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Autore: sat4na    24/12/2012    3 recensioni
Davide,è così che si chiama il ragazzo che sorride ogni giorno nascondendo le lacrime. Davide,è quello che viene sempre lasciato in disparte. Davide è quello che è vittima di bullismo, Davide è l'autolesionista malato di depressione, Davide è anoressico. Davide ha tentato il suicidio ,ora è in ospedale in fin di vita.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, David Desrosiers
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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i giorni passavano ,gli insulti crescevano,i tagli erano più profondi e il dolore sempre più forte.

 
Ero solo,senza nessuno,come sono sempre stato e questo cominciava a farmi odiare tutto.Stavo perdendo la voglia di fare qualunque cosa,anche di vivere.
forse ero depresso,forse no.Sapevo solo che mi mancava avere qualcuno che mi ascoltasse,un punto di riferimento,anche solo una persona che mi amasse e mi aiutasse.

 
Come ogni mattina mi alzai e mi preparai per andare a scuola e come sempre me ne andavo dopo che la campanella suonava per evitare di incontrare qualcuno che mi potesse insultare.
 
entrai in classe e come sempre appena entrai gl'occhi di tutti erano su di me,con qualche risolino,loro si prendevono gioco di me.
la campanella suonò,per la prima volta andai nel cortile per fare merenda e me ne pentì subito..
"cosa ci fai qui?" mi chiese uno tutto muscoloso e con l'aria da stafottente,forse era il capitano della squadra di football.
"sono venuto a fare merenda mi sembra" risposi io
"Oh povero,mi dispiace ma qui gl'emo non sono ammessi!"
"non sono emo" ribattei io,avevo una gran faccia tosta.
"ah no? e questi capelli neri? e le tue gambe affeminate? Non mi sembri un principe azzurro.Ora vattene se non vuoi essere picchiato!" mi disse lui,altri insulti ma ormai ne ero così abituato che non ci feci caso.
"no." stavo cercando di farmi picchiare,era come autolesionismo,però no me lo procuravo io.Volevo essere picchiato,volevo avere ferite enormi,sentivo di meritarmelo e sapevo che se mi avessero picchiato sarebbero stati espulvi,li volevo fuori,forse così avrebbero smesso di farmi del male.
"no? Ok,ti faremo cambiare idea noi!" 
cominciarono a buttarmi a terra,a prendermi a calci da per tutto,tutti guardavano ma nessuno faceva niente,nessuno mi aiutava.Tutti guardavano mentre sanguinavo.
non ci vedevo neanche,vedevo tutto sfocato,mi faceva male tutto,pensavo di star morendo,ma poco importava.Sentì una voce,una voce adulta.
poi nulla,il vuoto,non ricordo niente..devo essere svenuto.
 
mi risvegliai nel mio letto,non ricordavo molto cosa successe..anzi poco e niente.Girai la testa e vidi mia madre con le mani alla testa.
"mamma.."
"Ehi David,non ti preoccupare per niente.Quei ragazzi sono stati sospesi e la preside mi ha detto che siccome hai voti molto buoni puoi saltare questi ultimi due mesi e ricominciare a gennaio." detto questo mi baciò sulla fronte e se ne andò.
Ricordai una frase..'  questi capelli neri? e le tue gambe affeminate? Non mi sembri un principe azzurro.' forse era questo il motivo,e se cambio? e se magari divento come un principe azzurro? Se mai ci riuscirò per quanto faccio schifo.
Avevo deciso,mi sarei fatto capelli biondi e non mi sarei più vestito di nero.
ma ero troppo piccolo per farmi una tinta.
 
 
25 dicembre.
 
quel Natale fù il più brutto nel arco della mia breve esisteza,non che io amassi il natale.Anzi,l'odiavo.
non capisco perchè tutti fanno festa e si riuniscono un solo giorno all'anno,perchè dimostrano il loro affetto solo questo giono.Perchè? è una cazzata.
nessuno mi fece gl'auguri,anzi gli insulti volavano più di prima.
Ero con la mia famiglia,per quanto famiglia si possa intendere siccome tra divorzi e morte di alcuni parenti..vabè,tralasciando.Vedevo tutti così felice,innamorati,pieni di gioia,che scartavano i loro regali.Ma io non ero come loro,no,io ero triste,senza nessuno da amare e dimostrare il mio affetto e con nessun regalo,oh che bel natale di merda.
 
mi mancava avere amici,mi mancava ricevere affetto.
 
quei dure mesi passarono tranquilli,con qualche messaggio di insulto ma ormai non ci facevo caso.
non so più neanche come mi sentivo.
Sapete quella sensazione di disgusto verso voi stessi? Mi fate schifo più di ogni altra cosa e non riuscite a trovare una spiegazione valida perchè sia dovuto succedere proprio a voi,non riuscito proprio a spiegarvelo.Non capite come sia potuto accadere tutto questo,prima era tutto così bello e ora fa tutto così schifo.
 
Tornai a scuola ma sta volta fù diverso,perchè quei ragazzi erano ancora più incazzati con me e mi picchiarono appena arrivai,sta volta più forte,sta volta credevo davvero di morire.
poi dinuovo buio.
Mi risvegliai in ospedale,avevo delle flebo attaccate,ma non ero confuso,triste ecc,ero felice.Felice di stare in un ospedale.
entrò mia madre che disse solo una frase.
"tu studierai da privatista e ti trasferirai da tuo padre."
 
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scusate se il capitolo è corto c.c ma devo far così! I prossimi saranno più lunghi. :)
   
 
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