< Pensavo alla prima volta che ci siamo visti, ti ricordi?
Eravamo lì, in mezzo a quella folla e io notai subito i tuoi occhi dal colore del cielo... e quando mi sorridesti, te lo ricordi?
Io sì, e sono sicuro che non lo dimenticherò facilmente.
Era la prima volta che mi sentivo così, la prima volta che il cuore mi batteva così forte e le mani mi sudavano in quel modo.
E adesso? Sono due anni che ti amo, e quando sento la tua mano sulla mia, le nostre labbra toccarsi, i nostri respiri unificarsi, provo sempre la stessa emozione.
La ricordo ancora la prima volta che ci baciammo, quando tu mi dicesti che avevi sempre pensato che fossi un bel ragazzo e mi sorridesti, mentre io mi sentivo morire.
E la prima volta che ammettemmo di amarci?
Le tue parole mi rimbombano ancora in testa.
E la prima volta che facemmo l'amore? quando mi dicesti: "niente è uno sbaglio, noi non siamo uno sbaglio." sai? ultimamente mi ripeto quelle tue parole all'infinito.
Negli ultimi tempi sono cambiate un po' di cose; siamo sotto pressione e mi chiedo se non siamo davvero uno sbaglio, mi chiedo perché non vogliono che il nostro amore esca allo scoperto, mi chiedo perché non possiamo più abbracciarci come prima...
A volte vorrei urlare davanti a tutti che ti amo, magari su uno di quei palchi: prenderei il microfono e direi a tutti cosa mi hai fatto, direi agli altri che non mi immagino una vita senza te, che non vivo senza sentire la tua voce e che quando siamo distanti soffro e farei di tutto per averti con me.
Devo dirti anche un'altra cosa: sto male.
Sto male, mi fa male il cuore e non riesco più a tenermi tutto dentro.
Sto male a vederti con Eleanor, a vedere le foto che i fotografi pagati dai manager vi fanno, a vedere lei che ti bacia davanti a tutti mentre io non posso; perché?
So che non sei tu a decidere, so che mi ami, me lo dici ogni giorno, ma tutto questo mi uccide.
Ti prego, capiscimi; capiscimi quando ti dico queste cose, capiscimi quando ti dico che odio quella ragazza.
Vorrei che tutti sapessere lo verità, che sapessere che appartieni a me, Louis, e non a quella stupida ragazza.
Non potrò mai dimenticare quel giorno in cui volevamo sederci l'uno accanto all'altro e quel manager ci disse di no: "Non potete sedervi assieme.", amore mio, quelle parole fanno ancora male.
Mi dici sempre che arriverà il momento in cui tutti sapranno di noi, ma io lo voglio adesso.
Noi non siamo uno sbaglio.
Adesso il mio volto è rigato da lacrime, ed è successo anche ieri, quando mi hai abbracciato promettendomi di amarmi per sempre.
Promettimelo ancora, promettimi di amarmi sempre, di proteggere il nostro amore dagli altri, dalla gente che non capisce.
Ti prego, amami anche se non ce la faccio più, amami anche quando ti faccio arrabbiare con uno dei miei stupidi scherzi, amami anche quando litighiamo per colpa della mia gelosia, amami anche quando verrai a sapere cosa sto per fare, continua sempre ad amarmi.
Io lo farò sempre.
Ti amo Louis, ti amo e sarà così fino al mio ultimo respiro.
Ogni cosa che rimarrà di me ti ricorderà che ti amo.
Anche quando sarà difficile o sarai stanco, continua a pensare che ti amo.
Non dimenticare che sei il motivo per cui sorrido, ma l'odio della gente sta avendo il sopravvento su di me, e sai che non sono mai stato forte come te.

Ti amo, amore mio, come nessuno prima di me ha amato su questo pianeta.

Tuo,

Harold Edward Styles>>

Il ragazzo dai capelli ricci posò la penna e il foglio sul quale aveva appena scritto sul comodino che stava accanto al letto su cui era sdraiato, e si guardò intorno.
Allungando la mano prese un bicchiere che si trovava a terra e ne bevve il contenuto in una sola volta.
Riuscì ad appoggiare il bicchiere vuoto sul comodino e chiuse gli occhi, poggiando la testa sul cuscino, aspettando che il veleno che aveva appena ingerito facesse effetto.
L'ultima cosa a cui pensò Harry furono gli occhi di Louis, belli come sempre.
Louis Tomlinson ed Harry Styles si amavano, e questo non era uno sbaglio.