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Autore: Aletta_JJ    24/12/2012    4 recensioni
Il giorno del suo compleanno, Louis Tomlinson riceve una visita inaspettata da parte del suo migliore amico Harry Styles, il quale gli fa un regalo altrettanto inaspettato.La visita del riccio scombinerà i suoi programmi e renderà il suo, il più bel Natale del mondo.
ATTENZIONE: STORIA SLASH dove è presente la coppia Larry.
#Aletta_JJ.©
##OS di MIA creazione.##
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti *_*""" sono, miracolosamente, uscita fuori dallo stato di catalessi nel quale ero approdata 
LOL hahahahaha no dai serietà u.u
Questa è una OS a rating 
VERDE DDD: oddio mai scritto una cosa del genere.
Il 
veeeerde non mi piace xD Okay è verde u.u
E' sulla mia coppia preferita ossia Larry. Perché? Perché oggi è il compleanno di
Boo e questo capitolo parla di oggi nella storia che non è la realtà (?)
Bene u.u ho finito di sparare cavolate xD Buona lettura e
 buon Natale.
xx Ale.



Give Me Love
{Niente E' Come Te E Me Insieme}





Louis sentì suonare alla porta, così guardò velocemente l’ora e subito dopo si chiese chi potesse essere.
Insomma erano quasi le quattro del pomeriggio ed era la vigilia di Natale!
Lasciò cadere la maglietta a righe dentro alla valigia che stava preparando e corse verso la porta. Quando la aprì si ritrovò davanti qualcuno che si stava nascondendo il viso dietro ad un pupazzo a forma di orsetto, il quale aveva una tutina rossa e il capello simile a quello di Babbo Natale.
“Auguri Boo!” gli disse improvvisamente colui che aveva tra le mani l’orsetto e spostandolo di poco si fece vedere in faccia.
Quando Louis si rese conto di chi fosse sorrise radiosamente e gli gettò le braccia al collo stringendolo forte a sé. Erano mesi che non lo vedeva e quello stronzo gli aveva anche detto che non sarebbe tornato prima del 2013! Ma che cavolo ci faceva lì? Bhè poco importava. L’unica cosa che importava era che Harry, il suo migliore amico, fosse lì con lui…cavolo ma lui doveva partire!
Eleanor, la sua fidanzata, lo stava aspettando a casa dei suoi per festeggiare tutti insieme il suo compleanno e il Natale.
“Che ci fai qui Hazza?” gli chiese dopo aver sciolto l’abbraccio. Il riccio sorrise appena e:
“Sono venuto a farti gli auguri personalmente e poi mi mancavi molto!” rispose. “Mi fai entrare?” chiese subito dopo indicando l’interno dell’appartamento. Louis fece cenno di sì con la testa e spostandosi di poco, diede libero accesso ad riccio, il quale entrò.
“Non è cambiato niente dall’ultima volta che ci sono venuto!”
decretò Harry dopo essersi guardato un po’ in giro, poi quando i suoi occhi videro la valigia aperta sul divano divennero di colpo lucidi.
“Stai partendo?” chiese a Louis senza voltarsi.
“Ehm…sì. Eleanor è già a Doncastere i miei mi stanno aspettando.
Ho rimandato la partenza di un giorno perché avevo degli affari da sbrigare qui a Londra e poi non sapevo che saresti venuto!”
“Forse avrei dovuto dirtelo, scusami…è stato stupido da parte mia. Volevo solo farti una sorpresa.” Disse tutto quello quasi sussurrando con gli occhi che gli pizzicavano e le gambe che gli tremavano. Dio, ma in fin dei conti che cosa si aspettava? Che Louis fosse sempre a sua completa disposizione? Louis aveva una vita, una fidanzata, un lavoro e lui era solo un amico ormai. Era inutile che Tomlison continuasse a sostenere che loro due fossero ancora migliore amici. Lui sapeva che le cose tra di loro erano cambiate da quando lui, per via dall’università, si era trasferito ad Oxford.
“Sono contentissimo che tu sia venuto Hazza! Non dire cazzate… è il regalo più bello del mondo.”
Disse Louis, non sapendo che il vero regalo doveva ancora riceverlo, ma Harry era parecchio titubante sul da farsi. Tutte quelle certezze che ebbe fino a pochi minuti prima svanirono come fumo al vento e la paura di rovinare ogni singola cosa prese il sopravvento.
“Dovrei partire tra un’oretta perciò siediti. Ti preparo una cioccolata calda e ci mettiamo a parlare un po’, ti va?”
gli domandò il castano speranzoso e lui fece cenno di sì con la testa e si andò a sedere sul divano, proprio vicino alla valigia mezza piena di Louis.
Rimase un paio di minuti da solo, minuti durante i quelli si diede il tempo di osservare le cose che Louis ed Eleanor tenevano in casa. Suo mobile messo dinanzi al divano c’era una cornice elettronica, sulla quale si susseguivano una marea di foto di loro due. Era proprio belli insieme…forse troppo belli.
“Lì eravamo a Parigi. Se ti ricordi El mi ha letteralmente scassato le palle perché ci voleva andare e allora per il nostro anniversario l'ho portata.”
Disse Louis riferendosi ad una delle foto.
“Sì, me lo ricordo.” e se lo ricordava davvero Harry.
Si ricordava la chiamata di Louis e tutto il dolore che aveva provato, dolore mischiato alla rabbia e alla gelosia.
“Tieni.” Il castano gli porse una tazza e lui la prese tra le mani e lo ringraziò con un sorriso, poi Louis spostò la valigia, lasciandola cadere a terra, e si mise vicino a lui. Rimasero in silenzio per molti minuti. Minuti imbarazzanti e tristi allo stesso tempo. Fortunatamente poi Louis chiese:
“Quanto ti fermi a Londra?”
“Non mi fermo a Londra. Vado a casa, dai miei.” Gli rispose fingendo un sorriso e poi guardò l’ora. Erano le cinque e dieci del pomeriggio.
Doveva andarsene. Doveva lasciare in pace Louis. “Louis…io andrei.” Disse e si alzò dal divano, cosa che fece anche l’altro.
“Sì…ehm il tuo regalo di Natale. Aspetta, te lo vado a prendere.” Tomlinson corse in camera da letto e tornò subito dopo con il regalo di Harry.
“Sono sicuro che ti piacerà.” Gli disse.
“Grazie Boo…” Harry tirò fuori dalla tasca della giacca una busta e la diede a Louis.
“Questo è per te invece.” Il castano sorrise e buttandogli nuovamente la braccia al collo, lo abbracciò fortemente.
Harry ricambiò la stretta e appoggiando il mento contro la sua spalla destra, ispirò a fondo il suo dolce profumo. Il profumo del suo Boo.
“Devo andare Louis.” sussurrò all’improvviso facendo staccare Tomlinson da lui.
“Certo devi andare.” Ripeté anche lui tirando su col naso. Harry non disse più niente, semplicemente se ne andò chiudendosi la porta alle spalle.
Louis scoppiò a piangere come un cretino. Quel incontro era stato così strano…Harry non sembrava più Harry e tra di loro c’era qualcosa che non andava.
Ma non riusciva a capire cosa.
Si risedette sul divano e ancora con le lacrime agli occhi aprì la busta che il riccio gli aveva dato. Quello era il suo regalo di Natale e compleanno.
All’interno trovò una lettera scritta a mano da Harry e un biglietto aereo per Holmes Chapel. Non riuscì a capire che razza di regalo fosse, così lesse la lettera.
 
Caro Louis.
Sappi che non ho mai scritto una lettere in vita mia e non so nemmeno se a giorno d’oggi si inizi ancora con queste parole. Comunque sia ti volevo scrivere. Ti volevo scrivere perché non ho il coraggio di dirti tutte queste cose guardandoti negli occhi.
Ti sembrerà stupido, ma è proprio così. Io, Harry Styles, ho paura. Paura di dire come stanno davvero le cose. Paura di rovinare tutto. Paura di perderti.
Louis, tu non sei mai stato il mio migliore amico…perché per me sei sempre stato più di un amico e non sto dicendo che tu per me sei un fratello, no.
Tu sei l’amore della mia vita. Io ti amo. Ti ho amato fin da subito. Quando eravamo piccoli e giocavamo insieme mi sentivo strano in tu presenza e solo quando sono cresciuto ho capito che quello era amore. So che questi sentimenti non sono ricambiati, ma te lo volevo dire.
E’ da troppo tempo che mi tengo tutto dentro e tu devi saperlo. Ma, ti prego una cosa.
Fai finta che tutto questo non sia vero e continua a considerarmi il tuo migliore amico mentre io continuerò a considerarti l’amore della mia vita.
Vorrei tanto passare la vacanza di Natale con te a casa dei miei.
Ho preso un biglietto aereo anche per te così se te la sentirai, potremmo partire insieme.
Mi piacerebbe davvero tanto che tu accettassi.
Tuo, Harry.

 
Il castano rilesse la lettere un paio di volte, incredulo e felice al tempo stesso.
Harry non aveva mai dimostrato alcun interesse nei suoi confronti e sapere che l’aveva sempre amato era il più bel regalo del mondo, perché anche se stata assieme ad Eleanor non l’amava. Non aveva mai amato nessuno per il semplice fatto che, anche se lo negava, lui amava pazzamente Harry.
Il suo migliore amico Harry.
Si asciugò tutte le lacrime e prese il cellulare. Fece il numero di lei e aspettò che rispondesse.
“Amore, sei in viaggio?” gli chiese.
“No…ehm ho avuto problemi con la macchina. Non vi posso raggiungere prima di un paio di giorni. Mi dispiace molto, davvero.”
Eleanor gli disse che sarebbero tornata lei per non fargli trascorre il Natale da solo, ma fortunatamente Louis riuscì a convincerla a restare a Doncaster.
Finita la chiamata, finì di preparare la valigia e corse all’aeroporto. Davanti all’entrata vide Harry, il quale si stava guardando in giro in cerca di chissà chi. Quando i loro sguardi di intrecciarono, il mondo si fermò per un paio di secondi.
Poi, come in una di quelle sdolcinate commedie romantiche, i due corsero l’uno verso l’altro e si abbracciarono forte.
“Sei venuto.” Sussurrò dolcemente il riccio.
“Ti amo anch’io Harry.” disse il castano con un sorriso.
Appena Styles sentì quelle parole, sciolse l’abbraccio e dimenticandosi di essere in un posto pubblico, dove centinaia e centinaia di persone stava passando, prese tra le mani il viso del castano e lo bacio dolcemente. In un secondo mille voglie, fantasie e sogni si realizzarono.
Adesso Louis sapeva che lo amava e meno male, anche Louis amava lui.
“Davvero mi ami?” gli chiese in cerca di ulteriori conferme.
“Davvero.” Gli rispose il castano e poi lo baciò ancora.

   
 
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