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Autore: GiaHu    24/12/2012    1 recensioni
"non si rendeva conto che certe volte è meglio non esprimere certi desideri."
[triangolo tra bom, kris e kai]
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2
Bom si mise un paio di shorts con sotto delle calze alla francese e delle Louboutin basse con una maglia larga, si sentiva fiera del suo corpo. Aveva lavorato sodo per avere quel corpo e di sicuro lo avrebbe mostrato a giro. Con un sorriso prese il suo cellulare e la sua fedele borsa gigante. Salutò Choco, Button e Summer e si mise le cuffie, incamminandosi verso la SM. Appena entrata nell’edificio vide Baekhyun e Luhan che facevano colazione. Appena Luhan la vide le fece un cenno, invitandola ad unirsi a loro e la ragazza non se lo fece ripetere due volte, sedendosi con loro con un sorriso sulle labbra. Le piaceva la compagnia, non era tipa da stare da sola in un angolo a mangiare da sola. Ascolta i ragazzi parlare le vennero in mente i suoi amici che si trovavano tutti a Jeju a godersi una meritata vacanza mentre a lei era toccato restare a Seul per prepararsi per Inkigayo. Non sapeva neanche perché YG avesse accettato una proposta simile, cioè, non le faceva né caldo ne freddo questa performance, solo che era un po’ irritata di non avere avuto l’opportunità di avere del tempo libero con le sue migliori amiche.
-- Terra chiama Bom. Terra chiama Bom. Rispondi – disse Baekhyun sventolandole una mano davanti al viso, sorridendo.
-- Oddio, scusa – disse Bom ridendo.
-- Ti capita spesso? – le chiese Luhan con un sorriso, pensando che la ragazza fosse molto dolce.
-- Molto spesso – rispose lei sbuffando e abbassando il capo con un sorriso timido.
Ritornarono a parlare normalmente e proprio mentre i ragazzi stavano per raccontarle qualcosa che gli era successo mentre stavano arrivando, la ragazza si sentì osservata… girò lo sguardo da una parte all’altra della stanza, cercando la fonte della sua irrequietezza e la ritrovò in un ragazzo biondo che la fissava con uno sguardo di fuoco. Kris le fece cenno di seguirlo con il dito e, senza vedere se la ragazza lo seguiva o no, si girò e se ne andò.
Farfugliando delle scuse ai ragazzi, la ragazza raccolse in fretta e furia la sua roba correndo dietro a quel ragazzo che negli ultimi giorni era diventato il suo peggior incubo. Arrivata alla stanza degli EXO si fermò di colpo.
Kris era di spalle, senza maglia e Bom dovette ammetterlo: era anche cattivo e scorbutico, ma il fisico era di sicuro invitante.
Il ragazzo s’infilò velocemente una canottiera bianca, distogliendo lo sguardo di Bom dalla perfezione di quel corpo.
La bionda scosse la testa cercando di riprendersi prima che Kris la notasse e fissarlo con una faccia estasiata.
-- Oggi iniziamo con degli esercizi di base – disse con un sorriso sardonico e gli occhi inespressivi.

Cinque ore dopo, Bom sperava che non per tutti “esercizi di base” significasse addominali, flessioni, giri di campo, pesi e roba varia. Se quelli erano solo le cose di base che avrebbe dovuto imparare, la ragazza pregava che la morte arrivasse prima. Dopo aver riposato un po’, decise di andare a vedere chi c’era nell’edificio.
Entrò nella stanza relax, dove trovò Kai, Baekhyun e Suho. Il primo stava parlando con una ragazza che pensava fosse una ballerina. Doveva essere Kang Sora, si diceva fosse una delle ballerine più brave della Corea, e si diceva anche che quando puntava qualcosa, niente e nessuno potevano fermarla dal suo obiettivo. E da quello che Bom vedeva, l’obiettivo della ballerina era il ragazzo che si trovava a pochi centimetri da lei e da quanto aveva sentito su Kai, quel ragazzo non aveva nessuna esitazione nel molestare qualche ragazza, e sicuramente sarebbe stato al gioco della ragazza più vecchia che l’aveva puntato.
Baekhyun e Suho stavano giocando a biliardo e a quanto pare Baek aveva vinto la scommessa: Suho doveva pagare da bere a tutti quelli nella stanza. Si stavano avviando verso tutti e quattro verso l’uscita quando Baek la notò: -- Vuoi venire anche te, noona? – le chiese con un sorriso timido sulle labbra, anche se la ballerina non sembrava particolarmente felice dell’idea.
-- No, grazie – rispose la ragazza con un sorriso forzato sulle labbra. – Andate pure.
-- Grazie a Dio non viene – sentì Bom, quando Sora si girò verso Kai, prendendolo a braccetto. – Allora Kai, che fai stasera? – disse sbattendo le ciglia e attaccandosi saldamente al braccio del ragazzo.
Bom era disgustata. Certo che le ragazze d’oggi erano decisamente diverse.
Kai abbassò lo sguardo sulla ragazza, infastidito. Non poteva credere a ciò che era uscito dalla sua bocca. Non si aspettava una certa cattiveria. – In realtà, ho già altri piani, quindi perché non andate a bere qualcosa e ci si vede domani agli allenamenti?
Sora mise il broncio, incrociando le braccia davanti al petto lanciando uno sguardo assassino a Bom. Un sorriso di cattiveria passò sul suo viso: -- Sei sicuro di voler rimanere con questa vecchiaccia puzzona?
Suho e Baek cercarono di fermarla, ma la ballerina lanciò loro uno sguardo di fuoco zittendoli all’istante. Riportò la sua attenzione sul ragazzo moro davanti a lei. Aprì la bocca per far uscire una sfilza di cattiveria ma si bloccò quando senti un rumore che catturò la sua attenzione. Uno sbuffo.
-- Wow. Hai proprio una faccia tosta. A differenza tua, io puzzo perché mi alleno e non perché salto da un letto all’altro – rispose Bom con le guance rosse di rabbia, sbattendo la sua borsa sul tavolo da biliardo che si trovava a pochi centimetri da lei. La ballerina della SM non sapeva proprio come ribattere quindi sbatté i piedi a terra, stizzita e si rivolse a Kai: -- Le permetti di trattarmi così?
-- Da quello che ho sentito, è la verità – disse il ragazzo con indifferenza.
Sora non poteva credere a quello che aveva appena sentito. Il suo sguardo passò su ogni persona nella stanza, soffermandosi principalmente su Bom. – Me la pagherai. – Detto questo, uscì, facendo rimbombare i suoi passi per il corridoio.
-- Non c’era bisogno che te lo facessi – disse Bom, arrabbiata.
-- L’ha visto come ti trattava? Avresti dovuto essere te quella che la trattava in quel modo.
-- Non voglio farmi odiare da nessuno, okay? Cosa c’è di male in questo?
Kai non poteva credere a quello che aveva sentito.
-- Troverai sempre qualcuno che ti odia.
Bom rifletté su quello che il ragazzo aveva appena detto. Forse era vero, ma non sarebbe stata lei quella che avrebbe fatto il primo passo verso l’odio.
Prese la sua roba salutando con un sorriso Suho e Baek ma non degnando di uno sguardo il più giovane. Si girò e si avviò verso lo spogliatoio. Sapeva che Kai aveva ragione, ma non aveva tempo per preoccuparsi anche delle persone che la disprezzavano, aveva cose più importanti a cui pensare.
Dopo che si fece una bella doccia calda cominciò a prepararsi per l’evento della Maybelline a cui avrebbe presenziato da sola. Gli stilisti avevano fatto proprio un bel lavoro oggi. Le avevano scelto una minigonna color prugna abbinata alle sue Louboutin preferite, quelle con i brillantini sulle punte, mentre per la parte superiore avevano optato per una canottiera larga bianca e una semplice giacca nera sopra.
Si aggiustò i capelli, truccandosi da sola. Completato il tutto, chiamò il manager per avvertirlo di essere pronta. Stava chiudendo la porta dietro di se e quando si girò si trovo davanti agli occhi un paesaggio mozzafiato.
Kris.
Aveva uno smoking nero con una camicia bianca che accentuava la sua pelle candida. I capelli erano racconti in una cresta moscia e le orecchie sfoggiavano ogni tipo di orecchino.
Sei fantastico, pensò la ragazza.
Sei fantastica, pensò il ragazzo.
Quella ragazza era un angelo sceso in terra. La gonna corta e le scarpe alte non facevano che accentuare le sue curve armoniose e quelle guance imploravano di essere accarezzate. Strinse i pugni e se le ficcò nelle tasche, rispondendo alla domanda non espressa della ragazza: -- Sarò il tuo cavaliere per l’evento di stasera.
Bom lo guardò confusa: -- Perché mai dovresti farmi da accompagnatore?
-- Ultimamente ci sono state delle voci che dicevano che le nostre case discografiche sono in disaccordo quindi i nostri capi vogliono che andiamo insieme all’evento affermando che non c’è niente che non va tra le due compagnie.
La ragazza lo guardò confusa.
-- E come mai hai accettato di accompagnarmi? Da quanto vedo, mi odi.
-- Io non ti odio – disse il ragazzo con rabbia – è solo che… -- si fermò, facendo trapelare dalla sua faccia un’espressione frustata. Di sicuro non avrebbe rivelato alla ragazza davanti a lei che odiava vedere se stesso perdere la testa per qualcuno. Soprattutto una molto più vecchia di lei.
-- E’ solo che…? – lo incitò la ragazza.
-- Niente – disse Kris tornando alla sua solita faccia inespressiva. – Vogliamo andare?
Bom era delusa. Aveva davvero pensato che il ragazzo le avrebbe confessato la sua attrazione per lei? Scosse la testa. Doveva smetterla di essere così sciocca e di farsi filmini mentali.
Accettò il braccio che il ragazzo più giovane le offrì, avendo la sensazione che quella sera qualcosa sarebbe andato storto. E se davvero qualcosa fosse andato storto, quella sarebbe stata una serata non facile da dimenticare.



  
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