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Autore: Miss Weasley    11/07/2007    4 recensioni
Conoscete la canzone di Celentano “Una storia d’amore”? Io l’ascolto fin da quando ero piccola e da quando ho iniziato a leggere Harry Potter sentendola non faccio che identificare con tre personaggi della Rowling i tre protagonisti della canzone: Ron, Hermione e Draco. Non trovate anche voi che questa storia d’amore gli ricordi?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un nuovo anno sta per cominciare ad Hogwarts… e nuovi studenti stanno per conoscere la più grande scuola di magia al mondo

STORIA D’AMORE

 

 

 

“Tu non sai

cosa ho fatto quel giorno

quando io la incontrai

in spiaggia ho fatto il pagliaccio

per mettermi in mostra agli occhi di lei

che scherzava con tutti i ragazzi

all'infuori di me.

Perché, perché, perché, perché,

io le piacevo.

Lei mi amava, mi odiava,

mi amava, mi odiava,

era contro di me,

io non ero ancora il suo ragazzo

e già soffriva per me

e per farmi ingelosire

quella notte lungo il mare

è venuta con te.”

 

 

Sdraiato sul letto di una camera spoglia, un uomo, dai folti capelli rossi e due profondi occhi marroni, segnati da una cicatrice che attraversa quello sguardo reso duro dal tempo, fissa il tetto sudicio.

 

Disperso nei suoi ricordi, pensa a due occhi nocciola circondati da crespi capelli castani e a quante volte ha fatto di tutto per farsi vedere da quello sguardo saccente di chi ne sa sempre più di tutti.

Nei modi più sciocchi ha cercato di farsi notare, ma nulla sembrava convincerla. Come se lui non fosse esistito, continuava a scherzare con tutti, tutti tranne che con lui!

 

Amareggiato dalla sua stupidità, si chiede perché? Perché non l’aveva mai capita? Perché non era mai riuscito a rendersi conto di quanto lei lo amava?

 

Sì, lei lo amava!

 

Lo amava tanto quanto lo odiava.

 

Lui le sorrideva chiedendogli qualcosa e lei lo amava.

Lui sembrava non vederla come donna e lei lo odiava.

Lui s’infuriava nel vederla vicino ad un altro e lei lo amava.

Lui frequentava altre e lei lo odiava.

Lui riusciva a farla ridere quando tutto sembrava perso e lei lo amava.

 

Furioso per come erano andate le cose, ora lui sa che, nonostante non sia mai stato il suo ragazzo, lei ha sofferto per lui e, con fatica, ha cercato di non pensare a quante volte quegli occhi nocciola hanno pianto a causa sua.

 

A quel tempo lui non riusciva a capire il suo dolore. Non riusciva a sentire la sua sofferenza, perché convinta che lui non l’amasse. Ma quel che proprio non riusciva ad accettare, era la decisione di andare con il suo peggior nemico solo per farlo ingelosire.

 

 

“Ora tu vieni a chiedere a me

tua moglie dov'è.

Dovevi immaginarti

che un giorno o l'altro

sarebbe andata via da te.

L'hai sposata sapendo che lei,

sapendo che lei

moriva per me

coi tuoi soldi

hai comprato il suo corpo

non certo il suo cuor.

Lei mi amava, mi odiava,
mi amava, mi odiava,
era contro di me, io non ero
ancora il suo ragazzo
e già soffriva per me
e per farmi ingelosire
quella notte lungo il mare
è venuta con te.”

 

 

Improvvisamente, senza alcuna ragione apparente, l’uomo, si alza di scatto dal letto impugnando, dritta davanti a sé, una bacchetta di legno scuro.

 

- Malfoy! – dice qualche istante dopo, fissando negli occhi l’uomo appena comparso nella stanza.

 

Il nuovo arrivato non risponde, ma rimane anche lui immobile con la bacchetta tesa davanti a sé, puntata contro il suo peggior nemico.

 

- Dov’è, Weasley? – chiede, pronunciando l’ultima parola con disprezzo, senza distogliere lo sguardo da colui che ha di fronte.

 

Immobile nella stessa posizione Ron fissa Draco con odio. Ha gli occhi gelidi e chiari come il ghiaccio, i capelli sono biondi e il volto è segnato dal tempo, ma  lo sguardo è quello fiero di sempre.

 

- Lo chiedi a me? – risponde Ron. – Lo sapevi che mi amava, ma l’hai sposata lo stesso. Credevi di poterla comprare con i tuoi soldi? – aggiunge.

 

- In effetti mi sembra di averla avuta per tutti questi anni. A differenza di te. – replica Draco in modo derisorio.

 

- Il suo corpo forse, ma non il suo cuore! - lo corregge subito Ron.

 

- E’ qui? – urla allora Draco, muovendosi minaccioso verso Ron.

 

– Sapevi che mi amava! – replica Ron furioso, serrando con più forza la bacchetta tra le mani. -  Lei amava me, non siamo mai stati insieme, ma sapevi quanto mi desiderava. – continua con rabbia e amarezza.

 

- Ti odiava! -  protesta con veemenza il biondo. – Per questo ha scelto me! – aggiunge con crudeltà.

 

- Mi amava! – replica ancora una volta Ron. – E se è andata con te, quella sera, è stato solo per fare ingelosire me. – aggiunge afflitto.

 

 

“Un giorno io vidi lei

entrar nella mia stanza

mi guardava,

silenziosa,

aspettava un sì da me.

Dal letto io mi alzai

e tutta la guardai

sembrava un angelo.

Mi stringeva sul suo corpo,

mi donava la sua bocca,

mi diceva sono tua

ma di pietra io restai.

Io la amavo, la odiavo,

la amavo, la odiavo,

ero contro di lei,

se non ero stato il suo ragazzo

era colpa di lei.

E uno schiaffo all'improvviso
le mollai sul suo bel viso
rimandandola da te.”

 

 

Stringendo con forza la bacchetta tra le mani il rosso non può fare a meno di pensare a lei.

 

Poche ore prima, mentre era sdraiato al buio in quella stessa stanza spoglia, come Draco, lei gli si era materializzata all’improvviso davanti.

 

Senza dire nulla lo aveva fissato, aspettando una sua parola.

 

Lui si era alzato dal letto e l’aveva guardata incredulo.

 

Quanto tempo era passato da quando non aveva visto quei grandi occhi nocciola, quel sorriso imperfetto, quel corpo esile e armonioso?

 

Era vestita con un leggero vestito di seta bianca, che le aderiva al corpo fasciando il piccolo seno rotondo e le cosce snelle. Il bianco del vestito rifletteva la poca luce che filtrava dalla finestra della stanza, avvolgendola in un’aurea angelica.

 

Confuso, Ron aveva allungato una mano verso la sua pelle bianca e le aveva carezzato con dolcezza il braccio per cercare di capire se fosse reale.

 

In risposta a quel gesto lei si era stretta contro di lui e, trattenendolo a sé con le mani, gli aveva offerto la sua bocca.

 

- Baciami! – aveva sussurrato lasciando che il suo corpo aderisse a quello di lui.

 

- No! – aveva replicato Ron con fermezza, allontanandola da lui.

 

- Perché? So che mi ami! – aveva risposto la donna cercando di insinuarsi di nuovo tra le braccia di lui.

 

- Ti odio! – le aveva invece risposto lui, allontanandola di nuovo.

 

Non convinta, lei gli aveva afferrato di nuovo il viso con le mani, sfidandolo a ripeterlo fissandola negli occhi.

 

– E ti amo, perché purtroppo non posso farne a meno! – aveva quindi aggiunto dinanzi allo sguardo triste di lei. -  E ti odio, perché è solo colpa tua se non sei stata mia. – concluse, allontanandola definitivamente da lui con un ceffone, dopo che lei aveva cercato di nuovo di baciarlo.

 

Senza insistere, Hermione si era smaterializzata all’improvviso, lasciando a Ron solo il tempo di vedere le lacrime scorrergli lungo le guance rosee.

 

A  letto ritornai
piangendo la sognai
sembrava un angelo.
Mi stringeva sul suo corpo
mi donava la sua bocca
mi diceva sono tua
e nel sogno la baciai.

 

 

- So che è stata qui! – sentenzia con ferocia Draco destando Ron dai suoi pensieri.

 

- L’ho mandata via! – replica allora lui fissando deciso il biondino.

 

Scrutando Ron con furia Draco apre e chiude la bocca nel tentativo di replicare, ma capisce dallo sguardo dell’uomo che non sta mentendo e, senza aggiungere altro, si smaterializza.

 

Distrutto dalle due apparizioni, Ron torna nuovamente a sdraiarsi sul letto, cercando di dimenticare le due persone che ha appena incontrato.

 

Dopo quella che gli sembra essere un’eternità apre gli occhi e fissa distratto la piccola finestra, unica fonte di luce della stanza.

Voltandosi a guardare a destra di essa scorge una donna dalle sembianze angeliche, vestita con un leggero abito di seta bianca che riflette la luce fiocca che filtra dalla finestra. La donna lo osserva in attesa di un suo cenno.

 

Sicuro, l’uomo si alza dal letto e allunga la mano verso la sua pelle bianca, accarezzandole il braccio con dolcezza.

 

In risposta a quel gesto lei si stringe contro di lui e lo trattiene a se con le mani, offrendogli  la sua bocca.

 

- Baciami! – gli dice sussurrando e lasciando che il suo corpo aderisca a quello di lui.

 

Fissandola negli occhi nocciola lascia che le sue mani le scorrano tra i crespi capelli castani e, con trasporto, bacia quella piccola bocca rossa che avrebbe desiderato per tutta la vita.

 

 

 

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