Ti ricordi
la prima volta che ci siamo incontrati?
Tu mi
consideravi uno sbruffone, uno che pensava solo ad esibirsi.
Ho trovato
in un libro polveroso questo sonetto: lo dedico a te, Lily, perchè tra le tante
donne di Hogwarts, tu sei stata l'unica che mi ha rubato il cuore... e l'ha
tenuto con se.
Amo in te
l'avventura della nave che va verso il polo
amo in te
l'audacia dei giocatori delle grandi scoperte
amo in te le cose lontane
amo in te l'impossibile
entro nei tuoi occhi come in un bosco
pieno di sole
e sudato affamato infuriato
ho la passione del cacciatore
per mordere nella tua carne.
amo in te l'impossibile
ma non la disperazione.
**
Questi
versi io ti dedico, e sarai sorpresa di ricevere queste parole da un ragazzo
così scanzonato e sbruffone, ma che dentro ha un alone di
luce, e questa luce sei tu...
***
James
Potter era seduto al tavolo della sua cucina, che da un anno divideva con Lily
Evans e suo figlio, Harry Potter, un bambino normale, giocherellone e tenero.
All'improvviso
la porta si spalancò, ed entrò una figura incappucciata.
"Lily...
porta via il bambino!"
"No,
James, no!"
Una
risata glaciale. Un alone di luce verde.
E la lettera che James aveva dedicato a Lily andò in
frantumi, così come l'anima dei due giovani sposi, che volò via, in cerca di
felicità...