Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: ViviELasciaVivere    25/12/2012    1 recensioni
Introduzione:
Harry e Louis stavano tranquillamente accovacciati nel divano mentre con una tazza di cioccolata fumante in mano, ammiravano con sguardo perso l’albero di Natale che dopo tanta fatica avevano finalmente riuscito a completare.
It'a a Larry Stylinson c:
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Note iniziali: Ciao a tutti dolci baldi e donzelle. Volete trucidarmi? Fate pure u.u Anni or sono che non pubblico qualcosa..ed inoltre ho lasciato in sospeso la mia long..circa due mesi fa ho postato l’ultimo capitolo. Si, lo so..sono una grandissima *puntini puntini* ma la fantasia mi ha abbandonato, quindi non so se sarò in grado di continuarla per ora. Sto cercando di scrivere tutti i capitoli e completarla per poi postarla senza interruzioni, quindi abbiate pazienza u.u Ritornando a QUESTA OS..amatemi! Non ho avuto ispirazione per maggior parte della storia, che si è composta man mano che la scrivevo. Si, non è un gran che, ma ci ho messo tutta l’anima ed alla fine è uscito qualcosa di schifosamente fluff. Ma io li amo quando si fanno le coccole e si scambiano teneri baci, soprattutto nel clima natalizio. Ed ecco, questo è quello che ho scritto, sperando che sia riuscita a far breccia nei vostri cuori. Questa OS la dedico alla mia amata Chiara, è tutta tua u.u Un regalo di Natale che spero tu gradisca, anche se non c’è la scena rossa, provvederò a scrivertene un’altra J Beh..non ho più nulla da dire, quindi mi tolgo dai maroni e vi lascio alla lettura. Recensite e Larry Christmas a tutti quanti *w*

 

                                                                 Dedicata a Chiara, ti amo.

 
 

New Year

 

Harry e Louis stavano tranquillamente accovacciati nel divano mentre con una tazza di cioccolata fumante in mano, ammiravano con sguardo perso l’albero di Natale che dopo tanta fatica avevano finalmente riuscito a completare. In un certo senso erano fieri del loro lavoro, perché semplicemente ci avevano messo tutto l’amore e la passione del mondo per farlo, l’hanno fatto loro due. Harry si tormentava: nella sua mente le immagini di ciò che in quel periodo stava accadendo si susseguivano una ad una, e semplicemente era stanco. Sapeva che questo era solo un periodo di pausa, che poi dopo quelle due settimane passata ad estraniarsi dal mondo, tutto sarebbe ritornato come prima. Sapeva che se adesso stava tranquillamente seduto sul divano a bere cioccolata calda insieme al suo migliore amico, fra qualche giorno il caos di fan impazzite, le telecamere, le interviste…beh tutto questo sarebbe tornato. E nella sua mente ci sperava, sperava con tutto il cuore che anche se sarebbe ritornato tutto, sarebbe andato meglio di quanto successo invece in quegli ultimi giorni. Tutti fuori credevano che stesse passando il Natale con Taylor, che aveva preferito scegliere lei che i suoi amici e la sua famiglia, ma tutto quello era solo una finzione per scatenare scalpore, per far guadagnare soldi e creare pubblicità. Si era opposto, aveva gridato e scaraventato a terra tutto ciò che era a portata di mano quando quel giorno l’avevano chiamato per dargli la suddetta notizia, ma lui non l’aveva accettata. Non avrebbe mai messo Taylor di fronte ai suoi cari amici e alla sua famiglia. E fortunatamente non dovette insistere più di tanto perché quelli lo lasciassero in pace di passare il Natale con chi più voleva. Ed adesso eccolo lì col suo migliore amico nella sua piccola e sperduta casa ad Holmes Chapel. Era debitore nei suoi confronti, aveva disdetto i suoi programmi con la sua famiglia solo per passarlo con Harry e di dare la possibilità a quest’ultimo di non separarsi dalla proprio famiglia dopo il casino che aveva creato con i manager. Ma in fondo a Lou non dispiaceva, anzi era più che contento di passarla con lui, la persona più speciale che potesse conoscere e che amava con tutto il cuore. Si l’amava, ma non di un sentimento platonico, ma bensì uno più profondo ed intenso radiato dal cuore. Sinceramente non sapeva quando i suoi sentimenti erano variati nei confronti del suo amico, sapeva solo che da un po’ di tempo a quella parte, provava una strana sensazione alla bocca dello stomaco quando lo vedeva sorridere, scherzare, quando si accorgeva che l’altro lo guardava e che poco dopo il ricciolino gli dedicava uno di quei splendidi sorrisi contornato da fossette e occhi verdi. Ed amava ogni suo gesto, qualsiasi cosa dicesse, la sua voce, semplicemente l’amava. Era difficile però tener dentro tutto questo, quindi rimaneva il silenzio lasciandosi cullare dai suoi abbracci che da migliore amico gli donava sempre. Harry era ignaro di ciò che l’altro pensava nei suoi confronti, però a volte anche nella sua mente certi pensieri si creavano e si divertivano a gironzolare, creando confusione al più piccolo. Talvolta si soffermava a notare più del dovuto gli occhi cielo dell’altro durante le interviste e ne rimaneva così affascinato da perde buona parte della discussione che gli altri quattro facevano quando rispondevano alle domande dell’intervistatrice. E si convinceva che era normale, infondo a chi non sarebbero piaciuti quei occhi così azzurri da illuminare anche le nottate più buie? Aveva appena finito di bere la sua dolce cioccolata ed alzatosi in piedi, si stava dirigendo in cucina per lavare la tazza sporca. Quando fu arrivato però, notò qualcosa emanare una debole luce sopra il tavolo e così avvicinandosi, poté accorgersi che era il cellulare di Boo e che in quel momento aveva ricevuto un messaggio. Era indeciso sul da farsi, ma siccome la curiosità premeva parecchio, lo aprì incurante di quali sarebbero state le conseguenze del suo gesto.

Ciao amore! J Mi manchi tanto, e tutt’ora non capisco il motivo per cui tu mi abbia abbandonata, insomma Harry non è una causa plausibile. Spero di mancarti tanto! Sono felice che almeno Capodanno lo passeremo insieme! Ho una sorpresa per te…baci tesoro c:

                                                                                 El xx

Era questo che aveva letto, ed una strana sensazione nello stomaco fece capolinea. In realtà fu più di una, ma non riuscì ad identificarle..rabbia forse? Oppure..gelosia? Lanciò malamente il cellulare sul tavolo e sconcertato dal suo atteggiamento si diresse verso il lavello per sciacquare la tazza. Non si era accorto minimamente del fatto che prima Louis l’aveva guardato alzarsi e lo stesso aveva fatto anche lui preoccupato che il riccio avesse qualcosa. Non si era accorto che con sguardo perplesso adesso, nascosto nello stipite della porta, Louis lo stava ammirando per il suo strano comportamento e per ciò che solo poco prima aveva fatto: aveva ficcanasato nella sua privacy a sua insaputa.

“Chi ti ha dato il permesso di ficcanasare sulle mie cose?” disse allora entrando definitivamente in cucina, mentre Harry di spalle sobbalzava per la sorpresa.

“Di che stai parlando?” disse allora con sguardo duro l’altro.

“Ti ho visto col mio cellulare, è inutile che tu cerchi scuse” continuò Louis. Sinceramente a quest’ultimo non importava più di tanto del gesto di Harry, infondo era la persona che amava, di certo non gli avrebbe dato fastidio se leggesse uno dei suoi messaggi o controllasse il suo cellulare. La reazione che il ricco aveva avuto dopo l’aveva lasciato un po’ in soggezione, ed era questo quello che voleva scoprire. Voleva sapere perché il riccio si era comportato in quel modo.

“Cosa c’è, adesso ti da fastidio anche quando uso il tuo cellulare? Non sono il tuo migliore amico? O Eleanor è più importante?” disse Harry sempre con sguardo duro, come se il castano gli avesse rivolto un’offesa. Ma l’altro non si alterò per questo comportamento, anzi se non fosse per il fatto che Harry sembrava così arrabbiato, gli sarebbe volentieri scoppiato a ridere in faccia. Se solo sapesse quando il realtà lui fosse importante, sarebbe sicuramente stato tutto diverso. Si avvicinò allora verso Harry, avanzava sempre più avanti mentre quello rimaneva appoggiato al marmo freddo con addosso ancora quello sguardo duro. Arrivato a pochi metri da lui allora parlò:

“Cos’è che invece da fastidio a te Harry?” pronunciò. Il riccio sgranò gli occhi incredulo, sinceramente non sapeva nemmeno lui cosa volesse intendere con quella domanda.

“Nulla, Louis. Non c’è nulla che mi da fastidio” disse, ma era sicuro delle parole appena pronunciate? E Louis si avvicinò sempre di più..arrivando ad una spanna da Harry, che immobile osserva gli occhi vispi dell’altro, stavolta di un azzurro più inteso delle altre volte.

“Sicuro Harry? Ne sei sicuro?” continuò allora. Sapeva che Harry dentro di sé nascondeva risposte e domande che lui stesso in quel momento voleva tirargli fuori, perciò non si preoccupò più di tanto quando quello con sguardo sconcertato lo spintonò facendolo cadere a terra.

“Smettila” duro e glaciale come il marmo. Perché se la prendeva tanto? Infondo era stato lui quello che aveva invaso la privacy dell’altro,  non il contrario; era stato lui quello a sbagliare,  non l’altro. C’era però qualcosa nello sguardo di Louis, qualcosa che premeva maggiormente e sicuramente non era rabbia per lo spintone, non era cattiveria o delusione, non era nemmeno un sentimento negativo. Ma allora cosa? Solo pochi minuti prima stavano tranquillamente scherzando e ridendo come due migliori amici possono fare, mentre felici addobbavano l’albero di Natale “più bello di tutto il quartiere” secondo l’esperto parere di Louis, ed adesso uno era a terra reduce della spinta dell’altro. Come diavolo erano finiti in quella situazione? Che diavolo gli era preso? Fu come se si fosse svegliato da uno stato comatoso; corse verso Louis e gli tese una mano mentre quello l’accettava e aiutato dall’amico si alzava da terra.

“Scusami Boo, sul serio, non so cosa mi sia preso” continuò con un tono davvero dispiaciuto mentre gli rivolgeva una carezza in segno di richiesta di un perdono. Louis sorrise ed allora lo strinse a sé in un abbraccio caldo e confortevole, mentre Harry si ancorava a lui e lo stringeva altrettanto.

“Avevi detto che avresti passato il Capodanno con me. Mi hai mentito” disse allora Harry ricordandosi del messaggio che aveva letto, e la rabbia scemata poco prima stava iniziando a farsi nuovamente sentire.

“Ma io lo passerò con te Harry” continuò lui stringendolo forte a sé.

“Ma ho letto il messaggio, ed Eleanor…” non terminò la frase perché Louis lo interruppe prendendo parola.

“Eleanor crede. Harry, io passerò con te il Capodanno, non potrei mai stare senza di te. Sarò l’inizio di un nuovo anno, se non ci sei tu accanto a me mi sentirei perso” disse allora Louis sciogliendo l’abbraccio e prendendo il viso di Harry tra le mani, che con gli occhi lucidi lo fissava attentamente negli occhi.

“Harry, ogni anno vorrò passare il Capodanno con te per avere la certezza di averti sempre al mio fianco col passare del tempo. Ciò che tu non capisci, forse perché troppo ingenuo, è che ti amo più della mia stessa vita e mai potrei rinunciare a te per Eleanor. Non capisci che ogni giorno quando mi sveglio sono felice perché so che sarà un altro giorno passato al tuo fianco, passato a vedere il tuo sorriso e ad ascoltare la tua dolce risata che mi consola e mi scalda il cuore. Non capisce che ogni tuo gesto nei miei confronti a tua insaputa mi fa esplodere il cuore in mille emozioni che pian piano mi corrodono dentro perché chiedono di uscire. Troppo tempo ho tenuto nascosto i miei sentimenti verso di te, ed Harry so che ti incasinerò, ma sul serio non ce la faccio più. Ti è più chiaro adesso?” Louis aveva confessato tutto. L’aveva trovato il momento giusto col riccio così vicino, gli occhi smeraldini a scrutarlo con curiosità, aveva trovato l’atmosfera giusta e si era butta incurante della reazione che adesso l’altro avrebbe potuto avere. Semplicemente lo amava e non riusciva più a tenerselo dentro, perché quello era sicuramente un sentimento troppo grande per lui, e se non l’avrebbe lasciato andare fuori il più presto possibile era sicuro che sarebbe esploso. Ed adesso non gli importava se Harry l’avrebbe spintonato come prima rivolgendogli uno sguardo schifato, si avrebbe fatto male,ma nulla poteva sostituire il sollievo e la libertà che in quel momento stavano percorrendo il suo corpo; si sentiva finalmente libero di un grande peso. Aveva lasciato il suo cuore parlare per una volta, e non se n’era pentito. Adesso aspettava ad Harry accettare la situazione, stava tutto nelle sue mani. Non poteva negare che una sua possibile reazione negativa l’avrebbe sicuramente spinto in un baratro d’oscurità fatto di dolore, ma forse per il clima del Natale, o forse perché era Louis ad essere così positivo, dentro di sé una piccola luce di speranza c’era. Era davvero piccola, quasi inesistente ma bastava per rianimargli l’animo e non farlo cadere giù col cuore spezzato ed i sensi di colpa ad opprimerlo.  Dall’altra parte, Harry dentro di sé era in subbuglio: emozioni che si accatastavano fra loro, farfalle nello stomaco, cuore che batteva ad una velocità disumana. Non sapeva nemmeno lui cosa ancora lo teneva ancorato al pavimento, forse la stretta ferrea di Louis nel suo viso. Il cuore ce l’aveva praticamente in gola, e forse era per questo che non riusciva a parlare, ad articolare anche una stupida frase. Non ci riusciva, aveva la lingua impastata e la testa si ritrovava in una grande confusione, per tanto non riusciva nemmeno a ragionare in modo decente. E Louis si stava preoccupando; quella piccola luce, già minuscola da sé, stava diventando sempre più piccola fino a diventare inesistente: si stava spegnendo.

“Ti prego, di qualcosa” un sussurro strozzato da parte di Louis che non riusciva a parlare, terrorizzato dalla reazione dell’altro.

“Io…” riuscì ad articolare Harry “Io…non so cosa dire” pronunciò infine compiendo una frase di senso compiuto. Louis tirò un sospiro di sollievo, grato che il suo amico non fosse entrato in chissà quale stato di coma per il troppo shock.

“Cosa provi adesso Harry?” disse Louis forse per aiutarlo a fare più chiarezza tra i suoi sentimenti.

“Sono..confuso, ma non arrabbiato Lou. Io…credo che i miei sentimenti siano cambiati dopo le tue parole. Non lo so…” pronunciò con sguardo corrucciato mentre Louis lo fissava attentamente senza mollare mai la presa sul suo viso.

“Cosa provi per me Harry? Odio? Ribrezzo? Harry , qualcosa dovrai pur provare” disse Louis deciso.

“Credo..di amarti” disse allora dopo un momento di silenzio, ma sempre con quello sguardo perso. Inutile dire che Louis pensò di aver sentito male e che quelle fossero solo parole che la sua mente gli stava facendo credere che l’altro avesse detto. Chiese perciò una conferma:

“Come scusa?” domandò con voce strozzata ed occhi sgranati.

“Credo di amarti Lou. I miei sentimenti non sono cambiati dopo le tue parole…sono usciti allo scoperto, credo. Li tenevo nascosti forse perché avevo troppo paura per accettarli, ma si, provo qualcosa di profondo per te” disse infine con consapevolezza donando a Louis uno guardo sicuro. E Louis stava quasi per piangere, perché quelle erano le parole più belle che potesse mai sentire in vita sua, perché sicuramente quello era il più bel regalo di Natale di sempre. E fece una cosa avventata forse, ma era così euforico che non ci pensò due volte a buttarsi sulle labbra dell’altro e schioccarci un dolce e casto bacio a stampo. Uno sfioramento di labbra che creò in entrambi tachicardie e farfalle allo stomaco. Louis sorrise e prendendolo per mano lo condusse nuovamente in salotto dove l’albero di Natale troneggiava imponente e spegnendo la luce fece sedere Harry sul divano accomodandosi poi vicino a lui. Ed adesso erano solo loro due, mentre fuori candidi fiocchi di neve iniziavano a scendere con la sorpresa di entrambi. L’albero con le luci colorate illuminava abbastanza i loro visi che si avvicinavano sempre di più e davano inizio ad un altro bacio, ma stavolta più intenso e ricco d’amore e consapevolezza. Harry si stringeva a Louis che gli mise una mano dietro la nuca per avvicinarlo di più a sé e rendere il bacio più passionale ed intenso. Quando si staccarono da quel dolce scambio di effusioni Louis rivolse un sorriso che gli illuminava tutto il volto ad Harry, che ricambiava. Si sentivano completi entrambi, finalmente qualcosa dentro di loro era tornata al posto giusto. Harry di scattò si alzò e Lou fu un po’ spaventato da quella reazione, ma Harry in volto aveva un bellissimo sorriso che poteva essere paragonato solo a quello di un bambino, ed infatti quest’ultimo prendendo per mano l’altro, dopo aver fatto indossare giacche, guanti e cappelli ad entrambi, spronò Louis a seguirlo fuori dove già la neve aveva ricoperto di bianco i tetti delle case, gli alberi spogli di foglie e i giardini caratterizzati solitamente dal verde accesso e ogni tanto ricoperti da qualche fiore colorato. E correva spensierato il ricciolino nella sera di quel 25 Dicembre mentre il castano correva e rideva dietro di lui nell’intento di acchiapparlo. Cadevano a terra e si rotolavano sulla neve fredda mentre altra ne scendeva dal cielo, fregandosene se poi si beccavano qualche malanno, perché erano felici e niente poteva farli desistere da quell’emozione. Louis baciava il suo ragazzo, perché si, finalmente poteva considerarlo tale e più importante suo, e gli accarezzava le guance rese rosse dal freddo mentre gli schioccava tanti baci a stampo come per rendere quel momento reale. Sorrideva col cuore, con l’anima e con la felicità che solo il Natale poteva caratterizzare. E passarono l’intera serata lì fuori, nel freddo si, ma riscaldati da loro amore che ardeva più del fuoco. Riscaldati dai baci, dai sorrisi e dagli abbracci che si scambiavano l’un l’altro. 

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: ViviELasciaVivere