Serie TV > Teen Angels
Segui la storia  |       
Autore: Alexiel94    25/12/2012    1 recensioni
Mi rigirai per l'ennesima volta nel mio letto, guardando le mie compagne di stanza che erano beatamente fra le braccia di Morfeo, Dio, quanto le invidiavo, loro non avevano l'ombra di una preoccupazione, mentre io invece dovevo affrontare una situazione molto più grande di me.
Una ragazza deve affrontare un problema troppo grande per la sua età, sola e senza sapere cosa fare, come riuscirà a cavarsela?
[Capitolo 3]
-Calmati- disse lei in un tono che mi sembrava piuttosto offeso -c'è modo e modo di dire le cose-.
-Scusa- mormorai affondando la testa nel cuscino -ma ultimamente...-
-Hai improvvisi sbalzi d'umore?- completò lei per me. Ok, ora ne ero certa: aveva capito tutto.

[Thiago/Mar, Simon/Mar, Rama/Valeria, Rama/Mar, Luca/Tefy, Nacho/Tefy]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Marianella, Rama, Tefi, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 8 - OGNI NODO (PRIMA O POI) VIENE AL PETTINE



Chiamai per l'ennesima volta Melody.
Quando era venuta da me a dichiararmi il suo amore ero rimasto interdetto, ma poi non so cosa mi prese. L'avevo baciata intensamente, e in uno slancio di passione eravamo andati oltre. Quando però Mar era entrata in camera mia mi ero sentito immediatamente come se avessi fatto un errore, e avevo cercato di rimediare, peggiorando solo la situazione.
Ora nè Mar nè Melody volevano parlarmi, e quest'ultima in particolare non si era più fatta viva da allora. Ogni volta che cercavo di scoprire cosa aveva chiedendo a Tefy lei non mi rispondeva e mi guardava come se fossi un verme particolarmente viscido. E chi poteva biasimarla? Ora, a due settimane dall'accaduto tentai per la milionesima volta di chiamarla per chiederle scusa. Spiacenti, ma il numero da lei chiamato non è raggiungibile... Lanciai il telefono dall'altra parte della stanza in un impeto d'ira. Mi passai una mano tra i capelli depresso.
Dio, avevo combinato un casino.

***

Dire che tornai da casa di Melody arrabbiata è usare un eufemismo. Quel deficiente di Simon l'aveva solamente usata, non capendo quanto la mia amica ci stesse male. Ovviamente, non aveva pensato che anche lei avesse dei sentimenti, per lui era stata solo un oggetto da usare, ma quando era arrivata Mar si era subito ripreso e aveva capito che l'avventura con la mia amica era stata solo un errore. Strinsi i pugni, se non fosse stato per quella maledetta di mia sorella ora la mia amica non sarebbe stata male. E la situazione rischiava di degenerare.
Quando lei mi aveva chiamata dicendo solamente di volermi vedere con voce spezzata ero corsa immediatamente da lei e giunta a casa sua mi si era gettata addosso dicendo solamente -Ho un ritardo- tra le lacrime. Da quel momento esatto ero stata presa da una furia omicida verso Simon e Mar. L'uno che l'aveva messa in quella situazione, l'altra che ne era la causa.
Incrociai mia sorella e la guardai con odio. Probabilmente se non fossi stata intralciata dai miei sentimenti avrei notato i parallelismi tra le due vite: entrambe erano state ripudiate dall'uomo che amavano, ed erano sole come isole. Ma io vedevo solo la causa della possibile gravidanza di Melody, la causa del suo conseguente abbandono. Avrei voluto distruggere Mar, sia fisicamente che metaforicamente. In quel momento la vidi passare davanti a me e per darle fastidio mi procurai di andare a sbattere la mia spalla contro la sua.
-Guarda dove cammini!- gridò lei. Io vidi subito un ottimo pretesto per litigare e sfogare finalmente la collera che mi portavo dietro da due settimane.
-Scusa, non riesco a vedere le persone squallide- replicai con freddezza.
-Come mi hai chiamata?- chiese lei, un'espressione ferita sul volto.
-Persona squallida, perchè mi fai schifo- sibilai con odio. Vidi il suo sguardo addolorarsi, ma non ne provai pena acciecata dalla rabbia com'ero. -Ti credi tanto santa ed innocente, vero? Invece sei solo una ragazza che tenta di prendersi quanti più ragazzi può per fare soffrire le altre ragazze-.
-Se stai parlando di Melody sappi che io...-
-Certo che sto parlando di Melody! Il ragazzo che ama l'ha solamente usata per dimenticare te, e ora rischia la gravidanza!- gridai con quanto più fiato avevo in corpo. La vidi spalancare la bocca stupefatta, ma fu un'altra voce a parlare alle mie spalle. -Cosa?!-. Mi voltai e vidi Simon fissarmi scioccato. Non seppi mai cosa mi trattenne dal prenderlo a schiaffi. -Hai sentito bene, idiota!- gridai. Lui mi guardò per pochi secondi, prima di uscire di corsa dalla porta. Solo allora mi accorsi che anche Mar si era dileguata e che ero rimasta sola nel salotto della Casa Magica.

Per quasi due mesi avevo cercato di spiare Mar, senza però mai riuscirci. Ogni volta mi beccava o interrompeva il discorso sul più bello e io ero costretta ad andarmene. Quel giorno mentre stavo uscendo dal bagno aprii la porta della camera delle ragazze intenta ad andare a prendere il mio rossetto, ma ci trovai Mar e Rama intenti a parlare. Mi immobilizzai immediatamente e iniziai a origliare la loro conversazione.
-... non puoi accusarti di questo, Mar! Sii realista: se Simon è un cretino non è colpa tua- stava dicendo lui.
-Ma se non lo avessi illuso che ci fosse qualcosa tra noi due forse non sarebbe andato a letto con lei e forse lei non sarebbe in questa situazione-.
Puoi dirlo forte, pensai.
-Mar, guardami negli occhi- ordinò lui. Ci furono alcuni secondi di silenzio, poi riprese -Tu gli hai mai detto che stavate insieme o che eri innamorata di lui?-.
-No-.
-E allora smettila di accusarti, perchè tu non l'hai illuso di nulla-. Altri secondi di silenzio, probabilmente mia sorella lo aveva abbracciato.
-Grazie Rama, sei un amico- disse Mar.
-Già- disse lui con quella che mi parve una nota velata di tristezza nella voce.
Che fosse...
-Sai, capisco Melody- riprese mia sorella interrompendo le mie riflessioni -so come ci si sente ad essere lasciate dal ragazzo amato e ad affrontare una gravidanza da sole-.
Oddio!, pensai. Allora le mie supposizioni erano esatte! Mi sembrava strano il fatto che la mattina si alzasse a vomitare, o che aveva preso ad evitare alcuni cibi e gli alcolici. Mi era venuto spesso il sospetto che Mar fosse incinta, ma avere una conferma era elettrizzante. Ora che conoscevo il suo segreto avrei potuto rigirarmela come volevo.
-Tu non sei sola- le disse Rama -tu hai me e Jaz, e inoltre...- mi allontanai dalla porta, non avevo voglia di sentire smancerie da innamorato. Quasi mi ritrovai a saltellare, Mar era diventata improvvisamente ricattabile e ora l'unica cosa che volevo era farle più male possibile. Inizai a pensare a cosa costringerla a fare, ma poi ebbi un'idea decisamente migliore. Presi il cellulare dalla borsa e composi il numero. Prima di chiamare ebbi un attimo di esitazione, era davvero il caso di farle una bastardata del genere? Poi però mi venne in mente il volto di Melody rigato dalle lacrime, la sua espressione sofferta di quando mi aveva raccontato di come Simon l'aveva usata, la sua disperazione quando mi aveva detto di avere un ritardo e presi la mia decisione. Dall'altra parte il telefono squillò per un po' prima che qualcuno rispondesse. -Pronto?-.
-Mamma, non crederai mai alla notizia che sto per darti-.

***

Non ricordo di essermi addormentata, ma venni svegliata bruscamente da Rama e Jazmin. -Che succede?- chiesi ancora mezza assonnata senza nemmeno alzarmi dal letto. I miei amici avevano un'espressione preoccupata e si scambiavano sguardi nervosi, che fecero agitare anche me.
-Nico vuole parlarti e sembra piuttosto arrabbiato- disse Jazmin. Il mio cuore accelerò i battiti. Pensai immediatamente che sapesse del bambino, ma mi ripetei che non era possibile. Io non lo avevo detto a nessuno e nemmeno i miei amici. Andai nello studio di Nico tremando come una foglia, accompagnata dai miei due amici. Rama mi afferrò la mano e sussurrò -Qualsiasi cosa succeda non sarai da sola-.
-Grazie- dissi di rimando e strinsi la mano a mia volta. Mi sentii più sicura con la consapevolezza di avere un amico dalla mia parte, sicurezza che svanì appena entrai nello studio di Nico e incrociai il suo sguardo. In un anno e mezzo che lo conoscevo non l'avevo mai visto così furente, e dietro di noi entrarono anche gli altri abitanti della Casa Magica, curiosi. Vidi Caridad e Vale guardarmi con curiosità, gli altri ragazzi fissarmi con aria interrogativa e sul volto di Tefy stampato un inconfondibile ghigno. -Mar, poco fa ho avuto un'interessante telefonata con tua madre- cominciò il mio tutore con un tono che rasentava la fatica a non mettersi a gridare arrabbiato. Io mi sentii morire, intuendo dove voleva andare a parare. Sperai con tutto il cuore che non fosse ciò che temevo.
-É vero che sei incinta?- chiese a bruciapelo. Sentii dietro di me qualcuno trattenere il fiato, qualcun altro fare commenti e altri ancora mormorare qualcosa che suonò molto come "non è possibile". Il cuore mi batteva a mille dalla paura della reazione del mio tutore, ma non mi sembrava il caso di mentire. -Sì-.
Dietro di me esplose un coro di voci soroprese, incredule o arrabbiate, ma Nico le mise a tacere tutte. -SEI UN'IRRESPONSABILE! TI RENDI CONTO DI AVERE SOLO SEDICI ANNI?! NON SEI IN GRADO DI CRESCERE UN FIGLIO! SE TI SENTI IN GRADO DI FARLO FALLO FUORI DI QUI!-.
Sentii i miei occhi riempirsi di lacrime, mentre la stretta sulla mia mano si fece più forte.
-Se stai cacciando Mar caccierai anche me- intervenne Rama -perchè io l'ho messa incinta-.
   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Angels / Vai alla pagina dell'autore: Alexiel94