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Autore: Pando91    23/12/2012    7 recensioni
Brittany e Santana non si conoscono.
Quando si incontrano per la prima volta, sono semplicemente le ragazze di due migliori amici.
Poi, qualcosa cambia.
Dal testo:
" Lei è Brittany "
Brittany strinse la mano a Jason che notai, la scrutava quasi incantato. Non che potessi non capirlo, ma c' era la sua ragazza, ossia io, proprio a due centrimenti da quella scenetta.
Quando si riscosse dal torpore, si ricordò il suo nome e anche il mio, per fortuna.
" Jason. E questa è Santana "
Le sorrisi e feci il consueto gesto che, mi ricordai, avrei dovuto fare per tutta la serata. Ma quando incrociai i suoi occhi, scomparve anche quel pensiero. Ci guardammo per poco, il tempo di lasciarci la mano. Era bella e aveva qualcosa di speciale. Non seppi bene cosa, ma mi sentì investire da un' emozione nuova, diversa. Abbassai gli occhi: per l' ennesima volta in quella giornata mi sentì a disagio.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Brittany Pierce, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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TREDICESIMO CAPITOLO

 


Quando tornai a casa, dopo essere stata un altro po’ con Puck, trovai la cena già pronta e Brittany indaffarata a cucinare. Quando mi vide mi fece un sorriso grande.
 
“ Ho preparato da mangiare, spero sia buono, sai che non sono molto brava in questo ”
 
Le andai vicina e la abbracciai. Non mi importava niente del cibo, o di come fosse il suo sapore, volevo solo sentirla mia, ancora e ancora.
 
“ Che c’ è?” fece quando mi allontanai un po’, rimanendo abbracciate. Glielo avrei voluto dire: dopo quella giornata avrei voluto dirle che l’ amavo. Che l’ amavo con tutto il cuore, che sentivo quella voce, quel sentimento, quella sensazione e quello stomaco girato ogni volta che la vedevo. Avrei voluto dirle che provavo emozioni così forti da star male quando ero con lei. Star male fisicamente e mentalmente. Ero una rammollita se si trattava di Brittany. Avrei voluto farlo, ma mi resi conto di non riuscire, di avere un blocco, di non sapere come fare. Insomma erano due paroline, niente di più. Ti amo. E nonostante ci conoscessimo da poco tempo, nonostante la mia razionalità dicesse che era impossibile che io potessi già amarla, il mio cuore dettava ben altre parole e pensieri. Bloccata dalla mia paura fottuta di mostrarmi a chi amavo non glielo dissi, ma mi ripromisi di farlo al più presto.
 
“ Niente, solo sei bellissima stasera ”
 
La baciai dolcemente, tenendola ancora stretta a me, ma sentivo che in lei c’ era qualcosa che non andava. Vedevo nei suoi occhi un po’ di timore.
 
“ Che tenerona ” mi disse, ma si slacciò subito dalla presa e andò a controllare il bacon. Il bacon?
 
“ Brittany perché stai cucinando per fare colazione? ”
 
Lei si strinse nelle spalle mentre con un arnese da cucina lo punzecchiava un po’.
 
“ Era l’ unica cosa che sapevo cucinare ”
 
Risi un attimo, le lasciai un bacio sul collo e andai a sedermi. Rimanemmo un attimo in silenzio. Sapevo che voleva domandarmi come fosse andata, ma non volevo anticipare i suoi tempi.
E infatti quando parlò la sua voce era incerta e forse un po’ timida.
 
“ Com’ è andata da Jay? ”
 
La domanda fu diretta e io fui grata di ciò, non avevo voglia di girarci intorno.
Giocai un attimo con la forchetta, lei era girata e non mi guardava.
 
“ Beh diciamo che, poteva andare peggio. Lui è stato comprensivo, ha detto che non mi odia, e questo mi ha fatto sentire veramente sollevata. L’ ultima cosa che volevo era quello ”
 
Lei annuì, ma non potei vedere il suo sguardo.
 
“ Quindi insomma .. avete parlato civilmente? ”
 
“ Si ha fatto un discorso veramente maturo .. ma me lo sarei aspettato da Jay ”
 
Mi concessi un sorriso dolce pensando a lui, visto che Brittany non poteva vedermi: dopotutto quell’ uomo aveva reso la mia vita migliore. Mi aveva resa migliore. Vidi comunque le spalle della mia Biondina scuotersi un attimo. Appoggiò le mani sul lavandino e prese un respiro.
 
“ Senti .. io lo capisco se, insomma .. se vuoi ritornare con lui, ci sei stata insieme tre anni, penso sia difficile prendere una decisione. Non voglio forzarti a scegliere me ok? ”
 
Trovai quelle parole prive di senso, ma capì i dubbi e le paure di Brittany.
Risi un attimo, sorpresa.
 
“ Cioè io voglio il tuo bene San .. e se ci hai ripensato, va bene, lo posso capire ”
 
Mi chiesi come mi potessi essere meritata di avere una persona così buona al mio fianco. Mi alzai e le andai vicina.
 
“ Brittany girati ”
 
Lei fece quello che le dissi, si voltò e mi regalò il suo sguardo più dolce e impaurito che le avessi mai visto.
 
“ Brittany io non tornerei mai indietro, sarei una pazza anche solo a pensarlo ”
 
Le accarezzai piano la guancia, rendendomi conto che in quel momento avrebbe avuto bisogno di tutta me stessa per stare meglio. Poi continuai a parlare.
 
“ Senti, non ci devi neanche pensare Brit, io voglio solo te, ok? Jay è il mio passato, ora ci sei tu e basta! ”
 
Il suo viso sembrò rischiararsi per un attimo.
 
“ Quindi non mi lasci? ”
 
“ No Brit, non ti lascio. Ma ad una condizione .. ”
 
Lei non sembrò molto convinta della mia ultima affermazione, ma aspettò che continuassi.
Glielo sussurrai piano.

“ Che lasciamo perdere la cena e utilizziamo il tavolo per un’ altra faccenda ”
 
Rise maliziosa, probabilmente sollevata dalla mia ultima frase.
Annuì piano, portando le sue mani sui miei fianchi. Intanto il mio corpo stava già subendo la presenza di Brittany su di me, venendo percorso da brividi.
 
“ Direi che potrebbe essere un buona condizione .. ”
 
Velocemente spense i fornelli, mi prese in braccio. Io allacciai le gambe sul suo sedere e mi ritrovai dopo pochi secondi sul tavolo da cucina. In poco tempo le mie labbra erano già sulle sue e ogni mia sensazione mi legava a lei più di quanto potessi solo immaginare. Ogni tocco era sincero, ogni bacio era bramoso ma così dolce ma spezzarmi il respiro. Scoprì che, averla al mio fianco, averla su di me, poter avere la sua presenza nella mia vita, mi rendeva la persona più felice al mondo.
Sospirai di piacere quando delicatamente mi sfiorò il collo, e cominciò a baciarmi tutto il corpo.
La amavo, di questo non avevo più dubbi.
 
---
 
Mi resi conto che non sapevo cosa volesse dire amare prima di avere Brittany, non seriamente almeno. Era un qualcosa di così invisibile agli occhi esterni, ma così potente .. tipo il vento. Però l’ amore non l’ avrei fatto scappare tra le mie mani, non questa volta.
Era sera, ed eravamo a cena con Quinn e Rachel, che non vedevamo da un po’. Quella, era una di quelle serate che mi facevano sentire grata di essere al mondo: due amiche, la mia ragazza ( mi sembrava così strano dirlo ) e i grissini più buoni che io avessi mai mangiato.
Quinn e Rachel sembravano decisamente affiatate, più di quando le avevo lasciate dopo tutto il casino di Ibiza. Decisi di divertirmi un po’, sotto lo sguardo di Brittany che ancora non aveva intuito niente.
 
“Quindi voi due state … approfondendo il vostro rapporto? ”
 
Quinn si strozzò un attimo con il vino, che in quel momento stava sorseggiando. Rachel non sembrò farsi particolari problemi.
 
“ Beh dopo Ibizia siamo diventate molto più amiche, decisamente ”
 
Notai che lo diceva con troppa spontaneità, e da lì capì come nessuna delle due si stesse facendo veramente avanti. A volte la negazione ti porta a fare scelte sbagliate. Indagai.
 
“ Con Finn come va? ”
 
Questa volta Rachel abbassò lo sguardo sul proprio piatto, sembrando quasi imbarazzata. Quinn la guardò, attendendo una sua risposta.
 
“ Insomma .. credo ecco, credo di volerlo lasciare! ”
 
Brittany, che stava assistendo alla conversazione senza dir nulla, aprì gli occhi sorpresa e quasi urlò quando riparlò.
 
“ E perché? ”
 
Sembrava sinceramente dispiaciuta, come se non se lo sarebbe mai aspettato. Io invece era più che sicura che un giorno sarebbe successo. Forse non si erano dette niente quelle due, ma Rachel stava già agendo.
 
“ Perché mi sono resa conto di non amarlo più. Non sai quanto mi dispiace Brit, ma non posso neanche fargli del male .. sono così confusa! ”
 
Sbuffò per un attimo, scuotendo la testa. Vidi la mano di Quinn poggiarsi su quella di Rachel, l’ altra si girò e la ringraziò con lo sguardo. Uno sguardo sicuramente non indifferente, ma così preso e pieno.
 
“ Confusa per cosa? ”
 
Brittany insisteva.
 
“ Non lo so, non so che fare .. ora credo solo che gli dirò che voglio una pausa, almeno capirò cosa mi sta succedendo ”
 
Rachel lo sapeva benissimo, cosa stava succedendo, semplicemente non voleva ammetterlo a sé stessa. Mi resi conto di essere contenta di aver già passato quel momento. Brittany scosse il capo.
 
“ Amore lasciala stare, so che ti dispiace, ma è giusto che lei stia bene no? ”
 
Quell’ Amore, quasi sussurrato, mi spuntò tra le labbra come se gliel’ avessi già detto un miliardo di volte.
Lei infatti, sorpresa, si girò verso di me, dimentica di Rachel e Quinn, e mi baciò piano. Io le sorrisi e poi mi staccai, contenta. Aveva uno sguardo compiaciuto. Brittany mi prese la mano e io gliela strinsi forte.
 
“ Che carine ”
 
Fu la reazione di Rachel, che con una vocina sottile stava considerando di farsi sentire da tutto il locale. La guardai un po’ male, ma poi mi ripresi, perché sapevo che a Brit non piacesse sentirmi rispondere a male parole.
Pappamolla, ecco ciò che ero diventata.
Le feci così un sorriso falso e la serata continuò, senza toccare più l’ argomento Rachel – confusione – Finn.
Quando salutammo la mora e la bionda, feci il segno della cornetta a Quinn, che voleva significare: ti chiamerò e tu mi dirai tutto. Lei annuì, sorridendomi. Intanto io e Brittany ci incamminammo verso la mia macchina. Quella sera avrebbe dormito da me.
 
“ Mi dispiace così tanto per Finn e Rach! ”
 
Le presi la mano e la guardai confortante.
 
“ Lo so, ma succede Brit ”
 
Lei parve darmi ragione, ma il suo sguardo restava triste.
 
“ E’ sempre così triste quando due persone si lasciano ”
 
Io guardai per terra, ricordando per un attimo me e Jay.

“ Già ” mi sfuggì dalle labbra. Poi continuai. “ Ma l’ importante è che stiano entrambi meglio no? Non ha senso stare insieme se non ci si ama più ”
 
Lei mi sorrise, si fermò un attimo e mi baciò.
 
“ Hai sempre ragione tu, puoi evitarlo? ”
 
Io risi sulle sue labbra e lei lo fece di rimando.
 
“ Dev’ essere deformazione professionale, dopotutto se sono l’ avvocato migliore qui ci sarà un motivo ”
 
“ Sei anche modesta, vedo ”
 
Continuammo a camminare, ma ci volle poco per arrivare dalla macchina.
Le aprì la portiera scherzando.
 
“ Prego ”
 
 “ Ma grazie ” mi rispose con lo stesso tono canzonatorio.
 
Guidai tranquilla verso casa, con leggerezza: era stata veramente una bella serata.
 
“ Allora, si sta avvicinando il giorno del grande debutto! ”
 
Lei si agitò un attimo al pensiero.
 
“ Oh si, mamma mia, non vedo l’ ora! Ci saranno tutti i miei amici, i miei genitori .. e ci sarai anche tu. Insomma è tutto perfetto, e anche noi lo saremo. Voglio pensare in positivo e ..  ”
 
Sorrisi, intenerita da quella voce dolce e sognante che le veniva quando parlava dello spettacolo.
Non le risposi, un po’ intontita. Era proprio più forte di me, non restare a guardarla, non rimanere incantata quando parlava, o gesticolava con gesti così ampi, o quando saltellava contenta, o quando tentava di cucinare e la metà delle volte non ci riusciva. Non potevo non restare a guardarla, ed ero così assuefatta dalla felicità, che quelle due magiche paroline uscirono dalle mie labbra senza scampo. Non seppe se fosse il momento giusto per noi, ma sapevo che lo era per me.
 
“ Ti amo ”
 
Lei, si fermò di colpo, sorpresa. Si girò verso di me, che guardavo fissa la strada. L’ avevo detto, e lei non stava rispondendo. Mi stavo maledicendo da sola. Per fortuna dopo pochi secondi arrivammo a casa. Parcheggiai sul vialetto e potei finalmente girarmi verso di lei, che era rimasta zitta.
Quando la guardai, stentai a decifrare il suo sguardo.
 
“ Ripetilo ”
 
Ok, farlo un’ altra volta sarebbe stato più facile giusto? E invece fu ancora più difficile, perché lo feci guardandola negli occhi. Ci misi un po’, col silenzio dell’ abitacolo e il suo viso compiaciuto.
 
“ T-ti amo? ”
 
Lei rise un attimo.
 
“ Era una domanda? ”
 
Cercò di sdrammatizzare il tono di voce con cui gliel’ avevo detto la seconda volta.
 
“ N- no che non la era, insomma come può essere una domanda? Cosa dici? Era ovviamente un’ affermazione carica di amore che tu hai volutamente rovinato chiedendomi di dirtelo una seconda volta. Insomma sai che per me è difficile aprirmi, e dirti che ti amo era un pericolo per me, dopo così poco tempo ”
 
Mi resi conto di averlo detto di nuovo, questa volta senza nessun dubbio e con convinzione. Mentre io guardavo il cruscotto e cercavo di intavolare un discorso concreto, Brittany non disse niente. Ma vidi il suo sguardo riflesso, e quello mi bastò per sentirmi in imbarazzo. Sembrava uno sguardo da presa in giro.
 
“ Puoi evitare di guardarmi così? Non sono una scema, solo che insomma .. uff vorrei non avertelo detto, a quest’ ora non sarei qua incapace di dire una parola sensata .. e tu perché non dici niente? Stai lì zitta, e io sto continuando a parlare da tre ore ”
 
Alzai gli occhi su di lei, che questa volta avevo uno sguardo serio.
 
“ Stai continuando a parlare perché hai paura che io non possa risponderti San .. ”
 
E mi fece un sorriso comprensivo: meno male che ero sempre io che avevo ragione. Porca ..
Scrollai le spalle.
 
“ Allora non rispondermi .. ”
 
E scesi giù, lasciandola sola in macchina. Me ne andai verso la porta di casa, aprendola velocemente, lasciandola socchiusa per permetterle di entrare.
Non avrei dovuto dirlo, insomma lo sapevo, non era il momento giusto. Mi ero rovinata la serata. Mi sentivo un completo disastro. Ma perché dovevo sempre farmi dei problemi? Due cazzo di parole mi avevano fatto sembrare una totale rincoglionita davanti alla ragazza che amavo. Bella roba. E lei poteva rispondermi subito con ti amo, e sarebbe finita così. Avremmo fatto l’ amore e gliel’ avrei potuto dire ogni volta che ne sentivo il bisogno.
Mi svestì in fretta, sentendo in lontananza la porta chiudersi. Almeno era rientrata.
Mi infilai sotto le lenzuola fresche, mi girai su di un fianco e aspettai che arrivasse. Quando la sentì entrare nel letto, cercò di capire se fossi sveglia, o incavolata credo.

“ San, che fai? ”
 
Le risposi in modo acido. “ Cerco di dormire ”
 
“ San, ti giri un attimo? Per favore! ”
 
Non potei rifiutare, aveva quel dannato tono che usava quando voleva che facessi qualcosa, a cui no nsapevo resistere. Sbuffai nel mentre.
 
“ Che c’ è? Stai per prendermi in giro? ”
 
Più che incavolata, ero dispiaciuta. Il mio sguardo imbronciato la diceva tutta.
 
“ San .. se tu mi avessi fatto finire di parlare, ora saremmo nel letto a fare qualcos’ altro .. San io.. ”
 
Ma la bloccai, sentendo una paura folle. Non seppi perché, ma il cuore cominciò a battermi forte, senza che lo volessi. E penso che lei se ne accorse.
 
 
“ No, non dirlo, non voglio che tu lo dica soltanto perché te l’ ho detto io, insomma ognuno ha i suoi tempi e io mi sento una totale bambina.. ”
 
E questa volta fece la cosa più giusta da fare: mi zittì, posandomi un dito sulle labbra.
 
“ San .. fosse stato per me te l’ avrei detto il giorno stesso in cui ci siamo conosciute, ma so come sei fatta, so che sei dura con te stessa, e aspettavo soltanto che tu me lo dicessi ”
 
La guardai un attimo, e lei mi accarezzò piano la guancia.
 
“ E quando l’ hai fatto in macchina, non me lo sarei mai aspettata, insomma, non così presto, e mi hai sorpresa. Ci ho messo un po’ per concretizzare ”
 
Chiusi un attimo gli occhi sotto il tocco dolce della mano di Brittany, poi quando li riaprì mi ritrovai il suo viso a pochi centimetri dal mio.
 
“ E poi mi quando sei andata via, mi sono detta che ti amo veramente alla follia, perché non avrei mai lasciato del tempo a nessuno per consapevolizzare di aver detto due semplici parole. Non avrei mai mandato una relazione all’ aria così, senza neanche pensarci. Che non avrei mai provato a cucinare, sapendo bene di non essere particolarmente brava. Che non avrei mai buttato una donna sotto una doccia soltanto per farmi baciare. Una donna, pensa un po’. E lì, quando mi hai lasciata nella tua macchina, ho capito che ti amo per tutte queste cose, per quello che ti ho lasciato fare, e perché tu mi lasci essere chi voglio ogni giorno ”
 
Le sue mani passarono sui miei capelli, così delicate che mi fecero tremare. Continuai ad ascoltare, l’ avrei sentita ancora per anni, con quella sua voce calda. Mi aveva detto che mi amava, e questo mi faceva ribollire di altrettanto amore per lei. La avrei voluta baciare, con tutta l’ intenzione di fare l’ amore. Ma sentivo che aveva bisogno di concludere, e quella volta fui io a lasciarle del tempo.
 
“ Probabilmente se non fossi così testarda, e dura, ora non ti dovrei dire tutte queste cose, ma sinceramente sono così contenta di poterlo fare che comincerei a saltare ora e finirei domani mattina. Ti amo, piccola testa dura ”
 
E questa volta non resistetti più, la presi con dolcezza e la baciai. Fu uno dei baci più belli che ci fossimo mai date, così vero e dolce che quasi il cuore mi scoppiò dalla felicità. Ero come sempre stata stupida, stupida, e protettiva nei miei confronti e così .. testarda, aveva ragione. Ma ringraziai tutto ciò, se ci aveva portate ad avere una serata come quella.
Perché quando Brittany fu su di me, quando Brittany cominciò a volere di più di un semplice bacio, quando Brittany considerò che il mio pigiama fosse troppo insulso e me lo tolse, quando colei che amavo con tutta me stessa entrò dentro di me come se fosse la cosa più naturale e bella del mondo, lì, in quel momento, quelle due parole lasciarono le mie labbra come se fossero sempre state lì, in fuga, ma che io trattenevo amaramente, come se fossero state le prime.
Quella notte amai così tanto Brittany, che sarebbe anche potuto finire il mondo, per quanto mi importava, ma tutto ciò che avevo era lì, tra le mie braccia, che mi faceva sua e che io facevo mia come mai avevo fatto.

 
 
ANGOLO DELL' AUTRICE:

Buonasera, sono tornata! Siamo alla fine di questa storia, che spero che vi sia piaciuta!
Il prossimo capitolo sarà il definitivo. Vedremo cosa succederà e come staranno insieme!! 
Questo capitolo, soprattutto alla fine, per me è stato veramente bello scriverlo e mi ha fatto sentire veramente l' amore che provano. So che può sembrare assurdo, ma è così :D spero che anche a voi abbia dato tanto!!
Ringrazio TUTTI, dal primo all' ultimo. 
Spero di poter mettere il prossimo capitolo prima di Capodanno, visto che poi parto il 30 e torno il 4!! 
Vi abbraccio e vi ringrazio e non vedo l' ora di leggere cosa ne pensate!
Giulia!!
  
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