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Autore: callmemarii    23/12/2012    3 recensioni
« Quando ho sentito parlare di lui ho pensato: "LUI E' IL CLASSICO DONNAIOLO, CHE ORRORE, LO ODIERO' PER TUTTO IL LICEO!" ... e poi mi sono follemente innamorata di lui, di Jake Puckerman. »
- Marley Rose
FAN FICTION JARLEY!!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jake Puckerman, Marley Rose
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lessi sul fogliettino l'orario della giornata e alla prima ora c'era scienze. Iniziai a camminare cercando l'aula un pò spaesata.
Una volta trovata, entrai esclamando un cortese"Buongiorno" e mi andai a sedere all'ultimo banco accanto alla finestra. Nell'aula c'erano soltanto un ragazzo e una ragazza seduti ai primi banchi, i classici secchioni con gli occhiali da vista e un'immensa fila di libri sul banco. Dopo qualche minuto suonò la campanella e l'aula iniziò a riempirsi così rapidamente che non mi accorsi neppure che la professoressa faceva parte della folla e aveva preso posto sulla sua cattedra. 
Mi introdusse alla classe e iniziò la sua noiosissima lezione sui vulcani.
Dopo circa 30 minuti la lezione venne interrotta da un ragazzo che senza bussare alla porta entrò con prepotenza nell'aula.
Era mulatto, con i capelli molto corti e arruffatti, un jeans scuro, una maglietta, la giacca di pelle nera e l'aria da duro.
"Puckerman, siamo alle solite. La lezione è iniziata da mezz'ora, è il settimo ritardo negli ultimi 10 giorni. Prendi posto e non interrompere più la lezione."
Il ragazzo si sedette su uno dei banchi liberi, accanto ad una cheerleader bruna dal fisico quasi perfetto.
Da lì, fino alla fine dell'ora iniziai a fissarlo, e capii subito che tipo di ragazzo fosse...
Aveva passato tutta l'ora di scienze a fare gli occhi dolci a quella ragazza, tutta l'ora di storia a fare gli occhi dolci ad un'altra, e durante quella di spagnolo c'aveva provato addirittura con tre ragazze contemporaneamente. Quel ragazzo mi faceva specie, era il classico donnaiolo sbruffone ed era il tipo di ragazzo che avrei odiato per tutto il liceo!

Il pomeriggio avevo l'audizione per il Glee Club, ed ero nervosissima. Passai per la cucina a salutare mamma che con i suoi soliti incoraggiamenti mi rendeva forte, indossai il maglioncino blu a cui mamma aveva aggiunto un finto targhettino per farlo sembrare costoso e poi mi diressi verso l'Auditorium.
Dietro le quinte eravamo una ventina di ragazzi, uno più nervoso dell'altro. Presi il foglio con il testo della canzone e mi misi seduta per terra, sul pavimento di legno aspettando che arrivasse il mio turno. Ripetetetti quelle parole decine e decine di volte senza nemmeno alzare la testa dal foglio, quando poi l'alzai notai che quel ragazzo mulatto di cui non conoscevo il nome, era lì per l'audizione.
Faceva avanti e indietro con le mani nelle tasche, poi guardò male un ragazzo che era seduto su una sedia e quello si alzò di colpo per farlo sedere, e il disprezzo che provavo verso di lui aumentava sempre di più.
Non sembrava il tipo di ragazzo bravo a cantare che voleva entrare in una specie di coro di disadattati, sebbene avessero vinto le nazionali. Ero curiosa di sapere cosa realmente ci faceva lì, magari voleva semplicemente fare il simpatico cantando una canzone ruttando, o facendo qualche ballo strano per sabotare le audizioni.
Ma quando arrivò il turno della sua audizione cambiai opinione su di lui, rimasi piacevolmente colpita..
Si mise al centro del palco, afferrò l'asta con la mano destra, e disse il suo nome:
"Mi chiamo Jake, solo Jake."  - esclamò quasi spaventato-
Non volle dire il suo cognome, ma io sapevo che era "Puckerman", l'avevo sentito più volte durante le lezioni mattutine dato che veniva costantemente ripreso dai prof.
Senza introdurre ne la canzone che avrebbe cantato, ne niente, partì la base e iniziò a cantare Never Say Never dei The Fray.
Rimasi quasi incantata dalla sua voce, era dolce e calda, la sua espressione da "bad boy" era sparita, il suo viso era diventato puro e in sintonia con la canzone. La mano destra era fissa sul microfono mentre la sinistra la muoveva di tanto in tanto andando a ritmo con la musica.
Avevo capito che questo Jake Puckerman era un artista, era lì per il mio stesso motivo: l'amore per la musica e non per fare lo sbruffone come nelle ore scolastiche..
Il professore del Glee Club lo interruppe poco dopo il ritornello e Jake si infuriò buttando per aria gli spartiti che erano dietro di lui. Senza chiedere scusa iniziò a correre venendo verso di me e gli altri dietro le quinte a testa bassa.
Mi scansai leggermente e rimasi a fissarlo. Mi passò d'avanti rapido come una furia, ma ebbi il tempo di guardarlo negli occhi per qualche frazione di secondo.
Anche lui guardò me per un pò, e la cosa provocò in me qualcosa, come un interesse, come una curiosità, io volevo capire che tipo era e perchè quando cantava diventava come un'altra persona. 
  
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