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Autore: vllblack    25/12/2012    2 recensioni
Avevo 5 anni quando lo vidi sull'altalena, lo stavo fissando perchè lo vedevo salire così in alto, ed ero meravigliata.
A 8 anni ebbe la fissa delle magliette a righe, ogni cosa che era sua, era a righe.
A 10 anni litigammo per la prima volta, mi ero fatta i capelli rossi e Louis diceva che sembravo una grossa ed enorme fragola.
A 15 anni lui si fidanzò con una ragazza, e cominciò a oscurarmi, feci il suo stesso gioco.
A 17 anni ci dicemmo addio.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«In love with my best friend.»



 

 

Louis era sempre stato il mio migliore amico, anche da piccoli, quando gli rubavo le caramelle appena si girava, usavo la scusa del: siamo migliori amici, devi condividere.
Avevo 5 anni quando lo vidi sull'altalena, lo stavo fissando perchè lo vedevo salire così in alto, ed ero meravigliata da ciò, io, invece, al contrario di Louis non sapevo andare sull'altalena, avevo paura.
Mi sorrise dolcemente, e da lì iniziò tutto.
A 8 anni ebbe la fissa delle magliette a righe, ogni cosa che era sua, era a righe. Per il mio compleanno mi aveva regalato un'orsacchiotto con una maglietta a righe.
A 10 anni litigammo per la prima volta, mi ero fatta i capelli rossi e Louis diceva che sembravo una grossa ed enorme fragola, piansi per due giorni, sembrerà stupido, ma detto da lui era davvero l'insulto peggiore.
Un giorno venne da me e mi disse 'mi dispiace per quello che ho detto, tu sei la fragola più bella che esista, ti voglio bene', per altri sembrerà sciocco, ma mi bastava, corsi da lui e lo abbracciai.
A 15 anni lui si fidanzò con una ragazza, e cominciò a oscurarmi, feci il suo stesso gioco, cominciai ad uscire con un ragazzo di nome Luke. Una sera venne da me e mi urlò contro 'Perchè ti sei messa con quello? Non vi conoscete nemmeno!',sorrisi invece che arrabbiarmi, era geloso, forse, ma anche se non lo fosse era un gesto carino, si era preoccupato per me.
A 17 anni ci dicemmo addio, non era un'addio dovuto al perchè io mi fossi trasferita o perchè lui se ne fosse andato, visto che eravamo sempre vicini di casa, nella stessa città e andavamo nella stessa scuola, ci dicemmo addio perchè ci eravamo allontanati completamente, non ci salutavamo, non ci parlavamo, io per lui non esistevo.
E ora, a 19 anni continuo a vedere Louis passeggiare per le strade di Londra con Vanessa, la sua fidanzata, e continuo a pensare, perchè?
Avvolte mi domandavo perchè non potevo io essere la ragazza di Louis, perchè non potevo essere io quella che baciava, che teneva per mano, quella che accarezzava.
Ma mi dovevo rassegnare: tra me e Louis i rapporti sono definitivamente morti.
Lavoravo ad una caffetteria vicino alla  casa che avevo acquistato appena avevo finito la scuola.
Uscì di casa e velocemente mi diressi a lavoro, appena arrivai salutai Alexia, una mia amica di lavoro, misi l'uniforme e presi il blocchetto delle ordinazioni e mi posizionai davanti al bancone.
Appena sentì il campanello della porta quando si apriva girai velocemente lo sguardo con un sorriso, ma appena vidi chi era entrato il mio sorriso si trasformò in smorfia.
Louis e Vanessa erano appena entrati in questa caffetteria, dico, ma in mille proprio in questa?
Appena Louis si accorse del mio sguardo su di loro, mi sorrise, come la prima volta che ci eravamo incontrati.
Mi giravi velocemente da Alexia.
-Prendi tu le loro ordinazioni!- dissi dandogli il blocchetto delle ordinazioni.
-Non posso, devo occuparmi già di 3 tavoli.- disse sfrecciando via.
Sbuffai e mi rigirai da Louis e Vanessa, prima di dirigermi da loro presi un lungo respiro.
Appena fui da loro sorrisi.
-Benvenuti alla caffetteria 'Da Elsa', cosa desiderate?- dissi prendendo la penna.
-Ciao, Kat.- mi guardò Louis con i suoi occhioni.
Esitai un pò prima di sorridere e mormorare 'Ciao Lou.'
-Avete qualcosa che non contenga grassi, carboidrati, zucchero, glucosio e altre sostanze che fanno ingrassare?- domandò Vanessa con la sua vocina stridula.
-Si, ce l'abbiamo e si chiama: acqua.- inclinai la testa sorridendo.
Sentì in sottofondo le risate di Louis, vidi Vanessa aprire la bocca a forma di 'o' e guardarmi male, che c'è? è la verità.
-Io desidero un cappuccino scremato con un cornetto alla mar..-
-Alla marmellata di albicocca.- finì la sua frase guardandolo negli occhi.
Louis sorrise dolcemente.
-Allora? Sciò sciò, vada a preparare ciò che desidera Louis.- interruppe Vanessa.
Scossi violentemente la testa e mi diressi dietro il bancone, presi una tazzina e cominciai a fare il cappuccino.
Continuavo a ripensare al bellissimo sorriso di Louis, sentivo qualcosa ritorcermi lo stomaco, oh-oh.
A me non poteva piacere Louis, no, era il mio ex migliore amico, non potevo proprio ora.
-Ehi, hai perso le ordinazioni?- la voce di Alexia mi risvegliò.
-Eh? Quali ordinazioni?- domandai.
Proprio in quel momento sentì un rumore assordante provenire dalla macchinetta del caffè.
-Merda.- esclamai.
Tutto il caffè stava schizzando ovunque, insieme ad Alexia provammo a spegnerlo ma combinammo solo un casino, ero bagnata da testa a piedi di caffè.
Appena mi girai trovai Louis e Vanessa fissarmi, più che altro, Vanessa ridere.
-Niente cappuccino.- alzai le spalle dispiaciuta.
-Non importa.- mi sorrise Louis, lasciò comunque la mancia, oh che carino.
-Su Louis, andiamo.- lo tirava dal braccio Vanessa, insistente.
Con la mano feci un 'ciao' a Louis, lui ricambiò con un sorriso, dopo di che uscì dalla caffetteria mano nella mano con Vanessa.
Lanciai un sospiro e mi sedetti su una seggiola accanto a me.
-Ehi, tutto okay?- domandò Alexia asciugandosi con un fazzolettino.
-Per niente.- mormorai appoggiandomi con il mento sul bancone.
-Louis? Senti, Kat, so che voi due non siete amici da un pò di anni ma forse è giunta l'ora che tu gli chieda il perchè non siete più migliori amici.- consigliò Alexia incrociando le braccia.
-Dici?- chiesi mordendomi il labbro.
-Dico, e dico eccome.- alzò il dito in segno di 'okay'.
-Sai cosa? Hai ragione!- mi alzai di scatto con fare coraggioso.
-Ecco la Kat che voglio!- diede un pugno sul bancone Alexia.
-..No, non ho il coraggio.- mi ammosciai di nuovo sul bancone.
-Perchè?- sbottò Alexia.
-Perchè mi piace, perchè è da anni che mi piace, ma me ne sono accorta ora.- 
-Non ho capito, puoi ripetere?- 
-Perchè mi piace.-
-Non ho capito una mazza.- 
-Perchè mi piace!- urlai sbattendo le mani sul bancone.
Alexia portò la sua mano alla bocca indietreggiando, poco dopo però scoppiò a ridere.
-Che c'è da ridere?- sbottai.
-Perchè è una cosa ridicola, perchè dovresti vergognarti? Cioè, è il tuo migliore amico, capita a tutti!- disse continuando a ridere.
-Non capita a tutti, Louis è.. speciale, lui è dolce, e quando ti sorride pensi 'wow, con quel sorriso potrebbe illuminare l'intero universo', e i suoi occhi, dio, li hai visti? perfetti. E poi lui.. lui è bello, non uno di quei modelli abercrombie con il fisico scolpito ecc. Lui è bello nella sua semplicità, capisci?- dissi in modo sognante.
-L'unica cosa che ho capito è che tu ne sei innamorata.- mi guardò negli occhi, sincera.
 
Cominciava un'altro giorno, con la stessa rutine: alzarmi, lavarmi, vestirmi, lavoro, casa, letto, alzarmi, lavarmi, lavoro, ecc.
Ero stufa di tutto, ma per andare a New York servivano i soldi, eh già, volevo andarmene da Londra per trasferirmi a New York, specifichiamo: Manhattan.
Ero a chiacchierare con Alexia su alcuni clienti strani, poi sentì il campanellino della porta suonare, voltai lo sguardo: era Louis.
Sorrisi involontariamente, mi misi dietro il bancone e aspettai che mi potesse raggiungere, cioè, pensavo che mi raggiungesse.
Lo vidi sedersi per poi sorridermi.
-Ciao, Kat.- disse guardandomi negli occhi.
-Ciao, Lou.- Ricambiai il sorriso.
Cominciò a parlare di ogni cosa, avvolte sparava solo minchiate ma andò avanti così per un'ora intera, faceva battutine anche su di me quando andavo a prendere le ordinazioni, ma sapevo che scherzava, e ogni minuto che passava ero sempre più convinta su una cosa: io Katerine Wood ero follemente, incondizionatamente, innamorata di Louis William Tomlinson, il mio migliore amico.
E' stato alla caffetteria fino alla chiusura, così uscimmo insieme da lì, mi accompagnò a casa mia a piedi.
Appena arrivammo al cancello ci fermammo, era diventata una cosa imbarazzante.
-Senti, Kat.. scusami.- disse guardandomi, amavo come mi guardava.
-Non pensiamoci.- sussurrai sorridendo.
-No invece, pensiamoci, siamo stati migliori amici e per me tu lo sei ancora, sei stata l'unica ragazza che è stata sempre accanto a me, l'unica che ho amato fino da piccolo, so che tu non mi abbandonerai mai.- mi prese la mano.
Lui 'amare' lo intendeva come bene, ma io invece, lo amavo, lo amavo nel vero senso della parola.
Non spiaccicai parola.
-Penso che sia ora che io vada.- mi alzai e senza che mi possa accorgere di cosa abbia fatto lo baciai a stampo.
Mi staccai velocemente arrossendo di colpo, come lui dopo tutto.
Appena provai ad avviarmi lui mi prese la mano e mi fece rigirare premendo forte le sue labbra sulle mie, misi le mie mani tra i suoi capelli, il bacio divenne più appassionato.
In qualche modo lui aprì il cancello e mi mise contro il muro continuando a baciarmi.
Avevo aspettato questo momento da tanto, ma non capivo, lui stava con Vanessa, perchè mi aveva baciato?
Ci staccammo un secondo per aprire la porta, poi entrammo mano nella mano, lui la chiuse con il piede e mi prese in braccio continuando a baciarmi.
Poi mi però appena andammo in camera mia mi lasciò andare.
-oh mio dio.- esclamò mettendosi una mano nei capelli.
-oh mio dio.- continuò, andava avanti e indietro.
-oh santo cielo.- disse sedendosi questa volta.
-Senti io..- cominciai balbettando.
-Nono, scusa io. Dovevo dirtelo già due anni fa, non dovevo allontanarti da me, io ho sbagliato tutto, con Vanessa, con te, con me.- si alzò mettendosi davanti a me.
Dopo di che mi guardò per un paio di secondi e se ne andò uscendo da casa.
E ora? ora cosa sarebbe successo? dio che casino.
 
-Quindi ti ha baciato e poi se ne è andato? che stronzo di prima categoria!- esclamò Alexia prendendo un blocchetto delle ordinazioni, ero ormai a lavoro e avevo raccontato di ciò che era successo con Louis la notte scorsa.
Sbuffai appoggiando il mento sulla mano.
Sentì la porta aprirsi, un'altro cliente, non mi sprecai a girarmi e continuai a sbuffare.
-Kat..- Alexia mi chiamava.
-Kat guarda.- continuò.
-Non ora Alex.- dissi continuando a sbuffare.
-Kat.- riconoscerei quella voce tra mille, scattai in piedi girandomi: Louis.
-Louis!- 
-Kat.- 
-Louis!- 
-Ka.. okay basta. Volevo dirti che..- senza che potesse finire corsi da lui e lo baciai con furia, non avrei aspettato altro, non m'interessava se stava con Vanessa, lui era mio.
Mise le sue mani intorno ai miei fianchi stringendomi a se.
Dopo che ci staccammo mi sussurrò:'Ero venuto a comunicarti che sono single, ma non per molto.'
Sorrisi mordendomi il labbro, poi lo baciai ancora.
 
In love with my best friend.
 
 
 
HELLO, HELLO.
 
Yo gente! Buon natale a tuttiii <3
Bene, visto che mi annoiavo ho scritto questa cosa, so che fa schifo ma non potevo scrivere altro, ma ero in vena di OS.
Allora, spero che vi piaccia e scusatemi gli eventuali errori grammaticali e per il banner, fa schifo ma per una OS non è importante :)
Volevo solo che vedeste l'aspetto di Kat, lol
Bene, prima di andare mi faccio pubblicità: passate dalla mia long horror?: Are you scared?
Ora vado, ciao belle e buon natale <3
  
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