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Autore: Gillian_Lightman    24/12/2012    1 recensioni
Certo in molti (me compresa) hanno affrontato il tema dei primi momenti tra Cal e Gillian, quelli del primo bacio...Ma la loro relazione può essere duratura? Riusciranno a tenerla nascosta? Eccomi quindi qui con il seguito di "Sometimes*" per darvi la mia versione! Sconsigliata la lettura a chi non la letto la mia Fiction precedente perchè molte cose vengono date per scontato, come l' identita di Sarah. In questa FF presenterò gli avvenimenti in due parti: 4 mesi dopo l' inizio della relazione e 6 mesi dopo. Chiaramente i guai non mancano mai e i due piccioncini dovranno affrontare non pochi problemi!
Genere: Commedia, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Always'
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Capitolo 8.  Fuga
 
Lightman, come al suo solito, inclina lievemente la testa verso destra, pronto a captare qualsiasi movimento nel viso di Sophie durante la testimonianza ed il controinterrogatorio .
Zoe si avvicina con molta calma al banco dei testimoni, poi inizia con un sorriso:
“Salve, per favore può dire alla giuria il suo nome?”
“Certo, mi chiamo Sophie Smith”
“Ed è la sorella di James Smith, l’ imputato?”
“Si”
“Quanti anni ha?”
“Ne ho ventinove”
“Ha sempre vissuto con James?”
“Mio padre è morto quanto ero ancora piccola, James è restato con me e mamma anche se andava all’ università, veniva sempre nei weekend…e anche quando si è trasferito ci faceva visita spesso”
“Quindi lo vedeva con una certa regolarità?”
“Assolutamente, siamo molto legati”
“E, mi dica, in questi ventinove anni di stretti rapporti, che lei ricordi, James ha mai manifestato tendenze omicide, o comunque tendenze violente contro lei, sua madre o qualsiasi altra persona?”
“No, mai. James è sempre stato calmo e pacato, preferiva risolvere i diverbi a parole, piuttosto che con la violenza”
“Grazie signorina Smith, io ho finito” dice tornando a sedersi.
“L’ accusa vuole controinterrogare la testimone?” domanda il giudice.
“Si Vostro Onore”
Il pubblico ministero si alza, e si dirige con uno strano sorriso verso Sophie.
“Buongiorno Signorina Smith”
“Salve”
“Lei ha appena detto che suo fratello, l’ imputato, non ha mai avuto tendenze violente, è esatto?”
“Si”
“Quindi l’ accusa per aggressione ad una minorenne non conta?”
“Obbiezione Vostro Onore!” scatta Zoe “La difesa non era a conoscenza di questo presunto reato e…”
“La difesa aveva tutto il tempo per informarsi del passato del suo cliente” replica con un sorriso il pubblico ministero.
“Infatti, mozione respinta” concorda il giudice.
“Tornando a noi Sophie, ho qui la denuncia di suo fratello: ha aggredito una ragazza di sedici anni, e secondo la deposizione di questa ha anche tentato di stuprarla”
“Era giovane e sciocco…”
“Vent’anni. Aveva vent’ anni. Direi che era abbastanza adulto per capire che violentare una minorenne era un’ azione sbagliata”
“E’ stato l’ errore di una volta” grida Sophie “tutti ne commettiamo”
“Certo…Ah, sapeva che suo fratello ultimamente assumeva psicofarmaci?”
“OBBIEZIONE!” urla Zoe alzandosi nuovamente “la difesa non era a conoscenza di queste informazioni, chiediamo un rinvio per…”
“Bel tentativo avvocato Landau” la interrompe subito il giudice “ma ha avuto tutto il tempo per discutere con il suo cliente di ogni aspetto della sua vita compromettente per il processo, se non è venuto fuori prima è un problema vostro. Mozione respinta”
“Ripeto la domanda Sophie…Era a conoscenza del fatto che suo fratello assumesse psicofarmaci?”
“No!”
Movimento impulsivo della spalla destra. Aumento del tono della voce durante la risposta: sta mentendo. Ma l’ aumento del tono vocale indica non solo menzogna, anche paura…cosa sta nascondendo?
“Strano…perché sembra che quando aveva vent’anni, tempo a cui risale l’ aggressione alla minorenne, lui comprasse regolarmente nella farmacia di fiducia farmaci per il controllo della rabbia e legati al disturbo della psiche…ne faceva uso?”
“No!”
Pupille dilatate: paura.
“Si ricordi che è sotto giuramento, uso fratello faceva uso di quei farmaci?”
“NO”
“E allora mi dica, come mai James ha una prescrizione medica per quel farmaco, che ha rincominciato ad usare quando sono iniziate le aggressioni!!?
Aveva le mani strette a pugni per la tensione, ora sono rilassate. La frequenza respiratoria sta rallentando: sollievo.
“Io…io non lo so” ammette Sophie, mentre due lacrime le solcano il viso.
Sta fingendo, le lacrime sono spinte fuori a forza, e sembrano calcolate.
“Grazie per la sincerità, Signorina Smith” conclude il pubblico ministero”.
“Se non ci sono altre testimonianze, l’ udienza è terminata, la corte si aggiornerà domani alle ore 8:00 per le ultime testimonianze e le arringhe conclusive delle due parti.”
Dopo il suono del martelletto tutti si alzano ed escono dalla sala.
Zoe ha raggiunto Sophie, mentre il fratello è già uscito dal tribunale, ma a Cal non importa: per lui la chiave è la sorella.
Raggiunge l’ ex moglie appena prima che segua Sophie nella stanza vuota in cui è appena entrata.
“Cal! Non volevi restarne fuori?” incalza lei senza perdere tempo.
“Cè qualcosa che non mi convince, voglio parlare con Sophie”.
“Scordatelo. E’ la mia testimone”
“Ha finito con le testimonianze, ho il diritto di parlarle”
“Non è detto che non la richiami domani prima delle arringhe conclusive. Hai perso la tua occasione di aiutarlo, Cal, è finita. Vattene.” Conclude freddamente, prima di raggiungere Sophie e chiudersi la porta alle spalle.
Lightman impreca ad alta voce, ma si volta qualche istante dopo sentendosi chiamare.
“Sarah!”
“Mi hai chiamato…va tutto bene?”
“Mi serve un favore”
“Di che si tratta?”
“Credo che la sorella non dica la verità”
“Vuoi che le parli?”
“No, voglio parlarle io, ma Zoe me lo impedisce”
“Beh non è esattamente una mia fan, che posso fare?”
“Distraila”
“Rischio di beccarmi una querela, giusto?”
“…Ti devo un favore?” domanda supplichevole Cal.
Lei gli da una pacca sulla spalla “Giugno 2005: adesso siamo pari”
 
Sophie è sola. Zoe è dovuta uscire, la hanno chiamata d’ urgenza per qualche strano motivo.
Con uno scricchiolio la porta si apre, e sulla soglia compare un uomo con una camminata decisamente stravagante.
“Lei chi sarebbe?”
“Sophie, sono il Dottor Lightman, un vecchio amico di tuo fratello, e purtroppo per me anche l’ ex marito di quella pantera del tuo avvocato difensore”
“La signora Landau ha detto di non parlare con nessuno durante la sua assenza”
“Ah ma non devi parlare” dice Cal agguantando brutalmente una sedia “Io parlo e ti osservo, a te basta essere te stessa…anche se nemmeno quello ti riesce, vero Sophie?” domanda stravaccandosi con i piedi sul tavolo.
“Non…non capisco che vuole dire”
“Lo sai benissimo. Ho notato due cose dal primo secondo in cui ti ho visto: uno sei troppo agitata, due ogni minimo movimento o mossa è premeditato. Questo mi fa capire che non sei stupida, e che hai compreso benissimo quello che volevo dire. Nascondi qualcosa. Cosa?”
“Non credo che la Signora Landau sarebbe felice di questa sua intrusione”
“Oh certo che no! L’ ultima volta mi ha fatto arrestare, ma niente mi ferma davanti ad un caso, quindi ritorniamo alla domanda, cosa nascondi?”
Quella si limita a fissarlo silenziosa, studiandolo.
“E va bene” inizia Cal “tuo fratello è colpevole? E’ questo che nascondi? No, non credo, eri sollevata quando l’ avvocato ha introdotto i precedenti di James, e solo un colpevole si sente sollevato nel sentir accusato qualcun altro dei suoi crimini. Le hai uccise tu? Hai sciolto le loro mani nell’ acido? EH? HAI STRETTO LE MANI INTORNO ALLE LORO GOLE GUARDANDOLE NEGLI OCCHI MENTRE MORIVANO?”
“CAAAL”
L’ uomo si volta, e sulla porta trova Zoe, con gli occhi dardeggianti come palle infuocate.
“CHE COSA DIAMINE STAI FACENDO?!! ESCI! FUORI! ORA.”
Cal pensa che morire per mano della sua ex moglie non sia un buon modo per aiutare l’ amico “Ti smaschererò, Sophie” conclude prima di essere trascinato fuori di Zoe.
“Lo sapevo che c’era dietro il tuo zampino! Che diavolo credevi di fare? Dovrei farti arrestare, e non è detto che non lo faccia! Guardia!”
“Aspetta Zoe…ho davvero bisogno di parlarti” cerca di fermarla Cal, guardandola negli occhi.
“Cè qualche problema?” domanda l’ agente che li ha raggiunti.
Zoe è titubante.
“Si…può entrare e controllare la testimone? Devo allontanarmi un secondo…”.
Cal tira un sospiro di sollievo, felice che nonostante tutto, per una volta, la sua ex moglie abbia deciso di ascoltarlo. Lo ha preso per il braccio e lo sta trascinando in un angolo; quando sono abbastanza isolati, incalza “allora!?”
“So che avevo detto di non volerne più sapere…Ma credo che la sorella di James non sia chi dice di essere…credo che sia la chiave”
“vuoi dire che nasconde informazioni?”
Cal la guarda negli occhi “voglio dire che forse le ha ammazzate lei quelle donne”.
“Scherzi?”
“Ti sembra forse che stia scherzando?”
“E’…è un accusa molto grave…hai delle prove?” dal suo sguardo capisce già la risposta “certo, la tua scienza”
“Non ho mai capito perché la prendi con tanta riluttanza, hai visto l’ efficacia che può avere”
“Si Cal, ma non sono prove ammissibili in tribunale. E prima di accusare la sorella del mio cliente di omicidio devo avere delle prove! Quindi per ora non dirle che sospetti qualcosa.”
Cal arriccia il naso facendo un verso con la bocca “ecco…credo sia un po’ tardi”
“Oh dannazione!” impreca Zoe, prima di avviarsi verso la stanza in cui si trova Sophie “Pretenderà delle spiegazioni per il trattamento subito!”
Spalancata la porta Zoe rimane atterrita.
“CAAAAAAAAL” grida disperata.
Lui corre subito in direzione della donna, ed entrato nella stanza la ritrova inginocchiata sulla guardia, a terra e priva di sensi: cè sangue ovunque, ma nessuna traccia di Sophie.
 
Sarah e Gillian scendono frettolosamente dall’ auto, e corrono in direzione del tribunale.
Appena fuori dall’ ingresso cè un ambulanza, e sul retro del mezzo sono seduti un’ uomo e una donna.
Avendoli riconosciuti subito, corrono verso di loro. La prima cosa che notano è che entrambi hanno le mani sporche di sangue.
“CAL!” grida Gill “Cal stai bene?!”
Lui le appoggia una mano sulla spalla “tranquilla tesoro, non è sangue nostro”.
“Ma che diavolo è successo?” domanda preoccupata Sarah.
Z: “Ho lasciato Sophie, la sorella di James, in una stanza con la guardia e mi sono allontanata un attimo con Cal per discutere…Lui credeva che lei fosse coinvolta negli omicidi. Quando siamo tornati la finestra era aperta, Sophie non cè era più e la guardia era a terra sanguinante: Sophie lo aveva colpito alla testa con il manganello… non ce l’ ha fatta”.
“Se è scappata significa solo che è colpevole” conclude Gillian.
“Ma come facciamo a provarlo?” domanda Zoe.
“Al momento io non mi preoccuperei di quello” si intromette Cal.
“Perché?”
E’ Sarah a concludere il pensiero dell’ uomo “perché se è lei il serial killer vorrà ancora uccidere, e ha tutti gli Stati Uniti in cui scegliere le sue vittime, dobbiamo muoverci.”
“Faccio emettere un mandato di arresto per Sophie e contatto James” afferma Zoe prendendo il cellulare.
Approfittando del momentaneo allontanamento di Zoe, Gillian getta le braccia attorno al collo di Cal “Al telefono hanno detto solo che c’ era stato un incidente e…e qualcuno era rimasto ferito gravemente e...e…” lui la interrompe, dandole un bacio in fronte.
“Non ti preoccupare tesoro, sto bene”.
Lei gli sorride, accarezzandogli il viso, poi di mala voglia si allontana un po’ dall’ uomo… la “linea di sicurezza” che hanno stabilito quando si sono messi insieme.
Qualche secondo dopo ritorna Zoe, con un’ aria funerea.
“Dimmi che non può andare peggio?” domanda implorante Cal.
“Non posso, James non risponde al cellulare e il mio amico che doveva seguirlo di nascosto ha detto che lo ha depistato e ne ha perso le tracce”
“Quale tuo amico?”
“Mi fidavo di James, ma non completamente, quindi per sicurezza gli ho messo alle costole un amico nella sicurezza che mi doveva un favore, e si è reso invisibile…a quanto pare non troppo bene.”
“Ma se è scappato significa solo che…”
“Che James è complice di sua sorella” afferma Gill.
“Già, e che sono tornati all’ azione” conclude Sarah.
Tutte si voltano verso Cal, in attesa di qualsiasi cosa…

“A lavoro”
 
Gill_Lightman: sorry, quasi totale assenza di Callian, ma devo chiudere il caso ç__ç prometto che saprò restituirvi il tempo perso :3
Sarei molto contenta di una piccola recensione, altrimenti non importa (:
Jenny
  
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