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Autore: giormoments    25/12/2012    4 recensioni
Het, Zayn/OC | Christmas present for my personal Cuppycake ♥ |
Questo prima.
Prima di Zayn.
Ora riesce solo a pensare ad un paio di occhi scuri che le sorridono e la studiano come è solito fare il moro quando sono insieme, ed ogni volta che ci pensa le sue emozioni si aggrovigliano come le cuffiette nella tasca del suo cappotto.
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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The world looks better through your eyes


Occhi.
È una parola semplice. Sono solo sei lettere in fondo. È una delle prime parole che si impara, un qualcosa che ci è chiaro sin da piccoli. È un concetto molto ampio. Vi sono migliaia di tipi di occhi: chiari, scuri, a mandorla, tondi, allungati.
Eppure quando Deb sente quelle semplicissime parole nella sua mente irrompe prepotentemente un paio di occhi scuri contornati da ciglia infinitamente lunghe.
Prima non pensava di avere preferenze sul colore degli occhi, le piaceva quello che le piaceva, non contava di che colore o di che forma fossero. Questo prima. 
Prima di Zayn.
Ora riesce solo a pensare ad un paio di occhi scuri che le sorridono e la studiano come è solito fare il moro quando sono insieme, ed ogni volta che ci pensa le sue emozioni si aggrovigliano come le cuffiette nella tasca del suo cappotto.
Si accorge proprio in quel momento che quegli occhi la stanno guardando tramite lo specchio del bagno.
È il 17 febbraio e Deb come al solito si ritrova seduta sul letto di Zayn ad aspettare che il suo ragazzo - in ritardo, ovvio - finisca di prepararsi. 
Lui è in bagno, si sta preparando e la guarda attraverso lo specchio mentre con le mani finisce di sistemarsi i capelli con il gel.
Il cuore della ragazza manca un battito quando si accorge che il ragazzo è ancora senza maglia, ma quegli occhi di miele la attirano come una calamita ed è costretta ad immergercisi di nuovo.
Proprio mentre Zayn si sciacqua le mani ed entra in camera gli squilla il telefono.
Lo vede guardare lo schermo e «Ciao Haz, scusa il ritardo!» cerca di scusarsi. Gli scappa un sorriso mentre parla col riccio. Lo ascolta per qualche secondo e poi «Deb è già qui, io devo infilarmi la maglia e sono pronto. Massimo un quarto d’ora e siamo lì» gli dice sorridendo sotto lo sguardo curioso di Deb.
«Sì, dì alla tua donna di stare tranquilla» sogghigna il moro, già immaginando lo scappellotto che gli sarebbe arrivato dalla ragazza di Harry. Hanno proprio un bel rapporto. «Salutamela» bisbiglia Deb e Zayn riferisce. «Anche Giò ti saluta e ti dice di sbrigarti che non ce la fa a tenere calma Cri da sola»
Saluta il riccio e attacca.
«Che succede?» chiede la ragazza continuando a guardare quei due pozzi d’ambra.
«Cris sta andando fuori di testa» dice mentre ride e tira fuori una t-shirt bianca da un cassetto. «Dice che le fa tutto schifo. Niall ha già finito metà delle patatine, Josh usa qualsiasi superficie come una batteria, è così distratta che si è dimenticata uno dei dolci in forno e si è bruciato. Inoltre Liam ha detto che gli può concedere al massimo un’altra mezz’ora e poi dovrà riaccompagnare Ed a casa» dice sedendosi accanto a lei sul letto.
«Credo che non ti organizzerò mai una festa a sorpresa, amore, scusa» sorride posandogli un bacio sul naso. «E comunque Ed l’adora ed adorerà anche la festa nonostante il dolce bruciato e gli amici mangia-patatine» ironizza immaginando l’amica correre da una parte all’altra della casa. «Ed ne rimarrà felice. Ama qualsiasi cosa che riguarda Cris, come potrebbe non amare questa festa?» conclude mentre quegli occhi l’attirano come una calamita.
Quasi non si accorge di non aver staccato per un secondo il suo sguardo da quello del moro.
«Perché mi guardi così?» le chiede con un sorriso sulle labbra piene. «E’ da quando sei arrivata che mi guardi e sorridi»
«Io?...è tardi amore, ci stanno aspettando, dobbiamo andare» dice Deb alzandosi in fretta, ma Zayn è più veloce di lei e le passa un braccio attorno alla vita facendola cadere accanto a lui sul letto. Le si sente accanto e si sorregge la testa con la mano, sul volto un’espressione che non ammette repliche. «Parla»
«Ok. È solo che... mi spaventa. Tutto questo. È strano per me. Odio dover dipendere da qualcuno e soprattutto non parlo mai di me» inizia incerta, interrompendo ogni tanto il contatto visivo per l’imbarazzo. «Però... Tu ed i tuoi dannatissimi occhi da cerbiatto mi fate un effetto stranissimo. Mi si aggroviglia il cervello quando ti guardo»
Zayn le sorride e le cinge la vita con un braccio per avvicinarla. «E’ perché sono bellissimo»
«Ma piantala» dice spingendolo per poi stringergli il colletto della t-shirt tra le dita. «Sei un idiota. Un idiota con degli occhi meravigliosamente belli»
Potrebbe giurare di averlo visto arrossire mentre abbassa lo sguardo. «Anche a me si aggroviglia il cervello quando sono con te. E lo stomaco inizia a fare le capriole. E non sono l’unico con degli occhi belli in questa stanza»
«C’è qualcuno sotto il letto?» dice fingendosi sorpresa, ma Zayn fa in tempo a riprenderla e «No ma c’è qualcuno che sa benissimo come rovinare un’atmosfera romantica» la riprende scherzoso.
Deb si sporge e lo bacia, a lungo e con trasporto, con le dita immerse nei suoi capelli neri e morbidi. E si sente ancora più innamorata di lui quando riapre gli occhi e vede i suoi occhi ambrati che la guardano lucidi dall’emozione.
«Ok, forse ti sei fatta perdonare» scherza mentre torna a posare le sue labbra su quelle della sua ragazza.
La sua ragazza - pensa. Suona bene, realizza mentre gli scappa un sorriso e - che novità - gli si ingarbuglia lo stomaco.
«Sono felice» le sussurra contro le labbra.
«Non sei l’unico in questa stanza ad essere felice» dice Deb con voce flebile. «E non ti azzardare a chiedere se c’è qualcuno sotto il letto, Zayn Malik, potrei picchiarti.» lo anticipa sapendo che si sarebbe vendicato per la sua battuta.
Lui ride e la bacia ancora. «Dovremmo andare» sussurra tra un bacio e l’altro.
«Lo so» lo asseconda lei, senza accennare a staccarsi. «Cris ci ammazza se arriviamo tardi»
Nemmeno la prospettiva di una morte lenta e dolorosa per mano dell’amica riesce a distoglierlo, quindi Deb gli lascia un ultimo bacio morbido sulle labbra e si alza guardandolo negli occhi di miele.
«Andiamo, Malik?» lo invita ad alzarsi.
Lui si alza, prende la sua camicia preferita, quella a scacchi rossa di flanella, e se la infila.
«Andiamo, amore» dice prendendole la mano mentre escono dalla stanza del moro.
 
 
Grazie a dio era andato tutto per il meglio.
Deb e Zayn erano arrivati con pochi minuti di ritardo e la ragazza non era riuscita a non ridere quando era entrata in casa di Ed e aveva visto Cris decisamente fuori di testa.
In quel preciso momento stava urlando contro Harry e Giò che «Santi numi, riuscite a staccarvi un attimo? Vivete in simbiosi?» per poi strappare letteralmente l’amica al suo fidanzato e trascinarla in cucina. 
Deb le seguì ridendo e notò che la situazione non era così disastrosa come Cris diceva. Il dolce era leggermente scuro, non bruciato. L’ansia le stava facendo dei brutti scherzi.
«Scusate!» disse attirando l’attenzione di entrambe le amiche. «Se non sbaglio non ho ricevuto ancora un abbraccio»
Vide il viso di Cris rilassarsi in un sorriso ed aprì le braccia per accogliervi le ragazze. Deb si ritrovò inglobata tra le amiche che, essendo più alta di lei, la sovrastarono completamente. La sensazione di essere a casa la pervase quasi subito. Strinse forte le due persone di cui si fidava ciecamente e di cui sentiva di non poter fare a meno, poi furono interrotte da Zayn.
«Ehm, scusate ragazze, non vorrei interrompervi» disse entrando in cucina «Ma ha chiamato Liam e tralasciando quanto sia stato teatrale nel fingere che stesse parlando con sua madre, ha detto che tra cinque minuti sono qui»
Cris si irrigidì di nuovo tra le braccia delle ragazze ma Giò la prese per le spalle e «Ehi, va tutto bene. La festa andrà bene, ti stai agitando troppo» cercò di rassicurarla. Lei fece un respiro profondo e chiuse gli occhi. Il suo volto si aprì un sorriso e finalmente si calmò, stringendo ancora una volta le sue amiche sussurrando loro un «Grazie» appena accennato.
Proprio un minuto dopo suonò il campanello.
La festa è stata un successo e alle undici e mezza Zayn e Deb sono fuori.
Zayn l’ha vista rabbrividire e si sfila il cappotto per posarlo sulle sue spalle.
«Grazie» dice lei alzandosi sulle punte per baciarlo «Ma ora morirai di freddo»
«Trova tu il modo di scaldarmi» ammicca lui continuando a lasciarle dei piccoli baci sulle labbra e sulle guance.
«E se io non volessi tornare a casa?» sussurra alzandosi di nuovo per avvicinarsi a lui.
«I tuoi chiamerebbero la polizia ed io finirei dietro le sbarre» scherza cingendole la vita con le braccia forti.
«Li ho già avvertiti che ero da Ed e che la festa sarebbe finita tardi» spiega sfiorando il suo naso con il proprio.
«Una perfetta bugiarda» sogghigna lui baciandola di nuovo. «Ho un’idea» dice prendendola per mano e scendendo le scale di corsa fino ad arrivare alla macchina.
«Che diamine hai in mente, fidanzato diabolico?» riesce a farfugliare lei mentre lui le apre lo sportello e la invita a salire.
«Lo vedrai. Fidati di me, ti piacerà» dice lui salendo al posto del guidatore, ricevendo in risposta un’occhiata curiosa ed incredula dalla ragazza.
«Ti fidi di me?» chiese voltandosi verso di lei e facendo incontrare di nuovo i loro sguardi sapendo benissimo l’effetto che aveva su di lei.
«Oh maledetto Aladdin personale, si che mi fido di te!» sospira lei sporgendosi verso di lui per posargli un ultimo bacio prima che lui metta in moto.
 
Mentre Zayn guida Deb riconosce la zona di casa sua ma nota che non si ferma.
Dopo un quarto d’ora arrivano davanti ad una struttura imponente completamente in vetro ed acciaio.
«Oh mio Dio, ma dove mi hai portato?» dice lei sbirciando oltre il finestrino. «Sembra un enorme pezzo di ghiaccio!» esclama mentre il moro parcheggia.
«Ci sei andata più vicino di quanto pensi!» esclama raggiungendola e scortandola all’entrata.
L’ingresso è moderno ed una donna ci sorride da dietro il bancone.
«Aspettami qui» dice lasciando Deb al centro della stanza ed avvicinandosi al bancone.
Deb nota subito che la donna che sta al banco informazioni, una donna sulla trentina, ha messo gli occhi su Zayn e non smette un attimo di guardarlo. Nota che inizia a ridere in modo civettuolo e poco consono ad una donna matura quando Zayn le sorride imbarazzato.
«Amore? Puoi sbrigarti? Grazie, amore» dice Deb ad alta voce in modo da attirare l’attenzione della donna e farle capire che lui è roba sua e nessuna può guardarlo in quel modo se non lei. Appena quella si gira verso di lei con aria incredula, Deb le rivolge un sorriso di finta innocenza ed innocuità.
Zayn coglie l’occasione e prende i due foglietti che la donna le porge, facendo ben attenzione a non toccarla, e poi fugge dalle grinfie di quell’arpia per prendere la mano di Deb e condurla al portone proprio vicino al bancone. E Deb proprio non ce la fa, non resiste e le lancia un’ultima occhiata fulminea mentre si stringe ancora di più al suo ragazzo.
«Ehi, ritira gli artigli, tigre» le sussurra lui con le labbra a sfiorare i suoi capelli scuri mentre la stringe ancora di più a sé. 
Entrano nel palazzetto e Deb si ritrova a boccheggiare dalla sorpresa.
«Sei...Sei serio?» dice mentre il suo sguardo viaggia dall’enorme struttura agli occhi del suo fidanzato che la guardano felici e sorridenti. «Mi hai portato a pattinare sul ghiaccio?»
«A quanto pare!» ride lui alzando la voce per sovrastare la musica che rimbomba tra le pareti d’acciaio del palaghiaccio.
«Ma tu non sai pattinare! Me lo ricordo benissimo, l’hai detto quando eravamo a casa tua e abbiamo visto quella gara di pattinaggio artistico sul ghiaccio!» inizia a farfugliare mentre ancora non riesce a credere che Zayn l’abbia portata a pattinare.
«Beh, ho pensato che a te piace tanto ed era un peccato non andarci insieme. E poi ho pensato che magari penso di non esserne capace perché non ci ho mai provato. Magari con l’aiuto dalla persona giusta...» non riesce a finire la frase che lei le allaccia le braccia attorno al collo e posa le labbra sulle sue. 
«Ti aiuto più che volentieri» sussurra tra un bacio e l’altro.
Zayn la stringe a sé e «Andiamo, altrimenti passa il tempo e ho meno tempo per rendermi ridicolo davanti a te» scherza avvicinandosi agli scaffali con i pattini.
Un ragazzo si avvicina ed il moro gli porge i due foglietti. Lui strappa le estremità di ogni biglietto e li informa che possono prendere da soli i pattini e si allontana.
Zayn prende un paio di pattini per Deb e glieli porge, poi prende i suoi e si siede accanto a lei.
«Sono oggetti di tortura. Guarda le lame. E se scivolo e qualcuno mi passa sopra con uno di questi?» inizia a parlare in preda al panico, anche se cerca di nasconderlo.
«Ehi, sei fatto di carne ed ossa, la lama di un pattino non può tagliarti a metà. Al massimo ne esci con un livido che la tua brava infermiera sarà ben lieta di curare» dice Deb avvicinandosi e posandogli un bacio sul naso per poi scendere sulle labbra affondando le mani nei capelli per tranquillizzarlo.
«Ok, andiamo» dice Zayn alzandosi a fatica su quegli oggetti di dolore facendosi aiutare da Deb che già camminava spedita verso la lastra di ghiaccio.
«Ehi, piccola pattinatrice, vai piano! Non tutti sono esperti come te!» le urla dietro provocando le sue risate. La vede fermarsi al cancelletto che dà l’accesso al ghiaccio e le porge una mano.
«Ok, iniziamo dal bordo. Ti tieni con una mano e io sono davanti a te, se hai bisogno basta che allunghi la mano. I piedi devono sempre andare verso l’esterno, ok?» cerca di dare istruzioni a Zayn che sul volto ha dipinto il ritratto del terrore.
«Sì, cercherò di ricordare tutto» dice posando il primo piede sul ghiaccio. «Tu però non farmi cadere»
«Non lo farò» promette lei baciandolo un’ultima volta prima di entrare definitivamente in pista.
Non c’è tanta gente e Zayn ringrazia qualsiasi dio possibile ed immaginabile per aver ridotto al minimo gli spettatori della sua umiliazione pubblica.
«Saranno i quarantacinque minuti più lunghi ed imbarazzanti della mia vita» sospira facendosi avanti e facendo sorridere Deb.
Appena mette entrambi i piedi sul ghiaccio si sente instabile come non si è mai sentito. 
La mano destra è saldamente ancorata al bordo della pista e la stringe talmente tanto che le nocche sono diventate bianche.
«Ehi rilassati. Il massimo che ti può succedere è cadere di sedere» cerca di tranquillizzarlo Deb che si tiene perfettamente in equilibrio sui suoi pattini. 
«E tu lasceresti che questo ben di dio rovini a terra?» dice Zayn posando la mano libera sul suo fondoschiena e guadagnandosi un’occhiataccia dalla sua ragazza, che poi però si avvicina a lui e posa un amano sulla sua, concordando «Non sprecherei niente di tutto quello che sei, Malik» 
Fa combaciare le loro labbra, ma Zayn perde la concentrazione per rimanere in equilibrio e sente un piede slittare in avanti. Riesce a non cadere per un pelo ancorandosi ancora con più forza al bordo, stavolta con entrambe le mani.
«Sei un essere tentatrice, mi hai fatto quasi cadere!» dice lui con la voce piena di panico e gli occhioni spalancati e spaventati. 
«Oh, scusa Malik, non avevo intenzione di distrarti!» afferma lei ad alta voce per farsi sentire sopra l’incessante musica, fingendo un sorriso innocente ed allontanandosi di qualche centimetro.
«No no, ehi, ferma, dove vai?» farfuglia il moro sentendosi indifeso senza di lei accanto. 
«Hai detto che ti ho quasi fatto cadere, non vorrei rischiare di distrarti di nuovo, quindi elimino il problema alla radice e me ne vado» dichiara la ragazza con semplicità alzando le spalle.
«Non farei la simpatica e vieni qui prima che faccia un volo epico e tu possa prendermi in giro fino alla fine dei tempi» asserisce lui cercando di mascherare il panico con la sicurezza mentre allunga una mano verso di lei.
Lei l’afferra prontamente e si avvicina. «Dicevamo» inizia «Prima di tutto nemmeno io sono nata pattinatrice quindi so che significa. Smettila di pensare che riderei di te per epoche, ok?» lo rassicura guardandolo dritto negli occhioni spaventati. «Al massimo per due settimane» ride prima di baciarlo e stavolta Zayn si tiene bene al bordo e riesce a non cadere mentre le loro labbra si incontrano. 
«Ricorda» dice lei staccandosi. «I piedi si muovono sempre verso l’esterno e devi cercare di spostare il peso all’indietro, piegati leggermente» lo istruisce, aiutandolo tirandogli leggermente la mano per far piegare il busto in avanti.
«Mi faresti vedere?» chiede lui con la voce più tranquilla, lasciandole la mano mentre uno sbuffo di vapore usciva dalle sue labbra.
Deb si mette accanto a lui, gli fa vedere la postura corretta ed inizia a muovere leggermente i piedi esattamente come gli ha spiegato.
Fa qualche metro e Zayn la guarda attentamente cercando di memorizzare bene i movimenti per poterli poi riprodurre.
Dopo un paio di metri la ragazza si ferma e si volta con eleganza verso di lui.
«Ce la posso fare» dice più a se stesso che a lei ed appena la ragazza torna vicino a lui inizia a muoversi.
Odia sentirsi i piedi bloccati, gli sembra di avere i piedi immersi in due blocchi di cemento e la cosa non lo fa sentire per niente tranquillo. Muove un piede verso l’esterno, come gli ha detto Deb, poi l’altro. 
Alza lo sguardo sorpreso verso la ragazza e gli occhi sono increduli. «Non sono caduto!» esclama ad alta voce e nell’impazienza di fare un altro passo perde l’equilibrio e scivola comicamente a terra.
Sente improvvisamente il suo fondoschiena dolere ed un brivido di freddo gli percorre la schiena fino ad arrivare al collo e farlo rabbrividire. Sente anche Deb che inizia a ridere e si vergogna immediatamente.
Per vendicarsi con un piede spinge in avanti un pattino della ragazza che non si aspettava un gesto simile e cade a terra esattamente come il suo ragazzo.
Zayn si avvicina a lei e «Hai finito di ridere di me?» la schernisce baciandola con trasporto.
«Ok, forse me lo sono meritato, però è stata una scena troppo bella per non ridere, dai! ‘Non sono caduto!’» farfuglia tra le risate imitando la voce del moro per poi scoppiare ancora a ridere fino a quando Zayn non interrompe quelle risate baciandola di nuovo.
«Se è questa la punizione per aver riso di te, dovrei farlo più spesso!» esclama la ragazza avvicinandosi di nuovo alle labbra del moro.
«Credo sia meglio se ci alziamo, sto per morire assiderato ed in più la gente ci guarda male» la informa scansandosi dalla ragazza per permetterle di alzarsi. Lei riesce ad alzarsi con facilità mentre per Zayn non è così semplice.
Ricomincia a pattinare cercando di non distrarsi ed esaltarsi mai e riesce addirittura a fare qualche metro, fermandosi e perdendo l’equilibrio ogni tanto, ma poi cade di nuovo e Deb si allontana per ridere scampando alla stessa trappola che Zayn le aveva teso poco prima. Stavolta però il moro si alza quasi senza difficoltà e afferra di nuovo il suo unico appiglio, il bordo della pista, e continua a pattinare come se nulla fosse, facendo la linguaccia alla sua ragazza.
«Bravo amore» dice lei avvicinandosi e stampandogli un bacio sulle labbra mentre il moro le sorride.
A Deb si attorciglia lo stomaco contemplando quel sorriso rivolto solo ed unicamente a lei e deve concentrarsi per non cadere come una pera cotta proprio davanti a lui. 
«Sono stato bravo?» chiede con la voce di un bambino ed un luccichìo negli occhi al quale Deb non può far altro che rispondere «Sei stato bravissimo» prima di lasciargli un bacio sulla tempia.
La ragazza di allontana di nuovo per lasciare al moro il tempo di rialzarsi e riprendere l’equilibrio.
Mentre pattina le sembra di volare, si sente come se avesse le ali ai piedi e sotto di lei non ci fosse niente. Canticchia la canzone che gli amplificatori stanno diffondendo e lancia un’occhiata a Zayn che nel frattempo si è rialzato, sta andando avanti ed è riuscito a mantenere l’equilibrio quando un pattino ha slittato di nuovo in avanti. Lo lascia provare da solo per farlo sentire meno osservato e quindi per farlo rilassare.
Dopo qualche minuto in cui lei si è sgranchita per bene le gambe pattinando da una parte all’altra della pista, Zayn non è più caduto. Ha preso sicurezza e confidenza con i pattini, ha capito come deve muoversi e nonostante sia ancora impacciato non si sente più con i piedi bloccati.
«Zaynie, che ne dici di provare a staccarti dal bordo?» prova a suggerire avvicinandosi di nuovo a lui, che ha allentato la presa ma non accenna a volerla lasciare.
La guarda come se avesse appena chiesto la luna, gli occhi spalancati all’inverosimile.
«Spero tu stia scherzando» balbetta mentre sul suo viso torna l’ombra di panico.
«Dai, non puoi rimanere tutto il tempo lì attaccato! Non puoi dire di aver pattinato davvero finché non sei libero da ogni appiglio» cerca di convincerlo lei tendendogli una mano coperta dal guanto bianco e nero raffigurante un panda che proprio lui le ha regalato qualche tempo prima. 
Lui la guarda tentennando e cercando di convincersi a non fare l’idiota e staccarsi da quel maledetto bordo e fare l’uomo.
Deb gli tende entrambe le mani e lui dopo uno sforzo immane riesce a staccarsi dal suo sostegno e ad afferrare le mani della ragazza. 
Lei lo trascina piano verso il centro della pista ovale e si ferma a circa due metri dal bordo.
Allora lascia una mano al moro e si mette al suo fianco.
«Dai, ora quello che hai imparato a fare lì fallo qui» lo incoraggia e Zayn ha ancora lo sguardo spaventato. 
Prende un respiro profondo ed inizia a muoversi piano, pianissimo, ma in preda all’ansia perde l’equilibrio e capitombola di nuovo a terra.
Si prende la testa tra le mani e Deb non prevede nulla di buono. 
Si siede accanto a lui e «Che hai?» chiede spiando il suo volto scuro.
«Non ne sono capace. Speravo di riuscirci con il tuo aiuto ma non ci riesco» sussurra col viso corrucciato.
Deb gli prende le mani e gli scopre il viso. «Sei stato bravissimo per essere stata la tua prima volta. Cadere va bene, non significa che non ne sei capace. Anzi, sarebbe stato strano se tu non fossi caduto. E te l’ho detto mille volte, non devi imbarazzarti perché cadi di fronte a me. E tutte le volte che sono io a rendermi ridicola?» sorride cercando di farlo tranquillizzare. «Non devi affliggerti così, non è facile pattinare e tu stai andando più che bene. Devi solo prendere fiducia. E poi, voglio dire, non ci stiamo allenando per le olimpiadi, ci stiamo solo divertendo» continua senza staccare gli occhi dal suo volto che sembra essersi leggermente rilassato. «E non ti ho ancora ringraziato per aver fatto tutto questo per me nonostante tu non fossi capace» dice avvicinandosi per baciarlo . «Grazie per aver fatto affidamento su di me» continua posando un altro bacio sull’angolo della bocca, poi uno sul mento ed una scia infinita sulla mandibola. «Sono felice di essere qui con te» conclude con un ultimo bacio.
«Ok, sono stato un’idiota! Come pretendevo di riuscire a rimanere in piedi per tutto il tempo?» sorride lui tranquillo, finalmente più sereno, mentre si alza con l’aiuto di Deb.
Iniziano a pattinare accompagnati dalla musica altissima e Zayn riesce a prendere sempre più confidenza, fino a quando inaspettatamente lascia la mano della ragazza e continua da solo, sotto il suo sguardo incredulo ed impressionato.
«Bravissimo!» gli urla mentre è sempre più lontano e sul suo sorriso spunta un sorriso soddisfatto e felice uguale a quello di un bambino che è riuscito a fare qualcosa per il quale si è impegnato tantissimo.
Riesce a fare il giro della pista senza mai cadere mentre Deb, al centro della pista, lo guarda sbalordita.
Dopo qualche minuto Zayn è di nuovo al centro della pista, incredulo e contento e soprattutto tutto intero.
Si avvicina lentamente, barcollando per un attimo, alla ragazza e la abbraccia proprio al centro della pista.
«Vedi che ne sei capace? Autostima amore, serve autostima» dice sorridendo, ricevendo un altro sorriso in cambio. «Dio, smettila di sorridermi così, rischio di sciogliermi a terra!» confessa poggiando la testa sul petto muscoloso del moro che le avvolge completamente le spalle con le braccia forti.
«Te l’ho detto che ti amo, vero?» sussurra tra i suoi capelli, stringendola ancora di più a sé.
Il cuore di Deb inizia a fare le capriole ed è sicura che il moro possa sentire distintamente come si dimeni nella sua gabbia toracica. «Sì, ma fa sempre bene sentirlo» dice alzando gli occhi verso di lui. «Ti amo anche io» gli sussurra mentre il moro si abbassa per posarle un bacio sulle labbra ed uno sulla fronte.
«Dai, ora ho capito come si fa, pattiniamo!» dice contento, prendendola per mano e pattinando insieme.
Proprio in quel momento parte una delle canzoni preferite di Deb che Zayn, una volta, mentre erano sul letto della ragazza, avvolti nel piumone, le ha cantato.
Si guardano complici e lei quasi non ci crede che proprio in quel momento sia partita Science & Faith dei The Script. Deve ringraziare il dj, pensa. 
I loro sguardi si incontrano di nuovo e la ragazza si perde di nuovo negli occhi di miele caldo di Zayn e gli sorride avvicinandosi, cercando di non sbilanciarlo, per sussurrargli in uno sbuffo di vapore una delle sue frasi preferite: «You can’t explain a love like ours!»
Lo vede rabbrividire e sorridere mentre le stringe ancora di più la mano e «It’s the way we feel, yeah, this is real» risponde cantando con quella voce che Deb ha sempre reputato aliena. È troppo bella per essere vera e pensare che è tutta sua - che lui è tutto suo - quasi le fa pensare di essere nel bel mezzo di un sogno dal quale non vuole svegliarsi per nessuna ragione al mondo.
Si sorridono come solo loro sanno fare e continuano a volare insieme su quella lastra di ghiaccio quasi come fosse un tappeto volante e si sussurrano frasi piene di amore e dolcezza, sfruttando al meglio quel poco tempo di magia che è rimasto loro.



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Buon Natale picci!
Spero ti sia piaciuta e che ti abbia rallegrato questo non troppo buono Natale (shame on u, influenza, shame on u!)
Probabilmente ci saranno errori di battitura o ripetizioni perché non l'ho riletta (sto pc preistorico si riavvia da solo e ho paura di dover rifare tutto. Ergo pardon, poi li correggerò! O forse lo farai tu, da brava Beta :D)
Btw, ci ho messo tanto impegno e sai benissimo come la penso delle het! (Le uniche che accetto sono Zeb/Giarry/Cred ergo solo noi OT3 + quei 3 gay ♥)
Ti sei sciolta? Eh? Serve un cucchiaino! Too much #zeb will kill you! XD
La finisco qua che ho paura che sto coso si spenga, sappi solo che ti voglio bene!
Ultima riga dedicata a @cri che ha sopportato i miei scleri e l'ha letta (e si è sciolta. Continuo a pensare che non posso competere con te ma whatever, mi prenderete a padellate!)
Vi voglio benissimo! ♥
  
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