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Autore: Intrighidistelle    24/12/2012    3 recensioni
Si, è buffo il modo in cui cerchi di cambiare completamente, di essere qualcun'altro.
La vita è troppo breve per essere qualcun'altro.
Eppure Aria, o Rebecca, o che dir si voglia, tenta.
Parte, per Londra, sola, con un progetto di studio, cerca di entrare nel mondo della moda.
Ma non è tutto oro quel che luccica, e lei è la prima a mollare.
Rimane però sconvolta, da due occhi color ghiaccio, e viene ipnotizzata.
Non si sa approcciare con gli sconosciuti, lei.
Ma forse non lo sara mai, lui per lei.
Storia originale al 100%, luoghi e fatti sono puramente casuali.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Scolastico
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Storia originale, non e' fanfiction, si svolge in una Londra immaginaria. 
Ci tenevo a precisare.





 
You need me, but I (don't) need you





Perche' lo sto facendo? Perche' sto partendo per questo viaggio che non sono neanche pronta ad affrontare? Perche' me ne sto andando?
 
Questi erano i pensieri di Aria, in aeroporto, la sera del 13 gennaio 2012. Se ne stava andando da Ravenna, dall'Italia, senza che nessuno lo sapesse a parte sua madre. Aveva detto che voleva cominciare una nuova vita, aveva detto che li' non ce la faceva piu', che si sentiva sempre presa in giro. Non che fosse brutta, no, era alta, magra, occhi color cioccolato e capelli castano chiaro. 
Tutti la chiamavano secchiona, perche' prendeva dei buoni voti, andava bene a scuola, pensavano che passasse tutto il giorno a studiare, ma lei sfogliava svogliatamente le pagine e gia' se le ricordava. Ce l'avevano con lei perche' era un po' goffa, molto timida, non riusciva a parlare con i ragazzi, nemmeno a guardarli in faccia. Nessun ragazzo si era mai interessata a lei, cosa che la faceva stare male. Quindici anni e neanche un bacio. Si sentiva impotente nei confronti nel mondo, rimanendo li', in quel posto tanto odiato e tanto amato. 
Aveva pianificato tutto da tempo, mancava solo il consenso di sua madre. Ci volle molto tempo perche' riuscisse ad ottenerlo, il piano della ragazza era andare da sola, quindi sua madre sarebbe rimasta nella vecchia Ravenna. Scuola, alloggio e lavoro erano gia' programmati, aveva un vecchio amico che l'avrebbe aiutata ad entrare nel campo della moda. Era un sogno per lei, e sperava che potesse durare piu' dell'anno di scambio. 
 
Era seduta su una sedia, un biglietto aereo in mano, un'infinita' di valigie, qualche rivista ed un dizionario per comunicare. Di fianco a lei c'era sua madre che gia' piangeva, non voleva lasciarsi scappare sua figlia, non cosi'. Pero' sapeva che se l'avesse trattenuta il suo cuore sarebbe volato ancora piu' lontano da lei, l'avrebbe odiata a vita. E lei questo non lo voleva, perche' teneva molto a lei. Era riuscita a convincerla a dire a suo padre, divorziato e hai suoi nonni che sarebbe partita.
"il volo Milano - Londra partira' tra 15 minuti, preghiamo i signori passeggeri di salire a bordo."
-Mamma, mi mancherai, ci sentiamo appena arrivo, e, se ti chiedono qualcosa su di me, tu non sai nulla, non voglio che sappiano che io me ne sia andata a causa loro, quindi acqua in bocca- la abbraccio' forte e corse per prendere l'aereo.
 
Appena fu salita si sedette nel suo posto, 15b, vicino al finestrino e inizio a guardare l'aeroporto dal finestrino. Sarebbe stata l'ultima cosa che avrebbe visto del suo paese, del suo piccolo mondo. Un po' le dispiaceva non aver detto niente a Francesta, Carlotta e Angelica, le sue migliori amiche, ma non voleva che nessuno la trovasse, perche' credeva che l'avrebbe fatta stare meglio.
Credeva che l'unico modo per ricominciare fosse andare lontano, cambiare posto, amici. Perche' ritrovandoti sempre con la stessa gente, crei una pellicola protettiva che t'impedisce di cambiare, e lei era troppo debole per spezzarla.
Dopo qualche minuto l'aereo decollo', di fianco a lei aveva un signore di corporatura robusta che appena sedutosi si era messo a dormire russando rumorosamente.
Accese l'ipod si infilo' le cuffie e si mise ad ascoltare Lego House - Ed Sheeran.
 
I'm gonna pick up the pieces, and build a lego house 
when things go wrong we can knock it down 
Aveva appena buttato giu' quella casetta fatta di lego, troppo piccola per contenerla, troppo traballante per sostenerla. Ne avrebbe costruita un' altra, no, non una casa, un castello, grande, forte e solido.
My three words have two meanings, 
there's one thing on my mind 
It's all for you 
 
And it's dark in a cold December, but I've got ya to keep me warm 
and if you're broke I'll mend ya and keep you sheltered from the storm that's raging on 
Era stufa di quelle promesse che non sarebbero mai potute essere mantenute, anche se fosse rimasta. Ed si sbagliava. Non c'era stato, quando all'inizio di quell'inverno congelava, non l'aveva abbracciata. Era rimasto indifferente a lei, come aveva sempre fatto.
I'm out of touch, I'm out of love 
I'll pick you up when you're getting down 
and of all these things I've done I think I love you better now 
I'm out of sight, I'm out of mind 
I'll do it all for you in time 
And of all these things I've done I think I love you better now 
Si, era stufa dell'amore, dell'amore non corrisposto. Eppure il suo cuore voleva battere ancora forte, voleva amare. Voleva amare di piu' ora.
I'm gonna paint you by numbers 
and colour you in 
if things go right we can frame it, and put you on a wall 
And it's so hard to say it but I've been here before and I'll surrender up my heart and swap it for yours 

 

 
Sentiva di esserci passata gia prima, da quella situazione. Ma no, non avrebbe mai barattato il suo cuore per quello di qualcun altro.
I'm out of touch, I'm out of love 
I'll pick you up when you're getting down 
and of all these things I've done I think I love you better now 
 
I'm out of sight, I'm out of mind 
I'll do it all for you in time 
And of all these things I've done I think I love you better now Don't hold me down 
I think my braces are breaking and it's more than I can take.
Non lo aveva sopportato quel peso su di lei che gli facevano le persone. Si i suoi supporti si erano rotti ed ora si sentiva fragile, fragile e libera.
La canzone continuava a inebriare la mente della ragazza che cadde in un sonno profondo.













 
Spazio autrice.
Se avete gia' letto la storia, non preoccupatevi, la sto solo ripubblicando da un altro account (Il vecchio, Iwannabedrunkwheniwakeup, verra' al piu' presto cancellato).
Perdonatemi la scrittura, il capitolo e' vecchiotto (estate) e non l'ho sistemato molto, ho solo aggiunto una cosa che mi avevano fatto notare.
Nonono ! La storia non centra assolutamente con gli One Direction !
Poi, la storia si svolgera' in una Londra immaginaria, in un universo parallelo.
Sono pronta a rispondere alle vostre domande e a tutto, lasciate una recensione, chiedetemi anche solo di passare a leggere le vostre storie, lo faccio.
Con affetto, la vostra (incicciuita) Katherine.
   
 
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