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Autore: Soly_D    25/12/2012    4 recensioni
8^ classificata al contest "Potrebbe risultare interessante" di Jayu
«Non sentite la forza della giovinezza che scorre nelle vostre vene?», chiese Rock Lee, inarcando le folte sopracciglia nere e sgranando gli occhi baluginanti di entusiasmo. «Perché sprecare il fiore del vostri anni maltrattandovi l’un con l’altro?».
[588 parole: Sasuke vuole uccidere Ino, ma si intromette Rock Lee]
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ino Yamanaka, Rock Lee, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Nome: Soly Dea
Titolo: Una punizione da cani
Personaggi: Sasuke Uchiha, Ino Yamanaka, Rock Lee.
Situazione: Sasuke vuole uccidere Ino, Rock Lee si intromette
Genere: comico, sentimentale
Avvertimenti: //
Rating: verde
NdA (facoltativo): questa fanfiction partecipa al contest Potrebbe risultare interessante di Jayu. È stato parecchio difficile immaginare una situazione del genere con quei personaggi, ma mi sono divertita a scriverla e spero di aver fatto un buon lavoro. È una flashfic + 88 parole ambientata in un ipotetico futuro in cui Sasuke è stato riportato a Konoha.
Chiedo gentilmente il vostro parere. Buon Natale a tutti!




Una punizione da cani

«Yamanaka, sei morta».
Un alquanto irritato Sasuke Uchiha si aggirava per le strade di Konoha alla ricerca della kunoichi più ficcanaso che avesse mai incontrato lungo il suo difficile e tortuoso cammino, con l’intenzione di regalarle una sonora lezione in seguito ai guai che gli aveva procurato.
Camminava con passo spedito senza una meta precisa, stringendo i pugni lungo i fianchi e guardandosi intorno con occhi attenti. Le strade erano deserte in quella fredda nottata di dicembre, illuminata solo dalle luci natalizie che ornavano le case e dalla fioca luce della luna alta nel cielo scuro come gli occhi dell’Uchiha.
«Tecnica del Capovolgimento Spirituale!».
Ino venne fuori da un angolo buio, i lunghi capelli biondi lasciati liberi di ricadere sulle spalle e un sorriso sadico stampato sul volto. Le dita saggiamente intrecciate in una delle tecniche ninja più rare e le gambe divaricate in posizione d’attacco davano l’impressione di una kunoichi esperta e sicura di se stessa.
Ma doveva ancora nascere colui o colei che avrebbe saputo tener testa a Sasuke Uchiha.
«Con me non attacca, Yamanaka».
L’ex nukenin attivò lo Sharingan, bloccando appena in tempo il passaggio di Ino nel suo corpo.
Quando la ragazza comprese di aver fallito, sgranò gli occhi e spalancò la bocca in un’espressione di totale delusione. Non fece nemmeno in tempo a voltarsi e tentare di fuggire, che Sasuke l’aveva raggiunta e afferrata bruscamente per le braccia. L’avrebbe uccisa senza pietà.
Non sapeva, però, che Ino Yamanaka era destinata a trascorrere una vita lunga e felice, soprattutto lunga.
Nascosto dietro un’abitazione diroccata, se ne stava acquattato un ninja dal cuore puro e dalla volontà sovrumana. Alla vista di Sasuke che meditava omicidio contro Ino, tutte le sue barriere crollarono e le sue gambe avanzarono automaticamente verso il luogo della vicenda.
«Fermo, Sasuke! Non farlo, per l’amor del cielo!».
Il chiamato si voltò, le mani saldamente premute sulle braccia di Ino e l’aria visibilmente infastidita. La bionda approfittò di quel momento di distrazione per svincolarsi dalla presa del suo aguzzino e sgattaiolare via. Ma Sasuke non perdeva mai la concentrazione, e questo Ino lo potè constatare quando la stretta alle braccia aumentò, costringendola a mugugnare di dolore.
«Non sentite la forza della giovinezza che scorre nelle vostre vene?», chiese Rock Lee, inarcando le folte sopracciglia nere e sgranando gli occhi baluginanti di entusiasmo. «Perché sprecare il fiore dei vostri anni maltrattandovi l’un con l’altro?».
Sasuke gli rivolse un’occhiata di compassione, poi si scambiò uno sguardo complice con Ino e si affrettò a terminare la sua opera dal punto in cui era stato interrotto.
«No!», urlò Rock Lee, con le lacrime agli occhi. Si avvicinò ai due e strinse forte le mani di entrambi, non badando ai loro sguardi inorriditi. «Lo ammetto, sono stato io a dire a Hinata-san che tu sei innamorato di lei e Ino-san mi ha solo appoggiato!», esclamò il giovane ninja, rivolto a Sasuke.
L’Uchiha avrebbe voluto ribattere con qualche frase poco gentile, giusto per nascondere il velo di imbarazzo che colorava le sue guance, ma Rock Lee e la sua forza della giovinezza non glielo permisero. «Sono stato uno stupido, lo so, ma lei stava così male per la storia di Naruto e Sakura-san che non ho proprio resistito! Ma sono disposto a pagare per il mio sbaglio: chiedetemi tutto ciò che volete».
Sasuke e Ino si guardarono, sorridendo malignamente.
«Be’, una cosa ci sarebbe».

Rock Lee non sapeva che il giorno dopo avrebbe dovuto attraversare l’intero villaggio gattonando, con Ino sulla schiena e Sasuke che lo teneva legato attraverso un collare prestatogli da Kiba.
E che avrebbe dovuto abbaiare.
 


  
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