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Autore: MmeBovary    24/12/2012    5 recensioni
A volte il tempo passa più in fretta di quanto non si pensi. O, meglio, semplicemente la quantità che ce n’era stata destinata è minore di quella che ci aspettavamo e va a finire che da un giorno all’altro una banana ha un’aspettativa di vita più lunga della nostra.
Lily lo scoprirà suo malgrado una sera di autunno sfornando muffins e facendo piani per dei giorni che non arriveranno mai.
"Il timer che ticchettava, il vento autunnale che fischiava fuori dalle finestre, e i gorgoglii felici di Harry che cercava di acchiappare i Boccini erano gli unici rumori che Lily udiva, stretta in quel caldo abbraccio rassicurante. Da quando sapeva di avere un Anatema che Uccide pronto per lei e la sua famiglia tra le labbra di Voldemort, non era riuscita spesso a sentirsi così serena, nonostante l’incantesimo di protezione messo sulla casa da Silente.
“È finito un altro giorno,” borbottò contro il petto di James, guardando il sole che tramontava fuori dalla finestra…”

[Seconda classificata al "Contest dell'amore" di fabi300108 e quarta classificata al "Banana Contest" di rysaslytherin, su efp forum]
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Durante l'infanzia di Harry
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Un odore speziato e dolciastro usciva dal forno acceso e si diffondeva in tutta la cucina di una tranquilla casa di Godric’s Hollow. Una donna con lunghi capelli rossi, raccolti in una coda spettinata, dosava con cura due tazze di farina, mentre il ticchettio costante del timer le ricordava che i dolcetti nel forno erano sul punto di essere pronti.
“Lily, tra quanto potremo assaggiarne un pezzettino?” chiese un uomo che teneva in braccio il figlioletto di circa un anno, sbirciando nel forno.
“James!” lo redarguì la moglie, “Se apri il forno i muffin si sgonfieranno!”
L’uomo richiuse lo sportello di scatto e si mise in disparte con aria colpevole.
“Comunque mancano ancora cinque minuti,” lo informò Lily, con voce soddisfatta, “quindi intanto perché non mi aiuti a preparare la prossima infornata e schiacci quelle banane?”
“Agli ordini signora!”
James adagiò il figlioletto nella sua culla e agitò leggermente la bacchetta nell’aria fino a farne uscire una serie di piccoli Boccini d’oro che presero a rincorrersi in cerchio sopra la testolina di Harry. Mentre il bimbo, affascinato, agitava le minuscole manine verso quell’adorabile distrazione, James tornò in cucina e prese a sbucciare banane per poi schiacciarle con una forchetta.
Il timer suonò dopo pochi minuti e Lily mollò di corsa il barattolo della cannella per andare a sfornare due teglie contenenti una dozzina di muffin alla banana ciascuna.
“Hai intenzione di sfamare l’intero Ordine?” chiese James, bruciacchiandosi intanto le dita su di un muffin bollente che aveva provato a sgraffignare.
“No,” rispose amorevolmente sua moglie, porgendogli un tovagliolo, “ma da quando per ragioni di sicurezza siamo autorizzati ad uscire solo una volta al mese devo fare la spesa in quantità degne di un esercito e l’ultima volta ho preso troppe banane. Sembravano ancora a posto fino a ieri, poi stamattina le ho trovate tutte marroni e mollicce…”
“E così hai deciso di trasformarle in una valanga di muffin?”
Lily si strinse nelle spalle. Doveva pur tenersi occupata, fare qualcosa che le permettesse di non pensare alla guerra che si stava propagando come veleno nelle vene del mondo fuori dalla sua casa.
Prese le banane che James aveva schiacciato e le unì al mix di farina e spezie, aggiunse gli ultimi ingredienti, poi versò il tutto in altri stampini e li infornò.
“Venti minuti e ci siamo.”
James, alle sue spalle, allacciò le braccia attorno alla sua vita, tirandola a sé.
“Ci sono un sacco di cose che potremmo fare in venti minuti.”
Lily sorrise e si voltò per dare un bacio a suo marito, gustando il sapore speziato della banana, della noce moscata e della cannella sulle sue labbra.
“Sono conciata malissimo: ho farina ovunque, i vestiti imbrattati, i capelli da lavare… seriamente, James, come puoi farmi certe proposte? Non sono esattamente quello che definirei sexy in questo momento.”
L’uomo le sorrise, scrutandola.
“In effetti sei un disastro,” le confermò ridendo e guardandola arrossire e arrabbiarsi, “ma sei un meraviglioso disastro che amo alla follia, quindi non c’è niente di più naturale del farti certe proposte!”
Lily si strinse tra le sue braccia.
Il timer che ticchettava, il vento autunnale che fischiava fuori dalle finestre, e i gorgoglii felici di Harry che cercava di acchiappare i Boccini erano gli unici rumori che Lily udiva, stretta in quel caldo abbraccio rassicurante. Da quando sapeva di avere un Anatema che Uccide pronto per lei e la sua famiglia tra le labbra di Voldemort, non era riuscita spesso a sentirsi così serena, nonostante l’incantesimo di protezione messo sulla casa da Silente.
“È finito un altro giorno,” borbottò contro il petto di James, guardando il sole che tramontava fuori dalla finestra, “il tempo vola e un giorno ci sveglieremo e saremo vecchi…”
L’uomo la strinse.
“No… Le persone non invecchiano da un giorno all’altro, amore mio, non essere così malinconica. Essere più vecchio di un giorno conta solo se sei una banana!”
Lily rise e sciolse l’abbraccio per andare a prendere Harry che, affamato, aveva iniziato a piangere. La donna sorrideva, mentre stringeva il suo primogenito, pensando che James aveva ragione: inutile lamentarsi dei giorni che passavano finché poteva goderseli con le persone che amava. Tornò in cucina, sbucciò una banana e ne staccò un pezzettino per darlo a Harry.
“Tieni, amore mio. E tu, vedi di non mangiarti tutto il vassoio, magari,” ridacchiò vedendo suo marito che affondava i denti nel secondo muffin, “o non ne avrò da offrire domani sera. E non posso essere senza dolcetti la sera di Halloween, no?”
James le regalò un sorriso impastato di briciole.
“Al massimo li rifai domani! Tanto abbiamo tempo. Ricorda, un giorno in più o in meno…”
“…conta solo se sei una banana, sì, sì, certo…” concluse Lily.
“Anana!” biascicò Harry, strappando una risata ai genitori.
Lily gli dette un bacio sulla testolina coperta di scompigliate ciocche corvine, prima di andare a sfogliare un libro di ricette per la cena di Halloween della sera seguente.
Mentre si chiedeva cosa fare delle ultime banane rimaste, troppo stanca per impastare altri dolci quella sera, immaginava di avere tutto il tempo del mondo e si chiedeva se la frutta non fosse già troppo matura per tenerla in giro magari anche altri due o tre giorni.
Mai avrebbe immaginato di non avere tutto quel tempo davanti a sé.
Lily e James avrebbero imparato che a volte un giorno in più o in meno è fondamentale, anche se non si è una banana, perché a volte un giorno è tutto il tempo che rimane.
La notte dopo Voldemort sparì, portandosi via due vite innocenti, e nella casa distrutta rimasero solo un bambino che piangeva, mezza teglia di muffin e un cesto di banane che ormai non sarebbe servito proprio a niente.
 
 
 
 
 
 
 
 
~ The End.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
NdA: Questa storia è stata scritta per il “Banana Contest – Solo One Shot” (http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10446486&p=1) indetto da risaslytherin sul forum di EFP e ha ottenuto il quarto posto. Il prompt banana, obbligatorio nel contest, mi ha fatto subito pensare al veloce decadere della frutta che da sempre viene usato in pittura per simboleggiare il tempo che passa e la vanità dei progetti umani. L'idea ha ispirato questa one-shot su Lily e James che cercano di godere del tempo che hanno, senza ancora essersi resi conto che non gliene resta poi molto. 
Non avevo mai usato questi personaggi e spero di non averli stravolti. Purtroppo di loro sappiamo poco dai libri, ma io li immagino innamorati, a tratti felici e a tratti malinconici a causa della guerra e delle preoccupazioni. James lo vedo un po' bambinone cresciuto e Lily un po' ex-caposcuola che lo tiene in riga.
La storia ha poi ottenuto il secondo posto al "Contest dell'amore" di fabi300108, cui ha partecipato come edita.
Fatemi sapere cosa ne pensate voi, se vi va.
 
MmeBovary.



  
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