Anime & Manga > Fairy Tail
Ricorda la storia  |      
Autore: EclipseOfHeart    25/12/2012    4 recensioni
«Ah, ho capito!» disse Mira, che aveva ascoltato la conversazione, battendo un pugno sul palmo della mano. «Vorresti fare un regalo a Gray, ma non sai se lui lo accetterà con piacere, visto che non gli piacciono.» «Esatto!» rispose Lluvia con un sorriso, grata che Mira avesse capito subito il suo dilemma. [...]
«Lo so, ma Lluvia ti farà comunque il regalo! Non puoi non ricambiare, ci resterebbe malissimo!» insistette lei, sbattendo la mano sul bancone per enfatizzare il concetto.
«Non mi regalerà nulla, sapete tutti che cosa penso del Natale.» [...]
Una volta uscito, Mira si rivolse a Cana.
«Lluvia non ha intenzione di fargli nessun regalo.» commentò con un leggero sorriso sulle labbra.
«Ma questo Gray non lo sa!» rispose lei, ridendo e bevendo allo stesso tempo.

Fic natalizia Gruvia per voi! :3
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gray Fullbuster, Lluvia, Lucy Heartphilia, Natsu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

A simple motion {over and over}

 

 

 

«Che cos’è tutto questo baccano?» esclamarono Gray e Natsu all’unisono, entrati nel bar di Fairy Tail e sorpresi dall’atmosfera ancora più chiassosa del normale.

Erano tutti riuniti attorno ad un abete grandissimo, posto di lato al bancone, intenti ad osservare Mira e le altre ragazze della gilda che lo stavano decorando con luci, palline e altri addobbi colorati.

Lluvia era intenta a convincere Cana, nel vano tentativo di farla staccare dalla bottiglia per aiutarli nei preparativi, quando notò la figura del suo amato e gli andò subito incontro per salutarlo.

«Gray-sama!» esclamò infatti sorridente.

«Lluvia, che state facendo?» rispose il moro, guardando verso l’albero.

«Stiamo preparando l’albero di Natale!» spiegò lei con vivacità.

«Natale? Ma non si festeggia a Dicembre?» chiese Natsu con aria sorpresa, per poi essere interrotto da un rimprovero familiare.

«E in che mese pensi che siamo, baka?» disse Lucy, spuntata dal mezzo del bar per andare verso i due maghi.

«L’altra volta hai detto che eravamo a Settembre!» insistette lui, agitando le braccia.

«L’altra volta è stata tre mesi fa! Ma come fai ad essere così sbadato?» considerò Lucy, sbattendosi una mano sulla fronte in segno di disperazione.

«Forse a Natsu servirebbe un calendario.» suggerì Happy alla maga stellare che annuì alla proposta con decisione. «Giusto! Potrebbe essere un ottimo regalo per lui!»

«Regali! È vero, a Natale, è tempo di regali!» esclamò il mago del fuoco con gli occhi che già ardevano dalla contentezza.

Esplorò la stanza, ma non vide nessun pacchetto e la delusione si presentò cocente nel suo sguardo.

«Ma non ce ne sono regali qui dentro!»

«Certo che no! I regali si aprono il 25 Dicembre.» spiegò Lluvia.

«E non è oggi?»

«No. Oggi è il 19, Natsu!» disse Lucy che stava iniziando a perdere la pazienza.

«Mancano ancora sei giorni?! Non posso aspettare così tanto!» gridò lui in direzione della maga.

«E invece dovrai proprio attendere come tutti noi.» concluse lei, per poi tornare verso l’abete a cui, ormai, stavano dando i ritocchi finali.

Mentre Happy tentava di consolare Natsu, Gray commentò tutta la questione: «Che sciocchezza i regali di Natale. Spero che nessuno me lo faccia, così come non ne farò io a nessuno!»

Quindi andò verso il bancone per servirsi da solo, dato che Mira era occupata.

Lluvia lo seguì, come al solito, senza commentare anche se l’affermazione del mago l’aveva sconcertata.

Aveva già in mente alcuni potenziali regali da fargli, ma se a Gray-sama non piacevano, allora gli avrebbe fatto solamente un dispiacere con il suo pensiero.

E Lluvia non voleva causargli fastidi di nessun tipo.

Ma non si sarebbe rattristato se, a Natale, non avesse ricevuto nulla, mentre tutti intorno a lui scartavano pacchetti su pacchetti?

La maga, seduta accanto a lui, rimuginava su quale sarebbe stata la soluzione migliore per far felice il suo Gray-sama.

Sapeva già che non avrebbe fatto regali per gli altri e che il Natale non gli fosse particolarmente gradita come festa, ma non credeva che sperasse anche di non riceverne proprio.

Così presa dai suoi pensieri, non si accorse della rissa scoppiata come al solito all’interno del bar e, quando si girò, vide il mago già impegnato a fare a botte con tutti gli altri.

Erza li allontanò dall’abete, inserendosi involontariamente nello scontro, mentre Wendy e Charlie avevano appena finito di sistemare la stella sulla punta dell’abete.

L’albero di Natale era finito e Mira, Lucy e le altre guardavano ammirate il loro lavoro.

«Quest’anno vi siete superate!» commentò Cana, sinceramente colpita dalle decorazioni.

«È bellissimo!» confermò Lucy.

«Lo è davvero! Ti piace Lluvia?» chiese Mira, in direzione della maga.

Lei alzò lo sguardo al richiamo della barista e annuì, tentando di dimostrare entusiasmo, benché lo sforzo non le riuscì perfettamente.

«Tutto bene?» chiese, infatti, Cana.

«Sì, è tutto apposto…»

«Che ti ha detto Gray? Non ci credo affatto che va tutto bene.» replicò lei, sorseggiando l’ennesima birra.

«Davvero, non è colpa sua. È che ha detto di non volere nessun regalo di Natale.» spiegò timidamente. Forse loro che lo conoscevano da più tempo, avrebbero potuto consigliarla.

«E allora?» ribatté Cana velocemente.

«Ecco… Lluvia non sa…»

«Ah, ho capito!» disse Mira, che aveva ascoltato la conversazione, battendo un pugno sul palmo della mano. «Vorresti fare un regalo a Gray, ma non sai se lui lo accetterà con piacere, visto che non gli piacciono.»

«Esatto!» rispose Lluvia con un sorriso, grata che Mira avesse capito subito il suo dilemma.

«Beh… Noi, alla gilda, dopo il primo Natale che abbiamo passato con lui non gliene abbiamo più fatti. È stato subito evidente che non li gradisce. Ormai non gli facciamo neanche più gli auguri, per lui Natale è un giorno come un altro.» disse Cana, chiarendo la situazione a Lluvia.

«Quindi se glielo faccio, lo irriterò soltanto. Allora è meglio che Lluvia rispetti la volontà di Gray-sama!» concluse la maga, sentendosi sollevata per aver preso una decisione.

Anche se, in fondo, gli dispiaceva parecchio non potere regalargli nulla.

«Bene, ora che so cosa fare, vado a sistemare gli altri regali che devo fare. La rissa di Gray-sama durerà ancora a lungo.» disse Lluvia per poi salutare le amiche e uscire dal bar.

A dispetto delle previsioni della maga, Erza fece concludere lo scontro dopo pochi minuti e tutti i litiganti si separarono, consci che la pace non sarebbe durata a lungo.

Mira si occupò di servire tutti e Cana, con sguardo brillo, si avvicinò allo sgabello sul quale era seduto il mago del ghiaccio.

«Gray, hai già comprato il regalo per Lluvia?» gli chiese, prendendo posto accanto a lui.

Sia Mira che Gray la guardarono stupiti, entrambi per lo stesso motivo.

«Non le comprerò nulla, sai benissimo che queste usanze sono sciocchezze per me.» replicò lui con freddezza.

«Lo so, ma Lluvia ti farà comunque il regalo! Non puoi non ricambiare, ci resterebbe malissimo!» insistette lei, sbattendo la mano sul bancone per enfatizzare il concetto.

«Non mi regalerà nulla, sapete tutti che cosa penso del Natale.»

«E tu credi che questo fermerà Lluvia? Andiamo, Gray, lo sai che non ti lascerà mai senza neanche un regalo. E quando vedrà che non hai ricambiato, ci resterà male, anche se non te lo farà notare.» ripeté Cana, cercando di essere il più convincente possibile.

«Problemi suoi.» tagliò corto il mago del ghiaccio, finendo velocemente la sua birra per porre fine a quella discussione e andarsene dal locale.

Una volta uscito, Mira si rivolse a Cana.

«Lluvia non ha intenzione di fargli nessun regalo.» commentò con un leggero sorriso sulle labbra.

«Ma questo Gray non lo sa!» rispose lei, ridendo e bevendo allo stesso tempo.

 

Passati cinque giorni, con il Natale ormai alle porte, tutta la gilda era in eccitazione.

Natsu era ormai incontenibile e nessuno riusciva più a gestirlo, nonostante Lucy gli ricordasse continuamente che a breve tempo avrebbe aperto i regali e avrebbero festeggiato.

Gray era diventato più intrattabile del solito, l’atmosfera natalizia lo stava soffocando e aveva seriamente pensato di uccidere Natsu quasi ogni ora della giornata.

Per fortuna che tra un giorno tutto sarebbe finito e del Natale nessuno avrebbe più parlato.

Almeno per quell’anno.

L’unica che evitava di farlo sentire a disagio era, ovviamente, Lluvia. Avendo capito il suo odio verso questa festa, non gliene parlava mai e non nominava mai le parole Natale-albero-regali e tutti gli affini, quando era vicina a lui.

A causa sua però, al contempo, un dubbio continuava a tormentarlo.

Maledetta Cana.

Non voleva fare regali, né desiderava riceverli ma non voleva nemmeno far rattristare Lluvia. Non se lo meritava.

Ma regalarle qualcosa… E poi cosa le avrebbe dovuto comprare? Che piaceva a Lluvia?

Il solo pensare a questa situazione per un minuto gli faceva già venire il mal di testa, per cui la accantonò definitivamente decidendo di non farle nessun regalo.

Se lei gliel’avesse fatto, le avrebbe spiegato i motivi per cui non lo accettava né ricambiava e tutto si sarebbe concluso bene.

Quando, nel bar, iniziarono ad intonare canti di Natale, Gray decise che era definitivamente ora di andarsene a dormire.

Il giorno dopo si sarebbe allenato tutto il giorno, in attesa che le ore natalizie passassero il più fretta possibile. Inoltre, se Lluvia non l’avesse visto, magari avrebbe capito che era inutile tentare di regalargli qualcosa.

Rassicurato da quelle decisioni, se ne andò salutando gli altri.

La maga dell’acqua, però, aveva qualcosa da chiedergli.

«Gray-sama!» lo richiamò, uscendo anche lei dal bar.

«Dimmi.»

«Domani non verrai qui… vero?» chiese con il volto già rosso.

«No, non credo.» confermò lui velocemente.

«Lo immaginavo. Allora verrà Lluvia da Gray-sama, in caso lui avesse bisogno di qualcosa!» concluse la maga, per poi dargli la buonanotte e rientrare nel salone, senza dargli possibilità di replicare.

Sbuffando sonoramente, si avviò con lentezza verso il suo alloggio, ripensando alle parole di Lluvia.

Voleva vederlo per dargli un regalo, sicuramente.

E lui non aveva come ricambiare il suo gesto.

Cioè, si corresse mentalmente, lui non voleva ricambiare il suo gesto. Lui non festeggiava il Natale.

Però lei certamente ci sarebbe rimasta male, anche con tutte le spiegazioni del caso.

Riaperto il dubbio che credeva di aver bellamente concluso, all’improvviso fu folgorato da un’idea e decise, per ogni evenienza, di metterla in atto.

 

Il giorno dopo, 25 Dicembre, la gilda di Fairy Tail era in festa.

La neve, come se volesse unirsi ai festeggiamenti, era scesa durante la notte e aveva imbiancato tutta Magnolia, rendendo l’atmosfera ancora più natalizia.

Già dal mattino, si erano iniziati a scartare alcuni regali, come poté constatare Lluvia arrivata al salone verso le undici.

Natsu aveva ormai aperto tutti i pacchetti, ma aveva notato come mancasse quello di Lucy.

«Dov’è il tuo regalo? Non dirmi che non c’è!» chiese curiosissimo.

«C’è, ma lo aprirai stasera!» ribatté lei, che voleva far soffrire Natsu ancora per qualche ora.

«Non puoi farmi questo Lucy!»

«Posso eccome.»

Il commento di Happy bastò per riassumere la situazione del povero mago del fuoco: «Lucy, non mi aspettavo che avessi un animo così sadico.»

Che il gatto fu poi lanciato contro una parete del bar da una manata di Lucy, fu la logica conseguenza della sua affermazione, mentre Natsu continuava a chiedere del regalo.

Lluvia, insieme agli altri, osservò la scena divertita e iniziò a scambiare i doni con i suoi amici.

Con sorpresa, vide anche Lyon che le disse che aveva deciso di passare il Natale a Fairy Tail per lei e che subito le aveva dato il suo regalo.

Lluvia lo scartò contenta, scoprendo un bellissimo fermaglio pieno di strass a forma di nuvola che poteva agganciare a uno dei suoi due ciuffi laterali.

Arrossendo per la timidezza, gli diede il suo di regalo che, per fortuna, aveva deciso ugualmente di comprare nonostante non sapesse se Lyon sarebbe stato alla festa o meno.

Era un portafoglio di cuoio che il mago adorò dal primo istante, continuando a ricoprire Lluvia di grazie e complimenti vari.

Inutile precisare che la mancanza di Gray si avvertiva e Lluvia, in particolare, non vedeva l’ora che fosse pomeriggio per poterlo andare a trovare.

Decise che gli avrebbe portato anche il pranzo, in caso Gray-sama non avesse voglia di andarselo a procurare.

In vista del cenone che Mira aveva organizzato, tutti tentarono di mantenersi leggeri con il cibo e Lluvia poté prendere qualcosa per Gray.

Alle tre, la maga decise di andare verso il suo amore, sentendo la sua mancanza più che mai.

Ricordandosi mentalmente che non doveva assolutamente fargli gli auguri, suonò al campanello di casa sua con il cuore che le batteva fortissimo.

Gray aprì, con indosso solo le mutande, che fecero diventare rossa Lluvia più di quanto già non fosse.

«Ciao Lluvia.» disse lui, ignorando il cambio termico avvenuto dentro la maga.

«Gray-sama, ti ho portato il pranzo!» replicò lei, alzando la busta verso di lui che l’accettò volentieri, dato che effettivamente non aveva pensato a come procurarsi da mangiare.

«Grazie.» rispose con un po’ di indifferenza, mentre tentava di capire se Lluvia volesse consegnargli il regalo.

Lei, nervosa, non sapeva che altro dire per stare altri due secondi in sua compagnia e, per l’agitazione, si passò la mano nei capelli facendo cadere il fermaglio di Lyon.

«Oh no, il regalo di Lyon-sama!» esclamò, affrettandosi a recuperarlo per controllare che nessuno strass si fosse staccato.

Gray non mutò nell’espressione del viso, ma quella frase e quel regalo gli avevano fatto salire un moto di fastidio che trovò alquanto strano.

«Ti serve qualcosa, Lluvia?» chiese poi, con più freddezza di quanto avesse voluto.

Lei, accortasi del tono, capì che Gray-sama era di malumore e, salutandolo, se ne andò da lì, con più tristezza di prima. Non era proprio capace di aiutarlo, per quanto si sforzasse.

Il mago la osservò andarsene e si congratulò con sé stesso, giorni passati a dubitare se fosse il caso di fare un’eccezione natalizia per non farla soffrire e poi la cacciava via in quel modo, senza neanche una spiegazione plausibile.

Sbuffando per l’ennesima volta, in quei giorni, rientrò nella stanza iniziando a mangiare il suo pranzo.

Lluvia non gli aveva neanche accennato a un regalo, ma probabilmente perché, in pratica, le aveva detto di andarsene.

Però il regalo con Lyon se lo erano scambiati.

Quell’insensata sensazione di stizza gli salì nuovamente, senza che comprendesse bene cosa di tutta la faccenda lo irritasse.

Era perfettamente normale che tutti gli altri si scambiassero i regali a Natale ed era una cosa che lo aveva sempre infastidito, quindi perché se gliel’aveva fatto Lyon e lei a lui, la situazione doveva assumere un altro significato?

Annoiato e stufo di tutti quei pensieri senza senso, decise di troncarli immediatamente.

Le cose erano andate per il verso giusto. Lluvia non gli aveva regalato nulla, come lui voleva, e per come si era comportato, alla fine non era stato poi così grave.

E non doveva ricambiare nessun gesto gentile.

Tutto esattamente come desiderava.

No?

 

La sera, alla gilda di Fairy Tail, la parole d’ordine dopo Natale erano divertimento e cibo, i protagonisti assoluti di quella notte.

Il cenone, offerto da Mira, era quanto di meglio si potesse desiderare. Perfino Natsu evitò di creare problemi, tanto era assorto dalle pietanze.

Lyon era rimasto seduto a Lluvia per tutta la sera, tentando di migliorarle l’umore ma senza riuscirci. La maga rivolgeva tutti i pensieri a Gray, pensando che doveva impegnarsi di più per aiutarlo.

A fine cena, finalmente Lucy diede il suo regalo a Natsu che era esattamente ciò che aveva consigliato Happy: un calendario.

Loki si alzò subito per controllare se ci fosse qualche foto particolare di Lucy, ma restò deluso nel vedere soltanto foto di Natsu o di loro due insieme.

Il mago del fuoco adorò da subito il pensiero e, più eccitato di prima, iniziò a fare ancora più baldoria del solito.

Sentendosi decisamente in contrasto con l’umore allegro della serata, Lluvia decise di uscire per fare quattro passi, chiedendo a Lyon di lasciarla da sola.

Voleva andare dal suo Gray-sama, ma temeva di infastidirlo ancora di più. Odiando il Natale, probabilmente la sera era il momento che meno preferiva di tutti.

Non sapendo assolutamente come fare, continuò a camminare tra la neve, sperando di calmarsi. Dopo una decina di minuti, aveva assimilato l’idea che non poteva fare nulla per aiutarlo, ma tutta la tranquillità che le ci era voluta si disciolse, di colpo, quando vide Gray – sì, era proprio Gray-sama! – che camminava nella strada parallela alla sua.

«Gray-sama!» urlò d’istinto, per richiamare la sua attenzione.

Egli, infatti, si girò subito e le andò incontro.

Era uscito per fare una passeggiata e riordinare velocemente i pensieri, ma, ovviamente, l’unica persona con cui c’era la possibilità di incontrarsi, chi mai poteva essere se non Lluvia?

Gli sorrideva sempre quando lo vedeva e questo gli diede la conferma che non se l’era sentita per come l’aveva trattata prima.

«Lluvia. Come mai non sei alla festa?»

«Avevo voglia di passeggiare.»

«Capisco. Beh, forse vuoi restare sola… meglio che me ne vada.»

«Nono! A Lluvia farebbe molto piacere la compagnia di Gray-sama, sempre che a lui non dispiaccia.» disse lei, agitando le braccia mentre le guance si imporporavano e non per il freddo.

Lui annuì e, insieme, ripresero a camminare.

Nessuno dei due parlava, Lluvia sentiva che si era creata una piacevole atmosfera silenziosa e che non era il caso di interromperla e poi, stando vicina a lui, non avrebbe mai potuto desiderare niente in più.

Passando vicino a un’abitazione, per caso, sentirono i canti natalizi che dentro stavano intonando e Gray sospirò sonoramente, improvvisamente infastidito di nuovo da quell’aria natalizia.

Lluvia si prese di coraggio e fece la domanda a Gray che la tormentava da giorni.

«Gray-sama, posso chiederti una cosa?»

«Sì.»

«Perché Gray-sama odia così tanto il Natale?» chiese velocemente per impedirsi di interrompersi.

Lui restò interdetto dalla domanda, indeciso se risponderle o meno.

Poi ripensò a tutta la giornata, a come le aveva risposto, a come lei avesse evitato durante quei giorni di infastidirlo, a come sempre tentasse di renderlo felice standogli attorno, a volte in modi abbastanza seccanti, c’era da ammetterlo. Però, in ogni caso, era sempre lì, pronta a scattare ad ogni sua frase o a stargli vicino in ogni silenzio.

Le doveva una spiegazione.

Vide una panchina poco più avanti e, senza ancora pronunciare parola, si sedette, imitato subito dalla maga.

«Mi dispiace, Lluvia non voleva essere invadente…» iniziò subito a dire, per spezzare la tensione causata dalla sua domanda.

«Era Dicembre, tempo di festa, quando i miei genitori sono stati uccisi da Deliora. Ci stavamo preparando al Natale e poi tutto è finito. È per questo che lo odio e odio questa atmosfera di gioia, mi fa ricordare, più degli altri giorni, i bei tempi felici con loro che non verranno mai più.» la interruppe lui per raccontarle, in modo diretto, il motivo della sua avversione.

Lluvia rimase di sasso, sconvolta da una parte per la confidenza così intima e dall’altra perché non sapeva quali fossero le parole giuste da dire.

Arrossendo moltissimo, mise una mano sopra quella di Gray.

«Mi dispiace moltissimo Gray-sama.» iniziò a dire con lentezza. «Ma non pensi che facendo così i ricordi saranno sempre dolorosi?»

Il mago girò lo sguardo verso di lei, che diventò ancora più rossa raggiungendo un nuovo record, e la guardò interrogativa.

«Che vuoi dire?»

«Se Gray-sama continua ad evitare il Natale, per sfuggire ai ricordi dolorosi, non riuscirà a ricordarsi dei momenti felici che passava con i suoi genitori in questi giorni di festa.» concluse lasciandogli la mano e temendo di aver osato decisamente troppo.

Gray restò più confuso di prima.

«Non ci avevo mai pensato.» confessò sinceramente, mentre Lluvia saltellava internamente per aver trovato, forse, un modo per aiutarlo.

Che avesse ragione lei?

Comprendendo che fosse un discorso troppo complesso per essere analizzato in quel momento, lo accantonò e tirò fuori un sacchettino che porse alla maga.

Lluvia, dopo un momento di perplessità, lo prese e, benché volesse saltargli al collo per stritolarlo e non lasciarlo mai più perché quello era evidentemente un regalo, si trattenne e lo aprì.

Dal sacchetto uscì un braccialetto in cuoio blu con al centro una piccola goccia di ghiaccio. Lluvia lo tenne fra le mani, incapace di dire qualsiasi cosa. Notando poi lo sguardo di Gray, si sforzò uscire dalla trance.

«È bellissimo… Gray-sama… come posso ringraziarla? Non ho parole…» sussurrò con gli occhi pieni di lacrime di gioia.

Non resistette oltre e, dopo essersi agganciata il braccialetto al polso, si gettò ad abbracciare il suo adorato mago.

Gray la lasciò fare per qualche secondo, per poi alzarsi per interrompere il contatto. Quegli abbracci erano sempre così soffocanti.

«La goccia non si scioglierà mai, a qualunque temperatura ti trovi.» disse a titolo informativo, per sciogliere l’imbarazzo.

Lei sorrise felice, ricordando le parole di Cana e il rapporto di Gray-sama con i regali.

Eppure a lei ne aveva fatto uno.

«Lluvia… sapeva che Gray-sama odiava fare e ricevere regali e quindi pensava di non dargli nulla…» disse la maga, mentre Gray realizzava che aveva rispettato il suo volere fino alla fine, senza regalargli nulla. Ma non provò il piacere che si aspettava.

«Ma Lluvia non ha resistito e glielo ha fatto comunque!» concluse poi lei, prendendo un pacchetto dalla sua tasca.

Si alzò in piedi e glielo porse mentre il mago rettificava i suoi pensieri.

Okay, non fino alla fine.

Aprì il regalo, per trovarvi all’interno una cornice fatta di ghiaccio con alcuni decori e ghirigori che si alzavano ai lati. Sotto al ghiaccio si muoveva l’acqua, come scossa da venti e correnti invisibili, frutto della magia di Lluvia.

«Ho visto, tempo fa, che nella stanza di Gray-sama c’è una bellissima foto ma che la cornice si è rovinata. E così ho pensato a questa.» spiegò Lluvia emozionata e con il cuore a tremila.

Il mago del ghiaccio capì che si riferiva alla foto che aveva sul comodino, quella in cui era insieme a Ur e Lyon.

Sentendosi stranamente bene, come non credeva di potersi più sentire in quella sera, ringraziò la maga e decise che avrebbe riflettuto sulle sue parole.

Le disse che ora, però, sarebbe stato meglio tornarsene a casa a dormire.

Lluvia annuì e, sentendo di scoppiare dalla gioia, tentò di riabbracciare nuovamente Gray che però sfuggì alla sua presa.

Rise e tentò di acchiapparlo nuovamente, ma neanche stavolta ebbe successo, quindi decise di lasciar perdere prima di irritarlo.

Girandosi per andare verso il suo alloggio, quando fu distante qualche metro, si voltò nuovamente verso di lui.

«Buon Natale, Gray-sama.» disse con l’emozione che le vibrava nella voce, speranzosa che rispondesse all’augurio.

«Buon Natale Lluvia.» le rispose, stringendo leggermente più forte la cornice.

E doveva ammettere che, contro tutte le sue aspettative, era riuscito, dopo tanto tempo, ad apprezzare nuovamente quella festa.

Non ricordava neanche più la sensazione piacevole, proprio come aveva detto Lluvia, e non pensava l’avrebbe riscoperta.

Ma, in fondo, una cosa se la ricordava che spesso gli dicevano.

Nella notte di Natale, qualsiasi cosa può succedere.

Forse non era poi una così grande bugia.

 

 

 

Fine!

Impresa titanica ed eroica! Ho iniziato la fic stamattina e, nei miei progetti, doveva venire più corta, ma continuava ad allungarsi!

Spero vi piaccia XD

Vi faccio tantissimi auguri di un bellissimo Natale *-*

Spero che Gray e Lluvia vi siano piaciuti, ho davvero tentato di mantenerli in tutti i modi IC, anche se forse ho leggermente sforato con Gray. Non lo so, non so dire!

Per quanto riguarda Lucy e Natsu, ecco, neanche io ho una ben precisa idea se la coppia mi piaccia o meno, per cui ho mantenuto la cosa ambigua.
Se vi piacciono, vedete qualcosa in più, se li odiate, sono buoni amici u.u

Bene, vorrei tanti commentini :3

Un bacione!

P.S. il titolo viene dalla canzone delle t.A.T.u “A Simple Motion”.

 

 

EclipseOfHeart

 

 

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: EclipseOfHeart