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Autore: someonelikecris    25/12/2012    2 recensioni
"Through the years we all will be together if the fates allow. Hang a shining star upon the highest bough and have yourself a merry little Christmas now."
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Have yourself a merry little Christmas

 

Su e giù.
Il petto del riccio si alzava ad intervalli non troppo regolari.
La febbre non voleva decidersi a lasciarlo stare da giorni ormai.
Sapere che quelle gote erano rosse a causa della febbre non faceva altro che preoccupare la ragazza.
Giorgia se ne stava seduta sul bordo del loro letto, in silenzio.
Ogni tanto rinfrescava la fronte di Harry con dei bagnoli per cercare di abbassare la temperatura.
Scostò i ricci sudati dalla fronte del ragazzo e vi posò le labbra.
Le sentì bruciare, la febbre stava salendo. Gli carezzò una guancia e lui aprì gli occhi stiracchiando un sorriso poco convinto. "Ehi" sussurrò stringendo una mano della ragazza.
"Ti sta salendo la febbre" disse lei con un filo di voce.
"Sto bene" ribattè prima che un colpo di tosse lo investisse "E tu dovresti uscire da qui o ti ammalerai"
"La polmonite non è contagiosa" sorrise lei.
"Stare qui dentro non ti fa comunque bene, non voglio che ti ammali per colpa mia"
E il riccio aveva ragione. La cosa più salutare sarebbe stata uscire da quella stanza e rilassarsi dato che aveva passato le ultime notti insonni accanto al ragazzo sentendolo tossire e vedendolo con le lacrime agli occhi per il mal di testa. Avrebbe dovuto lasciare quella camera, ma era come se le sue gambe si fossero ancorate al pavimento; il pensiero di lasciarlo lì dentro da solo in balìa della polmonite la faceva rabbrividire. Era sempre stata una persona più o meno ansiosa ma non aveva mai immaginato che si sarebbe potuta preoccupare così tanto, in quelle maniera, per una persona.
Ma Harry, il suo Harry, era in quel letto da giorni a lottare contro la polmonite, aveva bisogno di lei.
"E tu non saresti dovuto uscire in motorino con una giacca troppo leggera" bofonchiò.
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo. "Faresti concorrenza a mia madre" disse mettendosi a sedere.
Dovette reggersi al braccio della rossa perchè la stanza aveva cominciato inspiegabilmente a girare.
Giorgia lo squadrò e strinse forte la sua mano. "Farei concorrenza a qualsiasi persona con un po' di sale in zucca"
"Mi stai dando dello stupido?" le chiese sfoderando il suo sorriso sghembo.
Ingiusto. Harry Styles era sempre il solito ingiusto, sapeva che la ragazza non sapeva resistere a quel sorriso, aveva avuto il tempo necessario per accorgersene e ormai lo sfruttava ogni giorno.
"Può darsi che io lo stia facendo, mio caro avvocato" disse lei sorridendo a sua volta.
Harry sghignazzò e accorciò le distanze beandosi delle labbra fresche della ragazza e carezzandole una guancia. Come sempre Giorgia si impegnò per non lasciar uscire quel cuore fuori dal petto. Sarebbero potuti passare millenni, non sarebbe mai stata immune al fascino di quel ragazzo dagli occhi verdi, sarebbe stata sempre succube di quelle labbra a forma di cuore.
"E io potrei anche darti ragione"disse il riccio ridendo.
Giorgia scosse la testa.
"Dovresti rilassarti un po'" disse il riccio sedendosi alle spalle della sua ragazza. "Sai, alla fine non sono proprio un bambino" soffiò sul suo orecchio e Giorgia sentì la temperatura cominciare a salire vorticosamente. Sarebbe dovuta essere quella di Harry a salire, non la sua.
Le mani fine del ragazzo poi cominciarono a massaggiare le spalle della ragazza con forza e delicatezza mischiate a tutto l'amore di cui era capace. Giorgia sentì i muscoli rilassarsi piano piano e abbandondò la schiena contro il petto del riccio. "Dovrei essere io a prendermi cura di te, Harry"
Lui rise baciandole una guancia "Sai quanto amo vederti rilassata e tranquilla, no?"
Lei annuì ricordando che i pochi litigi che avevano affrontato erano stati proprio durante qualche periodo pre esami, quando i livelli di stress di tutti e due erano alle stelle.
"Perchè non vai a farti un bagno caldo?" le propose lui "Dopo possiamo vederci un film, so che non è il massimo e che è il ventitrè di Dicembre ma.." disse.
Giorgia riuscì a sentire la voce del ragazzo spegnersi alla fine della frase.
Il pensiero che Harry fosse dispiaciuto per qualcosa che non aveva deciso lui la spaventò.
"E so che stare chiusi dentro casa durante le feste è..."
"Ehi" si girò verso di lui "Sono con te, non voglio altro"
Harry sorrise. Sorrise come se fosse tornato improvvisamente ad avere sei anni, perchè i suoi occhi si illuminarono e le sue labbra si distesero immediatamente. Vederlo così non potè che farla sorridere di rimando e "Adesso" cominciò "Vado a farmi un bagno" lasciò un piccolo bacio sulle labbra rosse del ragazzo e sparì in bagno. Harry la seguì con lo sguardo fino a quando la ragazza non si chiuse la porta alle spalle.
Il pensiero di aver rovinato le feste di Giorgia però continuava a non lasciarlo in pace.
Lei meritava tutte le canzoni, i dolci, le decorazioni e la neve candida di quel Natale eppure era chiusa a casa con lui che non era mai stato più simile ad uno straccio.
Si alzò e si diresse in cucina, una tazza di thè avrebbe potuto suggerirgli qualcosa.

 

 

"Oggi guido io!" esordì la ragazza sorridendo.
Zayn alzò un sopracciglio e si morse le labbra per cercare di non ridere.
"Scusa ma ci tengo alla mia macchina" disse chiudendosi la porta di casa alle spalle.
Debora si voltò a guardarlo storto. "Cosa intendi dire?"
"Hai visto che bel tempo c'è fuori?" chiese lui cercando di sviarla.
Deb sorrise scuotendo la testa e si avvicinò al ragazzo facendo sbattere le sue spalle contro la porta.
"Stai cercando di sviarmi, Zayn?"
"Io?" chiese lui ridendo.
La ragazza lo guardò e rise. "Sai che non sei capace"
Zayn sospirò. Non avrebbe guidato, non che non si fidasse, ma aveva la patente da una settimana e in quei giorni aveva guidato giusto due volte, non gli sembrava una mossa molto astuta lasciarla guidare con la neve.
"Dai" disse lei avvicinandosi al suo viso e sorridendo.
Ed eccola lì, la solita ingiusta, come avrebbe potuto dire di no a quell'espressione da cucciola che aveva messo su? Scosse la testa. "Vuoi davvero guidare?" le chiese.
"Si" rispose lei aprendosi in un sorriso radioso.
Ed ecco il motivo per cui l'avrebbe lasciata fare. Quel sorriso l'avrebbe convinto a fare di tutto.
"Sicura sicura?" le chiese posando le braccia sulla sua vita e stringendosela contro.
"Più che sicura" disse lei brandendo le chiavi della macchina davanti al naso del ragazzo.
"E quelle quando le hai prese?" chiese lui strabuzzando gli occhi.
"Te le ho rubate adesso dalla tasca" sorrise e poi carezzò dolcemente le labbra del moro con le sue.
Quando fece per spostarsi però Zayn la strinse più forte e si impadronì di quel bacio carezzandole una guancia. La ragazza sorrise a fior di labbra, prese la mano del moro e staccandosi a malavoglia da quelle labbra lo trascinò fuori.


"La cintura" le ricordò il ragazzo allacciando la sua.
"Se ti tranquillizzassi un po' noteresti che è gia allacciata" disse lei mettendo in moto la macchina e sentendosi realizzata quando riuscì a combinare bene la frizione e l'acceleratore facendola partire al primo colpo. Non poteva sbagliare o Zayn l'avrebbe presa in giro per un lasso di tempo che somigliava spaventosamente al sempre.
Si girò verso il ragazzo e sorrise, lui sorrise di rimando.
Lo vide rilassarsi giusto un po' e tenere gli occhi fissi sulla strada, ticchettando con le dita sullo sportello.
"Zay" lo richiamò lei "Non ti fidi di me?" disse continuando a guardare davanti a lei.
"Ma che dici?" le chiese lui guardandola, finalmente.
"Mi sembra che non ti fidi" disse con un filo di voce.
Zayn scosse la testa. Stava facendo tante storie per niente, in fondo la ragazza se la stava cavando bene anche con la neve. "Ehi" disse posando una mano sulla sua coscia "Mi fido di te, ok?"
Deb lo guardò per un attimo e quello che Zayn lesse nei suoi occhi non riuscì a tranquillizzarlo.
Non ci credeva, nemmeno un po'.
Si issò su un braccio e "Mi fido di te" sussurrò al suo orecchio. Le baciò una tempia e si beò della sua risata e di quei piccoli brividi che riuscì a vedere sul suo collo. Sentirla ridere era talmente bello che avrebbe potuto farlo per ore, senza stancarsi.
"Dove mi porti?" chiese carezzando la mano della ragazza sul cambio.
Lei sorrise e "Hyde Park con la neve mi è sempre piaciuto tantissimo"

 

Il rumore della sua suoneria lo fece sussultare.
Posò la tazza di thè ormai vuota nel lavandino e afferrò il suo telefono.
"Pronto?" chiese.
"Harry!" lo chiamò uno Zayn pimpante dall'altro lato del telefono.
"Ehi, amico, come stai?"
"Benissimo!" e lo sentì ridere "Io e Deb siamo a Hyde Park, perchè non chiedi a Giorgia se le va di venire? E' da un po' che non usciamo tutti insieme"
"Tu non hai idea di quanto mi piacerebbe" rispose il riccio sedendosi sulla poltrona davanti al camino "Ma ho la polmonite"
"Ma tu non ti ammali mai, lo so, ti conosco dall'asilo!"
"Già" rispose "Pensa un po' quando mi sono dovuto ammalare? A Natale!"
"Mi dispiace tantissimo Haz, posso fare qualcosa?"
"No" disse sorridendo, Zayn non sarebbe cambiato mai "Mi dispiace solo per Giorgia, non ho avuto nemmeno la forza di preparare l'albero, dentro questa casa sembra tutt'altro che Natale, vorrei fare qualcosa..ma non posso"
"Ehi, scusa Harry devo proprio andare adesso! Ci sentiamo presto, ok?"
"Si" disse stanco il riccio.
"Buone feste Haz"
"Buone feste Zay" chiuse la telefonata e abbandonò la testa contro lo schienale della poltrona.

 

"Come può essere Natale se non hanno nemmeno l'albero in casa?" gli chiese la ragazza sedendosi su una panchina. Zayn la seguì e le circondò le spalle con un braccio.
"Natale non si festeggia per gli alberi" disse lui ridacchiando.
"Certo che no" disse lei poggiando la testa sul suo petto per ripararsi dal freddo "Ma il Natale è anche nelle piccole cose, è nelle luci di tutti i colori che si vedono per strada, è quasi un odore, non lo senti? Un odore dolce, il Natale è nei sorrisi che nascono spontanei anche in mezzo a mille guai, tutti meritano di passarlo in armonia, soprattutto loro due!"
Zayn carezzò i suoi capelli scuri e delle immagini gli invasero la testa.
"Hai ragione" disse "Portiamoglielo noi il Natale allora!"
La ragazza alzò lo sguardo e si perse in quegli occhi nocciola che in quel momento sembravano quelli di un bambino di sette anni.
"Come?" gli chiese sorridendo.
Lui si alzò e le tese una mano. La ragazza la afferrò e si tirò su.
Piccoli fiocchi di neve stavano cominciando a scendere per imbiancare ancora di più Hyde Park.
"So io come, tu seguimi" disse lui sorridendo.
"Guido io, vero?" chiese lei portando in giù il labbro inferiore.
Zayn rise e "Si, puoi guidare" disse "Ma c'è una cosa che voglio fare prima" le carezzò la guancia e la baciò mentre centinaia di fiocchi di neve si incastravano tra i loro capelli e li avvolgevano portandoli nel loro mondo, un mondo fatto di calore e occhi profondi.

 

 

"Hai trentotto" disse la ragazza carezzando i suoi ricci morbidi.
Il ragazzo allora si stese poggiando la testa sulle gambe della rossa, alzò le ginocchia.
"Sta scendendo, è meno degli altri giorni" lei gli posò un bacio sulla fronte.
"Perchè non chiami Deb?" le chiese lui di getto.
"L'ho sentita ieri, volevo richiamarla più tardi ma...perchè?" chiese lei continuando a perdere le dita tra quei capelli.
"Potreste uscire, andare a divertirvi, potresti respirare un po' d'aria che non sappia di medicinali magari.." disse lui stringendo un pugno. Giorgia alzò gli occhi al cielo. "Usciremo con lei e Zayn quando tu starai meglio"
"...sto rovinando le feste a tutti" Giorgia fece finta di non sentirlo borbottare.
"Andremo in giro la sera e ci gusteremo il panorama del Millennium Bridge"
"...se solo questa febbre si abbassasse potrei regalarti un bel Natale e invece.." la ragazza scosse la testa guardandolo.
"E poi ci prenderemo una bella cioccolata calda su quel battello che fa il giro del Tamigi"
"...sono proprio un rompipalle" continuò lui.
"Si, lo sei" disse lei stizzita "Smettila di pensarla in questo modo!"
"Sto dicendo la verità! Tu senti il Natale? Io non lo sento proprio!"
Giorgia abbassò il viso e i loro sguardi si incatenarono. "Ti sembra così difficile da credere che io non abbia bisogno d'altro oltre alla tua presenza? E' davvero così importante per te avere un albero in casa, le luci fuori al balcone o delle stupide canzoncine che risuonano per casa? Non ti basto io?" chiese lei distogliendo lo sguardo e concentrandosi sulle sue unghie. Harry si mise a sedere e lanciò un'occhiata ansiosa alla ragazza che sembrava davvero interessata alle sue cuticole e in quell'istante si sentì il più grande tra gli stupidi. Stava riversando tutto il suo nervosismo su Giorgia.
Guardò fuori dalla finestra e vide dei piccolissimi fiocchi di neve scendere lentamente.
E allora realizzò "Scusa" disse tirandola verso il suo petto.
Giorgia lo lasciò fare e rifugiò il viso nell'incavo del collo del riccio.
"Hai ragione" le disse carezzandole i capelli "E non provare mai più a insinuare che tu non mi basti" continuò serio.
"Questo è quello che mi sembra" sussurrò lei.
"Quanto sei stupida, voglio solo che tu ti goda le feste, come puoi farlo standotene chiusa in casa? Voglio solo il meglio per te, lo sai, è inutile che te lo ripeta"
La ragazza alzò il viso sorridendo e baciò la mandibola del riccio.
Lui rise e si appropriò delle sue labbra rosse stringendola.
"Appena ci riesco facciamo l'albero, promesso" sussurrò lui sulle sue labbra.
"Non ne ho bisogno, davvero"
"Smettila di fare il grinch e assecondami" le baciò il naso. Lei scoppiò a ridere e portò le braccia attorno al collo del riccio mettendosi seduta. "Non sono il grinch!" disse poi mettendo il muso.
"Invece si"
"Non è vero!"
Harry rise notando l'espressione corrucciata sul viso della rossa e "Un bellissimo grinch"
"Tu sei proprio un.." ma la ragazza non fece in tempo a finire che il campanello suonò.

 


Vedeva davvero poco dietro agli scatoloni pieni di roba che avevano comprato lei e Zayn.
Dietro di se' sentiva la presenza calda del moro che stringeva tra le braccia un albero alto quanto lui.
Quando la porta si aprì vide l'espressione di Giorgia diventare prima incredula e poi commossa.
"Voi due!" disse scostandosi dall'uscio e prendendo un po' di decorazioni dallo scatolone dell'amica.
"Che ci fate qui?" chiese un Harry incredulo che stava aiutando Zayn a portare dentro l'albero.
"Vi portiamo un po' di spirito natalizio!" disse il moro poggiando quel fardello contro il muro.
"E' questo che fanno gli amici, no?" Deb strinse forte Giorgia tra le sue braccia e le lasciò un bacio sulla guancia.
"Io.." farfugliò la rossa "Non so proprio che dire..."
"Grazie" disse Harry tornando a sorridere, tutti riuscirono a vedere i suoi occhi risplendere.
"E' dovere piccolo Haz!" disse il moro liberando le braccia della sua ragazza dallo scatolone.
Si spostarono in salone e poggiarono tutto per terra. Deb aprì lo scatolone e tirò fuori ghirlande rosse e dorate e tante serie di palline degli stessi colori. Zayn la aiutò a districare i nodi tra i fili delle lucine e gli occhi di Giorgia si illuminarono quando l'amica tirò fuori la stella da porre in cima all'albero. Harry non riusciva a togliere gli occhi di dosso ai suoi amici, soprattutto a Giorgia. Rivederla ridere così forte lo fece sentire di nuovo felice, di nuovo in salute.
"Montiamo l'albero!" esordì Zayn "Ma lo ammetto, non sono molto bravo con queste cose" disse grattandosi la nuca.
"Ti aiuto io" Deb si avvicinò al suo ragazzo lasciando un piccolo bacio sulla sua guancia.
"Ma a te non piace fare l'albero, hai detto che avresti appeso le lucine fuori!" ribattè lui scuotendo la testa.
"Si da il caso che a me piaccia aiutare gli amici" sorrise "E poi, diciamocelo, l'idea di te con in mano un qualche cacciavite mi mette l'ansia"
Giorgia e Harry scoppiarono a ridere con lei e quando il moro mise su un adorabile broncio Deb si alzò sulle punte e sciolse quel labbruccio con un bacio tenero. "Dai" sussurrò poi sulle sue labbra.
Mentre i due cominciarono a montare l'albero, Harry si occupò di scartare tutte le decorazioni rimaste. Giorgia frugò tra i suoi vecchi CD e mise nello stereo una compilation di canzoni di Natale.
Tra un battibecco e l'altro tra Zayn e Deb sul dove quella vite dovesse o non dovesse andare Giorgia aveva messo sul fuoco la cioccolata calda. Sulle prime note di White Christmas Harry sentì i suoi muscoli riacquistare un po' di forza e quel macigno sul petto farsi più leggero. Si alzò dal divano e cominciò ad appendere qualche pallina qui e lì sotto lo sguardo tenero di Deb e Zayn che non avevano mai sorriso così tanto.
Quando Giorgia rientrò nel salone quello che vide le scaldò il petto.
Zayn e Deb se ne stavano su una scala ad appendere delle palline più in alto. Il corpo del moro proteggeva la ragazza da una qualsiasi eventuale caduta.
"Quella spostala più in là!" le sussurrò Zayn all'orecchio facendole venire i brividi lungo la schiena. Poggiò le mani sui suoi fianchi e le baciò una guancia.
"Sei un piccolo bastardo, Zayn, lo so che lo fai di proposito" sussurrò lei ad un palmo dal naso del ragazzo. Zayn sorrise rivelando un'altra volta quel diabolico sorriso sghembo.
"Io?" chiese con finta innocenza "Ma io non sto facendo niente" sorrise di nuovo.
"Sei il peggior bugiardo del mondo" disse lei baciandogli il naso.
Lui scosse la testa e le porse altre decorazioni continuando a stuzzicarla.
Giorgia si avvicinò silenziosamente a Harry e cominciò anche lei ad aggiustare qualche pallina con lui. "Come ti senti?" le chiese premurosa.
"Sto benissimo" sorrise lui "La loro compagnia e vederti ridere, sai quanto possano farmi bene"
Un'incantata Deb sopra di loro non potè che godersi quella dolcissima chiacchierata e sfilò dalle mani del moro un rametto di vischio. Sorridendo lo pose sopra le teste dei due e "Piccioncini" li richiamò tossicchiando.
Giorgia guardò verso l'alto e quando si rese conto del vischio rise.
Harry passò un braccio attorno alla sua vita, la attirò a se' e la baciò con trasporto.
Quello si stava rivelando il più bel ventitrè Dicembre che avessero mai passato, tutti e quattro.
Chiunque li avesse visti lì, in quel salone, tutti insieme, avrebbe avuto la sensazione che ci fosse lo zampino del destino.
Il destino li aveva portati in quella casa quella sera e un piccolo miracolo di Natale si stava compiendo proprio in quei minuti.
Dopo aver mangiato tutti insieme vicino al camino, misurandosi la febbre Harry scoprì di avere un misero trentasette e allora Giorgia non riuscì a trattenersi dal saltare al suo collo e abbracciarlo.
Zayn si gustò quella scena in silenzio strigendo più forte Deb tra le sue braccia, la schiena della ragazza contro il suo petto. Il moro poggiò poi il mento sulla spalla della ragazza e si immerse nel suo profumo.
Perchè per quanto si possa crescere il Natale rimarrà sempre quella festa in cui ognuno di noi, ognuno di loro, desidera e sente che qualcosa di magico in fondo può ancora succedere. 
L'amore e la dedizione dei loro migliori amici aveva riportato un sorriso luminoso tra le labbra di Giorgia e Harry, aveva riacceso i loro occhi stanchi, aveva spalancato le loro finestre portando colore e lucine colorate.
Perchè il Natale, per quanto possa essere scontato, è anche nei piccoli gesti, in quei sorrisi che doniamo molto più volentieri e sì, anche in quell'albero che adesso illumina il salone di Harry e Giorgia e nelle lucine che le due ragazze si sono divertite a montare sul balcone, nella stella sulla punta dell'albero che Deb ha sistemato tirando un piccolo pugno al suo ragazzo che continuava a infastidirla con le sue provocazioni.
Il loro Natale sarebbe stato luminoso, proprio come dovrebbe essere quello di tutti quanti.


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E questa os è stata un piccolo parto gemellare dati i due pairing.
Penso di non aver mai avuto più ansia nel pubblicare qualcosa eppure eccomi qui con il vostro regalo di Natale! Spero vi sia piaciuta e che non vi siate sciolte a terra!
Buon Natale mie piccis, vi voglio tanto bene!

  
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