Buon
Natale, Soulmate! ♥
♥
Hello,
I love you.
Harry
è raggomitolato sul divano quando Louis rientra a casa dal
lavoro, quella sera;
alza gli occhi dal programma televisivo che seguiva per far passare
più in
fretta il tempo, e le sue labbra si piegano all'istante in un enorme
sorriso:
finalmente è tornato, pensa esalando un miagolio eccitato,
prima di correre
nell'ingresso per dare il bentornato al suo padrone.
Louis
sorride con affetto quando il suo ragazzo si precipita nel corridoio e
lo
stritola in un abbraccio, la coda morbida che si avvolge intorno a lui
come un
altro arto, e ridacchia quando la lingua di Harry fa capolino dalle sue
labbra
per leccargli una guancia; Harry è un ibrido, il
meraviglioso mix tra un
ragazzo ed un gatto, ma spesso, come in quel momento, i suoi
comportamenti lo
fanno assomigliare più a un cane che ad un felino. Gli
gratta per qualche
istante la schiena, il naso che accarezza la pelle candida e morbida
del suo
collo.
– Ehi,
– mormora come saluto, sciogliendo l'abbraccio e alzando il
viso per guardarlo
negli occhi; ama gli occhi di Harry, sono i più belli che
abbia mai avuto la
fortuna di guardare: grandi, dolci, con l'iride verde e la pupilla
leggermente
allungata. Sorride ancora, sollevandosi sulla punta dei piedi, e lascia
che le
sue labbra si appoggino per un attimo a quelle dell'altro; il
ragazzo-gatto si
lascia sfuggire un altro miagolio, contento, e le sue braccia si
stringono un
po' di più intorno alla vita del suo padrone. Adora che
Louis sia più piccolo
di lui, come i loro corpi si incastrino alla perfezione, ma ha sempre
avuto
paura di ammetterlo, perché Louis è permaloso e
detesta la sua altezza, e
farglielo notare potrebbe offenderlo; sfrega il naso contro la guancia
del
ragazzo, amando quel mezzo millimetro di barba dura che gli graffia
appena la
pelle, e tira di nuovo fuori la lingua per leccarlo. Louis ridacchia
ancora una
volta, e porta una mano ad accarezzargli le adorabili orecchie feline
che fanno
capolino dalla massa di ricci scuri del suo ragazzo, e Harry stringe le
dita
sui suoi fianchi facendo le fusa: lo ama tantissimo, e ancora di
più quando lo
coccola in quel modo.
– Com'è
andata al lavoro? – domanda Harry dopo qualche istante di
silenzio rotto solo
dai suoi versi compiaciuti, sciogliendo l'abbraccio per lasciare a
Louis
abbastanza spazio per levarsi la sciarpa grigia e il cappotto che
indossa; è
inverno, la neve ricopre ogni cosa e le temperature sono polari, il
naso di
Louis è ancora arrossato per il freddo di fuori. Harry lo
osserva mentre
slaccia i bottoni della giacca e si solleva un poco per appenderla
dietro la
porta, innamorandosi ancora di più di lui e della sua
altezza, e sorride con
affetto quando sbuffa scalciando via le scarpe.
– Come
al solito, Ed è un cazzone e Niall non ha idea di dove
mettere le mani, –
risponde, scompigliandosi i capelli castani con una mano e voltandosi
verso di
lui, – è al negozio da mesi e non ha ancora capito
l'ordine degli scaffali;
oggi ha osato mettere gli Abba accanto ai Led Zeppelin; giuro che
l'avrei preso
a pugni se non fosse intervenuto Liam. Quel ragazzo è un
santo.
Harry
ride davanti all'espressione sconvolta dell'altro, e senza pensarci
chiude le
mani sulle sue guance e si abbassa per baciarlo fino a far mancare il
fiato ad
entrambi; è da giorni che non hanno la
possibilità di fare nulla di
lontanamente sessuale, il Natale è alle porte e Louis
è costretto a rimanere al
negozio più del solito e quanto torna di solito è
così stanco che si getta
senza tanti complimenti sul divano, appisolandosi, e Harry non si
stupisce
quando un calore che conosce fin troppo bene si irradia nel suo stomaco.
Le
mani di Louis si posano sui suoi fianchi, oltrepassando con
facilità il tessuto
della maglietta che il ragazzo indossa, e i mignoli si incastrano
nell'elastico
dei suoi pantaloni; anche lui lo vuole, è dolorosamente
chiaro ad entrambi, e
senza dire nulla si spostano verso la camera da letto senza
interrompere il
contatto tra le loro labbra, separandosi solo di tanto in tanto per
respirare
nella bocca dell'altro. Non c'è bisogno di altre parole in
quel momento,
bastano i gesti veloci ma adoranti con cui si spogliano a vicenda,
indugiando
per un momento con i polpastrelli su ogni centimetro di pelle che
scoprono;
Harry si siede sul letto, le labbra sul petto dell'altro mentre le mani
lottano
con la cintura e con i bottoni dei jeans che ha addosso, e le dita di
Louis si
intrecciano ai suoi capelli, accarezzandoli e giocando con le sue
orecchie come
nell'ingresso, facendolo sorridere e miagolare contro la sua pelle,
ancora
abbronzata nonostante il periodo dell'anno. Quando finalmente riesce a
calargli
i pantaloni e l'intimo si prende qualche secondo per ammirare come ogni
volta
il suo sesso eccitato, ma presto si lascia cadere di schiena sul
materasso,
tirandolo su di sé e attirando il viso contro il proprio per
ricominciare a
baciarlo con sempre più passione, impaziente.
Louis
è lento e delicato mentre lo prepara con le dita umide di
saliva, spargendo
baci adoranti sul suo volto e sul suo petto, soffermandosi sui punti
che sa
essere i più sensibili, appena sotto il mento glabro, sulle
clavicole perfette,
sui capezzoli, graffiando appena la sua pelle bianca con i denti e la
barbetta
sulle sue guance; ci sono tante cose che ignora, ma può
giurare di conoscere
alla perfezione il corpo di Harry, il suo migliore amico, il suo
amante, il suo
unico e insostituibile ragazzo-gatto. Con la mano che non scava nel suo
corpo,
accarezza con devozione la coda morbida che gli sfiora le braccia e la
schiena,
sorridendo ai miagolii dell'altro, succhiando il suo collo quando le
unghie
affilate di Harry gli penetrano nelle spalle lasciando piccoli
taglietti che
probabilmente sanguineranno per qualche istante, quando sostituisce le
dita con
la propria erezione lubrificata appena dalla sua stessa saliva.
Gemiti,
miagolii e il suono di pelle che sbatte contro la pelle sono gli unici
suoni
che riempiono la stanza, i loro respiri pesanti e affannosi mischiati
mentre
consumano l'amplesso guadandosi negli occhi; Louis ama osservare il
modo in cui
Harry perde il controllo sotto di lui, con le labbra spalancate e le
guance
scarlatte, il sudore che gli appiccica i ricci scuri alla fronte, il
continuo
alzarsi ed abbassarsi del suo pomo d'Adamo quando ingoia a vuoto, le
pupille
che si dilatano talmente tanto da ridurre il verde delle iridi in
anelli
sottili; ama i graffi che le unghie di Harry continuano a scavare sulla
sua
schiena, l'ininterrotto sfregare della sua erezione tra i loro ventri
mentre si
muove dentro di lui, le involontarie contrazioni dei suoi muscoli, il
modo in
cui si sente risucchiato nel calore del suo corpo.
Harry
sorride, adesso, mentre continua ad ansimare, i polpastrelli che
seguono la
ragnatela di graffi che ha lasciato sulla sua schiena, e Louis si rende
conto
di aver parlato, di aver espresso a voce i suoi pensieri; si chiede per
un
attimo come sia possibile, dal momento che perfino respirare richiede
uno
sforzo enorme, ma il suo ragazzo solleva il volto chiedendogli un bacio
e tutto
sfuma ancora una volta. Le labbra di Harry sono umide e morbide contro
le sue,
la lingua bollente che lotta con la sua gli fa perdere il controllo e
sballa il
ritmo dei suoi fianchi, e quando Harry gli tira i capelli sulla nuca,
piano e
senza fargli male, è costretto ad allontanarsi dalla sua
bocca per ingoiare
quanta più aria possibile, i muscoli che si tendono e le
dita che stringono più
forte il lenzuolo ai fianchi della testa di Harry mentre viene dentro
il corpo
del suo ragazzo.
Continua
a muoversi in lui per qualche attimo, tentando di riprendersi
dall'orgasmo, e
quando sente di poter finalmente respirare di nuovo, riapre gli occhi
trovandosi davanti quelli grandi e supplicanti di Harry; esce dal suo
corpo
piano, per non fargli male, abbassa il viso per baciarlo di nuovo,
sorridendo,
e si appoggia su un avambraccio: una mano scivola lungo il petto umido
di
sudore fino a chiudersi sulla sua erezione praticamente trascurata fino
a quel
momento, l'altra si infila tra i suoi capelli e gli massaggia con
dolcezza un
orecchio, e presto Harry strizza le palpebre e con un gemito di gola si
scioglie tra le dita dell'altro.
Restano
in silenzio per qualche minuto, cercando di tornare completamente in
sé; adesso
Louis è coricato su un fianco accanto a Harry, e gli
accarezza il ventre con la
mano ancora sporca del suo sperma, sorridendo davanti al suo sorriso ad
occhi
chiusi e baciandogli la spalla ogni venti secondi.
– Ciao,
– sussurra, quando il ragazzo solleva di nuovo le palpebre e
si volta verso di
lui; le labbra di Harry tremano per un attimo, prima che una risata
stanca e soddisfatta
giunga alle orecchie di Louis.
– Ti
amo, – ribatte, quando il suo momento di ilarità
è sfumato, e si sposta su un
fianco per fronteggiarlo e stringerlo in un abbraccio. Louis sorride
contro il
suo collo, le labbra che lo accarezzano, prima di dargli uno spintone
giocoso
ed allontanarsi appena per guardarlo dritto negli occhi.
– Anche
io, da morire, ma non citare più i Doors in mia presenza o
ti stacco le
orecchie a morsi, – sorride, e Harry ci mette qualche secondo
a capire di cosa
stia parlando; presto la sua bocca si piega in una smorfia, e questa
volta è
lui a spingere via l'altro, prima di alzarsi dal letto.
– Sei
pessimo, – afferma, stiracchiandosi e facendo oscillare
dolcemente la coda; si
morde un labbro quando sente lo sperma di Louis scivolargli tra le
cosce, –
bene, ottimo lavoro Lou, ora devo farmi una doccia.
Il
ragazzo ride, alzandosi a sua volta dal materasso ed abbracciandolo
stretto
nonostante le deboli proteste di Harry, e si alza in punta di piedi per
baciarlo sotto il mento.
– Se
la facciamo insieme va meglio? – chiede, pur conoscendo
già la risposta, le
dita che si chiudono con delicatezza sulla coda scura del suo ragazzo;
Harry
miagola, e Louis lo prende per un sì e lo spinge verso il
bagno. – Avanti, non
fare storie che credo di averne più bisogno di te; dovrei
suggerire a Matt di
trovare qualcuno per fare le pulizie in magazzino, quando ci sono
entrato ho
rischiato di morire soffocato per tutta la polvere che c'era sullo
scatolone
che dovevo prendere.
Buon
Natale, Soulmate! ♥
Hai
visto? Alla fine sono riuscita a scriverti una kitten!Harry, contenta?
:D Mi ha
fatto soffrire come poche, lo ammetto, e la parte pseudo-lemon
è molto pseudo e
poco lemon; non ci sono dettagli e le descrizioni sono una merda, ma..
ehm, ho
perso la mano? Magari è colpa di Aiden Grimshaw e delle
Little Mix, le canzoni
che ascoltavo mentre scrivevo non sapevano molto di sesso; o forse sono
semplicemente scarsa, dunno. xD Spero che comunque questa shot ti
soddisfi, per
adesso è la più lunga ed elaborata (e questo
è tutto dire, lol) che abbia
scritto per questo Natale. Aargh. Se non ti piace posso provare a
scrivere
qualcos'altro, promesso. Magari non durante il p0rn_fest (OMG GENTE
INIZIA
OGGI), ma proverò a fare di meglio; mi devo anche informare
un po' di più sui
gatti, temo, tutti i miei ragazzi-felini sembrano più
ragazzi-canidi, uffa. :(
Btw, se ti fa schifo dimmelo, non mi offendo (un po' sì,
sono permalosa, ma non
troppo, promesso). Ti amo. ♥
Buone
feste, popolo!