Lettere

Non so esattamente come iniziare questa lettera, ma in fondo importa poco, dato che tu non la leggerai mai. O se dovessi farlo, probabilmente noi due ci saremmo già allontanati in maniera irreparabile, e allora questo sarebbe il mio ultimo saluto. Vorrei  dirti tante cose in questo momento, ma ho paura che tu non riusciresti davvero a capire cosa ho provato, cosa ancora provo per te. Le parole mi tradiscono e si sciolgono tra le lacrime e l’esitazione, ho paura a dare voce a ciò che fin ora ho cercato semplicemente di ignorare. È da mesi, forse di più, che lotto per mettere a tacere l’amore, l’affetto, e l’enorme stima che provo nei tuoi confronti, evidentemente con scarso successo, e ad oggi posso solo dire che ho miseramente fallito. Nessuna scusa, questa è la mia totale disfatta. Sai però qual è la cosa più strana? È che in fondo non me ne dispiace affatto. Preferisco vivere la più atroce delle sofferenze, ma in maniera sincera, che basare tutta la mia vita su un’enorme menzogna, e tu sei la cosa più vera che mi sia successa. Sei stata capace di toccare qualcosa nella mia anima che credevo morto, o che forse semplicemente avevo dimenticato.  Non rimpiango nulla di te, di quello che rappresenti nella mia vita; sei stata capace di portarmi sino alle lacrime, senza che io provassi alcuna vergogna o dolore. Voglio credere che anche per te la nostra amicizia, per quanto travagliata, abbia avuto una qualche importanza, sia stata per te un motivo di felicità. Ti devo ringraziare per avermi fatto sentire vivo un’altra volta, mi hai aiutato più di quanto tu non possa immaginare.  Ho commesso tanti errori nella vita, ma innamorarmi di te non è tra questi.