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Autore: RickishMorty    09/07/2007    6 recensioni
Ho freddo. E' estate ma ho freddo. Non è strano? Si è strano.
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cold

 

 

Ho freddo. È estate ma ho freddo. Non è strano? Si è strano.

Anche perché fanno 36 gradi. E sono anche le 9 di sera.

Mamma mi ha consigliato di andare a letto e mi ha dato anche un piumone. E siamo in piena estate.

Beh ora che sto a letto tanto vale approfittarne. Sarò malata, quindi teniamo occupata quella poca lucidità che mi è rimasta.

E che modo migliore se non sognando, pensando?

C’è una cosa a cui penso, a cui non smetto di pensare.

Mi rivolto nelle coperte cercando di non pensarci. Ma mi preparo al peggio.

Avete presente quando muore una persona cara e avete quel vago senso di incredulità che vi impedisce di scoppiare a piangere?

Ecco io ero in quello stato, dove vi risuona una sola parola nella mente ‘è impossibile’  e un ottimismo non accenna ad andarsene ‘si risolverà tutto’.

Tornerà

Feci un sorriso malinconico, portandomi una mano a pugno sulle labbra che incontrò una lacrima che scendeva sulle mie guance.

Ecco. Arrivava il momento.

Feci un atto molto masochista.  Presi il cellulare e cominciai a scorrere i tasti con le dita finchè non mi ritrovai nella cartella dei messaggi. Mi attraverso la schiena un brivido.

La maggior parte avevano sempre lo stesso mittente. Erano quasi tutti in realtà.

Mi misi a leggerli.

Non tenevo quasi mai i messaggi, tanto meno le frasi più stupide. Ma qui c’era proprio di tutto. C’erano le cose più belle che mi avessero mai detto.

Cominciai a piangere, mentre il freddo mi attanagliava sempre di più. Mi buttai sul cuscino mentre il telefono scivolava sulle coperte diretto verso il pavimento.

I singhiozzi mi scuotevano la schiena mentre i brividi me la irrigidivano.

Il cuscino era umido e una chiazza bagnata si allargava sulla fodera.

Alzai lo sguardo cercando una coperta e la presi dalla sedia. Me la gettai addosso avvolgendomici, tentando di riscaldarmi.

Mi tornarono alla mente le innumerevoli cosa che ci eravamo dette, dalle assurde cazzate alle poche cose che valeva sentire in tutta una vita.

Brividi.

Brividi brividi brividi.

Mi girai di fianco con le ciglia bagnate e le guance umide. Non mi aveva nemmeno sfiorato la mente il pensiero di leccare le lacrime sentendo quell’adorabile sapore salato.

Ripensai al calore che avevo provato la prima volta che avevo sentito ti amo..

Un calore inesprimibile si era diramato nel mio cuore.

….

Quel pensiero mi illuminò la mente.

Calore..? Cuore…?

All’improvviso mi tolsi la coperta. Non era servita a nulla, avevo freddo.

Mi resi conto che la mia pelle non era fredda, non ero io ad essere fredda.

Era il mio cuore che gridava disperato di essere gelido, di essere senza amore. Che ne voleva.

Il cuore che avevi sempre scaldato con la luce del tuo amore ora era così.

Freddo.

Solo.

Morto.

Tuo.

  
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