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Autore: Lyra Lovegood    11/07/2007    4 recensioni
Quella notte non riusciva ad addormentarsi. Forse era il sonoro e continuo russare dello zio nella camera accanto, o il martellante picchiettare della pioggia sulla finestra, o semplicemente quella strana magica eccitazione che si impadronisce di ogni bambino durante la vigilia di Natale, che gli impediva di chiudere occhio.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella notte non riusciva ad addormentarsi. Forse era il sonoro e continuo russare dello zio nella camera accanto, o il martellante picchiettare della pioggia sulla finestra, o semplicemente quella strana magica eccitazione che si impadronisce di ogni bambino durante la vigilia di Natale, che gli impediva di chiudere occhio. Non che il ragazzo si aspettasse di trovare molti regali per lui la mattina seguente, sotto l'albero. Babbo Natale si dimostrava decisamente più generoso nei confronti del cugino. - E’ perchè tu sei un bambino cattivo! - gli ripeteva immancabilmente la zia, scandendo con enfasi ogni parola. In ogni caso ciò che più desiderava non poteva ottenerlo in nessun modo e, era sicuro, neanche Babbo Natale avrebbe potuto accontentarlo: i suoi genitori. Era tutto quello che desiderava e di cui aveva bisogno, la ragione per cui quella notte, come tante altre prima, rimaneva sveglio a fissare i giochi di luce che le auto in corsa proiettavano sul soffitto e pensava. Pensava a loro. - Tuo padre ti somigliava molto. Stessi capelli, stesso carattere- aveva commentato sprezzante più volte lo zio, additandolo con le dite porcine. Quegli occhi..quelli sono di tua madre aveva affermato una volta qualcuno..ma chi? Dai suoi pensieri emerse la figura sfocata di una donna, dai capelli ricci, che lo fissava intenerita, quasi commossa. Subito quel volto sparì, forse perso per sempre tra i confusi ricordi della sua infanzia. Eppure era sicuro che per un certo periodo della sua vita qualcuno gli era stato accanto, l'aveva accudito, l'aveva protetto, l'aveva amato..Diverse facce sorridenti gli si affacciavano alla mente, quei volti stranamente familiari che incontrava nei suoi sogni più belli. I capelli, gli occhi e i nomi: Harry Potter e Ginny Weasley, solo quello conosceva dei suoi genitori, solo quello. Posò gli occhiali sul comodino e si rigirò su un fianco..L'indomani avrebbe scartato i suoi regali..Chissà..In fondo quell'anno era convinto di essersi comportato discretamente, decisamente meglio del suo arrogante cugino. - Buona notte mamma, 'notte papà - sussurrò alla stanza vuota, prima di entrare in quell'innocente regno tutto suo, dove avrebbe trovato la felicità che non era capace di offrirgli il mondo reale: il sogno. E il russare dello zio Dudley si spense lentamente nel silenzio della notte.

  
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