio cotto-
Rise.
Questa volta Colin non riuscì a trattenersi, le
ristate di Kim gli stavano sfondando i timpani e
sentiva la rabbia fargli tremare le braccia.
Gli strinse
la camicetta con una mano e la obbligo ad alzarsi.
-Stammi
bene a sentire Kim…- sputò il suo nome dalle labbra
cercando di fargli vedere che nonostante quelle parole l’avessero ferito,
l’avevano fatto anche incazzare sul serio, e lei
avrebbe fatto bene a rendersene conto in fretta –Spara stronzate
su di me con i giornali… Forza, vai a dirgli che sono un alcolizzato con deliri
di onnipotenza! Tanto non mi interessa neanche più, sarebbe solo merda che esce dalla bocca di altra merda… Ma prova a dire
qualcosa su Jared… Prova a dire qualcosa di male alle
persone che amo e ti prometto, anzi no, ti giuro che ti distruggerò… Ti farò
rimpiangere tutto e pagherai con gli interessi-
-Attento a
quello che dici, Farrell-
bisbigliò lei tra i denti senza avere il coraggio di guardarlo negli occhi.
Alle loro
spalle sentirono Jess che si schiariva la voce.
Velocemente
si allontanò da Kim e sorridendo si avvicinò al
figlio. Jimmy non doveva capire tutto l’odio che
provava per lei.
-Riportalo
a casa domani a mezzogiorno e sii puntuale- disse acida.
Colin
prese in braccio James, mentre con l’altro braccio
afferrava il suo borsone e uscì senza replicare.
***
Jared
camminava lentamente, guardandosi in giro come se fosse la prima volta che
vedeva Los Angeles.
Shannon
lo aveva praticamente obbligato a uscire.
Il tour
aveva subito una pausa di qualche settimana e erano tornati in California.
La sera
prima lo aveva rivisto. Era come se gli istanti non fossero mai passati.
Non avrebbe
mai imparato la lezione, non se c’era Colin di mezzo.
Lui lo
aveva fissato e a Jared era comparso un piccolo sorriso
sulle labbra. Perché, vedendolo in quel momento, con un drink in mano e quella
ragazza uguale a mille altre sotto braccio, aveva capito che la vita di Col non era migliore della sua. Si era preso una piccola
rivincita.
Però quando
Colin aveva cominciato ad avvicinarsi a lui aveva provato
una strana sensazione; come se fosse stato vittima di crisi di panico.
Non voleva
vederlo perché incrociare i suoi occhi da vicino avrebbe voluto dire correre il
rischio di cancellare l’immagine d’odio che aveva costruito e perdonarlo.
Sarebbe tornato a essere suo, perché
era quello l’effetto che gli faceva Colin.
Anche Shannon aveva notato la presenza dell’irlandese al party e,
capendo l’umore del fratello, la mattina dopo l’aveva
letteralmente trascinato con lui e Tomo.
Gli
dispiaceva avergli rovinato il pomeriggio con il suo ragazzo, ma era grato a Shannon di non averlo lasciato solo.
Improvvisamente
notò che Shannon e Tomo, che camminava leggermente più
avanti di lui, si erano fermati.
Alzò lo
sguardo e lo vide.
***
Colin
aveva deciso di portare suo figlio al parco giochi quel pomeriggio. Ogni tanto
alzava lo sguardo e guardava Jimmy andare sulle
altalene per poi tornare a vagare tra i suoi pensieri.
-Jary-
sentì dire il bambino mentre batteva le mani.
Perfetto,
ora ci si metteva anche suo figlio.
-Papà…-
ripeté James puntando il ditino verso il marciapiede
–C’è Jary-
Ed era la
verità.
Jared era
davanti a lui. Lo stava fissando, i capelli erano cortissimi e gli occhi più
blu di quanto li ricordasse.
Prese suo
figlio in braccio e si avvicinò lentamente.
Solo in
quel momento notò la presenza di Shannon e Tomo; per
un secondo si era illuso che ci fosse solo
lui.
James
continuava a ridere e a battere le mani.
Si sporse
dalle braccia di suo padre fino a dare un bacio sulla guancia a Jared. Lui sorrise.
-Ciao
bellissimo… che stavi facendo?- cercò di focalizzare l’attenzione sul piccolo sebbene sentiva gli occhi di Colin
su di se.
-Io andavo
sui giochi- disse indicando le altalene.
-Mi sei
mancato Jay- disse Colin
tutto d’un fiato. Sentì Shannon sbuffare e Jared puntare lo sguardo a terra. –Ti va di parlare un po’?
Ti offro un caffè-
Jared si
girò verso Tomo e suo fratello.
Era come se
stesse aspettando che loro gli offrissero ragioni per non accettare, perché da
solo non le trovava.
“E se non le trova in se stesso” pensò Tomo “Vuol dire che non ci sono davvero”
-Mi pare
che tu sia già impegnato- rispose Jared guardando James.
Tomo prese
la parola –Io e Shannon possiamo portarlo di nuovo
sulle giostre- Jimmy rise entusiasta –Dopotutto non
sarebbe la prima volta che ci occupiamo di lui-
Shannon
lo guardò e Tomo gli fece capire che non doveva fare domande.
Colin si
stupì. Shan doveva essere davvero innamorato se,
oltre che non mettere in atto le sue minacce, lo aiutava in quel folle piano di
riconquista che si era messo in testa.
-Allora,
andiamo?-
To Be Continued…
[NdA: Eccomi qui!
Prima di
tutto ho una rettifica da fare… avevo detto che questo sequel
sarebbe durato solo 4 capitoli? Ebbene non è più propriamente così!
Ovvero, “Your Promises Looks
Like Lies” finirà davvero al capitolo 4, ma poi ci sarà una terza parte della storia,
perché Colin è stato un immenso coglione
nel mollare Jary e lui non può essere così bamba dal riprenderselo subito, così Colin
ora dovrà sudare se vuole tornare con lui! Muahahaha
ben gli stà!
Non ho idea
di come fare la terza parte, ci penserò in questi giorni ^.-
Thanks to:
-Kiki:
Certo! Shannon è sempre presente xDD Grazie per il commento, spero ti sia piaciuto
anche questo capitolo =)
-Jary_Shanny:
Eccomi qui ^^ Oddio grazie per i complimenti, mi dispiace di averti lasciato di
nuovo in sospeso :/ va bhe,
le cose si sistemeranno fra un po’… muahaha mitico Shannon! Baciuz
:-***
-Ginny Potter: Uddio grazie *__* *me si
sorprende sempre quando scopre nuovi lettori ç_ç* Perché Farrell è stato così coglione da mollarlo? Lo scopriremo nella prossima puntata xDDDD Scherzi a parte, grazie per
il commento :-**
-Mercoledì:
Grazie per il commento! Mentre scrivevo mi immaginavo Shannon
che dava un testa a Colin o
che lo scoteva.. mi sembra il tipo da maniere forti xD
poi ho deciso di non descriverlo più sclerato di
quanto non fosse già xDD Baciuz
:-**
-Lulamae:
Ma io sono felicissima di trovarti anche qui! Punto primo: Davvero ti è piaciuta
la parte di Tomo&Shan? Era il pezzo in cui ero
più in dubbio… E davvero è piaciuta anche a altri?? *me è sempre più stupefatta* awwh!
Grazie :-** Punto Due: Muahaha
sììì convertiamo le anime innocenti allo slash xDDD Ecco, all’inizio Linds l’avevo esclusa a priori perché meno la
vedo/nomino/leggo/scrivo di lei meglio sto, ma ora che ho deciso di fare una
terza parte non escludo nulla. Punto Tre: Ebbene sì!
Ammetto che all’inizio Tomo non era proprio previsto,
ma tutti i tuoi complimenti mi hanno convinto a fargli fare un cameo, vedrai nel prossimo capitolo ^.- Baciuz
e grazie :-**
-LostWithe:
Muahahaha sìì xDD Stupido, stupido Farrell -_- Grazie per il commento, spero ti piaccia anche
questo capitolo ^^
Grazie
anche a chi ha solo letto e alla prossima :-**]
Kisses
Niamh