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Autore: Ukki    25/12/2012    8 recensioni
Ciao a tutti, e Buon Natale! Questo è un mio piccolo regalo per chiunque vorrà leggere... la coppia non è originale, ma non avevo mai scritto niente di simile e mi è sembrata adatta per questo giorno. Buona lettura!
< Vuoi essere un umano con me? >
< Significa che non siamo costretti ad odiarci? >
< Meglio: significa che possiamo volerci bene. E anche qualcosa di più >
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Destra/Desuta, Sael/Sein
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Per sempre

 

Sein guardava davanti a sé. Cosa stesse osservando, non lo sapeva nemmeno lui. Il mondo intero gli si dispiegava dinnanzi, bianco come non lo aveva mai visto.

Se si sforzava riusciva quasi a distinguere le lucine colorate che lampeggiavano sui terrazzi e sulle insegne dei negozi.

Storse il naso. Che festa stupida, quella che gli umani stavano festeggiando.

Tutti a ripetersi quanto si volessero bene e a promettersi di volersene per sempre. Come no.

Un umano non avrebbe mai potuto capire il significato della parola sempre, semplicemente la sua mente non riusciva a percepirlo.

Stupida la festa e coloro che la celebravano.

Ah, e poi c'era la storia dei regali. Un interminabile scambio di pacchetti luccicanti impreziositi da bigliettini smielati. Avevano davvero bisogno di questo per dirsi che si amavano? Stupidi e anche materialisti.

- Che razza di pensieri, angioletto! - lo apostrofò Desuta con la sua solita delicatezza.

- Sparisci, non dovresti essere qui - ringhiò Sein in risposta.

- Sì, lo so, quella solita solfa sull'incarceramento millenario eccetera eccetera eccetera... Non potresti cercare di essere più gentile almeno a Natale? -

- Scemo -

- Uffa! - sbuffò il demone sedendosi accanto a lui - Tu non dai soddisfazione! -

- Mi dispiace immensamente -

Desuta rimase in silenzio per qualche minuto, pensando a come torturare l'angelo fino a fargli perdere la pazienza. Sein non ne aveva neanche tanta, di pazienza.

- Seeeein? - piagnucolò - Mi annoio! -

- E io che centro? - domandò piatto il rosso.

- Voglio andare sulla Terra! -

L'angelo sospirò.

- Desuta, fammi un favore: almeno a Natale, lascia gli umani liberi dal tuo caos -

Se avesse parlato con un muro avrebbe avuto più successo. Desuta lo afferrò per un polso e in un batter d'occhio si ritrovarono in mezzo a una stradina affollata della periferia di una grande città.

Tutt'intorno si scorgevano bancarelle che proponevano i loro prodotti.

- Se ci scoprono qui io sono destinato all'Inferno e tu... tu a non so neanche cosa! - sibilò Sein inviperito.

- Te l'hanno mai detto che sei proprio un rompiscatole? Non voglio fare niente, solo divertirmi un po'! È contro le tue leggi? - lo sfidò il demone.

- Non è contro le mie leggi, è contro le leggi che i nostri antenati hanno stabilito migliaia di anni fa: è proibito rivelare la nostra natura agli esseri umani -

Desuta gli prese il mento tra due dita e lo costrinse a guardarlo negli occhi, quegli occhi ambrati da cui non riusciva mai a fuggire.

- Guarda che tra noi due sei tu quello che sta declamando la propria natura ai quattro venti, quindi vedi di comportarti normalmente -

Sein arrossì e si divincolò.

- Sei un idiota - mormorò con il volto in fiamme.

Il demone fece spallucce.

- Chi se ne frega. Io ti ho portato qui, dunque hai bisogno di me per tornare a casa. Sei costretto a restarmi vicino, angioletto -

Il rosso strinse i denti, sapeva benissimo di non avere altra scelta. Avrebbe voluto dirgli che lo odiava, ma in fondo... in fondo avrebbe mentito.

- Allora, razza di ricattatore, che cosa vorresti fare? - domandò arrendendosi.

Desuta parve rifletterci un attimo, e l'angelo immaginò catastrofi, tsunami, incendi...

- Voglio guardare le bancarelle - disse poi, con semplicità.

L'espressione di Sein dopo quelle parole avrebbe potuto vincere un premio Oscar.

- Scherzi, non è così? -

Lui fece una smorfia.

- Perché dovrei? Ti lamenti sempre che mi comporto da barbaro, ora che ho deciso di fare qualcosa di tranquillo pensi che stia scherzando -

- D'accordo, e bancarelle siano -

In realtà nessuno dei due era tipo da ninnoli, e quelle statuette di porcellana li facevano solo ridere. Renne, uomini panciuti vestiti di rosso, angeli.

Sein capì che c'era qualcosa che non andava quando un piccolo angioletto di terracotta scivolò dalle mani di Desuta e si infranse al suolo sotto lo sguardo vitreo del demone.

- Tutto bene? - chiese ignorando i rimproveri del negoziante.

- Assolutamente sì - assicurò lui senza incrociare il suo sguardo. - Adesso voglio andare a casa -

- Cosa? Non eri tu "Capitan andiamo a vedere le bancarelle"? -

- Non mi va più -

Sembrava che una fiamma in lui avesse smesso di ardere.

- E invece io voglio rimanere - si impuntò il rosso.

- Ti ricordo che non sei tu quello che decide - replicò Desuta con un sorriso tirato.

Sein gli poggiò le mani sulle spalle.

- Senti, sottospecie di creatura degli inferi, io non so cosa ti stia succedendo, ma ti comunico che non ce ne andremo di qui fino a quando non me lo avrai detto -

- Bene, preparati a una vita mortale - e con queste parole il demone si divincolò e sparì tra la folla.

- Ehi, aspetta! Dove stai andando!? -

Sein si gettò al suo inseguimento, incurante del negoziante che continuava a urlare.

Quel ragazzo gli stava proprio facendo un bruttissimo effetto.

- Desuta, fermati! - dopo un tempo che gli parve interminabile riuscì a prenderlo per un polso e a bloccarlo.

Rimase di stucco quando vide gli occhi dorati del demone farsi liquidi.

- Mi vuoi lasciare o no, angioletto? -

Sein gli fece la linguaccia e strinse la presa.

- Di' un po', vuoi spaccarmi il polso? - continuò Destua imperterrito. Un ghigno sulle labbra, una lacrima negli occhi.

L'angelo vedeva solo quel luccichio.

- Che ti è successo? - scandì lentamente le parole, come quando si parla con un sordo o con un ritardato.

- Bé, forse sono solo geloso del fatto che voi angioletti spiumati avete una festa interamente dedicata a voi -

Se non fosse stato per il tono con cui aveva pronunciato quelle parole, Sein si sarebbe messo a ridere e avrebbe creduto che stesse scherzando.

Desuta sospirò e continuò a parlare, sostenendo lo sguardo celeste dell'angelo.

- Non importa cosa facciamo, dobbiamo sempre essere noi quelli che hanno sbagliato, quelli cattivi. Non possiamo scegliere di fare niente perché tanto tutti ci additeranno urlandoci di tornare nelle viscere della terra. Come se non avessimo dei sentimenti -

"Wow" pensò Sein "sarebbe un discorso profondo per chiunque, figuriamoci per te". Era rimasto davvero spiazzato.

- Tu vuoi essere diverso? - domandò.

Il demone fece spallucce-

- Se fosse possibile. Ma lascia perdere, né tu né i tuoi amichetti alati potrete mai capire - e con questo archiviò l'argomento, come una cosa di poca importanza.

- E allora perché non mi spieghi? Io voglio capire - insistette Sein trattenendolo.

Desuta scosse la testa.

- No. Non è possibile che tu capisca. Ti amano tutti, angioletto, tutti ti vogliono bene e ti sorridono. Per me è diverso, nessuno si è mai sognato di provare nemmeno una goccia di affetto nei miei confronti, ma in fondo probabilmente neanche mi serve. Ora torniamo a casa -

- Aspetta ancora un attimo - Sein sorrise - A casa saremo un angelo e un demone, qui possiamo essere umani. Vuoi essere un umano con me? -

Il ragazzo lo guardò senza capire.

- Significa che non siamo costretti a odiarci? - indagò.

Il sorriso del rosso si accentuò.

- Meglio: significa che possiamo volerci bene. E anche qualcosa di più -

E fece una cosa che mai aveva pensato di fare, neanche nei suoi sogni più irrazionali: baciò un demone, le sue labbra contro quelle calde di lui. Le braccia abbronzate di Desuta gli cinsero i fianchi, le sue iridi dorate fisse negli occhi socchiusi di lui.

- Allora, ti basta il mio amore? - domandò Sein sornione.

- Direi di sì, angioletto... ma è solo per oggi?- il demone fece combaciare le loro fronti.

- No scemo, è per sempre -

 

Angolo dell'autrice:

Buon Natale a tutti! ♥

Bé, questo è il mio regalino per voi, spero vi piaccia.

Atsuya: E per me niente? T^T

Buon Natale anche a te, Nii-san ^w^

Atsuya: Ok, ma solo perché oggi siamo tutti più buoni :3

Vi voglio tanto bene,

Kisses ♥

Kouri

PS Me lo lasciate un commentino, please? ♥

  
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