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Autore: SilverKiria    25/12/2012    4 recensioni
James Potter e Lily Evans.
Tutti a Hogwarts li conoscevano e tutti sapevano che non si sopportavano e non si sarebbero certo considerati amici.
Tutto però cambiò all'inizio del loro sesto anno per due parole tanto innocenti quanto terribili.
" Ti sfido "
Sì perché James Potter non rifiuta mai una sfida, soprattutto se a porla è Lily Evans.
E soprattutto se il premio in palio è un bacio da questa.
Ce la farà però James ad assolvere questa scommessa?
Dopotutto non è semplice, insomma, deve pur sempre...
Vuoi sapere cosa deve fare James? Allora non aspettare un secondo e apri questa storia!
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Paciock, I Malandrini, Lily Evans, Marlene McKinnon, Mary MacDonald | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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✗ CAPITOLO 1 – CALICI E TOPI FANNO MIRACOLI! ✗


Ringrazio chi ha già messo nelle seguite, solo dal prologo! Non so perché ma ho notato che con questa Fan Fic ho molta più facilità a trovare idee, almeno per ora XD Ho già i prossimi 2 capitoli come minimo in mente, quindi per un po' siamo al sicuro :) La Dramione ovviamente la continuo, non temete ;) Se vi andasse di recensire ne sarei molto lieta, non tanto perché voglio far numero, quanto perché è un esperimento e vorrei sapere se secondo voi mi sto approcciando bene con i personaggi o meno :) Nello scorso capitolo l'Editor di EFP ha fatto un casino, quindi la premessa era piccola ._____. mi scuso ma non so rimettere apposto, altrimenti mi fa il testo piccolo. Comunque, buona lettura e recensite, mi raccomando! Alla prossima! SilverKiria


Quella notte, quando Lily era rientrata in camera, aveva sbattuto così forte la porta da svegliare le tre compagne di stanza e migliori amiche: Mary, Marlene e Alice.
Le tre, vedendo lo sguardo furente e le gote rosse che avevano presto imparato ad attribuire alla rabbia dell’amica, avevano subito chiesto cosa fosse successo.
Lily, dopo essersi buttata sul letto, aveva provveduto a raccontare l’orribile, secondo lei, affronto di Potter.
- Ma Lils, sei tu che l’hai sfidato! –
- Sì ma non pensavo avrebbe accettato! Dannazione! –
- Per Merlino Lily, James ha un orgoglio grande come una casa, ovvio che avrebbe accettato. Ma dimmi…perché hai voluto sfidarlo? –
Era stata Alice a parlare ma tutte e tre la guardavano sospettose.
Lily ricambiò fissandole come se la risposta fosse ovvia.
- Per screditare quell’enorme pallone gonfiato! E comunque ho già la vittoria in pugno. –
- Perché scusa? –
Lily fulminò Marlene con gli occhi.
- Dai Marly, ti sembra realistico che IO possa innamorarmi di uno come Potter? –
Lily rimase estremamente spiazzata quando non arrivò la negazione che si aspettava, al contrario le tre distolsero lo sguardo imbarazzate.
- RAGAZZE! –
Fu Alice a prendere la parola, con un sorriso furbo degno di un Malandrino, cosa che fece ancora più infuriare Lily.
- Beh Lils, onestamente, tu e Potter siete molto…affiatati. –
Le altre due annuirono convinte.
- State scherzando vero? Io e…Potter? Ma se non facciamo che litigare! –
- Lo sappiamo – aveva continuato Mary – ma litigate, come posso dire, in sincronia. Siete come due calamite. Avete un feeling incredibile. E poi, non cruciarmi perché è la pura verità, James è veramente figo. –
Lily guardò incredula Mary, come se la vedesse per la prima volta.
- Anche se sappiamo tutti che Mary preferisce Sir, vero? – scherzò Alice dando un’affettuosa gomitata all’amica che, come risposta, diventò terribilmente rossa.
I lisci capelli biondo cenere le cadevano morbidi sulle spalle coperte dalla camicia da notte.
Mary era la quart’essenza dell’eleganza, dal portamento fine ai capelli sempre indiscutibilmente perfetti. Per non parlare di quegli occhi di ghiaccio.
Molti sospettavano avesse sangue di Veela.
- Eddai Ali, non è vero! – tentò di difendersi questa, molto poco credibilmente comunque.
- Sì sì come no Mary. Comunque non stiamo parlando di quanto Mary sbavi dietro a Sir, ma di come Lily ha segnato quest’anno. –
- Intanto Marly tutti sappiamo che vai dietro a Remus. Quindi non hai tanto da fare la santarellina. –
Marlene era se possibile il contrario di Mary.
Capelli mori come cioccolata, dello stesso colore dei grandi occhi, qua e là prendevano riflessi rossicci, mossi come un mare in tempesta. Indossava solo la maglietta della sua squadra del cuore, i Cannoni di Chudley.
Per il resto era in mutande, le abbronzate gambe del tutto scoperte.
Era così diversa da Mary che non arrossì, anzi, lanciò a tutte uno sguardo fiero.
- E con questo? Io e Remus non centriamo niente in questo discorso. Sei tu – e qui fulminò Lily – che ti sei andata ad incasinare con la star di Grifondoro!

- Anche tu con questa storia della star? Visto? Ha bisogno che qualcuno lo metta in riga, non ne posso più di doverli richiamare sempre e togliere punti alla mia Casa! – esclamò la rossa mentre indossava il suo morbido pigiama azzurro cielo.
- Oddio Lils, sei più testarda di lui! Sai che ti dico? Io me ne lavo le mani, anzi sarà molto divertente! Chissà James che si inventerà per conquistarti! – disse infine Alice ributtandosi sotto le coperte.
Alice era un vulcano, i capelli neri corti, enormi occhi verdi, ma di un verde molto diverso da quelli di Lily che erano di un verde smeraldo stupendo, mentre quelli di Alice erano di un verde tendente al muschio.
- Per me – iniziò Marlene mentre anche lei e Mary tornavano al calduccio – dovrebbe prepararsi una museruola, col caratterino che la nostra Lils ha! –
Tutte, compresa Lily, scoppiarono a ridere.
  

 

                            ***



Dall’altra parte della Sala Comune quattro ragazzi erano ben lontani dal dormire.
Sirius era appollaiato sul suo letto, le gambe sotterrate da una montagna di dolci.
Peter, intento a contare quanti dessert aveva sgraffignato e di conseguenza quanti ne aveva persi nella corsa per tornare alla Sala Comune, era seduto a gambe incrociate sul pavimento.
Remus era prono sul letto, sfogliando pigramente il libro di Difesa contro le Arti Oscure, mentre addentava una Cioccorana.
James infine era sdraiato supino sul letto, tenendosi le mani sulla testa.
- Caro Ramoso, mi duole dire che ti sei cacciato in un bel guaio stavolta! – ghignò Sirius.
- Taci Felpato, cane da strapazzo. Andiamo, avresti rifiutato un bacio dalla Evans? –
- A Sirius interessa un altro tipo. Magari bionde e innocenti? – buttò lì con indifferenza Remus, sorridendo.
- Lunastorta attento a te! Intanto voglio vedere quando tu, o nostro coraggioso amico, avrai le, scusa il volgarismo, palle di buttarti con la McKinnon! –
Remus sospirò, fingendo di non aver sentito, e scrutò diffidente James.
- James, a parte gli scherzi, non far soffrire Lils. Rimane sempre la mia migliore amica. –
James finse indignazione mista a stupore ed esclamò, allargando le braccia:
- Lunastorta mi ferisci profondamente! Tu preferisci lei a me? Non ti fidi della mia buon’anima? Casomai dovresti preoccuparti per me, quella è furba come una volpe. –
Sirius scoppiò a ridere, rovesciando metà bottino che comunque ad un pigro movimento di bacchetta di Remus tornò a suo posto.
- Già, quella non scherza. Ma James, amico mio, il migliore fra tutti, perché, dimmi perché diamine hai accettato! –
Evidentemente quest’osservazione era condivisa perché James si trovò puntati addosso tre sguardi accusatori.
- Ma diavolo Felpato, come potevo dire di no?! Oltre al bacio della Evans, ci va di mezzo il mio onore! –
- Se tu chiami onore perdere – sibilò Peter, abbastanza forte perché lo sentissero tutti e, con grande sorpresa di James, gli altri due annuirono.
Si alzò melodrammaticamente e iniziò: - Per merlino, è questo il modo di supportare il vostro valoroso amico? –
- Coda non ha tutti i torti Ramoso. La Evans è un osso duro anche per te. –
- Lils non è la solita idiota che puoi far sciogliere battendo le ciglia James. – rincarò Lupin.
James lanciò il suo solito sorriso arrogante e dichiarò: - Certo, questo è vero. Ma James Potter non ha mai fallito e non intende iniziare ora. La Evans capirà chi si è messa contro. –
- Un cervo testardo che non riconosce di poter perdere. Amico, credo l’abbia già capito da tempo. –
E alla battuta di Sirius tutto il Dormitorio scoppiò a ridere, per poi lanciarsi sotto le calde coperte all’osservazione di Remus dell’ora tarda che si era fatta.
 


                                  ***


 La mattina seguente Lily si svegliò e guardò l’orologio: erano le 8.15.
Decise che avrebbe dormito ancora dieci minuti, dopotutto la sua prima lezione era alle 9, dato che non seguiva Divinazione, motivo per cui le sue coinquiline non c’erano.
Fu però decisamente catastrofico quando vide sulla sveglia, al suo risveglio, un poco rincuorante orario: 8.45.
- OH PER MORGANA! –
Corse a perdifiato in bagno, si lavò, pettinò, e truccò quasi nello stesso momento.
Doveva essere alle 9 nell’Aula di Trasfigurazione, nemmeno a farlo apposta la più lontana dal Dormitorio.
Si vestì in tutta fretta e corse a perdifiato fuori, la borsa stracolma di libri che minaccia seriamente di esplodere.
Fu quindi sorprendente quando riuscì a fermarsi quando qualcuno la chiamò.
- Ehi Evans! –
Lily si voltò e il cuore le balzò in gola vedendo Mark Johnson, un attraente compagno di Corvonero, sorriderle felice.
Lily pregò di essere quanto meno presentabile e si fermò, indifferente del fatto che fossero le 8.55.
- Ehi Mark! Scusa per come sono conciata, sono in tremendo ritardo e la McGranitt mi ucciderà di sicuro. –
Lui rise della sua espressione e continuò:
- Nah, sei comunque splendida. –
Quelle parole fecero colorare le guance di Lily di un invitante rosa pastello.
- Comunque non mi sono fermato solo per dirti cose che sai già. Ho appena avuto il vecchio Luma e mi ha invitato alla prossima festa del Lumaclub che si terrà la prossima settimana. –
- Io ce l’ho alla terza ora, dopo la McGranitt –
- Sì beh, ovviamente inviterà anche te, dopotutto sei la sua cocca. –
Quest’ultimo complimento tinse le guance di un rosa più acceso.
-      Beh, mi chiedevo se ti andasse di andarci con me…allora, che ne dici? –
Lily non poteva crederci.
-      Ehm, sì certo! Sarà un piacere. –
Mark le sorrise radioso.
-      Perfetto. Ti vengo a prendere io alle 9, la festa inizierà alle 10. Scusa, ora vado, ho Cura delle Creature Magiche. Ci vediamo Evans! –
-      S-sì, ci vediamo. –
Lily rimase lì impalata, rivivendo mentalmente tutto ciò che era appena successo.
Quando però risentì la suadente voce di Mark dire “ Ho Cura delle Creature Magiche” le venne un colpo.
Guardò l’ora: erano le 9.04.
-      MERDA! –
Riprese a correre verso l’Aula di Trasfigurazione a perdifiato e fu quindi non tanto sorprendente quando andò addosso a qualcuno, facendo cadere tutto dalla borsa.
Si chinò subito a raccogliere il materiale col fiatone, dicendo:
- Scusa! Mi dispiace davvero, sono di fretta e non ho visto ch…-
Quando però alzò lo sguardo gli si gelarono le parole in bocca.
Due pozzi neri come il petrolio, quei pozzi in cui si era persa tante volte, la guardavano.
Finì di raccogliere le cose e si alzò senza dire altro.
Qualcosa però la trattenne.
Piton la teneva per il braccio.
- Lasciami Piton. –
Lui la lasciò, scosso dall’uso del cognome, ma riprese subito il suo solito tono sprezzante:
- Piton? Sev non esiste più? –
- Non da quando mi hai chiamata Schifosa Mezzosangue. –
Il tono di Lily era come un cubo di ghiaccio che piombava addosso a Piton, frantumando tutto il suo coraggio.
A parlare fu quindi Severus, il solito amico di sempre, il Severus persona, non il Severus Mangiamorte, come si facevano chiamare ora:
- Lils mi dispiace da morire, lo sai. Dio ti ho chiesto scusa non so nemmeno quante volte! –
- Saranno sempre troppo poche. Non è solo per come mi hai chiamata. Non lo capisci? Io non voglio essere nemmeno conoscente di un Mangiamorte, come vi fate chiamare ora, figuriamoci amica! Severus, perdi tempo. –
- Non mi arrenderò così in fretta Lils. Non rinuncerò mai a te. –
Lily pronunciò le seguenti parole con un tono incerto, come se trattenesse le lacrime.
- Io però ci ho già rinunciato. E ora sono Evans per te. –
Detto ciò si girò, il respiro affannoso e non per la corsa.

 

                                        ***



Lily arrivò in classe alle 9.10.
Tutti erano ovviamente già ai loro posti e si voltarono a guardarla quando entrò, il fiatone per la corsa.
- Signorina Evans, che piacere. Si unisce a noi? –
- Mi dispiace professoressa, scusi il ritardo. –
- Si può sapere cosa l’ha trattenuta? –
Lily non poteva certo dire “Ho dormito troppo”, indi per cui puntò sulla cosa più logica:
- Ecco, non mi sono sentita bene. Ho avuto un giramento di testa e quindi ho preferito aspettare che mi passasse. Scusi ancora. –
Lo sguardo rigido della donna si addolcì un poco e disse con preoccupazione:
- Vuole andare in infermeria? –
Lily sentì un blocco di senso di colpa toglierle il respiro e si affrettò a dire: - No no! Ora sto meglio, grazie –
- Molto bene. Prenda posto con il signor Potter allora. –
Lily sgranò gli occhi, pensando di aver sentito male.
Un rapido sguardo le dimostrò però che l’unico posto libero era effettivamente quello accanto a James: Mary, di solito la sua compagna di banco, aveva preferito accanto a Sirius.
La fulminò con lo sguardo e si accomodò, ignorando completamente il vicino.
- Cos’è, non si saluta nemmeno? –
- Non rompere Potter, sto cercando di prendere appunti e comunque non è proprio giornata per le tue sciocchezze. –
Il ragazzo notò che Lily ascoltava davvero la lezione, cosa che lui non aveva bisogno di fare, dato che era il migliore in Trasfigurazione.
Notò però anche gli occhi lucidi della ragazza, le gote leggermente arrossate per la corsa, le lentiggini chiare che le donavano quel non so che di dolce.
I capelli erano raccolti in un’elaborata treccia che le cadeva sulla spalla sinistra, scoprendole il pallido collo.
Non era niente male, anzi.
Dopo mezzora di spiegazione la professoressa passò per i banchi, consegnando ad ognuno un topo da trasfigurare in un calice.
Dopo dieci minuti James aveva già trasfigurato il suo topo in un calice e viceversa almeno venti volte e guardava interessato gli sforzi della vicina di banco.
Lily chiudeva gli occhi con decisione, il naso che si arricciava per lo sforzo e la delusione quando si trovava per la quattordicesima volta davanti lo stesso topo, solo dorato.
- Dannazione! –
- Devi concentrarti di più. – le disse senza pensare James.
Lei si girò e lo fulminò con lo sguardo.
- Senti Potter solo perché sai farlo non significa che…-
- Calmati. Volevo solo aiutarti, ma a quanto pare sei troppo orgogliosa per farti aiutare. –
Il tono di James non era canzonatorio, ma serio.
Lily si sentì in colpa e sussurrò, fissando il topo dentro la gabbia con intensità.
- Scusa. E’ solo che…non è giornata. Tutto qui. –
James si incuriosì e stava per chiederle cosa non andasse ma fu lei a precederlo:
- Allora, cosa sbaglio con questo topo, professore? –
Sottolineò con tanta forza l’ultima parola sorridendo che James non poté fare a meno di imitarla.
- Beh, signorina Evans, deve impegnarsi maggiormente. Ok, hai in mente l’immagine di un calice? Quelli della Sala Grande per esempio. –
Lily annuì.
- Chiudi gli occhi. – lei eseguì – e tieni bene a mente il Calice. Ora tocca il topo, non distrarti, concentrati sul calice. –
Lily seguì le istruzioni e quando le aprì emise un verso soddisfatto.
Il topo aveva ceduto il posto ad un bel calice dorato con delle pietre preziose incastonate.
Forse era un po’ troppo peloso, pensò James, ma la ragazza non se ne accorse, studiando soddisfatta il risultato.
- Oh Potter, grazie mille! –
Gli rivolse un sorriso talmente soddisfatto che James non poté che applaudire giocosamente e lei stesse al gioco, inchinandosi.
- Signorina Evans! Un risultato da E come minimo. Forse dovrei metterla più spesso in coppia con il signor Potter. – considerò l’insegnante passandoli accanto.
Lily per tutta risposta sorrise e corse da Remus, dimenticandosi completamente di James, per mostrare al migliore amico il suo lavoro.
Se James se la prese però non lo diede a vedere, anzi la fissò soddisfatto.
A fine lezione Lily si alzò felice e andò in contro alle amiche.
James raggiunse Sirius che esibì uno dei suoi soliti sorrisi sornioni.
- Allora? Com’è andata con la Evans? Sei ancora vivo, mi sembra già un grande risultato. –
- Sai, forse Lunastorta ha ragione, la Evans non è così male. –
Sirius gli diede una gomitata sulle costole ridendo, o meglio latrando come suo solito.
- Non dirmi che ti piace! –
- Non ho mica detto questo! Anche Mary non è male eppure non le vado dietro! A proposito, come va con la piccola Mary? –
Per tutta risposta Sirius sorrise malizioso e gli rubò il libro.
- L’ultimo che arriva da Luma paga una Burrobirra! –
- Felpato cane dannato! Se ti prendo…- iniziò James ridendo a crepapelle, inseguendo il migliore amico.

  
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